martedì 12 aprile 2016

Castiglione Calcio 2 - PRATELLO FC 1. Il pagellone.

Era stata scadente l'ultima prestazione, è stata oscena questa.
Un Pratello scarico, incapace di gestire emotivamente la pur minima scorreggia, si lascia innervosire piuttosto goffamente dal solito fischietto improvvisato, che non andava degnato d'attenzioni diverse da quelle sanitarie.
Buona la prova dei gialloneri fino al quindicesimo del primo tempo, con un ottimo giro palla che coinvolge anche i tre difensori e consente al Pratello di uscire dal pressing avversario attraverso il gioco. Le azioni da goal non sono molte ma su una ficcante ripartenza è proprio il Pratello, padrone del campo, a passare. Palla vagante al limite dell'area, arriva Giuriato che scaglia un missile all'incrocio e cristallizza il frangente: 1 a 0. E qui finisce la partita, per lo meno quella del Pratello. Finisce davvero, senza se e senza ma. Da qui alla fine ci saranno solo altri due o tre sprazzi, individuali con Giuriato e corali con Pontrelli, Giuriato e Cetti. E per il resto nebbia, spessa, densa, di quelle che devi mettere le mani avanti pregando di non agguantare cazzi o spine. Passaggi suicidi, falli inutili (due calci piazzati, un rigore e una punizione, e due goal presi), personalismi di varia natura (non la passo, non voglio sentire ragioni, cazzo vuole questo, cazzo vuole quello) e un'inferiorità diffusa e clamorosa che cerca disperatamente alibi a cui aggrapparsi.
Quando la verità, invece, è scritta a caratteri cubitali in faccia a tutti.
Non ne abbiamo più voglia.
La cosa non è cosciente, intendiamoci. Altrimenti non sareste venuti fino a Castiglione: vi sareste inventati qualcosa: un cagotto improvviso non si nega a nessuno. Ma dentro di voi non ne avete più voglia, e dovete solo rendervene conto. Se alla prima difficoltà, anzi al primo semplice attrito, si sfracella tutto l'equilibrio, significa che sull'altro piatto della bilancia non stiamo mettendo niente. Non uno straccio di concentrazione, non un briciolo di umiltà, non una goccia di vero spirito di sacrificio. Niente. Sentiamo il sudore che cola dalla nostra fronte e pensiamo che quello basti. Manco fossimo lì a fare jogging. Pensiamo che il torto ce l'abbiano sempre gli altri, che "ah se tutti facessero quello che sto facendo io". Sapete che c'è? Lo stanno facendo eccome.
Ed è per questo che, meritatamente, siamo usciti sconfitti dallo scontro con l'ultima in classifica.

Molto male, male o maluccio quasi tutti, con tre sole sufficienze di cui due piene e abbondanti.

SCHIAVO 5,5. Non prende goal su palla in movimento ma è incerto nelle prese ed esce con i tempi giusti solo in qualche occasione.

TIRELLI 6. Finché non inizia a conversare con la panchina avversaria, la sua partita non sarebbe nemmeno inguardabile, con molte incursioni e tanta corsa. Qua e là potrebbe liberarsi prima del pallone, ma pazienza. Il resto non lo considero nemmeno.

SAWANEH 5. Molta corsa ma anche tanta confusione, poca precisione nella posizione in campo e falli - decisivi - evitabili.

BALESTRIERI 5.5 Parte bene. Dopodiché inizia a fare una cosa giusta ogni 10 minuti, e la fa giusta davvero, tanto che viene da chiedersi perché non si ripeta all'azione successiva. In fase di non possesso sarebbe da sufficienza piena, ma con la palla fra i piedi, da metà del primo tempo in poi, perde troppe volte la bussola, con errori banali nei passaggi corti e scelte rischiose.

DE BIAGI C. 5+. Il rosso pesa, anche se lo prende a pochi secondi dalle fine, quando il risultato è ormai scritto. Peccato perché fa ottime cose, nel primo tempo soprattutto in chiusura e nel secondo tempo con ottimi lanci che tolgono il Pratello dal pantano aiutandolo a rimettere la testa nella metacampo avversaria. Ma ci sono anche brutti errori in uscita palla al piede, che rivelano un eccesso di sufficienza.

STEFANIZZI 6.5 Non impeccabile, ma è comunque il più solido della difesa e fra i migliori della squadra.

FEDERICO 6-. Ordinaria amministrazione. Troppo ordinaria, forse. Gli fischiano qualcosa di troppo a sfavore ma dal suo cilindro non escono conigli.

OLIVIERI 6-. In qualche occasione si lancia nello spazio e sembra aver capito la logica degli inserimenti. Ma il resto della partita è amletica, in cerca d'identità. Né carne né pesce.

TILLI 5,5 Quando alza la testa capisce immediatamente cosa fare e lo fa, ma spesso è ancora in leggero affanno atletico nella conquista della palla. E molti stop li può fare meglio di così.

CETTI 6- Troppi errori banali nella gestione del pallone, ma è al rientro dopo uno stop piuttosto lungo e ci sta. Sfiora la sufficienza entrando nell'azione più bella del Pratello, e purtroppo conclude alto su assist di Giuriato, che lui stesso aveva imbeccato nello spazio con i giri giustissimi.

BONAVENTURA 5,5 Praticamente mai nel vivo del gioco, soffre i pochi palloni giocabili, anche se nel primo tempo, in qualche occasione, aveva dato la sensazione di sapersi trovare con Giuriato.

GIURIATO 7- In troppe occasioni crede di poter fare tutto da solo e si perde in un bicchier d'acqua. è comunque il migliore dei suoi, segna un gran bel goal e serve a Cetti una boccia clamorosa che meriterebbe altra sorte.

PONTRELLI 5,5 Tanta corsa ma condizione non brillantissima. Lo si trova spesso molto defilato anziché al centro dell'attacco, dove gli era stato chiesto di stare. Innesca comunque la bella azione di Cetti e Giuriato.



Nessun commento:

Posta un commento