In attesa di conoscere il risultato di Miki Calcio - Pol. Del Reno, in programma questa sera alle 21, il Pratello FC è secondo in classifica, a 7 punti dal San Marino, che guida la classifica avendo un buon margine di vantaggio e, soprattutto, una rassicurante partita in meno. Con 4 vittorie nelle ultime cinque partite, i gialloneri sembrano in grado di imprimere un buon passo al loro campionato, forti del quarto attacco del campionato (19 le reti all'attivo, solo una in meno della capolista). Chiaroscurale, invece, il bilancio della difesa che - per ragioni di varia natura, solo in parte riferibili alle prestazioni della linea difensiva - ha subito un po' troppo: 15 reti, performance peggiore fra le prime quattro della classifica. Hanno fatto meglio anche il terzultimo Miki Calcio (passivo di 9 reti) e il quart'ultimo Castiglione Calcio (che ne ha prese "solo" 12). Pesano, nel complesso, le due pesanti sconfitte negli scontri diretti con Pol Del Reno (prima di campionato, 2a0) e San Marino (3a1).
Questi i numeri, queste le cifre che contano.
Il resto sono parole, che proveremo - in ogni caso - a scrivere, cercando di dare loro la sobrietà che conviene. Asteniamoci, soprattutto, dalla celebrazione del nostro potenziale, dal mito di "quelli che se volessero potrebbero". Gli unici punti che abbiamo meritato sono quelli che abbiamo conquistato. Non c'è niente che ci sia stato tolto senza diritto, facendoci un torto, insultando il nostro valore. Quando non abbiamo vinto, il nostro valore non si è visto. Di più: non c'era. Pertanto guai a sedersi e guai ad accontentarsi. Anche in molte partite vinte, del resto, non abbiamo brillato, e quelli sono forse i casi in cui è più difficile ammetterlo, perché è molto più comodo - e per certi versi salutare - farsi i complimenti per un goal e dimenticarsi ogni altra cosa. L'errore peggiore che possiamo fare è quello di attestarci al livello degli avversari più scarsi, limitandoci a quello che è necessario per batterli.
Mi farebbe piacere, a questo proposito, che ognuno di voi - nei commenti - desse un voto alla prestazione che la squadra ha offerto ieri. Non al singolo, intendiamoci. Alla squadra. Vi sto chiedendo l'impossibile, perché un calciatore che si veda da fuori non si è mai visto, ma ve lo chiedo lo stesso: come vi è sembrato il Pratello ieri sera? Sarò personalmente grato a quanti risponderanno, perché ci è utile sapere come vi percepite. Il vostro parere tecnico e tattico, per lo più, conta zero, intendiamoci, Ma in allenamento una cosa è parlare a un giocatore convinto della grande gara della sua squadra e un'altra è parlare a un giocatore convinto del fatto che la sua squadra non abbia giocato poi così bene e un'altra ancora è parlare a un giocatore che, a distanza di qualche ora, viene colto dal sospetto che la sua squadra in realtà abbia giocato tendenzialmente male. Le parole da rivolgergli per aiutarlo a migliorarsi, nei tre casi, cambieranno.
Mi asterrò, pertanto, dall'anticipare questo voto collettivo, anche se potrete ovviamente farvene un'idea dai voti dei singoli.
Un po' di cronaca.
Pratello subito sotto: Schiavo viene battuto da un diagonale calciato bene ma da un giocatore la cui posizione di fuorigioco era più evidente della colpevolezza di Andreotti.
Pareggio giallonero su punizione di Passariello, che sfrutta una deviazione e una successiva parata maldestra del portiere avversario, abile a indirizzarsi la sfera all'incrocio. Il calcio piazzato non era calciato in maniera ottimale (magari ci lavoriamo un po'), ma va bene così. Che sia la giornata di Passariello, in ogni caso, ci si mette poco a capirlo. Suo il calcio piazzato che dalla mancina serve l'accorrente Giurato, abile (e isolato) nello staccare dal limite dell'area piccola, insaccando di testa per il 2a1 del Pratello. Prepotente azione di Roby de Biagi, invece, sul terzo goal giallonero: l'esterno veneto conquista il pallone a metà campo, si lancia nello spazio palla al piede e serve un tiro cross rasoterra sul palo lontano, dove Passariello, in scivolata, gonfia la rete calciando sotto la traversa. Il primo tempo si chiude così, con una traversa presa dagli avversari, su cui forse c'è una provvidenziale deviazione di Schiavo. Il predominio del Pratello è evidente ma caotico e senza riferimenti costanti: i gialloneri prevalgono soprattutto per una maggiore efficacia nei duelli di fascia, con le buone prestazioni di Tirelli, Roby De Biagi e Passariello.
Il secondo tempo si apre con il botto iniziale: sul cronometro di Baldi deve ancora scoccare il diciottesimo secondo di gioco quando Passariello, in proiezione offensiva, raggiunge il fondo sulla sinistra e, anziché servire all'indietro (o sul secondo palo) qualche compagno, calcia contro lo specchio chiuso della porta, trovando una curiosa complicità di eventi che traducono in rete la sua giocata. 4 a 1 e leggi della fisica violate.
Suicida il passaggio centrale di Marco Schiavo, che consente all'attaccante avversario di insaccare comodo per il momentaneo 4a2. Manca ancora molto ma la partita è lungi dal definirsi riaperta, anche se il Pratello gioca in maniera via via più confusa e sfilacciata, consentendo agli avversari di alzare il proprio baricentro e di cogliere un altro legno. Ma ci pensa di nuovo Passariello, subito prima di uscire dal campo, a gonfiare ancora la rete, valorizzando sempre di più l'intesa con l'estremo difensore avversario. Mai coppia goal fu più prolifica.
SCHIAVO 4,5. Il voto potrebbe essere inferiore perché l'errore sul secondo goal, a mio modo di vedere, è imperdonabile e c'entra molto poco con quanto ci si attende da un portiere, avendo piuttosto a che fare con l'atteggiamento che un giocatore - qualunque giocatore - deve tenere sul campo di gioco. Essere, cioè, presente. Ci sono però altre parate che verso la fine della partita si fanno via via più sicure.
TIRELLI 7,5. Ottima prestazione dell'esterno giallonero, capitano di giornata che brilla per corsa e spirito di sacrificio, ma anche per una buona lettura delle diagonali difensive e per discrete doti tecniche negli alleggerimenti. Migliora, e di molto, la condizione fisica, con maggior afflusso di ossigeno al cervello che si traduce in giocate progressivamente più intelligenti. Non sempre premiato nei propri movimenti senza palla.
LANZELLOTTO 6. Sta tirando la carretta da troppo tempo e non può essere sempre al meglio. Non ci sono grossissime sbavature ma in apertura sembra meno convinto del solito e, nel complesso, gioca con meno personalità. Leggera e fisiologica flessione.
BORREGGINE 5. Svagato, lento e approssimativo nel primo tempo. Nebbioso nei pochi minuti della ripresa che precedono il cambio.
COMORETTO 5,5. Poche idee e molto confuse quando è in possesso palla. Leggermente meglio in fase difensiva, ma non basta.
GIGLIONI S.V. Poco sollecitato
CURATOLA 6. Gran cross di sinistro dal fondo. Generoso negli affondi di fascia, ma sempre un pelino troppo alto rispetto ai compagni di reparto quando gli avversari lanciano le punte nello spazio.
DE BIAGI R. 7,5. Parte maluccio, troppo alto sulla fase iniziale delle azioni, senza margine per attaccare lo spazio e offendere. Ma ci mette poco a tornare in carreggiata, alzando l'intensità del proprio pressing, conquistando palloni importanti, servendo un assist e tentando soluzioni di tiro che evidenziano coraggio e personalità. Meriterebbe il goal e invece rimedia un giallo immeritato. Abile nell'innervosire gli avversari più coglioni. Bene anche quando viene richiamato in difesa per fare il centrale. Ma può ancora migliorare.
INNOCENTE 5. Corre finché ne ha ma non incide quasi mai nel gioco, buttando molti palloni in avanti senza tanto criterio.
CUCCULELLI 6,5. Tanto lavoro sporco, e un sacco di chilometri al suo attivo. Riceve anche un colpo proibito che, unito alla stanchezza, lo costringe a uscire anzitempo dal campo. Pochi sanno sacrificarsi come lui, anche se l'assenza di Fefè gli rende più complicato mantenere ordine e posizione.
GIURATO 7,5. Splendido stacco di testa per il 2a1 del Pratello. Poco importa che nessuno lo contrasti: ai nostri livelli i goal di testa sono rari come i congiuntivi di Lapo Elkann. Il resto della partita lo vede un po' sacrificato in un ruolo che non gli consente di esprimere compiutamente le proprie caratteristiche di corsa e ricerca della profondità, anche se più volte il nostro Massimino se ne sbatte allegramente i coglioni e fa un po' il cazzo che vuole. Evvabbè. Finché si vince, il pettine passa fra i capelli senza incontrare i nodi (che pure ci sono).
OLIVIERI 5. Meglio nel primo tempo, quando sbandiera con perizia e autorevolezza a bordo campo. Quando entra in campo, invece, sembra un po' troppo vacanziero, non trasforma un goal tutto sommato facile sotto porta e offre pochi spunti al gioco giallonero. Preferisco ricordarmelo su ben altri livelli.
CHRISTIAN DE BIAGI 6. Prova a rimettere un po' di ordine in un centrocampo episodico e slegato. Ci riesce solo in parte.
TILLI 5,5. Conclude male giocate che sembrano cominciare bene, come un'opera bella ma incompiuta.
BONAVENTURA 5+. Fuori dal gioco per lunghi tratti di partita, non viene sempre incontro quando deve ricevere palla. Ottiene un paio di falli, ma solo finché l'arbitro decide che non è più il caso di fischiare. Serve qualche pallone interessante per gli inserimenti degli esterni ma sono di più quelli - facili - che sbaglia. Mai pericoloso a rete.
VIECELI 6. Quando entra in campo, i suoi compagni stanno giocando in maniera un po' disorganica e slegata. Si propone con i tempi giusti e cerca in un paio di occasioni di far salire la squadra dopo aver ricevuto palla, ma non riesce a mordere come vorrebbe. Poca intesa con Passariello e nulla con Forioso, che gioca molto più indietro.
PASSARIELLO 5,5. No, scherzo: 8,5. Il migliore, ovviamente. 4 goal, anche se l'arbitro gliene assegna solo due. E un assist. Insomma: date ad Antonio quel che è di Antonio. Compresi i consigli, s'intende: testa più alta, premiare di più i compagni in zona goal e migliorare il tiro su calcio piazzato (ma lì è colpa nostra, perché praticamente non ci abbiamo lavorato). Detto questo, finché ne fai quattro a partita, va bene così.
FORIOSO 6-. Lontanissimo dal fronte offensivo ma abbastanza utile in copertura e nella protezione della palla. Conquista qualche fallo e non si risparmia nei contrasti. In leggera crescita.
p.s. Non so quanto valga da parte di un viceallenatore (che praticamente conta zero), ma per quanto mi riguarda questa vittoria è dedicata a chi, speriamo solo per ora, non può più indossare la maglia giallonera. Ci auguriamo di rivedervi tutti sul campo.