lunedì 17 dicembre 2012

BUONE FESTE DAL MISTER


Sullo sfondo dei pochi indomiti che giovedì 13 dicembre hanno combattuto contro il gelo per onorare l'ultimo allenamento, il vostro amatissimo e stimatissimo allenatore vi augura Buone Feste, nella fidata speranza che il Santo Natale possa riempire i vostri cuori di buoni propositi e che, ovviamente, il nuovo anno non vi restituisca alle cure del sottoscritto sfigurati dall'ingordigia che, lucifera, vi tenterà nelle prossime settimane.

IL PRATELLO è convocato per LUNEDì 7 GENNAIO, data in cui comincerà la preparazione invernale.
L'orario del ritrovo sarà definito più avanti.

Vostro,
Mister Lucatti

giovedì 13 dicembre 2012

Allenamento Odierno Confermato

Allenamento del giovedí e ultimo del 2012 (stando ai Maya anche l'ultimo della nostra vita...) confermato, vi devo però notificare che probabilmente il campo sara' ghiacciato.
Ho parlato con il custode e ha detto che non può confermarmelo al 100% quindi ho autonomamente deciso (avendone avuto dal mister la facoltà ) che ci presenteremo al campo per giocare e se il campo sarà troppo pericoloso potremo andarcene senza aver utilizzato il gas di casa per la doccia.
Ci vediamo alle ore 21e30 pronti.

La Dirigenza

lunedì 10 dicembre 2012

allenamento del giovedì

Ciao a tutti,

l'allenamento di questa sera, lunedì 10 dicembre, è annullato perché al Dall'Ara gioca quella squadraccia di merda e quindi - in maniera piuttosto fastidiosa - l'intera zona è off-limits, a meno che non siate uno di quegli sconsiderati che si addobbano di cartaigienica rossoblu e vanno a tifare Bologna.

Per giovedì 13, invece, si pensava ad un allenamento prenatalizio, a porte aperte. Meteo permettendo, s'intende. Volevo semplicemente evitare di ritrovarmi con 4 o 5 oltranzisti mentre tutti gli altri se ne stanno a casa con le chiappe al calduccio.

Rispondete dunque a questo post per segnalare la vostra presenza o la vostra assenza all'allenamento di giovedì.

Grazie e forza Lazio.

Il Mister


sabato 8 dicembre 2012

AGGIORNAMENTO PRANZO


Il pranzo di Natale del Pratello FC raggiunge l'invidiabile quota di 35 partecipanti, gli ultimi in ordine di tempo: Lemmo,Francesca,Mirko, Biagio.
Ci vediamo domani ore 13 al circolo Mazzini.
Saluti
Tommaso Lanzellotto

Pranzo Domenica 9 al Circolo Mazzini

Ci vediamo in via Emilia Levante 6 ore 13.
www.circolomazzini.it


lista definitiva
1-GIOSUè
2-ANTONIO
3-ROSSANA
4-EDO
5-SARA
6-CLEMENTE
7-OLIVIERI
8-ALFIO
9-GIUSI
10-TOMMY
11-CURATOLA
12-DEBIAGIO
13-AGOSTINI
14-FRANZ
15-CINZIA
16-SAMUELE
17-MARCO BORR
18-CINZIA
19-LUSTEFANIZZI
20-BALDI
21-TROTTA
22-BERRETTONI
23-INNOCENTE
24-PQ
25-GABRIEL 
26-TILLI 
27-ALE FRANCO
28-MAriaelena
29-MArta
30-Francesca
31-TRotta2



venerdì 7 dicembre 2012

ATLETICO OLIMPIA 1 - PRATELLO 1. IL PAGELLONE.

Dicembre fa scendere temperatura e catena. Il Pratello pareggia 1a1 contro l'Atletico Olimpia e archivia il 2012 gettando al vento due punti fondamentali in una trasferta che i pronostici associavano a ben altri auspici. Il terreno di gioco dell'Alberto Mario si presenta in condizioni non propriamente felici, ma certamente praticabili: una leggera increspatura di terriccio gelato provoca qualche scivolone di troppo, ma il controllo di palla è per lo più agevole. I gialloneri combattono lo zero termico con gli anticorpi forniti da alcune nordiche latitudini d'origine e, in altri casi, con articoli sportivi deputati allo scopo. L'ambiente sembra carico: i ragazzi si scaldano molto più degli avversari e le sensazioni - in fondo - sono buone. Quando però inizia la partita non è chiaro quale squadra, fra le due, abbia insistito - nonostante il freddo - per giocare. Il gap tecnico, abbastanza evidente, è tutto ad appannaggio del Pratello, ma la truppa di Capitan Carrozza non riesce a trarne il debito vantaggio. Lucatti schiera un inedito 4-4-2, forse troppo sperimentale per essere testato in una gara dalla quale dipendeva, ad ogni buon conto, il prosieguo della stagione. Sia come sia, davanti alla difesa a 4 (da sx a dx De Biagi, Lanzellotto, Borreggine, Curatola, scendono in campo 4 centrocampisti chiamati a garantire ampiezza e profondità di fascia alla manovra giallonera: Berrettoni esterno destro, Gatti e D'Amato centrali, Martinsen a sinistra. Vieceli e Carrozza compongono il tandem d'attacco. Bartolacelli osserva dai pali il gioco dei propri compagni e per lunghi tratti di partita non lo vede. E non lo vede per un motivo molto semplice. Perché questo gioco non c'è. Con il modulo non c'è confidenza, e si vede. Le fasce vengono sfruttate poco e in maniera del tutto episodica. A destra Berrettoni combatte contro la linea del fuorigioco senza venirne ad una e, in generale, rimane sempre troppo alto, facendo da tappo alle incursioni di Curatola, che infatti non punge come suo solito. A sinistra Martinsen passa più tempo in mischia che sul proprio binario di competenza, perdendosi in piccoli duelli di tigna contro avversari che ne capiscono immediatamente l'indole e il carattere. Le sgroppate più convincenti le regala De Biagi, che soprattutto nel primo tempo sembra fra i più in palla, sfoderando anche un sombrero che supera il diretto avversario e lo immette sul binario giusto. Il gioco del Pratello però è tutt'altro che fluido: i palloni che passano dai piedi di Gatti e D'Amato non ne escono rivestiti della consuete luce: talora ristagnano troppo sulla mediana, anche a causa delle linee di passaggio dettate dai compagni che dovrebbero proporsi con i tempi giusti e che, invece, lo fanno solo a tratti. Troppo lontani dalle punte, i due perni del centrocampo giallonero non riescono a dare corpo e sostanza alla manovra e non mettono a frutto l'imbarazzante divario tecnico che li separa dai diretti avversari. Alcune verticalizzazioni, tuttavia, sarebbero interessanti ma vengono più volte stoppate dal direttore di gara, che vede situazioni di fuorigioco ovunque, anche quando la configurazione stessa dell'azione - con inserimenti da dietro palesemente regolari - dovrebbe indurlo a una facile e corretta interpretazione. Il vero problema, però, è che su uno di questi affondi si fa male il Kaiser. Scatto, fitta al bicipite femorale, e cambio della guardia con Bonaventura. Siamo solo al dodicesimo minuto del primo tempo. Samuele però è in giornata: abile nello stretto, la punta pesarese aggredisce con profitto i difensori avversari, attacca bene lo spazio e compie un intelligente lavoro a fisarmonica accorciando verso un centrocampo che ha proprio bisogno di essere invitato lassù. Quando Martinsen collega i piedi al cervello e parte verso la porta avversaria con un passo degno del suo curriculum, Bonaventura ne accompagna la sgroppata e si fa trovare pronto al limite dell'area per punire l'estremo difensore avversario che, per coprire lo specchio all'esterno giallonero, ha lasciato sguarnito lo specchio della porta. Sinistro a colpo sicuro e Pratello in festa. L'1a0 lascia presagire una partita in discesa ma non è così. Il vantaggio non aiuta i gialloneri, che anziché fare ordine  rimangono preda di una frenesia sterile e improduttiva. Bella parata bassa di Bartolacelli su punizione da fuori area. Opaca, anche se non inguardabile, la prova della difesa. Nell'intervallo mister Lucatti cambia un po' le carte. si torna all'antico, con il rombo. Gatti mediano basso, Martinsen interno di sinistra, D'Amato trequartista e Grandinetti - subentrato al posto di Berrettoni - interno di destra. La variazione, adottata per migliorare una copertura della profondità fin ora assolutamente latitante, non dà i suoi frutti. Dopo pochi minuti, anzi, arriva la seconda brutta tegola. D'Amato, già ammonito, subisce fallo a centrocampo. L'infrazione viene fischiata ma il talento partenopeo si lascia comunque andare ad una reazione stizzite e poco intelligente; l'arbitro, non ricordandosi - probabilmente - del precedente cartellino giallo, ne estrae un secondo (per la verità abbastanza fiscale) e si trova costretto ad allontanare il ragazzo dal campo. Per qualche minuto Lucatti scommette sul vigore atletico dei suoi e tiene ugualmente le due punte, chiedendo a Bonaventura un lavoro suppletivo di collegamento fra i reparti. Il Pratello però fatica a tenere il campo e lo scorrimento orizzontale dei tre mediani sfianca la squadra. Carrozza esce così per Innocente e si passa, terzo cambio di modulo nel corso della stessa partita, al 4-4-1 con un centrocampo che da destra a sinistra vede schierati Martinsen, Grandinetti, Gatti e Innocente alle spalle dell'unica punta Bonaventura. L'attaccante del Pratello si danna letteralmente l'anima ma è costretto a fare reparto da solo e non può rendersi più di tanto pericoloso, anche perché il Pratello è molto lontano, rintanato nella propria metacampo a tentare di arginare un avversario che prende giustamente coraggio, sfrutta la superiorità numerica e, senza fare meraviglie, avanza inesorabilmente il proprio baricentro. Borreggine e Lanzellotto difendono bene quando vengono puntati, ma lo fanno molto meno bene sulle palle lunghe, facendosi trovare spesso troppo lontani uno dall'altro e, spesso, dando troppi metri ai diretti avversari che si lanciano negli spazi. A dieci minuti dalla fine, l'ultimo cambio del Pratello viene perfezionato: Triggiani rileva Martinsen e si piazza sulla destra, senza sfigurare e - anzi - portando un po' di ordine al gioco. Gigi entra anche nell'azione che porta al tiro Grandinetti: l'interno del giovane mediano marchigiano si perde alto sopra l'incrocio lontano. è la fiammata più importante da quando il Pratello è in inferiorità numerica e, di fatto, rappresenta anche l'ultimo spunto dei gialloneri. Gli ultimi minuti raccontano, sostanzialmente, di un assedio, forse condotto male ma certamente convinto e continuo. Il Pratello, disunito e poco brillante, si oppone come può ma l'errore è in agguato e quando arriva lo fa in maniera letale: la difesa sale in maniera avventata, passaggio filtrante, inserimento da dietro, lunga sgroppata verso la porta giallonera, Bartolacelli esce ma viene infilato con un tiro basso che riporta in parità la partita. Siamo all'ultimo minuto. Non c'è più tempo nemmeno per bestemmiare. Uno a uno e tutti a casa.

BARTOLACELLI 6. Bella la parata su punizione, non ha colpe sul goal, ma esce con alcuni secondi di ritardo rispetto alle sue stesse chiamate.

CURATOLA 6. L'atteggiamento asfittico e abulico del centrocampo non gli suggerisce i giusti corridoi per inserirsi. Pietro sembra comunque meno brillante del solito.

LANZELLOTTO 5,5 Parla molto ma gioca molto al di sotto delle sue possibilità. Dovrebbe fare gli onori di casa con il rientrante Borreggine ma non dirige la difesa a dovere. Troppo larghe le maglie là dietro.

BORREGGINE 6,5. Voto di incoraggiamento, non privo di considerazioni oggettivamente positive. Al di là dei pezzi forti del suo repertorio (anticipo e disimpegno immediatamente efficace per la ripartenza del gioco), Marco riesce a restare in campo per tutta la partita, mostrando una condizione fisica non ancora sufficiente ma certamente in crescita.

DE BIAGI 6+. Bene nel primo tempo, con alcune discese sulla fascia che lasciano sul posto chiunque. Molto meno bene, direi anzi insufficiente, nel secondo tempo. Stanchezza e nervosismo affiorano. Roby ci mette tutta la grinta necessaria nell'uno contro uno ma gioca con troppa leggerezza alcuni palloni al limite della nostra area, favorendo i recuperi alti degli avversari.

GATTI 5,5 Con Lanzellotto può essere iscritto al club dei senatori latitanti. Parte benino ma in molte occasioni tiene troppo la palla. Nel finale di partita gestisce male alcuni palloni al limite della nostra area, tentando fraseggi che avrebbero molto più senso - data l'inferiorità numerica - venti o trenta metri più avanti. Ampiamente rivedibile.

D'AMATO 5. Non ci siamo. i piedi ci sono e non ne parliamo nemmeno più, ma vengono fatti lavorare al 25% delle loro possibilità. Alcuni alleggerimenti sui terzini, con la squadra sottopressione, rivelano acume e intelligenza tattica, ma sono troppo poche le verticalizzazioni decisive che possano rendere pericoloso il Pratello. Pessima la gestione dell'arbitro: la seconda ammonizione poteva anche non starci, ma avendone già una si deve solo stare zitti. Tanto più se il fallo è stato fischiato a favore.

MARTINSEN 6 Ogni tanto smarrisce la posizione e lo ritroviamo in giro per il campo a cercare un ring su cui salire. Complessivamente, però, non è fra i peggiori. Sua la percussione che porta al goal di Bonaventura.  Il suo nervosismo, però, ne disperde il potenziale fra mille piccole scaramucce. Esce per Triggiani quando ormai sta barcollando dalla stanchezza.

BERRETTONI 5. Bisogna capire insieme che cazzo di giocatore sei, dove ha senso farti giocare e cosa ha senso dirti prima della partita. è un problema soprattutto mio, perché mi tira troppo il culo vederti giocare così. Andrea sceglie quasi sempre male i tempi dei propri inserimenti, finisce in fuorigioco una quantità industriale di volte e parte ogni volta dalla linea delle punte anziché arrivarci in corsa. Con la palla fra i piedi i fondamentali si vedono tutti, ma il calcio è un'altra cosa.

GRANDINETTI 5,5 Molta corsa e molta grinta. Caparbio quando parte in pressing sull'uomo, anche se spesso lo fa in maniera avventata, senza temporeggiare (atteggiamento che sarebbe fondamentale quando devi difendere un vantaggio e sei in inferiorità numerica). Come molti colleghi di centrocampo, sbaglia troppi passaggi, compreso quello che dà il via all'azione del pareggio avversario, sul quale però c'è anche un concorso di colpa di Innocente. non è colpa sua se il Pratello non ha vinto, ma si può e si deve fare molto meglio di così. Tenta il tiro della vittoria, che finisce alto.

INNOCENTE 6. Sull'impreciso passaggio di Grandinetti, potrebbe fare un passo in più e mettere il corpo fra pallone e avversario. Non lo fa e la palla viene intercettata. non dovrebbe, ma può capitare. La sua prestazione non è comunque malvagia. Entra al posto di Carrozza e va a fare l'esterno di sinistra a centrocampo. Pressa con la giusta cattiveria e cerca senza fortuna di far ripartire l'azione quando la palla passa dalle sue parti. Ci mette grinta e intensità, non supportate - forse - da altrettanta lucidità tattica.

TRIGGIANI 6. Esterno di destra a centrocampo, Triggiani entra con l'incarico di dare ordine ed equilibrio ad una manovra diventata frenetica e ingestibile. Ci riesce solo in parte, ma non sfigura quasi mai ed entra nell'azione che potrebbe portare al goal di Grandinetti.

VIECELI S.V. Prestazione non giudicabile a causa dell'infortunio occorso nei primissimi minuti di gioco. Forse Kaiser, siamo tutti con te.

CARROZZA 6. Ignorato per lunghi tratti di gara dai propri compagni, subisce alcuni falli importanti ma non trova i corridoi giusti per rendersi pericoloso in velocità. Esce per Innocente quando il Pratello non sembra più in grado - agli occhi del Mister - di reggere le due punte in inferiorità numerica.

BONAVENTURA 7+ IL MIGLIORE. Non solo per il goal, ma proprio per la partita. La rete, intendiamoci, è del tutto apprezzabile, confezionata accompagnando la percussione di Martinsen senza andare in fuorigioco e appoggiando in rete, di prima, con freddezza, la palla dell'1a0. Quello che mi è piaciuto di più, perà, è tutto il resto, cui ho già fatto cenno nella cronaca della gara. Pressing pungente e affilato, buona protezione della sfera, controllo di palla convincente, qualità invidiabili nello stretto. Ci sono molti degli ingredienti che fanno di una punta una buona punta. Bravo Sam, avanti così!

MR LUCATTI 5. Cominciamo a valutarci anche noi. Troppi moduli in una stessa partita, troppo casino nella testa dei giocatori, poca chiarezza - forse - in alcune consegne. Qualche perplessità, infine, sull'11 iniziale, non solo per la scelta dei titolari ma anche perché il Mister non è riuscito a trasmettere loro la grinta e la cattiveria agonistica con cui approcciare la partita.



giovedì 6 dicembre 2012

CONVOCAZIONI. Atletico Olimpia vs PRATELLO FC

Fa freddo, molto freddo. I più freddi di tutti, però, dobbiamo essere noi. Badare al sodo e portare a casa i tre punti.

Ci troviamo alle ore 20 all'Alberto Mario di Piazzale Atleti Azzurri d'Italia (capolinea 27, vicino al campo da baseball). Il calcio d'inizio è fissato per le ore 21.

Di seguito i convocati:

PORTIERI
Bartolacelli

DIFENSORI
Lanzellotto
Curatola
Borreggine
Martinsen
De Biagi
Stefanizzi

CENTROCAMPISTI
Gatti
D'Amato
Innocente
Berrettoni
Grandinetti

ATTACCANTI
Carrozza
Vieceli
Bonaventura
Triggiani

martedì 4 dicembre 2012

PRECONVOCAZIONE. ATLETICO OLIMPIA vs PRATELLO

Giovedì 6 dicembre alle 21 si terrà il recupero di campionato contro l'Atletico Olimpia. Giochiamo fuori casa, all'Alberto Mario (Piazzale Atleti Azzurri d'Italia, capolinea 27, vicino al campo da baseball).

Vi chiederei la cortesia di rispondere a questo post segnalando la vostra disponibilità ad essere convocati.

Grazie per l'attenzione.

Il mister.

martedì 27 novembre 2012

PRANZO DI NATALE

NEW AGGIORNAMENTO PARTECIPANTI:

1-GIOSUè
2-ANTONIO
3-ROSSANA
4-EDO
5-SARA
6-CLEMENTE
7-OLIVIERI
8-ALFIO
9-GIUSI
10-TOMMY
11-CURATOLA
12-DEBIAGIO
13-AGOSTINI
14-FRANZ
15-CINZIA
16-SAMUELE
17-MARCO BORR
18-CINZIA
19-LUSTEFANIZZI
20-BALDI
21-TROTTA
22-BERRETTONI
23-INNOCENTE
24-PQ
25-GABRIEL
26-TILLI
27-ALE FRANCO

DAI DAI DAI !!!!




MENU DA 22 EURO

- CRESCENTINE E TIGELLE
- TAGLIATELLE AL RAGù
- GRAMIGNA CON LA SALSICCIA
- DOLCE
-CAFFè
- VINO : CARAFFA DA 1 LT OGNI 4.


"Comunque è possibile prendere ulteriori caraffe a 8 euro l'una... che diviso 26 fa qualche spicciolo (10 caraffe in più 80 euro, diviso 26 son 3 euro a testa). Direi che 18 litri per 26 persone sono accettabili (tenendo conto poi che le ragazze assieme a baldi bevono la fanta....)


Per cui basta non venire con 22 euro contate come i bimbiminkia che vanno in pizzeria per la cena di classe di fine anno. "




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domenica 9 dicembre al Circolo Mazzini.




domenica 25 novembre 2012

PRATELLO 3 - Pontevecchio 2. PAGELLONE E PRECONVOCAZIONE DI COPPA


(commentate il post segnalando la vostra disponibilità per la partita di coppa di martedì 27, ore 21, al Cerè. Grazie)

Non è il Pratello più bello ma è comunque sufficiente ad archiviare la pratica Pontevecchio. Il match casalingo si chiude sul 3a2 per i gialloneri, punteggio bugiardo ma solo fino a un certo punto, perché le occasioni non concretizzate non le ha sbagliate il vento e i goal regalati agli avversari non li ha concessi la Beata Vergine. Il campo è piuttosto pesante, non scivoloso ma fondamentalmente adesivo: la scarpa ci affonda e non ne esce prima di essersi portata dietro un chilo di terra. Il gioco del Pratello, per lunghi tratti di gara, vive di atmosfere analoghe. La palla, infatti, fatica ad uscire in fretta dai piedi dei giocatori gialloneri, stagnando a lungo fra la nostra e la loro trequarti. Ne viene fuori un dominio di campo solido ma troppo spesso sterile, che dovrebbe insegnarci qualcosa di molto importante: non siamo una squadra capace di vivere di attese e ripartenze, il meglio l’abbiamo dato e lo diamo quando siamo noi a martellare, a dettare i tempi del gioco, a imporre la manovra, ad attaccare a pieno organico. E, soprattutto, quando giochiamo a due o tre tocchi, veloci nell’individuare il compagno vicino o la prima profondità giocabile. È proprio così, infatti, che nasce il goal di Carrozza: il Pratello si trova sotto di un goal, sfortunata autorete di De Biagi che devia di testa – alle spalle di Franco – un cross avversario dalla trequarti; serve una pronta reazione e il Pratello la tira fuori. Fino a quel momento la squadra si è dimostrata troppo sorniona, alternando sprazzi di bel calcio a fasi meno limpide, in cui qualche dormitina di troppo si accompagna a tocchi di palla viziati da pressapochismo e sufficienza, troppe volte intercettati dagli avversari. I terzini gialloneri, però, spingono molto, e lo fanno bene. Questo allarga le maglie del Pontevecchio e aumenta le soluzioni offensive del Pratello. Sul binario 4 il pendolino Curatola viaggia solo con vagoni di prima classe: caparbia e intelligente la sua discesa sul fondo, perfetto l’assist all’indietro per Carrozza. Il bomber si porta la palla sul mancino e trafigge il portiere sul primo palo. 1 a 1. La partita è di nuovo in carreggiata e il Pratello, ragionando a dovere, potrebbe dilagare. Invece no. Tolte le continue sgroppate di Curatole e De Biagi, che macinano quantità elefantiache di chilometri, il Pratello fatica a trovare le verticali vincenti. Le punte sembrano un po’ svagate e non si appoggiano con la giusta frequenza a D’Amato, che nel primo tempo ricopre il ruolo di trequartista. Gli interni – Innocente e Tirelli – vivono un momento interlocutorio: il primo perde troppi palloni, il secondo va leggermente meglio ma non ha birra a sufficienza per inserirsi e andare in porta, movimento essenziale per quel tipo di ruolo. Il Pontevecchio, inoltre, trova anche il modo di affacciarsi dalle nostre parti e, complice una dormita della difesa, va al tiro dal limite, con la palla che esce pochi centimetri alla destra di Franco. Per portare in vantaggio il Pratello, così, ci vuole un cappello e qualcuno che ne estragga un coniglio. Quel qualcuno è Clemente, e il coniglio bianco che estrae dalla tuba a un sinistro micidiale dai 20 metri che toglie la ragnatela dal sette alla sinistra del portiere e gonfia la rete. Panchina e spalti in delirio, applausi a scena aperta. Il primo tempo si chiude con il Pratello in vantaggio 2 a 1, un vantaggio senz’altro meritato, ma dovuto in buona parte all’inconsistente resistenza offerta dagli avversari. Nell’intervallo, infatti, il Mister cerca di tenere alto il livello di attenzione, invitando la squadra a una maggiore concentrazione e a una maggiore cattiveria nell’uno contro uno. Via innocente, al suo posto Berrettoni, che si piazza sulla trequarti. D’Amato scende a fare il mediano e Schiavo sale come interno di sinistra. Dopo pochi minuti di gioco, è Tirelli che, acciaccato, lascia il campo per Viani. Il Pratello viaggia a una velocità discreta ma continua a dare l’impressione di non voler strafare e, forse, di volersi accontentare. L’eccesso di fiducia nei propri mezzi si rivela anche nella disattenzione con la quale regaliamo troppe punizioni agli avversari, unico espediente possibile per metterci nei casini da soli. È sempre Clemente a inventarsi qualcosa: addomestica fuori area un pallone respinto dalla difesa, punta la difesa che sale per mettere in fuorigioco le nostre punte, salta chiunque gli si pari davanti e incrocia di sinistro sul palo lontano. 3 a 1. La partita è virtualmente chiusa. Seguono altri cambi (Borreggine per Lanzellotto, Bonaventura per Vieceli e Bartolacelli per Franco) ma la squadra non perde equilibrio e, anzi, sembra potersi rendere ancora pericolosa con qualche conclusione interessante dalla distanza. La sbavatura, tuttavia, è dietro l’angolo. Palla morta in area, colpo di testa di un uomo lasciato colpevolmente solo e altro pallonetto ai danni – questa volta – del portiere appena entrato, Bartolacelli, che salta ma può solo osservare il pallone scavalcarlo e depositarsi in rete. Il 3 a 2 racconta, in fondo, di una partita che non c’è stata, perché il divario fra le due squadre è in realtà piuttosto netto, ma racconta anche di una nostra persistente immaturità, di una nostra recidiva propensione al calo di attenzione: o ce ne liberiamo o arriverà la partita in cui tutto questo ci costerà molto, molto caro. Ve lo assicuro. Archiviamo questa vittoria, tuttavia, con un sincero sorriso: anche non giocando al meglio delle nostre possibilità, abbiamo comunque fatto valere la legge del più forte, prendendoci ciò che ci spetta e badando al sodo. Tre punti fondamentali. Avanti così.

FRANCO 7. Incolpevole sul goal. Si disimpegna bene ma esce sfiancato dai dolori e dall’influenza

BARTOLACELLI 6. Non sfigura ma sul goal, forse, potrebbe fare qualcosa di più: un passo indietro prima di saltare, non lo so. Quella palla è troppo lenta perché non possa far altro che depositarsi in rete. Si tratta, ad ogni buon conto, dell’esordio, quindi non è grave.

CURATOLA 8+. C’è anche un assist nella sua straripante partita. Infinito nel primo tempo, più guardingo nella ripresa, Pietro si conferma ai suoi ottimi livelli di stagione.

STEFANIZZI 7,5. Non passa nessuno, o quasi.

LANZELLOTTO 7,5. Il 13, l’uomo più pericoloso del Pontevecchio, gioca troppo lontano dalla porta e gli altri attaccanti non riescono ad impensierirlo. Ordinaria amministrazione.

BORREGGINE 7. Sicuro, puntuale, preciso. Gli fischiano contro un fallo inesistente. Bene così.

DE BIAGI 7+. Sul voto, che sarebbe molto più alto, incide ovviamente l’autorete. La sua gara rimane comunque ottima, migliore di altre volte per la qualità degli inserimenti e delle giocate. Interessanti un paio di cross che potrebbero venir sfruttati meglio dai suoi compagni. In crescita.

SCHIAVO 6,5. Macchinoso nel primo tempo, trascorso a fare sportellate con la palla fra i piedi e a lamentarsi – non senza ragione – dello scarso movimento dei compagni. Nel secondo tempo cresce un po’ ma sembra ancora sotto tono.

INNOCENTE 6-. La brutta copia del giocatore visto nell’ultimo turno casalingo. Perde l’80% dei palloni giocati, non protegge la sfera, è lento nel disimpegno e compassato nei movimenti. Ruggine e stanchezza.

BERRETTONI 5,5. Fra le linee sembra un pesce fuor d’acqua. Ci mette una gran grinta, visibile soprattutto nel contrasto che offre volentieri ai portatori di palla avversari. La fase attiva, però, è scadente. Giocate approssimative, indegne dei suoi piedi, si accompagnano a una posizione non chiara, troppo alta rispetto ai centrocampisti.

TIRELLI 6,5. Secondo me i piedi sono buoni. Le idee invece no, o – almeno – sono molto confuse. Alcuni fraseggi gli riescono molto bene, altri – magari anche più facili – si perdono invece in un bicchier d’acqua. La condizione atletica, ancora perfettibile, non lo aiuta. C’è del buono, ma bisogna portarlo a galla con più continuità e convinzione. Coraggioso nel tiro dalla distanza.

VIANI 7-. Entra con il Pratello in vantaggio e bada al sodo, dando molto equilibrio al centrocampo, facendo argine ai blandi tentativi avversari e mostrando una discreta maturità tattica. Brillante nell’uscire dal pressing, sconta ancora qualche imprecisione di troppo nei disimpegni.

D’AMATO 8,5. IL MIGLIORE. Due goal splendidi che coronano una prestazione che, reti a parte, mi sembra complessivamente al di sotto dei suoi standard di gioco abituali. Nel primo tempo viene innescato poco e tende ad abbassarsi troppo lasciando talora sguarnita la trequarti; nel secondo, sulla mediana, prende in mano il centrocampo e si vede di più anche in fase di impostazione. Molto intelligenti alcuni cambi di gioco sui terzini che spostano l’azione sul lato debole e danno respiro alla manovra.

CARROZZA 7+. Segna un goal molto bello, frutto di un movimento tattico intelligente, di un buon controllo di palla e di una conclusione ragionata, che rivela un’ottima freddezza. Meno bene, invece, quando prende palla e non cerca immediatamente lo scarico facile. Corre come al solito fino alla fine, sopportando anche un fastidio muscolare. Splendido il cross nel primo tempo per Franz.

VIECELI 6,5. Anche lui è lontano parente del Kaiser che bucò cinque volte la rete avversaria. Franz tenta comunque di rendersi utile e in buona parte ci riesce. Sfiora il goal sul cross di Carrozza e si fa vedere su tutto il fronte d’attacco per ricevere palla. Ogni tanto, però, potrebbe giocarla meglio, più velocemente, sul trequartista. Diversi errori banali nei passaggi, che di solito non commette.

BONAVENTURA 6+. È una zanzara fastidiosa, pronta a pungere in ogni momento. Corre molto e tenta in tutti i modi di farsi trovare pronto per il goal ma non ha fortuna.

venerdì 23 novembre 2012

Tegola sul Pratello - Trotta è out!


UFFICIALE: naso rotto! In foto Trotta alle 00.30.  

Il naso era storto, il medico gli ha chiesto se voleva che gli venisse raddrizzato:
Dottore: "Farà male, preferisce che le faccia l'anestesia?"
Trotta: "No Signore, faccimo senza, va aaaa!"
Craaaaaaack!!!






CONVOCAZIONI. PRATELLO FC vs Pontevecchio

Altro giro, altra corsa. Il Pratello affronta il Pontevecchio nel penultimo turno del girone d'andata (in realtà è il terzultimo perché dobbiamo recuperarne una).
Il calcio d'inizio è fissato per le ore 14 di sabato 24 novembre sul campo del Lucchini.
Il ritrovo nello stesso luogo alle ore 13.
Il numero a cui dovete pensare più ossessivamente, però, è il 3, non solo perché è il numero di goal segnati dalla Samp nell'ultimo derby (vinto, per chi non lo sapesse, 3a1) ma anche e soprattutto perché è il numero di punti che dobbiamo fare, a tutti i costi, domani.
Le prime sono là davanti, hanno un paio di lunghezze di vantaggio e non ci regaleranno niente. Proprio come noi, che domani scenderemo in capo senza regalare niente, imponendo da subito un ritmo alto e aggressivo, pressando l'avversario con ordine e regolarità, andando a riprendere subito chi ci dovesse fregare la sfera, cercando sempre il gioco, cioè il compagno vicino e, appena possibile, la profondità.
Ma soprattutto tirando, tirando il pallone verso la porta avversaria con tutta la violenza che la legge - saggiamente - ci vieta di usare contro i nostri simili.

Convocati:

PORTIERI
1. Bartolacelli
2. Franco

DIFENSORI
3. Lanzellotto
4. Curatola
5. Stefanizzi
6. Tirelli
7. De Biagi
8. Borreggine
9. D'Arienzo

CENTROCAMPISTI
10. Berrettoni
11. Innocente
12. Schiavo
13. Viani
14. D'Amato

ATTACCANTI
15. Carrozza
16. Vieceli
17. Bonaventura

Chi avesse qualche problema a farsi tutta la partita in panchina, me lo faccia sapere e sarà depennato a vantaggio di altri che attualmente non sono nemmeno convocati.

Carichi!

A domani,
Il Mister

giovedì 22 novembre 2012

ALLENAMENTO ORE 21:30 E PRECONVOCAZIONE

Ciao a tutti,

Volevo ricordarvi il consueto allenamento del giovedì. Tutti pronti questa sera al Lucchini per le 21:30.

Già che ci siete, rispondete a questo post segnalando la vostra disponibilità ad essere convocati per la partita di sabato 24 novembre alle ore 14 al Lucchini contro il Pontevecchio.

Grazie per l'attenzione

A più tardi,

Il Mister

mercoledì 21 novembre 2012

PROSSIMI IMPEGNI DEL PRATELLO FC

- giovedì 22/11, ore 21:30, Lucchini: allenamento
- sabato 24/11, ore 14:00, Lucchini: campionato (PRATELLO FC vs Pontevecchio)
- lunedì 26/11, ore 21:30, Lucchini: allenamento
- martedì 27/11, ore 21:00, Cerè: coppa stadio (Due Torri vs PRATELLO FC)

martedì 20 novembre 2012

NOTA DEL MISTER

Buongiorno a tutti.
Ieri sera si sono presentati al campo Tirelli, Colonna, D'Amato e Baldi. Un totale di 4 giocatori, a disposizione di Pegolo e Di Marco, che hanno sostituito Mister Lucatti, impossibilitato per motivi di salute. L'allenamento non si è tenuto per la scarsa affluenza e anche perché Napo si è permesso di mandare tutti a casa non ritenendo che quattro persone avessero il diritto di allenarsi. Due, quindi, le cose da dire:

1) capisco che l'annullamento della partita possa far scendere la catena, capisco tutto ma 4 persone mi sembrano, onestamente, troppo poche. Forse dovevo semplicemente annullare la seduta, ma il fatto che io non mi sentissi bene non mi sembrava ragione sufficiente per impedire a voi di allenarvi. Chiedo scusa a chi si è sbattutto lo stesso per venire al campo, mostrando un attaccamento alla maglia che sarà ripagato al più presto.


2) vorrei capire in ragione di quale principio un custode che dovrebbe starsene al posto suo decide di impedire un allenamento per il quale noi, comunque, paghiamo. Vorrei capire in ragione di quale principio questa persona si permette, di fatto, di mandare a casa chi - legittimamente - è lì per allenarsi. Nei confronti di Napo ho sempre sostenuto la linea morbida, ma non accetto che i miei ragazzi - giocatori o staff tecnico poco importa - vengano trattati in questo modo. Quindi con Napo o ci parla la dirigenza o ci parlo io. Ditemi voi e mi regolo di conseguenza, già da giovedì.


Grazie a tutti.


Il Mister

lunedì 19 novembre 2012

PARTITA ANNULLATA. faremo il normale allenamento del lunedì.

La partita in programma per questa sera è stata annullata a causa del maltempo. La notizia mi è stata appena comunicata dalla segreteria del CSI.

Si terrà dunque, come ogni lunedì, il regolare allenamento presso lo Stadio Lucchini, con inizio della seduta alle ore 21:30. Portatevi le scarpe da ginnastica.

Il vostro allenatore è profondamente debilitato dalla trasferta genovese, quindi la breve sgambata sarà diretta dal mio staff tecnico. Mi scuso per l'assenza ma non sono in condizioni presentabili e devo dare forfait. Avrei fatto un'eccezione per la partita, ma visto l'annullamento ne approfitto per riposare. 



Grazie.

Il Mister

domenica 18 novembre 2012

CONVOCAZIONE. ATLETICO OLIMPIA VS PRATELLO F.C., LUNEDì 19 NOVEMBRE ORE 21 STADIO ALBERTO MARIO.




L'amico Eric Cantona ha già detto tutto.
I seguenti soggetti sono chiamati a dimostrare quanto il Pratello FC sia bello (e incazzato) di sera (alle 20 al campo).
Come al solito siamo 17. Una persona non entrerà. Qualora non volesse prender freddo per 80 minuti può comunicarlo e verrà sostituito prontamente da gente meritevole di convocazione ma che purtroppo è rimasta fuori.

Il campo è qui:
https://maps.google.it/maps?q=Piazzale+Atleti+Azzurri+D'Italia,+Bologna,+BO&hl=it&sll=44.435505,10.985057&sspn=2.227946,4.63623&oq=bologna+piazzale+at&hnear=Piazzale+Atleti+Azzurri+D'Italia,+Bologna,+Emilia-Romagna&t=h&z=16


PORTIERI:
- Franco
- Bartolaccelli

DIFENSORi

-Trotta
-De Biagi
-Curatola
-Martinsen
-Baldi
-D'arienzo

CENTROCAMPISTI

-D'amato
-Innocente
-Schiavo
-Tilli
-Viani
-Berrettoni
-Olivieri

ATTACCANTI

-Carrozza
-Vieceli

venerdì 16 novembre 2012

PRECONVOCAZIONE. Atletico Olimpia vs PRATELLO FC

Ok gente, vediamo se riusciamo a stabilire un passo di marcia degno di questo nome. La classifica si accorcia, ma ancora non abbiamo fatto nulla. Quindi testa bassa e pestare duro finché la preda non smette di muoversi.

La prossima partita è fissata per lunedì 19 novembre. Giocheremo alle 21 contro l'Atletico Olimpia.
Il campo è l'Alberto Mario, lo stesso in cui abbiamo disputato la seconda amichevole precampionato contro il Savena. è in Piazzale Atleti Azzurri d'Italia, vicino al campo da baseball (Capolinea del 27, indicazione ottima se prendete il bus nella direzione giusta e tragicomica in caso contrario). Cliccando qui sotto, a scanso di equivoci, potete vedere meglio dove si trova:

Nel frattempo, vi chiederei la cortesia di segnalare la vostra disponibilità ad essere convocati. Tenete presente che bisognerà essere al campo per le ore 20. Le convocazioni arriveranno, forse, già sabato sera tardi, perché domenica sono in modalità Derby della Lanterna e nessuno mi deve rompere i coglioni.

Grazie per l'attenzione,
Il Mister

giovedì 15 novembre 2012

ALLENAMENTO DEL GIOVEDì. pronti alle 21:30





Questa sera solito allenamento del giovedì.
21:30 pronti in campo.
Salvo improvvidi cataclismi, avremo a disposizione il campo, per cui cercherò di farvi fare quanta più palla mi è possibile.

è richiesta, da parte vostra, la massima collaborazione possibile:

1) non voglio dover richiamare la vostra attenzione gridando. Se siete lì, significa che siete interessati a quello che faccio e che dico. Nel caso - legittimo - in cui le cose non stiano così, potete stare a casa.

2) non voglio dover ripetere gli esercizi due, tre o quattro volte. Se siete lì, significa che avete voglia di fare quello che c'è da fare e siete disposti a prestare la giusta attenzione quando un esercizio viene spiegato.

3) non voglio vedere gente a spasso per il campo quando ho bisogno che stiate davanti a me per ascoltare quanto ho da dirvi. i tempi morti sono i peggiori nemici dell'allenamento.

4) a prescindere dal tipo di esercizi proposti (torneremo su cose già fatte perché dobbiamo perfezionarne l'esecuzione), mi aspetto da parte vostra la massima applicazione e la massima concentrazione nello svolgimento degli stessi. Ogni altra modalità con la quale intendiate allenarvi è solo tempo perso e rappresenta, soprattutto, un danno e una grave mancanza di rispetto nei confronti dei vostri compagni che vogliono massimizzare l'utilità dell'allenamento.

5) Quando la palla esce dalla zona di gioco (si tratti di partitella o di semplice esercizio), si va a prenderla immediatamente e correndo veloce. Noi giochiamo a calcio. Non siamo dei cazzo di turisti con le palle sulla sdraio.

Se venite meno a uno di questi cinque punti, interrompo l'allenamento in un punto qualsiasi e facciamo piramidi fino alle 23.

Inutile dirvi che gli allenamenti col pallone, per questioni climatiche e di calendario, rischiano di essere troppo pochi.
Sono, anzi, troppo pochi.
Renderli utili è un atto di intelligenza che distingue un convocato da uno che il campo lo vedrà solo in cartolina.

A più tardi,
Il Mister.

lunedì 12 novembre 2012

ALLENAMENTO DEL LUNEDì

Ciao ragazzi, questa sera si terrà il regolare allenamento del lunedì. Alle 21:30 tutti pronti, con scarpe da calcio e da ginnastica. Purtroppo sono fuori Bologna per lavoro e anche se farò di tutto per rientrare in tempo, non sono in condizioni di garantire la mia presenza. Mi terrò, comunque, in contatto con lo staff per fare in modo che il vostro allenamento non abbia a patirne. Mi scuso anticipatamente con tutta la squadra nel caso non dovessi riuscire ad esserci in prima persona. Sappiate che non dipende dalla mia volontà.
è importante, però, che ci siate voi. Questo weekend non giochiamo. La prossima partita è fissata per lunedì 19 e quindi questa settimana abbiamo la possibilità di allenarci con calma. sono momenti preziosi che, nell'economia di un campionato breve e sincopato come il nostro, è fondamentale sfruttare al 100%. Mi aspetto un'affluenza che sia in grado di testimoniarmi questa consapevolezza. Stiamo andando bene ma non siamo ancora "grandi". Questa sera, se mi sarà possibile a causa dei vari spostamenti, cercherò di spiegarvi perché.

Permettetemi infine di rinnovarvi i complimenti per la prestazione di sabato. In certi momenti è veramente un piacere guardarvi.

Il Mister

domenica 11 novembre 2012

PRATELLO FC 6 Poggetto 2. Il Pagellone del trionfo giallonero

Sarà molto difficile ricordarmi tutti i gesti, le giocate, le piccole e grandi imprese con cui avete dipinto e decorato l'affresco della vittoria. No, questo pagellone avrà poco della "cronaca": non può rendere conto, fino in fondo, del 6a2 con cui abbiamo archiviato la pratica Poggetto. La notte insonne, trascorsa a parlare in arabo con sceicchi ed emiri - tutti variamente interessati alla succulenta possibilità di strapparci il Kaiser Franz, è stata massacrante (soprattutto perché non parlo una parola di arabo) e complica ulteriormente il quadro. Alla fine ho sentito solo un tizio che gridava: "Lavezzi! Lavezzi più dodici milioni!". Va bè, comunque ho detto di no. Lavezzi mi sta sulle palle.
Il Pratello parte a mille, con i tempi e i fraseggi giusti, toglie l'ossigeno al Poggetto e si riversa nella trequarti avversaria con almeno 8 undicesimi. Sembra la presa della Bastiglia, ma molto più ordinata, educata - quasi - da stilemi di gioco neoclassici, di cui tutti i gialloneri sembrano diventati consapevoli custodi, scaltri interpreti, severi esecutori. L'azione del primo goal è memorabile: Innocente prolunga di testa per la corrente Curatola che vede Tilli in profondità. il numero 10 giallonero alza la testa e dalla linea di fondo campo serve centralmente Vieceli, rimasto all'altezza del dischetto del rigore. La girata del Kaiser è perentoria, ferale, definitiva. Il destro, calciato di prima intenzione, si deposita là dove l'estremo difensore avversario non può arrivare. è l'1a0. Il Pratello non si accontenta e continua imperterrito a martellare. Accanto alle verticalizzazioni, più o meno efficaci a seconda dei momenti, emerge una buona circolazione di palla. I terzini salgono in cattedra, non solo quando attaccano la profondità sulla fascia ma anche quando fungono da mediani laterali e consentono la ripartenza del gioco dopo aver ricevuto lo scarico. Il secondo goal è figlio di un cross dalla destra: la palla vagante che rimbalza in area un paio di volte: è ancora Franz ad avventarcisi sopra: collo esterno sapiente e acuto, la palla viaggia inesorabile verso il palo lontano e, di nuovo, il portiere può solo guardare. 2a0. Le occasioni per fare il terzo e il quarto ci sarebbero ma il Pratello, raggiunto il doppio vantaggio, si siede un po', abbassa il baricentro e concede qualche giocata al Poggetto. Gli avversari, pur senza rendersi quasi mai pericolosi, tentano cambi di gioco interessanti e alcuni lanci lunghi e sono comunque abili a procurarsi diversi calci piazzati dal limite. uno di questi è sventato a terra da Albanese che si distende sul suo palo e devia a lato una punizione passata, forse, sotto i piedi della nostra barriera. Il goal avversario, però, arriva lo stesso. La palla ha superato di pochi metri la nostra metacampo, una palla innocua, come tante. Nessuno, però, sta pressando il portatore e Albanese si trova colpevolmente fuori dai pali. L'avversario non ci pensa due volte e pesca il jolly che non t'aspetti: il tiro si insacca sotto la traversa da una distanza di oltre 40 metri. La partita si riapre, ma solo virtualmente. L'intervallo, archiviato con un incrocio dei pali ancora tremante colto dalla bordata del Kaiser e con tre tiri dalla distanza di Tilli, D’Amato e Schiavo, chiarisce a tutti che la gara è in mano nostra e che solo noi possiamo decidere come andrà a finire. Poche le indicazioni da parte del Mister: cerchiamo di fare più massa critica a centrocampo, dice Lucatti. Sulla trequarti, con Tilli, stiamo andando molto bene negli spunti e nelle singole giocate ma teniamo poco il vertice alto del rombo, togliendo riferimenti facili al mediano e agli interni. Il dato più evidente che emerge quando torniamo in campo è il crollo fisico esibito in maniera via via più significativa dagli avversari. Il primo reparto ad alzare bandiera bianca è la loro difesa. Vieceli si avventa su una palla lunga e centrale, scatta da metacampo lanciato a rete, viene raggiunto al limite dell'area ma è bravo a difendere palla e a servire sulla destra Carrozza, che arriva a 230 chilometri orari e insacca sotto porta. il 3a1 potrebbe rappresentare il sipario, ma non è così. Il Pratello tiene in vita l'avversario e gli concede l'ultima chance. Dormita generale su una punizione dalla fascia. Albanese valuta in maniera incerta, decide di non uscire, la palla rimbalza al limite dell'area piccola e prosegue verso il secondo palo, dove Curatola - pur avendo fatto bene la diagonale - si trova preso fra due uomini. Uno di questi riesce a rovesciare in porta, un bel gesto tecnico che riporta in gara il Poggett: 3a2. Il momento di gelo sulla panchina del Pratello dura poco. è la sinfonia Vieceli a rasserenare il grigio cielo novembrino del Lucchini. Franz spazza la difesa del Poggetto come la bora spazza Trieste. I difensori se lo vedono arrivare da tutte le parti e il rumore dei suoi tacchetti comincia ad assomigliare a quello del martello del giudice, che prelude alla sentenza. Curatola è troppo veloce anche per la sua ombra, si sgancia sulla fascia, alza la testa, ignora il mister che gli suggerisce di cercare Carrozza sul primo palo e serve invece Vieceli sul secondo. La palombella del terzino giallonero è di pregevole fattura e la sfera rimbalza proprio nel corridoio fra i due centrali avversari. Il Kaiser aspetta il tempo di un rimbalzo, fa scudo con il proprio corpo e con un tocco da campione batte il portiere con un preciso pallonetto. 4 a 2. La partita potrebbe finire qui, ma il Pratello non è ancora appagato. Feriti, forse, dalle troppe occasioni non concretizzate nelle partite precedenti, i gialloneri tentano di dilagare sulle ripartenze. Tilli sale, un po’ disordinatamente, in cattedra, e comincia a fare il centometrista, scattando su ogni dannata palla lunga. Ma è di nuovo Franz a segnare, raccogliendo una verticalizzazione centrale che gli spalanca porta e portiere. Rasoterra nell’angolo e 5 a 2. In mezzo da qualche parte, un obbrobrio di Viani, che inciampa miseramente su un pallone che lo implorava di finire in porta. Il 6 a 2 è comico: il Kaiser tenta lo sfondamento centrale, il difensore che prova ad arginarlo inciampa sul portiere e Franz entra in porta passeggiando sulle ceneri. L’arbitro taglia il recupero e manda tutti a fare la doccia. Spettacolo.
ALBANESE 6-. Ci sono due errori, una grande parate e una discreta ordinaria amministrazione. Nelle partite in cui si è poco impegnati, bisogna essere ancora più attenti a non farsi trovare impreparati nelle uniche occasioni in cui si viene chiamati in causa. Condizione fisica non ottimale, che andrebbe monitorata meglio prima dell’ingresso in campo.
CURATOLA 8,5. Devastante. Addirittura assistman. Il terzino più forte visto fin ora sui campi del campionato di Eccellenza. Giù il cappello, davvero.
LANZELLOTTO 7,5. Non c’è un solo attaccante, fra quelli del Poggetto, che potrebbe creargli dei problemi e Tommy è bravissimo a farglielo capire subito.
D’ARIENZO 7. Non si aspetta di partire titolare (male, bisogna sempre aspettarselo) ma in campo non sfigura, dando prova di buon tempismo e anche di doti tecniche non indifferenti. Solleticato da Stefanizzi, che dalla panchina lo incita a suon di “femminuccia”, PQ esce dopo un primo tempo complessivamente positivo. Gli manca però la cattiveria agonistica per dare seguito a un potenziale largamente inespresso.
MARTINSEN 8. Giganteggia sulla fascia sinistra, abile a rientrare sul destro e a servire palloni molto interessanti per le punte. Grande corsa e grande personalità, che potrebbero in alcuni frangenti essere meglio controllate da un acume tattico che si attiva solo a intermittenza. Troppo spesso alto e inutile con il Pratello ormai in vantaggio, Mikkel detta comunque la sua legge su tutta la corsia sinistra. Bellissimo un suo cross per la testa del Kaiser, che per poco non segna.
STEFANIZZI 7,5. Quando entra il Poggetto è praticamente finito. La sua presenza in campo diventa così l’estrema unzione sulle loro residue velleità.
D’AMATO 8. Infaticabile fulcro della manovra giallonera. Distribuisce palloni da tutte le parti e richiama all’ordine un centrocampo volitivo ma non sempre ordinato. Si mangia, a dire la verità, un goal già fatto. Tenta anche la conclusione dalla distanza. Va bene così.
INNOCENTE 7,5. Una delle sue migliori partite in giallonero. Eccellente interpretazione del suo ruolo d’interno, bravissimo anche nel gioco aereo, abile nell’alzare il baricentro con i propri inserimenti, puntuale negli uno-due. Gli manca solo il goal, ma se mi giochi sempre così, firmo dove vuoi.
SCHIAVO 7. Tanta sostanza ma troppa approssimazione nei controlli e poca lungimiranza tattica. Si vedono sprazzi del suo repertorio annacquati in una prestazione ancora al di sotto delle sue possibilità. Nessun avversario è alla sua altezza ma lui non ne approfitta come dovrebbe.
TILLI 8- Tanto movimento, assist, inventiva. Ogni tanto dovrebbe diminuire i giri e scaricare facile ma alla fine va bene così. Più terza punta che trequartista, Primo cerca il goal in tutti modi. Ne avrebbe tutto il diritto e il merito, ma quella palla di merda non vuole entrare.
COLONNA 7. Lento e macchinoso ma quasi sempre preciso nei passaggi. Abile a prendere falli che spezzano il ritmo agli avversari.
VIANI 7- Grande carattere, grinta e corsa. Buoni i tempi degli inserimenti, meno buona la vena realizzativa.
VIECELI 10. 5 GOAL. Un incrocio dei pali che ancora trema, un assist, un colpo di testa fuori di un soffio, fa quello che vuole, quando vuole, come vuole. ASSOLUTAMENTE INSUPERABILE. Numero uno.
CARROZZA 7,5 Risponde presente all’appuntamento con il goal e si produce nel solito lavoro di sfiancamento della difesa avversaria, dialogando molto bene con il suo collega di reparto. Il Capitano guida la truppa al trionfo.
BONAVENTURA 6. Non entra nel vivo del gioco. Si muove molto ma sembrano mancargli i riferimenti che nelle ultime partite avevano dato densità e consistenza al suo gioco.
TIRELLI 6,5. Rileva lo straripante Curatola e per dieci minuti non sfigura, correndo molto, attaccando lo spazio, dialogano con i compagni e rischiando – addirittura – di segnare. Sbaglia sotto porta e va bene così. Daje che devi allenarti.

venerdì 9 novembre 2012

CONVOCAZIONE. PRATELLO FC vs Poggetto. Sabato 10 novembre, ore 14, Stadio Lucchini, Via Andrea Costa, Bologna.

Poche partite e molti punti da recuperare.
è questo il campionato che ci aspetta.
Un campionato che ci guarda in faccia e ci dà una sola possibilità: giocare ogni volta al top delle nostre possibilità, con umiltà e spirito di sacrificio, senza risparmiarci un solo secondo e senza pensare - per nessuna ragione al mondo - che qualcosa ci sia dovuto.
Orgogliosi e convinti sempre. Soddisfatti mai.
Ci vuole fame, per compiere l'impresa. Ci vuole tanta fame.
Cominciate, quindi, a guardare le vostre scarpe più o meno variopinte e decorose e dite loro che domani dovranno farsi spuntare le ali.

Pratello contro Poggetto. Il calcio d'inizio è fissato per le ore 14 di sabato 10 novembre, presso lo stadio Lucchini di Via Andrea Costa.

I convocati sono pregati di presentarsi al campo entro le ore 13.

PORTIERI
Franco
Albanese

DIFENSORI
Lanzellotto
Curatola
Stefanizzi
Martinsen
D'Arienzo
De Biagi
Tirelli

CENTROCAMPISTI
Innocente
Schiavo
Tilli
Colonna
Viani
D'Amato

ATTACCANTI
Vieceli
Carrozza
Bonaventura

DIRIGENTI
Lucatti
Pegolo
Di Marco
Agostini


NOTA BENE.
Siete 18. Tirelli è in lista ma, per sua encomiabile richiesta, si allenerà a bordo campo e non entrerà.
Dei rimanenti 17, dato che i cambi sono 5, uno non entra di sicuro. Se non siete disposti ad affrontare questa eventualità, fatemelo sapere e sarete tolti dalla lista dei convocati.
A ruota, comunque, capiterà a tutti.
E a tutti, aggiungo io, fa molto bene.

Grazie per l'attenzione.

A domani,
Il Mister

giovedì 8 novembre 2012

PRECONVOCAZIONE. PRATELLO FC vs Poggetto.

Sabato 10 novembre giochiamo alle 14, in casa, contro il Poggetto.
Vi chiedo la cortesia di segnalare la vostra disponibilità ad essere convocati rispondendo a questo post.
Le convocazioni saranno pubblicate entro le ore 16 di domani, venerdì 9 novembre.

Grazie mille,

Il Mister.


martedì 6 novembre 2012

Savigno 0 - PRATELLO FC 2. Il Pagellone della trasferta appeninica.


Attenzione, l'allenamento di giovedì 8 novembre è anticpato a mercoledì 7 novembre. stesso orario. 


Lo scirocco spazza il manto verde di Savigno mentre i gialloneri sono chiusi negli spogliatoi ad ascoltare le indicazioni del Mister prima della gara. Parole parole parole, diceva quella canzone. Quelle del mister, forse, sono troppe, “troppe di numero” secondo alcuni, “troppo morbide” secondo altri. I ragazzi, però, registrano le informazioni importanti e raggiungono il campo con le idee piuttosto chiare. L’approccio alla gara, a onor del vero, non è dei migliori. L’undici scelto da Lucatti ci mette un po’ a rodare, e molti  non vanno sempre convinti sul portatore di palla avversario, evidenziando lentezza nella proiezione offensiva e commettendo troppi errori banali in punti nevralgici del campo. La partita non si sbilancia da nessuna parte perché comunque, al netto di tutto, il Pratello tiene botta, soffre un po’, rischia qualcosa ma non sparisce mai dal gioco, impegnandovisi - semmai - a fasi troppo alterne. Momenti particolarmente brillanti, nei quali si cerca e si trova una profondità palla a terra capace di portarci immediatamente a ridosso della porta avversaria, si succedono a fasi più lunghe e meno limpide, nelle quali la nostra manovra è resa meno fluida da una visione di gioco sincopata e compassata, con passaggi facili che vengono evitati in favore di giocate più complesse, pretenziose, solitarie, spesso inutili. Tuttavia il vantaggio arriva proprio per il Pratello, ed è un vantaggio doppio, rotondo, che capitalizza in pieno le prime due conclusioni verso la porta avversaria. È Clemente a imbeccare, in sequenza, Carrozza e poi Vieceli, con due assist rasoterra assolutamente adamantini, capaci di illuminare in profondità corridoi di luce preziosa. Il talento brindisino si produce in un taglio divergente che costringe il portiere all’uscita dalla porta, fra i cui pali scoperti Antonio deposita con tocco elegante il pallone dell1 a 0. Più centrale la percussione di Vieceli, che raccoglie l’assist e grazie al tempismo del suo inserimento beffa il blando tentativo avversario di fuorigioco, si trova a tu per tu con il portiere e ne supera l’opposizione con un preciso rasoterra a incrociare. Una difesa ordinata e complessivamente puntuale, aiutata solo in parte da un centrocampo a tratti svagato, consente al Pratello di chiudere il primo tempo senza subire nemmeno un goal. Il 2a0 è, forse, troppo ingeneroso nei confronti del Savigno, che in campo ha mostrato buone qualità tecniche e, a tratti, una discreta circolazione della palla. Il Pratello, tuttavia, mostra di aver imparato la sequenza canonica del gioco in profondità: ricerca della punta spalle alle porta, scarico facile, inserimento e servizio del terzo uomo che arriva da dietro o dell’altra punta. Più di altre volte, inoltre, si sono visti inserimenti e conclusioni da parte degli interni, che nel nostro modulo sono giocatori essenziali, incaricati di creare superiorità numerica al momento della finalizzazione. La squadra ha la colpa, piuttosto grave, di non dare al gioco la giusta continuità, ma in termini di concretezza e cinismo i segnali sono comunque incoraggianti.
Il secondo tempo è combattuto, anche se con il passare dei minuti il Pratello si fa via via più solido e, senza rinunciare a qualche sortita offensiva non priva di interesse, mostra i denti e la giusta cattiveria nel pressing portato agli avversari. Ci sarebbe anche l’occasione di portarsi sul 3a0 (di testa e di piede) ma il risultato diventerebbe, forse, menzognero rispetto ai reali valori visti sul campo. Pur senza incidere più di tanto, infatti, il Savigno crea almeno altre due occasioni, mettendo in evidenza le qualità dell’estremo difensore del Pratello. I locali, soprattutto, si procurano un rigore, in se stesso limpido e solare ma probabilmente viziato a monte da un fuorigioco non visto. Franco, in ogni caso, ipnotizza l’avversario e il penalty si spegne ampiamente a lato. Il Savigno chiude in 10 per l’espulsione di un giocatore, reo d’aver perentoriamente ascritto a Dio la paternità ultima dell’errore dagli 11 metri.
Non è il Pratello più bello della stagione e occorrerà lavorare convintamente su intensità e concentrazione ma è sicuramente la versione giallonera più concreta e matura vista fino a qui, un Pratello capace di farsi bastare le occasioni avute e disposto a lavorare di gomito ove il fioretto riveli la sua elegante vanità tentatrice. I due goal esprimono, comunque, alti contenuti tecnici e tattici, frutto di una declinazione corretta e audace del modulo. Assolutamente positivi, infine, gli ingressi dalla panchina, indice non soltanto di una rosa per lo più competitiva ma anche del fatto che chi subentra ha precedentemente prestato attenzione al gioco dei compagni e più in generale alla partita: questo permette al sostituto di innestarsi nella manovra riducendo al minimo i tempi necessari ad ambientarsi.

FRANCO 7,5. Si riscatta dallo scempio dell’ultima apparizione e abbassa una serranda invalicabile fra i pali gialloneri. Sicuro nelle uscite, sia alte che basse, ipnotizza l’avversario che va sul dischetto e chiude provvidenzialmente lo specchio della porta alla più pericolosa conclusione del Savigno. Preciso nei disimpegni con i piedi.

CURATOLA 7+ Qualità e quantità, in misura leggermente inferiore alla precedente e strabordante prestazione ma comunque sufficiente a costituire una perenne spina nel fianco per il Savigno. Si propone più convintamente rispetto all’altro terzino del Pratello e aiuta il centrocampo offrendo sempre un riferimento di fascia.

STEFANIZZI 8-. Giganteggia come al solito. Si prende un meno per una piccola sbavatura, quando mette giù una palla alta e parte a spron battuto contro un muro di avversari, perdendo ovviamente palla. In quei casi, se non hai spazio per partire palla al piede, o scarichi sulle fasce o lanci lungo. Per il resto è la solita gara eccellente.

LANZELLOTTO 7,5. Commette il fallo che permette al Savigno di tirare un rigore ma l’azione sembra viziata da fuorigioco. La partita di Tommy, inoltre, è positiva a prescindere dall’episodio, non solo per l’attenta lettura dei movimenti avversari (rispetto agli attaccanti centrali e rispetto ai raddoppi sugli inserimenti dalle fasce) ma anche per il goal sfiorato sottoporta e negatogli solo dal palo. Bene così.

DE BIAGI 7 Quando dopo pochi minuti il numero 7 avversario, sul fondo, lo salta e gli da tre metri su tre, un brivido percorre la schiena del Mister. In realtà quella è l’ultima volta che l’avversario diretto crea problemi al terzino sinistro del Pratello. Abile negli anticipi e piuttosto scafato nelle spallate, Roby argina la piena del cursore di fascia del Savigno, che tende via via a spegnersi. Si potrebbe proporre con maggior convinzione ma decide, non senza motivo, di prestare maggior attenzione alla copertura, anche perché il gioco del Savigno tende a svilupparsi, soprattutto, dalla sua parte. Un salvataggio a ridosso della nostra linea di porta impreziosisce la sua buona prestazione.

D’ARIENZO 6,5. Non si può certo dire che la terra bruci al suo passaggio. Ma la flemma apparente nella quale sembra sempre invischiato, non gli impedisce di sostituire degnamente Stefanizzi nei dieci minuti finali. Si intende subito con Lanzellotto e aiuta il Pratello a uscire dal campo senza subire goal. Positiva la malizia con la quale allontana un pallone che poteva essere giocato velocemente dagli avversari.

D’AMATO 8+ IL MIGLIORE. Parte male, molto male. Commette almeno 5 errori banali nei disimpegni e in almeno un paio di occasioni non alza la testa come dovrebbe. Persistono, ancora, alcuni dribbling di troppo, che gli precludono ora il tiro ora il corridoio per l’alleggerimento più semplice. Ci mette però una corsa e una lena difficilmente eguagliabili e, soprattutto, regala alla platea due assist memorabili che gli valgono il titolo di migliore dei nostri, due assist deliziosi nella loro luminosa semplicità. Quando lancia a rete Carrozza e Vieceli, un sole caldo e rivelatore appare nella notte di Savigno.

VIANI 6,5. C’è del buono in questo giocatore. La sua manovra è ancora compassata, talora lenta e, in qualche isolato frangente, financo pretenziosa: ci sono almeno due dribbling di troppo, uno dei quali davanti alla mia fottuta panchina. Devi essere più veloce, ricevuta la palla, ad alzare la testa e servire il compagno. Bene in copertura, soprattutto nel contrasto al portatore, mentre lo scorrimento da destra a sinistra sulla circolazione di palla avversaria può essere fatto più velocemente di così. Assolutamente velleitario un suo tentativo dalla distanza, eseguito in coordinazione precaria. Il gesto rivela però una buona dose di carattere, che potrà essere convenientemente applicata a progetti più sobri e costruttivi.

COLONNA 7-. Non è un fulmine di guerra, però si segnala sempre per una o due giocate capaci di metterne in evidenza buone doti in termini di lettura del gioco. Risponde a queste caratteristiche, ad esempio, l’inserimento che lo porta a staccare e colpire di testa nel finale. Ottima la scelta di tempo, buona la direzione, flebile - invece - la forza impressa alla sfera, sulla quale il portiere avversario riesce ad accasciarsi in presa. Meno plausibile, invece, un tiro dal limite che si spegne alto: non era necessario, in quel caso, concludere di prima. In leggera crescita rispetto alla prima apparizione.

TILLI 6,5. Non è molto in palla, e lo si vede tanto in fase attiva quanto in fase passiva. Garantisce un’ottima mobilità su tutta la trequarti avversaria ma quando entra in possesso di palla non ha sempre le idee chiare. Talora compie passaggi precisi e puntuali, valorizzando la salita dei terzini e i movimenti dei compagni ma più spesso abbassa la testa, non vede linee di passaggio più facili e razionali e tenta, invece, profondità frettolose e sterili. Non sempre, infine, offre lo scarico facile alle punte che ricevono palla spalle alla porta.

TROTTA 7,5 Ingresso di alto livello. Veloce nel portarsi a ridosso dei nostri attaccanti, Francesco lavora da interdittore alto, abbinando una coriacea azione contrastiva a ripartenze veloci e brillanti. Prende anche molti falli, cosa importantissima con la squadra in vantaggio. Vi riesce non soltanto in contropiede, quando costringe i giocatori del Savigno a fermare la sua corsa ma anche quando riceve palla spalle alla porta e, con mestiere, protegge la sfera in attesa dell’avversario. Bene così.

OLIVIERI 6,5. Anche lui partecipa della maturata consapevolezza di quanti ricoprono il ruolo di interni, cercando più convintamente lo sganciamento verso la porta avversaria. Quando potrebbe tirare, però, si addormenta e vanifica una nitida palla goal. Si rivedono, a tratti, i recuperi eroici visti in coppa contro il Savena, per prodigarsi nei quali Tommaso abbandona talora la sua zona di competenza. Ci può stare in qualche frangente, ma non deve diventare un gesto sistematico e, soprattutto, va fatto solo quando si è sicuri, a seguito di una corretta valutazione del frangente, che l’uscita dalla nostra zona di competenza porrà certamente fine all’azione avversaria. Altrimenti il gioco non vale la candela. In condizioni normali, infatti, tenere la posizione ha la priorità su tutto e questo non sembra esserti sempre chiaro. Troppo lento, soprattutto nel primo tempo, ad accorciare verso Curatola quando quest’ultimo imposta palla al piede.

SCHIAVO 6,5. Gli mancano troppi minuti nelle gambe e si vede, un po’ paradossalmente, soprattutto nel breve, quando difetta della giusta reattività nell’inseguire l’avversario. Buona la qualità della sua fase attiva, ma da lui mi aspetto molto, molto, molto di più. A cominciare dagli allenamenti.

CARROZZA 7,5. Gran bella partita. Si rivede il goal, che sembra finalmente essergli tornato familiare e aumenta, soprattutto, la frequenza con la quale Antonio si produce in azioni ragionate e tatticamente sensate, cercando lo scarico e ripartendo senza palla. Letale nei tagli con cui fa a brandelli la difesa avversaria, il Capitano risulta sostanzialmente immarcabile da parte degli avversari. Intelligente e volitivo quando accorcia verso il centrocampo per aiutare e prendere fallo, ha il difetto - in sole due o tre occasioni - di aspettare alcuni palloni senza andarci incontro.

VIECELI 7,5 Corre meno del compagno di reparto, ma segna anche lui un gran bel goal e si ripropone come preziosissimo regista avanzato della manovra giallonera. Sontuosa difesa della palla, lettura veloce e precisa del movimento a salire dei compagni e spirito combattivo nelle azioni di pressing che lo vedono coinvolto.

TRIGGIANI 6,5 Si prende un fallo, pressa con efficacia il terzino e lavora in una zona di ombra e fatica fino alla fine, aiutando il Pratello a portare a casa i tre punti.

INNOCENTE 10. Fino a Savigno per guardare voi altri. Applausi.

domenica 4 novembre 2012

Savigno vs PRATELLO FC. Convocazioni.

La trasferta contro il Savigno è arrivata.
Il ritrovo è fissato per domani, lunedì 5 novembre, alle ore 18:50 davanti allo Stadio Lucchini di Via Andrea Costa.
Aspetteremo (chi ci fa sapere di dover essere aspettato) fino alle 19:15. Cercate di muovervi perché ho già capito che il rischio di fare tardi e scaldarsi a cazzo di cane è alto.
La carovana giallonera partirà di lì alla volta della ridente località appeninica. il fischio d'inizio dell'incontro è fissato per le ore 21.

Tutti quelli che, muniti di auto, possono passare prima dal Lucchini sono pregati di farlo. Cercheremo di razionalizzare gli equipaggi per evitare di farvi spendere inutili euro di benzina, ma è importante che mettiamo inizialmente a disposizione i nostri mezzi per avere le spalle coperte e non trovarci senza auto nel momento del bisogno.

Chi invece non potesse fare altro che raggiungere direttamente il campo a Savigno, lo faccia sapere rispondendo alla convocazione, così non sarà aspettato inutilmente al Lucchini.

Come al solito, su 17 convocati ce n'è uno che non giocherà. Trattandosi di una trasferta piuttosto lontana, pensateci bene se non siete disposti a farvi tutta la partita in panchina e avvisatemi che vi depenno immediatamente dai convocati. Altrimenti non rompete le palle se vi tocca bere l'amaro calice. Fa eccezione Triggiani, che l'ultima volta non è nemmeno entrato e quindi giocherà sicuramente.

Di seguito i convocati:

PORTIERI
Franco

DIFENSORI
Lanzellotto
Curatola
De Biagi
Trotta
Stefanizzi
D'Arienzo

CENTROCAMPISTI
Schiavo
Colonna
Olivieri
D'Amato
Tilli
Innocente
Viani

ATTACCANTI
Vieceli
Carrozza
Triggiani

DIRIGENTI (chi può lo faccia sapere)
Lucatti
Pegolo
Porrello
Lanzellotto R.
Lorenzi
Di Lallo

giovedì 1 novembre 2012

PRECONVOCAZIONE. Savigno vs PRATELLO FC - lunedì 5 novembre ore 21

Oggi non ci si allena, è festa.
Vi consiglio tuttavia, fra domani e dopodomani, di farvi - in responsabile autonomia o in gruppo - una piccola sgambata (corsa blanda e continua, mobilità articolare, stretching e qualche scatto).

La prossima partita di campionato è in trasferta. una trasferta vera, fuori sede, a Savigno. Giochiamo lunedì 5 novembre alle 21, quindi è verosimile che si debba partire da Bologna non dopo le 19.
chi ha un'auto, la metta al servizio della causa.

Cominciamo a segnalare la nostra disponibilità ad essere convocati rispondendo a questo post.

Le convocazioni ufficiali saranno pubblicate fra domenica sera e lunedì mattina entro le 10.30

Grazie.

Il Mister

mercoledì 31 ottobre 2012

Savena 2 - PRATELLO FC 2 (4-3 dcr). Il dischetto condanna i gialloneri nella seconda partita di Coppa Stadio. Il Pagellone


Contro il Savena abbiamo sempre perso e ieri sera, alla fine, abbiamo mantenuto la tradizione. Onore agli avversari che, pur meritando - complessivamente - di perdere, hanno avuto il merito di crederci, sfruttando la superiorità numerica per arrivare al pareggio e calciando meglio i rigori finali.
Al Cerè si è comunque visto il Pratello più bello della stagione. Senza voler intonare alcun mantra consolatorio, mi trovo - per l'ennesima volta - a dover registrare una prestazione di grande intensità atletica, intelligente lettura tattica (fanno eccezione pochissimi e fisiologici frangenti) e invidiabile livello tecnico, una prestazione - per l'ennesima volta - che si chiude con una sconfitta. Come spiega, meglio di me, Julio Velasco, la cultura degli alibi è un atteggiamento dal quale occorre tenersi a debita distanza, ma credo di rilevare un dato oggettivo quando dico che la partita è stata falsata da un arbitraggio indecoroso, che non fa onore né al CSI, né alla categoria degli arbitri. La direzione arbitrale, infatti, è stata clamorosamente insufficiente, caratterizzata da un protagonismo eccessivo e da una sostanziale incapacità di gestire i momenti più critici della gara. Giusto il rigore fischiato contro di noi e sacrosanta la seconda espulsione, rispetto alla quale mi auguro di potermi confrontare quanto prima con Franco, autore di una sceneggiata vergognosa, priva di senso e totalmente irresponsabile, inaccettabile da qualunque punto di vista, soprattutto in ragione dell'età e dell'esperienza del giocatore in questione. L'arbitro poteva però considerare con maggior attenzione la possibilità di non estrarre il primo rosso ai danni di Trotta e DOVEVA, invece, senza se e senza ma, 1) fischiare il rigore a nostro favore su Curatola, 2) espellere l'autore del relativo fallo su uomo lanciato a rete (occasione che si è ripetuta anche una seconda volta sulla trequarti avversaria) e 3) interrompere l'azione del pareggio del Savena, viziata da un fuorigioco solare di almeno due metri, riconosciuto anche dall'autore della rete avversaria. Mentre facciamo i nostri migliori auguri all'arbitro, che durante la partita si è infortunato al torace, intendo segnalare quello che - a mia memoria - risulta essere uno dei peggiori arbitraggi fin qui mai capitati al Pratello FC. Detto questo, potevamo e dovevamo vincere a prescindere dall'arbitro.
Il Pratello parte bene, benissimo. Arrembante e ordinata, la manovra giallonera cinge d'assedio l'avversario con azioni organiche e corali e ottimi movimenti negli spazi. Prestazioni maiuscole da parte di quasi tutti i giocatori (i migliori, senza ombra di dubbio, Olivieri, Stefanizzi e Curatola) consentono al Pratello di blindare il gioco e mettono terribilmente in affanno gli avversari. I gialloneri vanno più volte al tiro, creano continue situazioni di pericolo, portano a ridosso della porta avversaria centrocampisti e difensori e recuperano immediatamente i palloni che finiscono nei piedi del Savena. Si arriva al goal, così, come alla più naturale delle conseguenze. Splendido filtrante - mi è sembrato di Clemente ma se mi sbagliassi correggetemi - per la corrente Mikkel, che pur essendo un terzino di tigna e quantità insacca con un tocco morbido da attaccante navigato. Il Savena raccoglie le idee e tenta di rimettere in piedi la partita, recuperando qualche metro e proiettandosi, con fatica, anche nella nostra metacampo. il Pratello, pur continuando - sostanzialmente - a gestire la gara, concede qualcosa agli avversari e rischia in almeno due occasioni. Decisivi gli interventi del nostro portiere. Si va all'intervallo con la sensazione che il risultato più giusto avrebbe dovuto essere un 3-0 o un 3-1 per noi. Il secondo tempo si apre nel peggiore dei modi: Mikkel, già graziato dall'arbitro sul finire della prima frazione di gioco, entra in maniera scomposta sull'attaccante avversario in piena area di rigore. Dagli unidici metri, il Savena pareggia ed è tutto da rifare. La situazione si complica perché Trotta, che stava per essere sostituito, si becca il secondo giallo e deve lasciare il campo con un rosso sul groppone. I gialloneri tuttavia reggono bene e, in 10, si portano addirittura in vantaggio con Carrozza, lesto a girare in rete, con tiro a incrociare, una palla vagante e rimbalzante piovuta in area dalla trequarti. Il Pratello si divora anche altre occaisoni, la peggiore delle quali - a mio avviso - riguarda Clemente, un ragazzo dal potenziale enorme spesso soffocato dalla voglia di strafare: dopo due dribbling sensazionali, il talento campano del Pratello decide di proseguire palla al piede un'azione che richiedeva solamente il tiro e perde così la sfera al limite dell'area di rigore avversaria. Ma è Franco a commettere la nefandezza della giornata, protestando in maniera scomposta contro il direttore di gara per il rigore non concesso al Pratello, beccandosi il rosso più giusto della storia, e continuando ad esibirsi in scene di basso teatro interrotte dal provvidenziale placcaggio di Lanzellotto che prima conduce il compagno a più miti consigli e poi lo sostituisce fra i pali. In 9 la faccenda diventa dura, durissima. Il Pratello accusa il colpo ma sembra in grado di tenere botta, con un lavoro sfiancante da parte dei tre centrocampisti e della difesa, forti del solo Carrozza rimasto a presidiare il fronte offensivo giallonero. è una svista arbitrale, infatti, a regalare il pareggio al Savena. Palla dentro, fuorigioco di due metri non fischiato, diagonale sul palo lontano e 2a2. si va ai rigori dove Lanzellotto para un penalty e ne sbaglia un altro. Di Carrozza il secondo errore dagli undici metri. A segno, invece, Gatti, D'Amato e Stefanizzi. Il Savena ne fa 4 su 5 e si aggiudica così l'incontro.
Abbiamo giocato bene. Vi assicuro che siete in grado, tutti voi, di giocare ancora meglio. Prendetelo come un complimento, non come una critica. Per riuscirci, però, dobbiamo cominciare ad allenarci in un'altra maniera, mettendo in settimana lo stesso impegno che abbiamo messo ieri sera sul campo. La strada è tracciata: continuità nella presenza, cattiveria agonistica, umiltà, attenzione e concentrazione. Avanti così.

FRANCO 2. Una bella parata, una bella uscita, molta sicurezza e nessun errore di rilievo fino al black out completo dell'espulsione. La cosa non si deve ripetere mai più perché assieme a un certo tipo di calcio, che ai nostri livelli si vede raramente, il Pratello ha sempre (o quasi) rappresentato un modello di comportamento in campo a cui non accetto che veniate meno. è indecente, indecoroso, inaccettabile e irripetibile il modo in cui, dopo l'espulsione, sei addirittura tornato indietro a minacciare l'arbitro. Se non fosse stato per Tommy, adesso avresti 6 mesi di squalifica. Collega il cervello.

LANZELLOTTO 7,5 Incolpevole sul secondo goal del Savena, in fuorigioco mostruoso. Para un rigore e, soprattutto, placca Franco lanciato contro il direttore di gara. In panchina dispensa consigli come un vecchio lupo di mare. Uomo squadra. Un grande.

MIKKEL 6-. Parte benissimo, si propone, segna e poi si abbandona ai suoi soliti errori di concentrazione. sopraffatto dalla sua stessa foga, Mikkel commette due enormi cazzate, entrando con violenza sull'avversario, in piena area di rigore, nel primo e nel secondo tempo. La prima volta gli va bene, la seconda no. è un grave difetto di attenzione che va assolutamente controllato.

STEFANIZZI 8. Un gigante, in tutti i sensi. Praticamente invincibile, in anticipo su qualunque pallone e pronto, subito, a giocarla. Dobbiamo solo cercare di servire con maggior frequenza il mediano basso che ti viene incontro. Comunque, gara praticamente perfetta.

DE BIAGI 7+. Primo tempo opaco, di molta corsa e poco carattere. Cresce nella ripresa, facendo vedere agli avversari di cosa è capace. brillante quando esce palla al piede.

CURATOLA 8- A parte un passaggio suicida verso il centro, in chiusura di primo tempo, che gli vale il meno, non sbaglia praticamente nulla. Gara monumentale, di alti contenuti tecnici e tattici. Si procura un rigore che l'arbitro - senza motivo - non concede. Ottimo.

VIANI 7. Entra in campo con il piglio giusto, ci mette le palle e molta attenzione. arcigno nell'uno contro uno,  si prende i suoi rischi con la palla fra i piedi e cerca sempre di giocarla. Gioca da terzino sinistro per emergenza tattica ma si disimpegna molto bene, mettendosi con umiltà al servizio della squadra. Esordio incoraggiante.

D'AMATO 7-. Onnipresente, pure troppo. Cerca di fare 65 ruoli tutti assieme, dando prova di un'abnegazione alla causa  talmente grande da precludergli la necessaria lucidità, che in un ruolo come il suo non può e non deve venire mai meno. Più volte fuori posizione, Clemente cerca comunque di essere sempre nel vivo del gioco, facendosi dare palla e cercando immediatamente a chi darla. Un dribbling di troppo in almeno due o tre occasioni, compreso il mancato tiro dal limite nella ripresa. mi rendo conto, soprattutto con te, di essere un gran rompicoglioni, ma sono convinto che hai ancora almeno un 30% di margine inespresso. e ti romperò le balle finché non lo vedrò sul campo.

INNOCENTE 6,5. Tiene la posiziona, dialoga con i compagni, pressa con intensità. Non brilla di particolare luce ma presidia a dovere la sua zona.

OLIVIERI 8+ IL MIGLIORE. Ecco, io mi ricordavo qualcosa del genere. Mi fa piacere che, dopo 6 partite passate a pascolare, sia arrivata - finalmente - la gara in cui ti sei ricordato cosa sai fare. Veloce ed efficace nei disimpegni, efficace nella protezione della palla, intelligente nei movimenti senza palla, volitivo nei contrasti, attento nel pressing. Prestazione praticamente perfetta, che ora sarai obbligato a ripetere. Bene così.

TROTTA 6. Primo tempo di qualità, soprattutto con la palla fra i piedi: va al tiro con convinzione e pericolosità e serve le punte con ottima visione di gioco. Meno brillante senza palla, complice anche il nuovo ruolo e la difficile lettura tattica in cui si è impegnati quando si gioca sulla trequarti. Il voto sarebbe comunque molto più alto se non ci fosse di mezzo un'espulsione forse ingenerosa ma per evitare la quale potevi, in ogni caso, usare maggiore cautela.

GATTI 7-  Nel momento di difficoltà e inferiorità numerica, entra e si mette in regia, orchestrando la copertura della mediana giallonera. Sono convinto che potrebbe, però, parlare molto di meno. Ne discuteremo.

COLONNA 6,5. Attento, grintoso e propositivo, Nicola rivela buoni fondamentali e una gestione della palla tutt'altro che improvvisata. Può migliorare ancora molto, ma il suo esordio - in 9 contro 11 - mi è comunque piaciuto.

VIECELI 7+. Fascia di capitano al braccio, il Kaiser scende in campo con l'atteggiamento della punta matura e navigata, aiutando Bonaventura e Trotta a entrare nel vivo del gioco. Si rende pericoloso sotto porta ed è anche molto efficace come regista avanzato. Prende falli importanti, aiuta la squadra a risalire e si esibisce anche in un paio di colpi di altissima scuola, come quando controlla una palla a spiovere di D'Amato proveniente da centrocampo. esce per fare posto a Lanzellotto, chiamato a fare il portiere dopo l'espulsione di Franco.

BONAVENTURA 7. Molto bravo a mettere il corpo fra la palla e l'avversario. Prende fallo e fa rifiatare la squadra. Cerca sempre la profondità e fa vedere quanto gli piace la porta, ma migliora - rispetto alle altre partite - anche nei fraseggi con i compagni.

CARROZZA 7+. Entra e con il Pratello in 10 fa subito goal. Combatte su tutto il fronte offensivo ma quando la squadra rimane in 9 la sua fatica diventa tanto eroica quanto vana. Antonio tuttavia non si dà per vinto e butta sul campo tutto quello che ha. Bravo.

TRIGGIANI 10. Non entra, segue la partita dalla panchina e incita i compagni. Un esempio, classe 1976.