Fila tutto liscio nella notte giallonera del Bernardi, roba che manco un pinguino lanciato in discesa su una lastra di ghiaccio. Il Pratello conquista i tre punti con un bel 3 a 0 e, nonostante le varie defezioni, chiude il girone d'andata con una gara dignitosa e apprezzabile. Conquistati 20 dei 33 punti a disposizione.
Avversari mai pericolosi, partita - praticamente - sempre sotto controllo, tre goal e sprazzi di bel gioco. Il Pratello è colpevole solo di una cosa: non aver chiuso la partita nel primo tempo, archiviatosi sull'uno a zero grazie alla bella rete di Passariello, abile a ricevere la palla morbida di Fefè, per poi superare il diretto avversario con dribbling secco sull'interno e concludere con un destro perentorio che non lascia scampo al portiere, senz'altro il migliore dei suoi. Bene Olivieri e Fefè sulla mediana, che buttano fosforo e legna nel motore giallonero; più in ombra Innocente che complice qualche acciacco si esprime al di sotto dei suoi livelli e nell'intervallo lascia il campo a un convincente Cucculelli. Difesa in giornata di semi riposo, aiutata da un pressing non altissimo degli esterni d'attacco, che consente ai tre di centrocampo di schermare con efficacia e compattezza. Centrali di giornata, a chiudere ogni varco, Roby De Biagi e Fabio Graziano. Una musica che non cambierà nemmeno nel secondo tempo, quando Lanzellotto rileverà uno stanco Graziano continuando a tenere bassa la serranda giallonera. Il primo a uscire dal campo è Cetti, che abbandona il terreno di gioco già nel primo tempo dopo aver fallito un goal di testa su splendida imbeccata di Santacroce. La sua è una sostituzione concordata e decisa per non rischiarlo troppo al rientro dall'infortunio. Fino a quel momento, però, è stato valorizzato maluccio dai compagni, che cercano sempre di imbeccarlo nello spazio, vanificando le sue doti di regista alto, che andrebbe più volentieri servito sui piedi. L'errore si ripete, in parte, anche con il subentrante Bonaventura, ma è una pecca che va affievolendosi, fin quasi a sparire, nel corso della ripresa, quando il Pratello comincia a costruire gioco con precisione e continuità crescenti, infilando ricche trame di passaggi tra le maglie avversarie. Tirelli, novità di giornata, viene impiegato come esterno d'attacco di destra, completando così un tridente del tutto inedito, che viaggia però a corrente alternata. Ma il ruolo è nuovo, e gli scarsi risultati all'inizio ci possono pure stare, anche perché il nostro buon civatiano ce la mette davvero tutta, roba che manco quando stava lì a raccogliere firme per i quesiti referendari. La squadra si esprime meglio con l'ingresso di Tilli, che accorcia le distanze fra i reparti e, sfruttando la giornata di buona corsa e di buona vena, regala belle giocate, un assist e un quasi goal su diagonale. Suo, per l'appunto, il corner che valorizza il terzo tempo di Santacroce, coraggioso nell'elevazione all'indietro: la palla sbatte sulla nuca dell'esterno abruzzese e sorprende l'estremo difensore avversario sul palo lontano. Buona, goal a parte, la prova di Santacroce, schierato terzino sinistro. Ancora migliore, probabilmente, la prestazione di Curatola, che oltre a macinare quantità elefantiache di chilometri, riesce anche a esprimersi su livelli tecnici apprezzabili, decorando i propri inserimenti con ficcanti uno-due e proponendosi sempre con tempi e controlli giusti. Non sempre, però, i gialloneri hanno l'accortezza di spingersi sul fondo per far partire i loro cross, troppe volte buttati nel mezzo dalla trequarti, ed è un peccato perché su entrambe le fasce gli esterni che di volta in volta intervengono avrebbero gamba e numeri per farlo. Si vedono anche un paio di conclusioni dalla distanza, firmate Fefè: almeno una di queste meriterebbe il goal. Ma soprattutto si vede la rete dell'idolo della Curva, Bonnie bum bum Bonaventura, che sbuca dal nulla in mezzo all'area di rigore, riceve palla e trafigge con un tocco di anticipo il portiere avversario, insaccando basso alla sua destra. Sottotono Giglioni, quasi sufficiente Ventura, ancora a corto di ossigeno Forioso, che forse necessiterebbe di qualche minuto di più per rompere il fiato. Il risultato potrebbe essere più rotondo, ma il Pratello alza il ritmo solo in alcuni frangenti, dedicandosi a una partita di ordine e disciplina, che tutto sommato non dispiace.
BATTILANI 6. Quasi inoperoso, esce bene quando serve e aiuta la squadra a ripartire in velocità, dando palle immediate e giocabili agli esterni bassi.
CURATOLA 7,5. Dietro non è affatto impeccabile nei movimenti ma l'avversario di giornata manca delle più elementari qualità necessarie ad impensierire la nostra difesa. Pietro, a cuor leggero, si prodiga così in un eccellente lavoro di costruzione del gioco, dettando linee di passaggio pulite con i suoi inserimenti e dialogando bene con centrocampisti e punte. Qualche cross poco felice dalla trequarti, una conclusione al terzo anello e molto, moltissimo cuore. Bene così.
GRAZIANO 7. Non passa niente. Quando c'è da sparecchiare non aspetta certo che qualcuno lo inviti a farlo, ma è anche in grado di uscire palla al piede, conducendo la sfera con personalità e cercando il compagno libero. Stile e grinta.
DE BIAGI R. 7. A suo agio come centrale difensivo, è in costante anticipo su tutti i tagli avversari, sorvegliando il fortino giallonero senza patemi. Si becca anche qualche calcetto, ma ci sta. Per l'occasione, appare tranquillo come un agnellino del presepe.
LANZELLOTTO 7. Sostituisce Graziano ed è subito in palla, aiutando De Biagi a blindare il risultato.
SANTACROCE 7+. Parte maluccio, con alcune palle perse in maniera troppo ingenua e disimpegni alquanto approssimativi, penalizzato - forse - da un gioco di squadra inizialmente asfittico e poco fluido. Migliora assieme ai compagni e offre ottime prove individuali nell'uno contro uno, nel cross (splendida la palla per Cetti) e nell'uscita palla al piede. Fortunoso, ma solo fino a un certo punto, il suo goal di testa, che in realtà rivela una certa confidenza con la zona calda dell'area di rigore, dove il buon Fabio ama proiettarsi dando prova di scaltrezza e intelligenza. Non, è infatti, il suo primo centro.
GIGLIONI. 5,5 Sballottato da destra a sinistra, appare sempre in leggero ritardo rispetto agli avversari, soffrendo un po' (quando si sposta a sx) il cambio di passo del suo diretto avversario. Tiene il culo in carreggiata ma potrebbe fare meglio.
VENTURA 6-. Pochi minuti a sua disposizione, nei quali si esprime con convinzione e applicazione. Ma le idee, soprattutto quando rientriamo in possesso palla, non sono sempre chiarissime.
FEFE' 7,5. Giganteggia in mezzo al campo, dettando legge ovunque. Suggella la supremazia spingendosi fino alla conclusione, che nel secondo tempo lo porta per due volte vicino al goal. Splendido l'assist per il primo goal di Passariello: palla di prima intenzione a scavalcare la difesa. Giù il cappello.
INNOCENTE 5. Continua il periodo grigio dell'interno salentino, che soffre più di altri - probabilmente - il cambio di stagione, non riuscendosi più a esprimere sui livelli visti in apertura di torneo. Troppo brutti e imprecisi i suoi passaggi. Uscito dal campo, lamenta qualche fastidio fisico, che può darsi non l'abbia aiutato. Rivedibile.
OLIVIERI 7. Buona prova dell'avvocato, che si disimpegna con personalità in più di una circostanza, unendo alle consuete doti atletiche e agonistiche una capacità di palleggio che altre volte si era vista solo in filigrana. Preziosissimo il suo lavoro di cucitura fra difesa e attacco. Bene così.
CUCCULELLI 7. Ne ha per mille. E probabilmente giocherebbe meglio se ne avesse "solo" per dieci. A differenza di altri, il suo problema non è correre abbastanza, ma correre meno e farlo meglio. Quando ci riesce, limitando l'entità della propria pressione sul portatore di palla e costringendolo docilmente alla fascia, diventa praticamente insuperabile, aiutando in maniera significativa l'azione difensiva del terzino che gli sta alle spalla. Brillante e generoso nelle ripartenze.
TILLI 7+. Sfiora il goal su diagonale dalla destra, ma il modo in cui prende il tempo alla difesa avversaria lanciandosi nello spazio evidenza l'ottimo stato di forma. Suo l'assist su calcio d'angolo per il 2 a 0 del Pratello. Spettacolare la palla di prima, filtrante, per Passariello, a cui viene fischiato un fuorigioco inesistente. Buoni i fraseggi a centrocampo con gli altri compagni di reparto. C'è ancora qualche sbavatura sui tempi di recupero della posizione nella transizione passiva, ma nel complesso siamo decisamente sulla buona strada.
FORIOSO 6-. Non va molto per il sottile e calcia lontano alcuni palloni giocabili più vicino. I suoi passaggi, però, non mancano quasi mai di precisione, anche se non sempre sono facilmente controllabili dai compagni. Nei pochi minuti a disposizione, fatica a rompere il fiato e sembra spesso in debito di ossigeno.
TIRELLI 6,5. Voto di incoraggiamento per un ruolo nuovo e, a mio modo di vedere, più complicato di quello che può sembrare. L'esperimento potrebbe ripetersi come no, ma credo valesse la pena tentare, forti della grande abbondanza di esterni di cui ieri sera godeva il Pratello. Federico ci si mette d'impegno ed esegue con precisione le istruzioni relative alla fase di non possesso. Brilla meno, purtroppo, nella fase attiva, dove non riesce a incidere, perdendo qualche pallone di troppo, anche se in qualche occasione partecipa positivamente alla manovra. Grande corsa, in ogni caso, fino al momento dell'uscita dal campo.
PASSARIELLO 7,5 Goal da cineteca e tanto lavoro di fascia. Con maggior fortuna, e un arbitro più accorto, potrebbe pure raddoppiare. Mezzo voto in meno, tuttavia, per alcuni palloni non serviti ai compagni, che continuano - anche se in misura inferiore al solito - a macchiare un po' le sue prestazioni. Più dell'egoismo, secondo me, entrano in gioco errori di valutazione tattica, su cui bisognerà lavorare un po'. Prestazione, comunque, di impegno, umiltà e generosità.
BONAVENTURA 7+. Sa come muoversi e quando vuole farlo vi riesce egregiamente, sempre a pochi passi dal tocco decisivo. Tocco che infatti, puntualmente, arriva: Sam si libera al centro dell'area di rigore, anticipa l'uscita del portiere e lo trafigge con un rasoterra inesorabile, che vale il 3 a 0. Partita chiusa e tutti a casa. Bum Bum in campo, ovvio, ma anche bum bum in panchina, dove l'attaccante pesarese non manca d'abusare delle sue pericolose e ormai famigerate armi chimiche.
CETTI 6- Al rientro dall'infortunio, Enrico parte titolare al centro dell'attacco ma non viene quasi mai servito come si deve dai propri compagni, sfiancandosi in un lavoro di pressione e ricerca della sfera che gli toglie lucidità in fase di possesso. Conquista comunque qualche fallo e potrebbe anche segnare, ma la sua incornata su cross di Santacroce è "troppo pulita" ed Enrico non riesce a darle il taglio necessario per indirizzarla dalla parte giusta.
venerdì 27 novembre 2015
mercoledì 25 novembre 2015
CONVOCAZIONI. PRATELLO FC A.S.D. vs Castiglione Calcio A.S.D.
Ultima di andata per il Pratello FC, che ospita sul terreno casalingo del Bernardi il Castiglione Calcio, cercando un pronto riscatto dopo la sconfitta esterna maturata a Pontecchio.
Fischio d'inizio alle ore 21 di giovedì 26 novembre.
Ritrovo alle ore 20.
Di seguito la lista dei convocati
PORTIERI
Mattia Battilani
DIFENSORI
Marco Giglioni
Francesco Ventura
Pietro Curatola
Federico Tirelli
Fabio Graziano
Tommaso Lanzellotto
Fabio Santacroce
Roberto De Biagi
CENTROCAMPISTI
Primo Tilli
Tommaso Olivieri
Michele Innocente
Andrea Cucculelli
Fabio Federico
ATTACCANTI
Francesco Vieceli
Samuele Bonaventura
Antonio Passariello
Enrico Cetti
DIRIGENTI
Edoardo Lucatti
Andrea Maffeo
Si coglie l'occasione per fare gli auguri a Tommaso Lanzellotto per i suoi trent... ventisette anni.
E anche per fare un grande in bocca al lupo a bomber Carro, sotto i ferri proprio oggi.
Fischio d'inizio alle ore 21 di giovedì 26 novembre.
Ritrovo alle ore 20.
Di seguito la lista dei convocati
PORTIERI
Mattia Battilani
DIFENSORI
Marco Giglioni
Francesco Ventura
Pietro Curatola
Federico Tirelli
Fabio Graziano
Tommaso Lanzellotto
Fabio Santacroce
Roberto De Biagi
CENTROCAMPISTI
Primo Tilli
Tommaso Olivieri
Michele Innocente
Andrea Cucculelli
Fabio Federico
ATTACCANTI
Francesco Vieceli
Samuele Bonaventura
Antonio Passariello
Enrico Cetti
DIRIGENTI
Edoardo Lucatti
Andrea Maffeo
Si coglie l'occasione per fare gli auguri a Tommaso Lanzellotto per i suoi trent... ventisette anni.
E anche per fare un grande in bocca al lupo a bomber Carro, sotto i ferri proprio oggi.
lunedì 23 novembre 2015
Pontecchio Sole Luna 3 - Pratello FC 1 /QUANDO LA BUONA SORTE PRESENTA IL CONTO…
Brutta e altrettanto
strana serata per la truppa giallonera nella trasferta di Pontecchio,
caratterizzata, al contrario delle ultime uscite, da un discreto calcio
(specialmente nel primo tempo) e da un passivo di 3 gol maturati da altrettante
conclusioni avversarie.
Premetto subito che
l’alibi dell’arbitro regge solo fino ad un certo punto, in quanto l’ omino in
elegante giacchetta gialla ne ha combinate di cotte e di crude su ambo i lati.
Alla fine dei giochi, com’è ovvio che sia (e come è sempre stato ribadito nei
pre-partita), la partita l’ha vinta una squadra che sul campo ha giocato
peggio, ma che ha sostanzialmente badato al sodo e che ha capito, ben prima di
noi, che in questa serata sarebbe stato opportuno tacere e picchiare. Morale
della favola: Pontecchio 3 gol e 3 ammoniti , Pratello 1 gol e almeno 7-8
ammoniti.
Passiamo alla cronaca
del match: pronti via ne incassiamo subito uno dopo appena 4 minuti. Rinvio
lungo da fondo campo del Pontecchio, palla che rimbalza a metà campo (delitto
imperdonabile su un terreno come quello di ieri) che si trasforma in un assist
vellutato per il loro bomber, che approfittando di una posizione non eccelsa
della ns. difesa e sfruttando le sue doti in velocità si invola verso Mattia
per poi batterlo con un preciso pallonetto. Ma il Pratello è in palla,
fraseggia abbastanza bene a metà campo, i terzini spingono come mai si è visto
in questo anno e il gioco non manca. Si segnala un doppio intervento del loro
portiere, prima su bel tiro di Tilli e poi su corta ribattuta di Passariello,
oltre ad un evidentissimo rigore non concesso per calcio su Franz. Insomma,
ieri si è giocato, ma la palla non ci è stata molto amica…
Poi la doccia fredda:
a 10 dalla fine del primo tempo, lancio dalla trequarti difensiva del
Pontecchio, Otto prova a intercettarla di testa, ma la palla, invece che andare
in avanti, va indietro, trasformandosi in un assist per la loro punta….peccato
che la stessa punta, al momento del lancio, fosse almeno 5-10 metri in
fuorigioco! Amen…
Fortunatamente uno
del Pontecchio ha la bella idea di prendersi 2 gialli in 5 minuti, lasciando
così i suoi in 10 a 50 minuti dalla fine; ma il primo tempo non è finito qui:
Willy prova a sgusciare in area, e l’arbitro vede (?) un mani di un avversario:
rigore (con preambolo degno di una partitella di oratorio) e palo pieno di
Tilli…niente da fare!
Negli spogliatoi
rientriamo nei ranghi, prendiamo atto che innervosirsi non serve a nulla e
vengono chiariti gli aspetti “personali” (onestamente evitabili ed
ingiustificabili per chiunque).
Si rientra con una
“bella carica”, mettendo a ferro e fuoco la difesa del Pontecchio; tantissime
occasioni sotto forma di mischia nella loro area, ma non c’è niente da fare,
non è giornata. Meno male che il novello Pairetto riscontra un altro fallo di
mano (definiamolo “più netto del primo”) e che questa volta il Kaiser non
sbaglia (anche se con qualche brivido).
A quel punto, però,
qualcosa scatta nelle nostre teste; la foga agonistica si trasforma in
aggressività nei confronti di un arbitro non adeguato (a qualsiasi livello) e
cadiamo nel tranello del nervosismo disposto dagli avversari (decisamente più
scafati ed esperti di noi). Così facendo ci si ritrova a martellare degli
avversari (che rinunciano a giocare) in maniera meno lucida del primo tempo,
creandogli solo qualche grattacapo sotto forma di mischia. I cambi provano a
spostare decisamente il baricentro in avanti, ma con scarsi risultati; e così,
a 5 dalla fine, il bomber del Pontecchio chiude la pratica su un mezzo svarione
(forse condito da un fuorigioco non così netto) di quel che ne rimane della
nostra difesa.
C’est la vie
ragazzi…!
Battilani 5.5: al tirar delle somme incassa 3 gol ed
effettua 2 parate di numero (nemmeno difficili). Forse un po’ troppo fuori sul
primo gol, anche se si dimostra sveglio (anche fin troppo!) nelle uscite,
rimediando un giallo per un’uscita a 30 metri dalla porta. PORTIERE VOLANTE
Curatola 6.5: quando c’è da spingere ne ha per due,
quando c’è da crossare sarebbe meglio non averlo…ma d'altronde cosa dire a uno
che si è fatto la fascia più e più volte? Un po’ in difficoltà con gli
inserimenti del bomber del Pontecchio, ma nel complesso la prova è buona e
costante fino alla fine. RITORNO DI FIAMMA
Santacroce 6+: la sorpresa di giornata: il primo
tempo è buonissimo in fatto di spinta e di supporto, la tecnica non gli manca,
anche se la fase difensiva per forza di cose scarseggia un poco. E dire che
pensavamo fosse un’ala….ora viene spontanea la domanda: ma quanti minchia di
terzini sinistri abbiamo??? Secondo tempo in calo. METTETELO DOVE VOLETE
Lanzellotto 5: la linea difensiva la comanda lui, e
spesso (troppo) eccede nell'essere alto. Quando invece si muove bene, commette
l’errore di inseguire l’avversario….per il resto è ordinaria amministrazione,
le punte del Pontecchio, a parte alcune ripartenze, non si vedono. Non ben
posizionato sul primo gol. URGE OSSIGENO
Borreggine 5.5: meglio di Otto, in crescendo rispetto all'ultima performance. Partecipa a qualche movimento difensivo azzardato, ma
si dimostra sorprendente in alcuni recuperi clamorosi. Se non ci scoppia prima,
l’ abbiamo ritrovato. CUORE MATTO
Fefè 6: fa girare i compagni come quando un
buon geometra apre il compasso, giocate semplici senza strafare. Le salite dei
terzini lo esaltano e nel finale si adegua (giustamente?) a fare persino il
centrale di impostazione. Partecipa al patatrac del terzo gol, ma ormai la
frittata era già fatta. METRONOMO
Olivieri 6-: il capitano di giornata è carico, lo
dimostra in riscaldamento ed anche in campo, facendosi sentire (a volte anche
troppo). Peccato che la R moscia rovini tutto….calcisticamente partita un po’
anonima, fatta di alcuni buoni spunti e di tanto lavoro onesto. Sacrificato
alla causa nel finale per buttare nella mischia forze fresche in avanti.
PORTASFIGA
Willy 5.5: come al solito è una molla in mezzo
al campo, salta come un grillo nei fossi. Alcuni begli spunti, qualche colpo di
testa portentoso e tanta generosità espressa in diverse zone del campo. Solleva
i misters dall’onere di panchinarlo facendosi espellere negli ultimi 5 minuti
per un doppio giallo evitabile. DA RICARICARE
Tilli 5.5: c’è parecchio traffico dalle sue
parti nel primo tempo, il che non gli consente di esprimersi a dovere. Qualche
volta si va a cercare zolle meno calpestate, ma senza successi clamorosi. Pesa
l’errore dal dischetto, da rivedere alcuni atteggiamenti nel primo tempo (che
mi pare abbia saggiamente capito nell'intervallo) SBLOCCHIAMOLO
Passariello 5: mi spiace, ma forse è lo specchio
della squadra; qualche buono spunto, ma tante imprecisioni in fase di
conclusione. Si sbatte (come sempre), ma stavolta non va dentro con la facilità
dell’ultimo match…viene tolto nel finale per eccesso di nervosismo. TRADUCETELO :)
Vieceli 6-: tanto lavoro sporco, la solita
pericolosità quando tocca palla negli ultimi 20-25 metri; si guadagna un rigore
solare nel primo tempo (non assegnato), ne trasforma un altro nella ripresa.
Purtroppo partecipa alla scarsa giornata degli avanti. BORBOTTOLO
Innocente 6-: entra nella ripresa quando c’è da
buttare il cuore oltre l'ostacolo; può poco nel marasma finale, ma si distingue per aver fatto il riscaldamento pre-partita e per accomodarsi senza
polemica in panchina a 5 minuti dall’inizio. SANTA PAZIENZA
De Biagi C. 6: entra nella ripresa e si mette a
orchestrare in difesa, nel tentativo di tirare fuori qualche coniglio dal
cilindro; partita di ordinaria amministrazione, senza infamia e senza lode anche
in un ruolo non suo. Per fortuna non ha il concetto del fuorigioco di suo
fratello…CERTEZZA
Bonaventura 5.5: gettato nella mischia sperando di
fare massa in avanti, si pesta un po’ i piedi con Franz e si sacrifica a uscire
dai blocchi quando necessario. Al tirar delle somme si segnala non tanto per
dei tiri in porta, ma soprattutto per un’ammonizione inconcepibile presa.
PETOMANE DI PROFESSIONE
Forioso 6: si infila anche lui nel traffico,
roba tutt’altro che facile specialmente in un campo come questo. PILONE
Ventura 6: esordio stagionale per il nostro
sponsor tecnico, viene addirittura lanciato come difensore centrale. Si
distingue per una notevole disponibilità offrendosi come guardalinee.
ENCOMIABILE
Ci si vede lunedì ore
20.00 al Vasco de Gama; i responsabili del lavaggio pantaloni e maglie (Ventura
e Forioso) sono pregati di portare il tutto già lunedì se possibile!
P.S. con l’occasione verrà fatto il punto della
situazione visite mediche; ricordiamo che, chi non è in regola o chi non ha
ancora pianificato la visita, non verrà convocato per i prossimi appuntamenti.
mercoledì 18 novembre 2015
CONVOCAZIONI. Pontecchio Sole Luna VS PRATELLO FC A.S.D.
Trasferta appenninica per il Pratello FC, che scenderà in campo alle 20:30 di giovedì 19 novembre sul terreno del Centro Sportivo Pila di Pontecchio Marconi.
Di fronte ai gialloneri il Pontecchio Sole Luna, che insegue a due sole lunghezze di distanza e tenterà dunque il sorpasso.
Scontro diretto, insomma, a cui prestare la massima attenzione.
Il ritrovo è fissato per le ore 19 al Mc Donald di Casalecchio di Reno. Si raccomanda la puntualità.
Di seguito la lista dei 18 convocati:
PORTIERI
Mattia Battilani
DIFENSORI
Tommaso Lanzellotto
Marco Borreggine
Fabio Graziano
Pietro Curatola
Davide Comoretto
Francesco Ventura
CENTROCAMPISTI
Tommaso Olivieri
Primo Tilli
Christian De Biagi
Fabio Federico
Massimo Giurato
Michele Innocente
Fabio Santacroce
ATTACCANTI
Francesco Vieceli
Antonio Passariello
Samuele Bonaventura
Valerio Forioso
------------------------
DIRIGENTI
Alessio Baldi
Andrea Maffeo
Edoardo Lucatti
venerdì 13 novembre 2015
PRATELLO FC 5 - Real Pianoro 2. IL PAGELLONE
In attesa di conoscere il risultato di Miki Calcio - Pol. Del Reno, in programma questa sera alle 21, il Pratello FC è secondo in classifica, a 7 punti dal San Marino, che guida la classifica avendo un buon margine di vantaggio e, soprattutto, una rassicurante partita in meno. Con 4 vittorie nelle ultime cinque partite, i gialloneri sembrano in grado di imprimere un buon passo al loro campionato, forti del quarto attacco del campionato (19 le reti all'attivo, solo una in meno della capolista). Chiaroscurale, invece, il bilancio della difesa che - per ragioni di varia natura, solo in parte riferibili alle prestazioni della linea difensiva - ha subito un po' troppo: 15 reti, performance peggiore fra le prime quattro della classifica. Hanno fatto meglio anche il terzultimo Miki Calcio (passivo di 9 reti) e il quart'ultimo Castiglione Calcio (che ne ha prese "solo" 12). Pesano, nel complesso, le due pesanti sconfitte negli scontri diretti con Pol Del Reno (prima di campionato, 2a0) e San Marino (3a1).
Questi i numeri, queste le cifre che contano.
Il resto sono parole, che proveremo - in ogni caso - a scrivere, cercando di dare loro la sobrietà che conviene. Asteniamoci, soprattutto, dalla celebrazione del nostro potenziale, dal mito di "quelli che se volessero potrebbero". Gli unici punti che abbiamo meritato sono quelli che abbiamo conquistato. Non c'è niente che ci sia stato tolto senza diritto, facendoci un torto, insultando il nostro valore. Quando non abbiamo vinto, il nostro valore non si è visto. Di più: non c'era. Pertanto guai a sedersi e guai ad accontentarsi. Anche in molte partite vinte, del resto, non abbiamo brillato, e quelli sono forse i casi in cui è più difficile ammetterlo, perché è molto più comodo - e per certi versi salutare - farsi i complimenti per un goal e dimenticarsi ogni altra cosa. L'errore peggiore che possiamo fare è quello di attestarci al livello degli avversari più scarsi, limitandoci a quello che è necessario per batterli.
Mi farebbe piacere, a questo proposito, che ognuno di voi - nei commenti - desse un voto alla prestazione che la squadra ha offerto ieri. Non al singolo, intendiamoci. Alla squadra. Vi sto chiedendo l'impossibile, perché un calciatore che si veda da fuori non si è mai visto, ma ve lo chiedo lo stesso: come vi è sembrato il Pratello ieri sera? Sarò personalmente grato a quanti risponderanno, perché ci è utile sapere come vi percepite. Il vostro parere tecnico e tattico, per lo più, conta zero, intendiamoci, Ma in allenamento una cosa è parlare a un giocatore convinto della grande gara della sua squadra e un'altra è parlare a un giocatore convinto del fatto che la sua squadra non abbia giocato poi così bene e un'altra ancora è parlare a un giocatore che, a distanza di qualche ora, viene colto dal sospetto che la sua squadra in realtà abbia giocato tendenzialmente male. Le parole da rivolgergli per aiutarlo a migliorarsi, nei tre casi, cambieranno.
Mi asterrò, pertanto, dall'anticipare questo voto collettivo, anche se potrete ovviamente farvene un'idea dai voti dei singoli.
Un po' di cronaca.
Pratello subito sotto: Schiavo viene battuto da un diagonale calciato bene ma da un giocatore la cui posizione di fuorigioco era più evidente della colpevolezza di Andreotti.
Pareggio giallonero su punizione di Passariello, che sfrutta una deviazione e una successiva parata maldestra del portiere avversario, abile a indirizzarsi la sfera all'incrocio. Il calcio piazzato non era calciato in maniera ottimale (magari ci lavoriamo un po'), ma va bene così. Che sia la giornata di Passariello, in ogni caso, ci si mette poco a capirlo. Suo il calcio piazzato che dalla mancina serve l'accorrente Giurato, abile (e isolato) nello staccare dal limite dell'area piccola, insaccando di testa per il 2a1 del Pratello. Prepotente azione di Roby de Biagi, invece, sul terzo goal giallonero: l'esterno veneto conquista il pallone a metà campo, si lancia nello spazio palla al piede e serve un tiro cross rasoterra sul palo lontano, dove Passariello, in scivolata, gonfia la rete calciando sotto la traversa. Il primo tempo si chiude così, con una traversa presa dagli avversari, su cui forse c'è una provvidenziale deviazione di Schiavo. Il predominio del Pratello è evidente ma caotico e senza riferimenti costanti: i gialloneri prevalgono soprattutto per una maggiore efficacia nei duelli di fascia, con le buone prestazioni di Tirelli, Roby De Biagi e Passariello.
Il secondo tempo si apre con il botto iniziale: sul cronometro di Baldi deve ancora scoccare il diciottesimo secondo di gioco quando Passariello, in proiezione offensiva, raggiunge il fondo sulla sinistra e, anziché servire all'indietro (o sul secondo palo) qualche compagno, calcia contro lo specchio chiuso della porta, trovando una curiosa complicità di eventi che traducono in rete la sua giocata. 4 a 1 e leggi della fisica violate.
Suicida il passaggio centrale di Marco Schiavo, che consente all'attaccante avversario di insaccare comodo per il momentaneo 4a2. Manca ancora molto ma la partita è lungi dal definirsi riaperta, anche se il Pratello gioca in maniera via via più confusa e sfilacciata, consentendo agli avversari di alzare il proprio baricentro e di cogliere un altro legno. Ma ci pensa di nuovo Passariello, subito prima di uscire dal campo, a gonfiare ancora la rete, valorizzando sempre di più l'intesa con l'estremo difensore avversario. Mai coppia goal fu più prolifica.
SCHIAVO 4,5. Il voto potrebbe essere inferiore perché l'errore sul secondo goal, a mio modo di vedere, è imperdonabile e c'entra molto poco con quanto ci si attende da un portiere, avendo piuttosto a che fare con l'atteggiamento che un giocatore - qualunque giocatore - deve tenere sul campo di gioco. Essere, cioè, presente. Ci sono però altre parate che verso la fine della partita si fanno via via più sicure.
TIRELLI 7,5. Ottima prestazione dell'esterno giallonero, capitano di giornata che brilla per corsa e spirito di sacrificio, ma anche per una buona lettura delle diagonali difensive e per discrete doti tecniche negli alleggerimenti. Migliora, e di molto, la condizione fisica, con maggior afflusso di ossigeno al cervello che si traduce in giocate progressivamente più intelligenti. Non sempre premiato nei propri movimenti senza palla.
LANZELLOTTO 6. Sta tirando la carretta da troppo tempo e non può essere sempre al meglio. Non ci sono grossissime sbavature ma in apertura sembra meno convinto del solito e, nel complesso, gioca con meno personalità. Leggera e fisiologica flessione.
BORREGGINE 5. Svagato, lento e approssimativo nel primo tempo. Nebbioso nei pochi minuti della ripresa che precedono il cambio.
COMORETTO 5,5. Poche idee e molto confuse quando è in possesso palla. Leggermente meglio in fase difensiva, ma non basta.
GIGLIONI S.V. Poco sollecitato
CURATOLA 6. Gran cross di sinistro dal fondo. Generoso negli affondi di fascia, ma sempre un pelino troppo alto rispetto ai compagni di reparto quando gli avversari lanciano le punte nello spazio.
DE BIAGI R. 7,5. Parte maluccio, troppo alto sulla fase iniziale delle azioni, senza margine per attaccare lo spazio e offendere. Ma ci mette poco a tornare in carreggiata, alzando l'intensità del proprio pressing, conquistando palloni importanti, servendo un assist e tentando soluzioni di tiro che evidenziano coraggio e personalità. Meriterebbe il goal e invece rimedia un giallo immeritato. Abile nell'innervosire gli avversari più coglioni. Bene anche quando viene richiamato in difesa per fare il centrale. Ma può ancora migliorare.
INNOCENTE 5. Corre finché ne ha ma non incide quasi mai nel gioco, buttando molti palloni in avanti senza tanto criterio.
CUCCULELLI 6,5. Tanto lavoro sporco, e un sacco di chilometri al suo attivo. Riceve anche un colpo proibito che, unito alla stanchezza, lo costringe a uscire anzitempo dal campo. Pochi sanno sacrificarsi come lui, anche se l'assenza di Fefè gli rende più complicato mantenere ordine e posizione.
GIURATO 7,5. Splendido stacco di testa per il 2a1 del Pratello. Poco importa che nessuno lo contrasti: ai nostri livelli i goal di testa sono rari come i congiuntivi di Lapo Elkann. Il resto della partita lo vede un po' sacrificato in un ruolo che non gli consente di esprimere compiutamente le proprie caratteristiche di corsa e ricerca della profondità, anche se più volte il nostro Massimino se ne sbatte allegramente i coglioni e fa un po' il cazzo che vuole. Evvabbè. Finché si vince, il pettine passa fra i capelli senza incontrare i nodi (che pure ci sono).
OLIVIERI 5. Meglio nel primo tempo, quando sbandiera con perizia e autorevolezza a bordo campo. Quando entra in campo, invece, sembra un po' troppo vacanziero, non trasforma un goal tutto sommato facile sotto porta e offre pochi spunti al gioco giallonero. Preferisco ricordarmelo su ben altri livelli.
CHRISTIAN DE BIAGI 6. Prova a rimettere un po' di ordine in un centrocampo episodico e slegato. Ci riesce solo in parte.
TILLI 5,5. Conclude male giocate che sembrano cominciare bene, come un'opera bella ma incompiuta.
BONAVENTURA 5+. Fuori dal gioco per lunghi tratti di partita, non viene sempre incontro quando deve ricevere palla. Ottiene un paio di falli, ma solo finché l'arbitro decide che non è più il caso di fischiare. Serve qualche pallone interessante per gli inserimenti degli esterni ma sono di più quelli - facili - che sbaglia. Mai pericoloso a rete.
VIECELI 6. Quando entra in campo, i suoi compagni stanno giocando in maniera un po' disorganica e slegata. Si propone con i tempi giusti e cerca in un paio di occasioni di far salire la squadra dopo aver ricevuto palla, ma non riesce a mordere come vorrebbe. Poca intesa con Passariello e nulla con Forioso, che gioca molto più indietro.
PASSARIELLO 5,5. No, scherzo: 8,5. Il migliore, ovviamente. 4 goal, anche se l'arbitro gliene assegna solo due. E un assist. Insomma: date ad Antonio quel che è di Antonio. Compresi i consigli, s'intende: testa più alta, premiare di più i compagni in zona goal e migliorare il tiro su calcio piazzato (ma lì è colpa nostra, perché praticamente non ci abbiamo lavorato). Detto questo, finché ne fai quattro a partita, va bene così.
FORIOSO 6-. Lontanissimo dal fronte offensivo ma abbastanza utile in copertura e nella protezione della palla. Conquista qualche fallo e non si risparmia nei contrasti. In leggera crescita.
p.s. Non so quanto valga da parte di un viceallenatore (che praticamente conta zero), ma per quanto mi riguarda questa vittoria è dedicata a chi, speriamo solo per ora, non può più indossare la maglia giallonera. Ci auguriamo di rivedervi tutti sul campo.
mercoledì 11 novembre 2015
convocazioni. PRATELLO F.C. A.S.D. vs Real Pianoro
9° turno di campionato, girone di andata.
Centro sportivo Giorgio Bernardi, Parco Lunetta Gamberini, Bologna.
Calcio d'inizio: giovedì 12 novembre, ore 21.
Ritrovo: ore 20.
Ci sono parecchi punti da recuperare e un solo modo per farlo: vincere.
Di seguito la lista dei convocati:
PORTIERI
Marco Schiavo
DIFENSORI
Marco Giglioni
Tommaso Lanzellotto
Marco Borreggine
Pietro Curatola
Federico Tirelli
Davide Comoretto
Roberto De Biagi
CENTROCAMPISTI
Christian de Biagi
Primo Tilli
Michele Innocente
Tommaso Olivieri
Andrea Cucculelli
Massimo Giurato
ATTACCANTI
Francesco Vieceli
Samuele Bonaventura
Antonio Passariello
Valerio Forioso
DIRIGENTI
Alessio Baldi
Andrea Maffeo
Edoardo Lucatti
Centro sportivo Giorgio Bernardi, Parco Lunetta Gamberini, Bologna.
Calcio d'inizio: giovedì 12 novembre, ore 21.
Ritrovo: ore 20.
Ci sono parecchi punti da recuperare e un solo modo per farlo: vincere.
Di seguito la lista dei convocati:
PORTIERI
Marco Schiavo
DIFENSORI
Marco Giglioni
Tommaso Lanzellotto
Marco Borreggine
Pietro Curatola
Federico Tirelli
Davide Comoretto
Roberto De Biagi
CENTROCAMPISTI
Christian de Biagi
Primo Tilli
Michele Innocente
Tommaso Olivieri
Andrea Cucculelli
Massimo Giurato
ATTACCANTI
Francesco Vieceli
Samuele Bonaventura
Antonio Passariello
Valerio Forioso
DIRIGENTI
Alessio Baldi
Andrea Maffeo
Edoardo Lucatti
lunedì 9 novembre 2015
ALLENAMENTO del LUNEDì. In campo alle 20!
Ricordiamo a tutti l'allenamento di questa sera.
Ore 20 in campo.
C'è parecchio da lavorare quindi puntuali, concentrati e poche chiacchiere.
A più tardi
venerdì 6 novembre 2015
PRATELLO FC 2 - Lovers 1997 1. IL PAGELLONE
“Lathe
biosas”, diceva Epicuro. Vivi nascosto. Célati. Riserva la tua natura. Mettila
in pratica senza rivelarla.
“Gnosis
auton”, recita invece l’oracolo di Delfi. Conosci te stesso. Scopri di che
pasta sei fatto, cosa ci stai a fare al mondo, cosa sei.
Sembra
impossibile dare seguito al primo spunto senza osservare anche il secondo: come fai a celarti,
a nascondere la tua natura, senza sapere cosa essa sia, senza sapere – molto semplicemente
– cosa nascondere?
Eppure
il Pratello offre esattamente questo doppio spettacolo: nasconde se stesso, e
il proprio valore, senza averne la sufficiente consapevolezza. Perché noi altri non abbiamo la
minima idea di quello che siamo in grado di fare e, quando lo facciamo, ci
sembra di vivere strani momenti di grazia, disseminati in una partita per lo
più perfettibile, migliorabile, addirittura grezza, talmente estranea al nostro
potenziale che qualcuno potrebbe vederci una messinscena, una mascherata, una
presa in giro. E invece no, nessuna presa in giro. Siamo proprio così. Belli e orribili a distanza di pochi minuti. Perché quelli che vanno al tiro dopo 8 secondi, sfiorando l’immediato
vantaggio con Santacroce, sono gli stessi che per lunghi tratti del primo tempo
regalano il centrocampo agli avversari, pressando male e in modo disordinato,
facilitando le verticalizzazioni degli avversari e tenendo sempre in
apprensione una difesa che grazie al cielo si rivela estremamente brava - e
puntuale - nelle chiusure. Per fortuna, però, siamo anche gli stessi che vanno a
segno due volte, con due splendide azioni, dotate – forse per la prima volta
nel corso della stagione – di una coralità apprezzabile, che rivela l’attenzione
del compagno per l’altro compagno, la gravitazione con cui sappiamo – quando ne
abbiamo voglia - orbitarci attorno, uno con l’altro, uno per l’altro. Dorsale
veneta, innescata nella sua prima edizione da Passariello: Giurato per Vieceli,
uno a zero. Dorsale veneta, innescata nella sua seconda edizione da Cucculelli,
Vieceli per Giurato, due a zero. La prima frazione di gioco potrebbe
concludersi con un attivo più rotondo, ma il cinismo non è esattamente fra le
doti del Pratello, che almeno – però – sembra già un lontano parente di quella
carcassa morente vista nel secondo tempo a Lovoleto. Ok, la partita non è
finita, e il disordine – come già rilevato – regna sovrano, anche perché il
centrocampo tende a sfilacciarsi per lo scarso apporto difensivo offerto dagli
esterni d’attacco, cosa che determina frequenti situazioni d’inferiorità
numerica sulla linea mediana, da cui partono i passaggi per le punte avversarie, che per nostra
fortuna trovano in Stefanizzi e Lanzellotto due clienti bruttissimi, molto
avari di regali. Battilani, alle loro spalle, blinda quel poco che arriva,
parando conclusioni centrali e uscendo con sicurezza alla bisogna. Nessun
affanno dunque, ma la consapevolezza – quella sì – che per fare il salto di
qualità occorra più mentalità e più equilibrio. Le risposte, almeno in parte,
arrivano nella ripresa, quando il Pratello passa dal tridente alle due punte,
spostando prima Giurato e poi Tilli sulla trequarti e dando più equlibrio al proprio
pressing alto. Dall’altra parte, a dire la verità, l’avversario perde colpi e lucidità.
Non perde però la gamba e non rinuncia a proporsi, anche se la sua efficacia
tende progressivamente a zero, risucchiata in un gioco di squadra sempre più
asfittico e inconsistente, che i gialloneri riescono a spezzare ogni volta.
Nelle ripartenze il Pratello potrebbe addirittura dilagare ma l’imprecisione
sottoporta di Vieceli e l’inefficacia di altre conclusioni tengono a galla i
Lovers, che a dieci secondi dalla fine – a forza di insistere – ottengono un
insperato rigore, con cui accorciano sul 2 a 1. Battilani viene espulso e in
porta va Olivieri, che sfiora il pallone e perde il treno per la gloria.
Finisce così, con tre punti meritati e molte cose da mettere in ordine. Ma
anche con la certezza che i numeri per fare bene ci sono tutti e che, se
davvero ne abbiamo voglia, possiamo ordinare e consumare tutto quello che il
menù propone.
BATTILANI 6,5. Forse potrebbe evitare il
rigore e prendere il goal, ma sono calcoli che una bestia con i guanti come lui
non farà mai e poi mai. Va bene così.
CURATOLA 5,5 Benino quando si propone ma in
fase difensiva tende più spesso a rincorrere, vittima di una posizioe non
sempre felice.
TIRELLI 6. Confusionario ma volitivo nella
linea difensiva, riparte con personalità e nel finale regala anche qualche
piccola perla di tecnica individuale. Molti stop e molti passaggi, però, sono
assolutamente da rivedere.
STEFANIZZI 6,5. Poco impegnato, si disimpegna
con effiacia e mestiere. Non gestisce sempre al meglio le fasi di possesso
palla ma è un lottatore nato, pronto per qualunque guerra.
LANZELLOTTO 7. Il migliore della difesa. Accetta
la sfida sulla corsa e anche se a volte si fa risucchiare dai tagli dell’attaccante
avversario riesce comunque a vanificarli leggendoli con il giusto anticipo. Un paio
di bei lanci all’attivo.
GRAZIANO 6. Infortunio ormai alle spalle,
entra con personalità e nei pochi minuti a sua disposizione mette tutta la sua
grinta e tutta la sua esperienza al servizio della serranda giallonera.
DE BIAGI 6+. In leggera crescita, ma ancora
al di sotto del proprio potenziale. Entra nella ripresa e si propone sulla
sinistra senza esagerare, forte del vantaggio acquisito. Dietro non soffre
nulla.
Fefè 7+ Perno fondamentale della mediana
giallonera, dispensa consigli a tutti e garantisce la tenuta della squadra e la
distanza fra i reparti. Soffre con il tridente, che lo costringe spesso a
uscire per vie centrali, mentre risulta più a suo agio quando viene
adeguatamente schermato dal trequartista. Molto belle le sue aperture, anche se
in qualche occasione dovrebbe tentare verticalizzazioni più coraggiose sui
movimenti della punta che viene incontro.
CUCCULELLI 7- Partita di grande corsa, che
nel primo tempo fa storcere il naso a qualche purista della tattica: il suo
pressing è disordinato e lo allontana più volte dalla propria zona di
competenza, anche se l’azione del secondo goal nasce dai suoi piedi. Meglio
nella ripresa, dove trova il modo di rendersi pericoloso. Splendida l’imbeccata
per il Kaiser, che non trasforma.
GIURATO 7,5 Infaticabile. Anzi no, faticabile
eccome. Perché corre talmente tanto che nella ripresa è costretto a chiedere il
cambio. Difficile, del resto, quantificare i chilometri percorsi dal
centrocampista veneto, che prima come interno e poi come trequartista butta sul
campo tutto quello che ha. Quantità unita a qualità, che lo portano a
realizzare un gran bell’assist e un altrettanto bel goal: due pezzi di pregiata
scuola che infiammano panchina e spalti. Eroico nel pressing, a volte ruba
palla perfino ai propri compagni. Se collega anche il cervello, può diventare
uno dei migliori del campionato. Bene così.
INNOCENTE 6. Ordinaria, ma puntuale,
amministrazione. Non toglie mai la gamba e permette al centrocampo di rimanere
compatto
OLIVIERI 6- Impreciso e confusionario, corre
comunque per venti e alla fine si offre perfino come portiere, sfiorando il
miracolo sul rigore avversario. Ma in mezzo al campo può fare molto meglio di
così.
TILLI 6,5. Imperiale un suo traversone di
destro, che di controbalzo porta un pallone d’oro nel cuore dell’area
avversaria, purtroppo non sfruttato. Altri spunti interessanti e tanta tigna negli
uno contro uno. Tarda un po’ a recuperare la posizione quando gli avversari
ripartono ma è sempre nel vivo del gioco.
VIECELI 8- Sbaglia un goal davanti alla porta
su palla d’oro di Cucculelli, ma siamo già nel secondo tempo e il Kaiser ha
speso molto. Estremamente saggia e produttiva la sua partita, con una rete all’attivo
(anticipo veloce su uscita del portiere) e tanta esperienza nella gestione dei
palloni, tenuti e rilanciati con i giri giusti per i compagni di reparto o
scaricati per i centrocampisti. Dopo 4 secondi manda in porta Santacroce.
Numero uno.
PASSARIELLO 5,5. Troppi tiri senza senso alle
stelle e troppe volte in fuorigioco. Spiace dargli un’insufficienza, perché
corre talmente tanto che la sua gara meriterebbe ben altro rendimento. Ma
dipende da lui. E così non va bene. Il lancio per Giurato, da cui parte l'azione del primo goal, è troppo bello per una prestazione del genere. Impara a giocare alla tua altezza.
SANTACROCE 6+. Il goal in apertura, che
sbaglia davanti al portiere, non sembra particolarmente difficile. Ma il
motore, forse, era ancora freddo. Si sfianca in ripetuti scatti, che lo portano
a latitare un po’ nella fase di copertura.
BONAVENTURA 6. Vuole il goal a tutti i costi
e si muove molto per trovarlo ma non viene mai imbeccato dai compagni.
P.S. è bello, ma bello davvero, vedere e sentire sugli spalti compagni e i tifosi.
mercoledì 4 novembre 2015
PRATELLO F.C. A.S.D. vs LOVERS F.C. 1997 [Convocazioni]
Buongiorno,
dopo la figuraccia rimediata a Lovoleto, ci attende una partita in casa per riscattarci.
Si gioca Giovedì 05 ore 21:00 campo Bernardi
I convocati dovranno presentarsi entro e non oltre le 20:00 direttamente al campo.
Battilani Mattia
Comoretto Davide
Curatola Pietro
Graziano Fabio
Lanzellotto Tommaso
Stefanizzi Daniele
Tirelli Federico
Cucculelli Andrea
De Biagi Roberto
Federico Fabio
Innocente Michele
Olivieri Tommaso
Santacroce Fabio
Willy
Bonaventura Samuele
Franz
Tilli Primo
Passariello Antonio
*in allerta in caso di defezioni
Belestrieri Gerry
Forioso Valerio
dopo la figuraccia rimediata a Lovoleto, ci attende una partita in casa per riscattarci.
Si gioca Giovedì 05 ore 21:00 campo Bernardi
I convocati dovranno presentarsi entro e non oltre le 20:00 direttamente al campo.
Battilani Mattia
Comoretto Davide
Curatola Pietro
Graziano Fabio
Lanzellotto Tommaso
Stefanizzi Daniele
Tirelli Federico
Cucculelli Andrea
De Biagi Roberto
Federico Fabio
Innocente Michele
Olivieri Tommaso
Santacroce Fabio
Willy
Bonaventura Samuele
Franz
Tilli Primo
Passariello Antonio
*in allerta in caso di defezioni
Belestrieri Gerry
Forioso Valerio
domenica 1 novembre 2015
Pol. San Marino 3 - PRATELLO FC 1. Il pagellone
Si ricorda a tutti l'allenamento di questa sera, lunedì 2 novembre.
Alle 20 pronti in campo.
Non ho nessuna voglia di scrivere queste pagelle.
Alle 20 pronti in campo.
Non ho nessuna voglia di scrivere queste pagelle.
Non
perché si abbia perso, intendiamoci. Era una delle possibilità sul tavolo, al quale
– altrimenti – nemmeno ti siedi.
Tra le
opzioni, tuttavia, non c’era quella di sparire dal campo, di smettere di
giocare, di fare una delle più brutte figure calcistiche e agonistiche della
storia del Pratello Football Club.
Perché
di questo parliamo, e se volete consolarvi andate a leggere Topolino perché qui
di pacche sulle spalle ne troverete poche.
Le
prime sensazioni sono pessime. Pronti via, Carro infortunato. Speriamo bene, ma
la dinamica del “sinistro” descritta dall’attaccante non è esattamente
incoraggiante.
Pareggiamo
bene il primo svantaggio, derivato da un pallonetto con cui Schiavo viene
scavalcato da un uomo che corre quasi in campo aperto, superando la nostra
linea difensiva, che “linea” – ahimè – non è quasi mai, con troppa facilità.
Comunque riemettiamo il culo in carreggiata e anche senza brillare ricominciamo
a fare gioco, a destra sganciandoci bene con Curatola, a sinistra provando
anche a lanciare nello spazio le punte con De Biagi R. Bene Giurato e Innocente
che pressano e conquistano tanti palloni, proponendosi in qualche occasione con
intelligenza. C’è anche un buon Tilli, che commette meno errori del solito, va
alla conclusione ed è spesso nel vivo del gioco. Christian De Biagi – un po’
troppo lento nel liberarsi della palla – riesce tuttavia a garantire una
discreta circolazione della sfera. Giochiamo spesso a troppi tocchi,
vanificando i tagli delle punte, e pressiamo con un baricentro troppo basso,
che costringe la difesa a operare sempre in zona pericolo, senza tanti margini
di recupero. Però giochiamo, e infatti arriva – meritato - il pareggio del
subentrante Cetti, caparbio in mischia a ribadire in rete sugli sviluppi di una
punizione di Christian De Biagi. Lì per lì poteva starci anche qualcosa di più,
perché la rete giallonera arriva dopo altre due o tre conclusioni (ricordo
soprattutto quella alta dello stesso Cetti e quella di Tilli).
Poi
succede qualcosa, qualcosa che onestamente fatico a spiegarmi.
Forse
le pareti del nostro spogliatoio sono state proditoriamente irrorate di
bromuro, ma il modo in cui ne usciamo ha dell’incredibile. Non voglio nemmeno
perdere tempo a elencare le cose che sono andate male nella ripresa. Tutto,
ecco. Vi basti questo.
Quando
avevo 18-19 anni e, di tanto in tanto, mi invitavano a fare qualche piccola
comparsata in prima squadra, ricordo nitidamente quanto mi stessero sul cazzo
quegli ultratrentenni ormai a un passo dal ritiro che per non ammettere i
propri errori rompevano i coglioni ai compagni per 90 minuti. Ricordo che mi
dissi: “guai a te se diventi uno strazio del genere”. Il ginocchio ha evitato
questo momento, ho smesso prima e vaffanculo. Questo però non mi ha evitato di
assistere – ieri – a uno spettacolo del tutto simile, in cui il campo pullulava
di detentori del sapere, troppo impegnati a spiegarlo agli altri per darsi anche
la pena di giocare. Non so se ci avete fatto caso, ma era una continua
conversazione. Cristo, manco a Ballarò sparano tutte quelle cazzate.
Sta di
fatto che ce ne fanno altri due. Gli errori di Schiavo ci sono, tecnico sul
secondo e tecnico-tattico sul terzo, ma davanti a lui ci sono altre 10 persone
che non hanno certo brillato per impermeabilità. Vi dirò di più: la capolista
non ha brillato, ma se avesse vinto 5 o 6 a 1 non avrebbe rubato nulla, perché
le occasioni le ha avute e perché noi non abbiamo reagito. E infine, per non
farci mancare nulla, infortunio di Cetti: allegria!
Il
pesce puzza dalla testa, si dice. E quindi le responsabilità maggiori ricadono
su chi la squadra l’allena. Non posso parlare per Baldi e Maffeo, ma credo che
anche loro non mancheranno – come me – di farsi un esame di coscienza.
È
quello che mi sento di chiedere a tutti. Un bagno, forse perfino una momentanea
overdose di umiltà. Perché così non andiamo da nessuna parte.
Non
andiamo da nessuna parte se nei minuti che precedono il calcio d’inizio, siamo
preoccupati da quanto tempo potremo stare in campo (anziché da cosa fare su
quello stesso campo); se anziché pensare a noi stessi e a concentrarci, ci
preoccupiamo di quanti e quali potranno essere i cambi, di quando verranno fatti,
di chi entrerà e come. Ho sentito anche questo, ieri.
Voi
direte che se così stanno le cose, occorre aggiungere che non andiamo da
nessuna parte se in panchina, al posto di veri allenatori, ci sono quei tre lì.
È probabile che sia vero anche questo, ma fino a prova contraria – o a esonero
– vi tocca sopportare questo stato di cose. Farvene una ragione. E giocare con
dignità.
SCHIAVO
4. Male. Errore tecnico sul secondo goal, si esce con le mani. Tattico sul
secondo: se esci, esci, come non ci fosse un domani. Lascia perdere gli errori
della difesa, che ci sono, e pensa al tuo.
GIGLIONI
6. A.M. (Almeno Mena)
LANZELLOTTO
5,5. Corre e salva in più occasioni, ma meno incazzato farebbe anche di meglio.
BALESTRIERI
6. Sulla linea di galleggiamento.
CURATOLA
5. Bene il primo tempo, malissimo il secondo. Si perde l’uomo sul due a zero.
DE
BIAGI R. 5,5 Benino nel primo tempo, turistico nel secondo, evanescente
davanti.
COMORETTO
6,5. Il migliore della difesa. Però, porco il clero, prima di tesserare un
genoano la prossima volta qualcuno mi avvisi.
CHRISTIAN
DE BIAGI 6. Lento e compassato nella circolazione della palla, ma calcia bene
la punizione da cui scaturisce il pareggio.
GIURATO
5. Bene nel primo tempo, quasi orrendo nella ripresa, quando pensa di poter
fare tutto da solo e si infrange enne volte contro gli avversari.
INNOCENTE
6-. Bene la fase passiva, molto poco produttiva quella attiva.
CUCCULELLI
6+. Non combina molto ma almeno è uno dei pochi a dare l’impressione di voler
giocare. E nella morte generale che dilaga per il campo, non è poco.
TILLI
6+. Un 7 pieno nel primo tempo: dinamismo, tiro, ricerca del pallone, passaggi
via via più precisi. Buio pesto, come gli altri, nel secondo tempo.
GRAZIANO
6. Solita grinta da reduce di guerra, ma è circondato dal nulla. E nulla può.
VIECELI
6-. Nel primo tempo offre spesso un riferimento alto al gioco e cerca i tagli
giusti. Non riesce a segnare ma contribuisce a determinare alcune delle azioni
più pericolose. Nel secondo tempo annaspa sempre più nervosamente in una palude
senza senso, tra fischi, interruzioni, gioco spezzato, punizioni inutili e
altre amenità.
CETTI
7. Il migliore. Entra con il piglio giusto e va subito a segno. Soffre come
tutti nella ripresa. Anche un po’ di più, in realtà, perché si fa male ed è
costretto a uscire.
CARROZZA
S.V. Il tempo di un paio di scatti e la sua partita si chiude prima ancora di
cominciare. Incrociamo le dita.
FORIOSO
5 Pochi minuti al centro dell’attacco ma, a parte il fatto che lo si trova
dappertutto tranne che lì, non riesce ad incidere.
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