martedì 24 luglio 2012

Calciomercato. Ecco a voi Ale Franco, due guantoni in più per la porta giallonera. La trattativa conclusa ieri sera. Prende forma, nel frattempo, lo staff tecnico della squadra: Di Marco e Pegolo affiancheranno Mr Lucatti.

Il parco portieri del Pratello si allarga. A farne parte entra Ale Franco, 35 anni, tarantino di nascita. i suoi guantoni vanno ad aggiungersi a quelli di Alfredo Albanese, storico estremo difensore della porta giallonera. La trattativa, conclusa ieri sera da Mr Lucatti con il benestare - in absentia - del DS Lanzellotto, ingrossa le fila della nutrita componente pugliese del Pratello. Carattere gioviale e spirito teso alla vittoria, Ale sarà in squadra a partire da venerdì 31 agosto, data in cui sarà presentato al resto dei compagni. "Non vedo l'ora - ha dichiarato il portiere tarantino ai nostri microfoni - ho dato un'occhiata al blog e l'inno mi ha fatto impazzire. Ci sarà da lavorare, ma conto di poter dare il mio contributo". Una riunione breve ma intensa, dai toni netti e decisi. Un'ora di faccia a faccia per bersi due birre e promettere battaglia: "Adoro quando comincia la partita e gli avversari tirano immediatamente in porta - dichiara il nuovo acquisto - Parare il loro missile più forte è quello che ci vuole per far capire subito che oggi non segneranno. In nessun modo". L'ingaggio deve ancora essere definito, ma l'intesa fra le parti c'è già. Impossibile non chiedere a Mr Lucatti come intenderà gestire l'inevitabile competizione fra Albanese e il nuovo acquisto. "Questa squadra non prescinde dal proprio passato - ci risponde secco il nuovo allenatore - e conosce la moneta con la quale ripagare chi non ha mai abbandonato la causa giallonera, anche quando il lavoro l'ha condotto lontano da Bologna. Albanese indosserà ancora i suoi guantoni per difendere la nostra porta ma era importante individuare un valido portiere da far allenare assieme alla squadra. E non è mia intenzione, per essere più chiari, trascurare chi si allena e, allenandosi, merita di giocare". Si profila dunque una sorta di logica dell'alternanza? "Vedremo - taglia corto Lucatti - per ora voglio tenere tutti sulle spine. Nessuno sia sicuro di nulla, questa è la regola generale. E vale per tutti, portieri compresi". Ci rivediamo il 31 agosto, dunque, per conoscere di persona Ale Franco, il nuovo acquisto del Pratello FC.

Giornata intensa, comunque, quella di ieri. Nel corso del pomeriggio, infatti, viene trovata la quadra per la composizione dello staff tecnico che affiancherà Mr Lucatti durante allenamenti e partite della prossima stagione. L'ex numero 7 giallonero, infatti, sarà adiuvato da Giosuè Di Marco (con il quale, per la verità, c'era già un accordo di massima) e Marco Pegolo, alias Pirlo del Carso, storico mediano metodista che, dopo aver traghettato il Pratello in molti dei suoi periodi più oscuri, torna al Lucchini per mettere la propria esperienza al servizio del gruppo. "Sono contentissimo - dichiara Mr Lucatti - non potevo desiderare uno staff migliore. Poter contare su due validi secondi come Marco e Giosuè dovrebbe consentirci di abbattere i tempi morti e sfruttare al massimo i 90 minuti dell'allenamento. La dirigenza - continua Lucatti - mi ha promesso anche un preparatore dei portieri e so che alcuni nomi sono già sul piatto. Mi auguro di avere presto altre buone notizie, ma noi ci faremo trovare pronti in ogni caso". Curioso, secondo alcuni, che una squadra amatoriale presenti uno staff tecnico tanto nutrito. Lo abbiamo fatto notare allo stesso Lucatti, che però non ha mostrato di gradire l'osservazione: "Non sono d'accordo. Due cervelli in più, se ben coordinati, possono solo aiutare. Da Marco e Giosuè mi aspetto molto ma chiedo anche alla squadra di comportarsi con intelligenza, riconoscendo loro l'autorità che gli deriva dall'essere miei collaboratori. Il contributo di tutti sarà fondamentale per la buona riuscita degli allenamenti. D'altra parte - conclude il nuovo allenatore del Pratello - un ex giocatore come me, fresco fresco di ritiro, deve fare i conti con il proprio recente passato, con le tante fatiche vissute assieme a quei giocatori che ora è chiamato a dirigere, tutte cose che possono falsare o inquinare una corretta valutazione dello stato di forma dei diversi elementi che compongono la squadra. La responsabilità delle scelte sarà sempre e solo mia, ma Marco e Giosuè dovranno essere bravi anche in questo, fornendomi chiavi di lettura utili a decidere l'11 che andrà in campo".

giovedì 19 luglio 2012

PREPARAZIONE. si parte lunedì 27 agosto.

Si parte. Rivedervi, anche se non tutti, è stato bello. Ieri ho trovato facce convinte e ho percepito anche un discreto entusiasmo. Due ingredienti non sufficienti ma assolutamente indispensabili. Una buona base, insomma, per partire. Ringrazio tutte le persone che ieri hanno voluto intervenire, anche e soprattutto i non giocatori. Il valore di una squadra si misura non soltanto dalla sua intrinseca unità ma anche dall'affetto che riesce a mobilitare attorno a sé.

Veniamo ora alla notizia del giorno.
La preparazione comincerà lunedì 27 agosto. Luogo e orario saranno comunicati a ridosso della data.
Vi prego di rispondere nei commenti, segnalando se e/o da quando sarete presenti.
La preparazione consterà di 10 allenamenti distribuiti su due settimane, tutti i giorni dal lunedì al venerdì. Su 10 allenamenti mi aspetto che ne facciate almeno 8.
Come già vi ho detto ieri, vi pregherei - da qui all'inizio della preparazione - di fare un po' di movimento, anche blando. Un paio di corsette a settimana, con relativo lavoro di stretching, sono più che sufficienti. è una cautela fondamentale per abbattere il rischio di infortuni durante la preparazione.
Stiamo cercando una location che ci permetta di affrontare i carichi di lavoro su un terreno meno lesivo, a livello articolare, dell'asfalto che circonda il Dall'Ara. La difficoltà risiede nel fatto che questa location dovrebbe avere due concomitanti caratteristiche: erba (o terra) e luce. Chiunque avesse suggerimenti in tal senso, si faccia avanti e sarà ascoltato.

Qualche nota di carattere organizzativo:
- di questioni tecniche e tattiche si parla (e mi potete parlare) a voce, prima o dopo l'allenamento e, birra alla mano, dopo le partite.
- per le questioni logistiche (assenze, infortuni, ecc) il mio contatto personale al quale fare riferimento è edoardolucatti@gmail.com.

Impostazione del lavoro:
Intendo partire guardando a voi con fiducia.
1) in campo ci si parla, quindi per me - in linea di principio - la regola del silenzio non vale. Ho fiducia nella vostra capacità di gestire questo diritto di parola. Se, mio malgrado, dimostrerete di non saper adeguare il tono di voce ai vostri interlocutori (che conoscete benissimo perché giocano con voi) o - all'opposto - di prendervela sul personale tutte le volte che qualcuno vi dice qualcosa, allora torneremo all'antico e sarà fatto divieto a chiunque di parlare (al di fuori, ovviamente, del capitano e del centrale difensivo che chiama la linea).
2) a calcio si gioca con la palla, quindi per me - in linea di principio - anche il riscaldamento si fa con la palla. Ho fiducia nella vostra capacità di interpretare volitivamente questa opportunità, evitando di cazzeggiare. Se, mio malgrado, comincerete a passeggiare per il campo, trastullandovi l'uccello fra le mani, il riscaldamento con il pallone verrà abbandonato in luogo di una più arcaica corsa continua.
3) Giocare a calcio negli amatori non è un lavoro, quindi è normale che di tanto in tanto qualcuno abbia altro da fare (cene di lavoro, parenti, donne, parenti e donne assieme nei casi peggiori, ecc.). Ho fiducia nella vostra capacità di gestire gli impegni. Avete comunque l'obbligo tassativo di avvisarmi sempre al mio indirizzo di posta elettronica (edoardolucatti@gmail.com) se per qualche motivo non potete venire agli allenamenti e/o alle partite.
Ci sarà, in ogni caso, un registro presenze. Gli allenamenti sono fondamentali. è fondamentali farli ed è fondamentali farli bene. Traduco: venire all'allenamento è indispensabile, ma non è sufficiente. Sul campo voglio vedere gente che esegue gli esercizi (con palla e senza palla) con il giusto impegno, a partire dal Capitano (da cui mi aspetto un esempio impeccabile).

Ultimo punto: il diritto di parola del calciatore è tutt'altro che inalienabile ed è anzi soggetto a forti oscillazioni. Tale diritto, in particolare, aumenta e si consolida in maniera direttamente proporzionale alla frequenza e all'impegno con cui il calciatore stesso si allena. Fino a che non avete infilato almeno 4 allenamenti consecutivi, potete anche risparmiare il fiato perché una malformazione congenita del mio padiglione auricolare mi impedisce di percepire i suoni che provengono dalle bocche di chi si allena quando cazzo gli pare.

Grazie a tutti e... Vamos Pratello!

Mister Edo



martedì 10 luglio 2012

RIUNIONE PROGRAMMATICA

MERCOLEDI 18 luglio dalle ore 21 al Pratello in luogo da concordare, si terrà la riunione programmatica per la stagione 2012-2013, all'ordine del giorno verranno considerati i seguenti punti:
- conferme e disdette atleti per l'anno 2012-2013
- chiusura conti per chi ancora non si fosse messo in regola e consegna delle ricevute di chi ha pagato e non le ha inviate 
- presentazione del nuovo mister 
- nomina del nuovo consiglio direttivo
- presentazione nuovi giocatori
- presentazione nuovo campionato
- presentazione piano economico 2012-2013 (ovvero la quota e le modalità di pagamento)
- varie ed eventuali
Chi riterrà di non potersi presentare alla riunione può nominare un portavoce(contattandolo direttamente) che prenderà al suo posto le decisioni e ascolterà per lui quello che avrà da dire il nuovo mister e la nuova dirigenza.
Vi prego di partecipare numerosi perchè comunque faremo la riunione in un posto dove ci sarà della birra.
Tommaso Lanzellotto

lunedì 9 luglio 2012

è Lucatti il nuovo allenatore del Pratello FC. La firma arriva nella notte tra sabato e domenica. Il nuovo mister ai nostri microfoni: “Squadra da svecchiare? Il nostro botulino saranno i risultati”.

Capalbio (GR). Sono le 3:45 di domenica mattina. Il buio copre ancora la Maremma Toscana, dove Lucatti è in vacanza per un breve weekend di mare. Non si dorme, tuttavia, in quel di Capalbio. L’ex numero 7 giallonero è al telefono da ore con la dirigenza del Pratello. Le sirene genovesi, che volevano Lucatti sulla panchina della Sampdoria, sono state scartate e Garrone è costretto a ripiegare su Ciro Ferrara. È proprio quello il momento in cui la pressione giallonera diventa decisiva. La storia, il passato, i sentimenti, un legame senza tempo. Due lettere per sancire tutto quanto: “ok”. Lucatti torna al Lucchini, questa volta a bordo campo. La panchina del Pratello è dunque sua, ma chi lo conosce sa già che l’adrenalina non gli permetterà - nemmeno per un secondo - di starci comodamente seduto. Abbiamo così approfittato del suo relax estivo per strappargli un’intervista in spiaggia. Gazzetta alla mano, è lui stesso a cominciare:

-          Ditemi voi se questo è giornalismo. Solo Milan e Inter. Nemmeno una riga su di noi.
-          Coraggio, “Mister”. Lasciamo stare i poteri forti. A proposito, possiamo davvero chiamarla “mister”?
-          Se vi fa piacere… Comunque sì, sono il nuovo allenatore del Pratello. E passatemi quella crema solare, per favore.
-          Le prime sensazioni?
-          Caldo. Ho già alcune ustioni in posti poco simpatici, quindi vediamo di non rompere troppo i coglioni.
-          No, ci riferivamo al Pratello. Cosa sente dentro di sé adesso che ha in mano la panchina dei gialloneri?
-          Sono felice. Felice e orgoglioso. È una proposta che viene da lontano, ma certe condizioni dovevano maturare con calma.
-          Si riferisce a Serra? Crede sia stato silurato per farle posto?
-          Questo dovreste chiederlo alla dirigenza, ma posso garantirvi io stesso che nessuno è stato silurato. Percorsi diversi, strade diverse, nessun conflitto: la separazione fra Simone e il Pratello è stata consensuale.
-          È vero che ha rinunciato alla panchina blucerchiata?
-          Ci sono stati dei contatti, è vero. Ma gli elementi che remavano contro erano troppi. Sono un tifoso della Samp, non sarei mai riuscito ad allenarla con la giusta serenità.
-          Alcuni dicono che anche al Pratello lei potrebbe avere qualche problema di… “contegno”. Crede di essere abbastanza maturo per controllarsi nei frangenti delicati?
-          Che cazzo vorreste insinuare?
-          No no, niente… ci scusi.
-          Mmm, va bè. Andiamo avanti. Anzi, scusate un attimo (Lucatti si rivolge a due bambini di 7 anni che stanno giocando a pallone qualche metro più in là: “Vi sembrano dei passaggi quelle cacatine lì? Che cazzo vi fanno mangiare a colazione? Alghe tritate? Persino Curatola riuscirebbe a fare di meglio”. I bambini cominciano a piangere, arriva il genitore, segue un alterco con Lucatti, che però torna presto ai nostri microfoni) Da non crederci, cazzo. Dai un consiglio e vieni subito insultato. Lasciamo stare, dai, che altro volete sapere?
-          Alcuni dicono che il Pratello comincia a invecchiare, che i giovani innesti sono ancora acerbi. Crede sia necessario svecchiare più convintamente l’organico?
-          Dipende. Diciamo che il nostro botulino saranno i risultati. Mai sottovalutare i vecchietti. è chiaro però che l’ultima parola l’avranno i test atletici. Saranno duri, e non intendo fare sconti.
-          Atletismo zemaniano, dunque?
-          Credo nella forma fisica, sì. Ma non sono affatto zemaniano. Se la mia squadra vince 4 a 3, penso ai 3 goal presi, non mi faccio le seghe sui 4 fatti. La condizione, poi, deve crescere con la palla fra i piedi. Non siamo decatleti, giochiamo a calcio.
-          Molta palla, dunque, nei suoi futuri allenamenti.
-          Assolutamente sì. La preparazione fuori dal campo sarà dura, ma una volta indossati gli scarpini cercherò di ridurre al minimo i minuti senza palla. Ci vorrà collaborazione da parte di tutti, ma credo si possa fare.
-          Cosa ci può dire sulle strategie di mercato?
-          Giovedì ho un incontro con la dirigenza. Vedremo cosa si può fare. L’organico che ha chiuso la scorsa stagione ha dato molto ma dev’essere integrato. Centrocampo e attacco, in particolare, hanno bisogno di più soluzioni. Anche un portiere in più, a dir la verità, non farebbe schifo.
-          Una parola per gli infortunati che devono rientrare?
-          Li aspettiamo tutti. Davvero. Conosco i pensieri di chi è fuori per infortunio. È una brutta vita. Avere la squadra vicino è fondamentale per il buon esito del recupero.
-          La tattica è stata al centro di diverse polemiche, negli ultimi mesi. Se pensa agli esperimenti di Serra, cosa le viene in mente?
-          Non voglio parlare dei miei colleghi. Serra ha provato qualche schema per capire la ricettività della squadra. Non credo di condividere tutto quello che ha fatto, ma in certi momenti era difficile non provare a cambiare qualcosa.
-          Sia più esplicito. Come giocherà il Pratello 2012-2013?
-          Molto dipenderà da quanti e quali innesti ci regalerà il mercato. Al momento i valori tecnico-tattici sono tali da imporci un bagno di sobrietà. Non abbiamo arieti e non abbiamo esterni che sappiano andare al cross con puntualità e precisione.
-          Quindi…
-          Quindi non ci danneremo l’anima con il gioco sulle fasce. Se i giocatori che abbiamo sono adatti a un gioco per vie centrali, faremo quello. Il 3-5-2, per dirla fuori dai denti, non lo vedrete mai. Vorrei tornare all’antico: difesa a 4, il mediano basso con i due interni, il trequartista e due punte.
-          Però… C’è sempre un “però”, vero Mister?
-          Ovvio. Soprattutto sulla trequarti. Bisogna vedere se il passo di certa gente ancora quello di un tempo. Mi aspetto molto anche dai terzini, il gioco comincia da lì e non ci sono scuse. Non possiamo regalare un intero reparto in fase di impostazione. Con la palla fra i piedi voglio personalità. Da tutti. I giocatori che non si assumono rischi e responsabilità possono sedersi in tribuna e restarci.
-          Passiamo alla disciplina. Quale sarà il codice del nuovo Pratello?
-          Allenarsi, sempre. È l’unico modo per avere voce in capitolo, poter parlare, chiedere spiegazioni, avere risposte. Detto questo, chi sta zitto non sbaglia mai. Chi non si allena, in ogni caso, non esiste. Avrete modo di vedere panchine inedite, quest’anno.
-          È una minaccia?
-          No, una promessa. Voglio vederla in positivo. Allenati e sarai premiato.
-          L’ultima cosa, Mister. Ci dica gli obiettivi per la prossima stagione.
-          Vincere dove possibile. Vendere cara la pelle in tutti gli altri casi. I cartellini rossi fanno parte del gioco, bisogna capire quando ha senso beccarseli. In campo voglio vedere concentrazione e orgoglio. Non bisogna perdere la testa, ma nemmeno pensare di essere lì per passare qualche ora in compagnia. Se avremo la giusta cattiveria, nessun traguardo ci è precluso.
-          Si sbilanci.
-          Il minimo sono i play-off.
-          Il massimo?
-          Il massimo sarebbe che vi levaste dai coglioni. Mi togliete il sole e sto cercando di abbronzarmi.
-          Ok Mister, grazie per l’intervista.

Ci allontaniamo sotto il sole. Con la coda dell’occhio vediamo Lucatti bucare il pallone ai bambini che giocavano lì vicino. Le sue parole risuonano su tutto il litorale toscano: “Credetemi, a questa palla ho appena fatto un favore”. Pratello 2012-2013. Si aprono le danze.