È di nuovo 2
a 0. Non più, però, a favore, come contro il
Pontevecchio.
Il Pratello perde e ne prende due dall’Universal, squadra
solida ma dotata anche di buoni contenuti tecnici e fisici. I gialloneri si
presentano ai nastri di partenza con il 442 visto la volta precedente. Identica
formazione con i soli nuovi inserimenti di Tilli, che rientra dal primo minuto
al posto di Trotta (fuori per un cartellino rosso di troppo), e di Vieceli che,
terminato il proprio turno di squalifica, va a fare coppia con Duryasz in
attacco.
Il primo tempo si apre molto bene: nei primi minuti il
Pratello trova subito la profondità e si rende pericoloso. Tilli, molto
ispirato, sfodera dal cilindro un no-look a incrociare che imbecca il Kaiser
sul suo taglio da destra a sinistra; conclusione a lato, niente da fare. L’altra
clamorosa palla goal è di nuovo sui piedi di Vieceli: Borreggine – in proiezione
offensiva – calcia con potenza e precisione da fuori area; il portiere è
battuto ma la palla prende la base del palo e torna sui piedi di Vieceli che
però la tocca di prima con fretta eccessiva e finisce così per rispedirla lemme
lemme fra le mani dell’estremo difensore avversario, senza sfruttare lo
specchio della porta rimasto completamente sguarnito. Ci prova anche Duryasz da
fuori, ma senza successo. I segnali però sono ottimi, compreso il rigore che
Vieceli si guadagnerebbe ma che l’arbitro – sul cui operato ci limiteremo per
decoro a non esprimerci – non vede. Proprio Duryasz, in particolare, si produce
– forse – nella sua miglior partita in giallonero. Tiene molto bene le consegne
del Mister, che gli chiede di stare alle spalle di Vieceli e lavora come un
pistone fra centrocampo e attacco, trasformando il 442 in un 4411 che toglie
riferimenti alla difesa avversaria, gli permette di giocare molti palloni,
accorcia le distanze fra i reparti e offre sempre uno scarico facile al Kaiser.
Buona prova di Marastoni, che si confermerà su livelli interessanti per tutta
la partita, mettendo la propria firma su una quantità elefantiaca di palloni
recuperati e regalando – a tratti – gesti tecnici di pregevole fattura. Una
bodyguard di lusso per Tilli, capace anche di proporsi con la palla al piede
creando immediata superiorità numerica con i propri cambi di passo. Più bagnate,
invece, le polveri giallonere delle fasce, con Viani che fatica ad attaccare lo
spazio con i tempi giusti, concentrandosi in maniera prevalente nella fase di non
possesso palla e il dolorante Carrozza, costretto a uscire prima dell’intervallo
– sostituito da Innocente - per il solito risentimento muscolare all’inguine. Al
suo attivo qualche sgroppata, non sempre a tempo, sui lanci di Tilli, un bel
cross e poco altro. In ombra anche Curatola e De Biagi. L’Universal passa in
vantaggio in una delle rare occasioni che riesce a produrre: coglie prima una
traversa, in occasione della quale Tirelli – schierato fra i pali – toglie le
castagne dal fuoco al Pratello, ma non manca il bersaglio poco dopo, sugli
sviluppi di un calcio piazzato, quando la palla viene respinta bassa al limite
dell’area per la conclusione di prima che si insacca alla sinistra del portiere
giallonero.
Nell’intervallo, nonostante il passivo, Mister Lucatti si
mostra complessivamente soddisfatto della prova dei suoi ragazzi e decide di
sottolineare, soprattutto, gli aspetti positivi del gioco espresso dal Pratello
fino a quel momento, invitando semmai i gialloneri a ricercare più
convintamente il cambio di gioco da una parte all’altra del campo, azione resa
per altro non semplicissima dagli scarsi riferimenti proiettivi degli esterni
di centrocampo. Il copione tattico della ripresa si mantiene inalterato ma la
benzina tende progressivamente a calare e le soluzioni diventano meno limpide.
Il Pratello, però, non cessa di rendersi pericoloso, sia con il 442, sia – dal 15esimo
– con il 343, ottenuto sostituendo Viani con Bonaventura (che sale a fare la
punta), spostando De Biagi sulla fascia sinistra di centrocampo e lasciando in
difesa Curatola, Borreggine e Stefanizzi. Nel momento stesso in cui il Pratello
aggiunge una punta, però, è proprio l’Universal a portarsi sul 2 a 0, con una bella azione
personale dell’attaccante avversario che trova un gran goal aprendosi un varco
sulla zona destra della nostra difesa. Viani esce visibilmente affaticato per
Olivieri e il Pratello non molla la presa, tentandole davvero tutte.
Bonaventura, lento e impacciato, trova comunque lo spunto per procurarsi un
rigore: questa volta, il fallo è però evidente e il direttore di gara è
costretto a indicare il dischetto. Dagli undici metri va Capitan Curatola,
aggiudicatosi il diritto di calciare dopo aver battuto i suoi compagni in
allenamento nella gara di rigori. Il suo penalty però è debole e viene parato a
terra dal portiere avversario. È il definitivo sipario sulle speranze giallo
nere che si arenano definitivamente in una serie di battibecchi con arbitro e
avversari. Domani si gioca di nuovo. E di nuovo con l’Universal.
TIRELLI 6,5. Sventa un goal nel primo tempo e fa quello che
può in tutte le altre occasioni. Encomiabile per spirito di gruppo e
sacrificio.
BORREGGINE 7+. Buona la sua prova che a fianco delle solite
e proverbiali chiusure allega una pregevole conclusione al volo da fuori area
che coglie il palo e nega al Pratello un meritato pareggio.
STEFANIZZI 7. Questa volta gli avversari sono seri e capaci
e il compito è tutt’altro che facile o scontato. Daniele però si esprime su
buoni livelli.
CURATOLA 5+. L’errore dal dischetto pesa molto ed è
compensato solo in parte da una prestazione che, a differenza dell’ultima, non
garantisce la giusta quantità di chilometri in proiezione offensiva, eccettuato
– ovviamente – il forcing finale, a giochi purtroppo ormai fatti. In leggero
ritardo su alcune diagonali nel primo tempo.
DE BIAGI 5,5. Gara opaca dell’esterno veneto, che da alcune
partite sta stringendo i denti per far fronte a un fastidio muscolare. L’intesa
con il compagno di fascia, Viani, è precaria e nel primo tempo lo porta a
liberarsi spesso con ritardo della palla. Cross imprecisi e, in qualche caso,
inguardabili completano il quadro. È un calo, comunque, che alla luce delle
condizioni fisiche e dello sforzo prodotto fin qua, ci sta.
VIANI 5,5. Con la palla in movimento, passaggi e cross di
prima evidenziano limiti tecnici piuttosto evidenti, non aiutati dal rimbalzo
irregolare della palla. Dal punto di vista tattico, il ruolo di esterno non gli
calza ma Leonardo cerca comunque di prodigarvisi per aiutare la squadra. Ci
riesce solo a tratti, anche se in copertura è sempre arcigno nell’uno contro
uno. Rivedibile.
CARROZZA 5,5. Non sta bene e si vede. Poco propositivo sulla
fascia, dove in realtà si proietta molte volte ma quasi sempre a inseguire
passaggi che dovrebbe invece dettare con maggior protagonismo. Prima di uscire
mette un bel cross verso il centro, che il portiere avversario toglie dalla
zucca di Duryasz, ben imbeccata da Carrozza. Quando si accende, fa vedere che
nell’uno-due può diventare letale. Esce per infortunio al 30esimo del primo
tempo.
MARASTONI 7+. Schierato come centrale di centrocampo,
Stefano in realtà diventa l’uomo aggiunto in tutte le zone del terreno di
gioco, raddoppiando tutti i pressing e offrendo sempre un passaggio facile ai
compagni. Meno contorto di altre volte nelle giocate individuali, aiuta la
manovra a fluire con maggiore velocità e tenta anche la conclusione da fuori.
Si meriterebbe il goal per il grande lavoro al servizio della squadra.
TILLI 7+. Nel primo tempo, assieme a Duryasz, è
probabilmente il migliore, interpretando con personalità e coraggio il ruolo di
centrocampista centrale. Con degli esterni più in giornata, la qualità delle
sue giocate, in particolare delle aperture e dei lanci, si sarebbe vista con
più evidenza. Va al tiro con la giusta frequenza, anche se nel secondo tempo ci
sono un paio di conclusioni di troppo, che definire velleitarie è dire poco. Il
passo però è buono e nei suoi movimenti si torna a registrare un brio che
ultimamente era svanito.
INNOCENTE 6-. Non sbaglia molti palloni ma non attacca come
si deve la profondità di fascia, soffocando tatticamente un modulo pensato
proprio per quel tipo di sviluppo.
OLIVIERI 6+. Combattivo nell’uno contro uno, dialoga bene
con i compagni e si mette con umiltà a lavorare in un ruolo non suo, coprendo
la sinistra di centrocampo senza sfigurare. Anche lui non elabora in automatico
i tempi degli inserimenti da esterno ma riesce comunque a spingersi fino al
limite dell’area per cercare di aiutare le punte, senza però innescare trame
decisive.
VIECELI 6+. Questa volta gli errori pesano molto nella
valutazione di una gara cui non mancano i soliti ottimi contenuti tattici, il
migliore dei quali è forse il taglio da destra a sinistra imbeccato da Tilli
nel primo tempo. Abile nella protezione della palla, dialoga bene con Duyasz ma
non mette la propria firma quando dovrebbe segnare.
DURYASZ 7,5. Il migliore del giorno. Primo tempo sontuoso,
sempre a rimorchio del Kaiser, pronto a scattare palla al piede, volitivo nei
contrasti aerei, intelligente nelle sponde, versatile nel coinvolgere i
centrocampisti che salgono e nel dialogare con loro e, infine, capace anche di
concludere (senza fortuna) verso la porta avversaria. Leggero calo nel secondo
tempo, direi fisiologico e, in parte, viziato da un risentimento muscolare che
nel finale lo costringe a ridimensionare di molto il raggio della propria
azione. Continua la crescita di un elemento che coniuga qualità e umiltà e, per
questo, si sta rivelando un ottimo acquisto. Bene così.
BONAVENTURA 6-. Sfiora la sufficienza per il rigore che
riesce a procurarsi ma produce veramente troppo poco in termini di volumi di
gioco e proiezioni offensive. Impreciso, a volte, con la palla fra i piedi.