martedì 30 aprile 2013

Convocazione Parco dei Cedri - Pratello F.C.

Non c'è bisogno di dire nulla, è la capolista, ci ha buttato fuori dai play-off l'anno scorso e noi vogliamo arrivarci di nuovo.
Presentatevi al massimo della vostra concentrazione alle ore 20 al campo Don Bosco perchè oggi ci giochiamo il nostro campionato.
I convocati per la partita dovranno presentarsi puntuali.
Elenco giocatori:

franco
stefanizzi
tirelli
borreggine
de biagi
trotta
tilli
marastoni
innocente
viani
olivieri
bonaventura
vieceli
dirigenza:
lanzellotto

d'amato
duryasz
pegolo
di marco






lunedì 29 aprile 2013

salta l'allenamento del lunedì. a domani per le convocazioni, date la vostra disponibilità per la partitissima del 30/4.

Si gioca domani, martedì 30 aprile, sul campo del Don Bosco, contro il Parco dei Cedri, alle 21.
Affrontiamo la capolista.
Non devo e non voglio dirvi altro.
Rispondete a questo post segnalando la vostra disponibilità ad essere convocati per la sfida.
Le convocazioni saranno pubblicate sul blog domani entro le 13.

Questa settimana (probabilmente anche sabato), per motivi personali (belli, non brutti :-), non potrò essere dei vostri.
Chi troverete in panchina andrà trattato come un vero e proprio allenatore.
Mi aspetto maturità da parte di tutti.
Vediamo di ripeterci nella bella prova di carattere di sabato scorso.

L'allenamento di questa sera salta. Restate a casa, fatevi una pippa di più e riposatevi.

Un abbraccio a tutti.
Il Mister.

sabato 27 aprile 2013

Castel De Britti 1 - PRATELLO FC 3. IL PAGELLONE

Il Pratello torna da Idice con i tre punti che servivano alla classifica e al morale. La vittoria in trasferta, per tre a uno, contro il Castel De Britti, è un buon segnale alla vigilia dello scontro con la capolista, in programma martedì 30. Bella prova dei gialloneri che, come al solito, partono su ritmi indiavolati, intavolando per 10-15 minuti trame di gioco difficilmente arginabili: immediati ed efficaci nei raddoppi, i ragazzi di mister Lucatti sono velocissimi  nel riproporsi nelle sovrapposizioni e negli inserimenti e consentono alla squadra di andare al tiro a ripetizione. Niente da fare: la palla non entra, nemmeno su rigore procurato da Bonaventura e fallito da Vieceli. Il Kaiser ci prova anche in altre occasioni ma il primo tempo, complice anche una progressiva contrazione del gioco del Pratello, si conclude a reti inviolate. Negative le manovre difensive giallonere sui lanci lunghi del Castel De Britti, che in almeno due occasioni trova il varco per l'inserimento della punta centrale, poi non concretizzatosi o per uscita di Franco o per ripiegamento della difesa. Via via più fiacco il centrocampo, che chiude la prima frazione senza riuscire a garantire la necessaria corta distanza fra i reparti realizzata nell'avvio di gara. Molto positivo Trotta, molto negativo De Biagi, che per 40 minuti sonnecchia sulla sinsitra senza capire da che parte convenga mordere.
Nell'intervallo il Mister cerca di mettere i propri ragazzi di fronte a loro stessi. C'è bisogno di uno specchio nel quale guardarsi e nel quale chidersi chi e cosa si vuole essere. La risposta è silenziosa, ma efficace. La squadra rientra in campo con il piglio giusto, aggredendo subito l'avversario. Tirelli è già subentrato, dalla fine del primo tempo, al posto dell'infortunato Mikkel, autore della solita prova generosa e - talora - confusa. Anche Viani lascia il campo. Al suo posto, sulla destra, Marastoni. L'ingresso del centrocampista veneto dona nuovo brio alla manovra. Trotta e Olivieri lo imbeccano in un paio di occasioni. Una di queste produce l'azione che porta poi al cross, sulla fascia opposta, De Biagi - finalmente svegliatosi. Grandissima palla verso il centro dell'area, il Kaiser stacca di testa e insacca alla destra del portiere. L'uno a zero è strameritato ma il Pratello commette il solito errore di leggerezza e tira leggermente i remi in barca. Pur senza produrre niente di interessante, il Castel De Britti guadagna campo e metri e arriva anche alla conclsione sotto porta, brillantemente sventata da Franco. é sugli sviluppi di un corner, però, che arriva il pareggio. Palla sul primo palo, un attaccante avversario si abbassa, la palla carambola su Stefanizzi e si deposita in rete. Tutto da rifare. Ci pensa Marastoni, che sfodera dal cilindro un lancio nello spazio per Vieceli, abilissimo a frapporsi tra pallone e avversario, a trovare il corridoio per la corsa solitaria e a battere a rete con il portiere in uscita. 2a1 e la partita è di nuovo in mano ai gialloneri. Il Castel de Britti, virtualmente, finisce qui ma il Pratello non è subito letale nel chiudere la partita. Subentra Innocente al posto di un affaticato Olivieri, autore però di una gara complessivamente buona: il salentino si piazza sulla destra e Marastoni scala al centro facendo compagnia a Trotta e blindando la mediana giallonera. Sull'ennesima verticale, è di nuovo Bonaventura a prendere sul tempo i difensori avversari costringendoli al fallo. Rigore. Dal dischetto, questa volta, lo stesso Bonventura, che insacca a mezz'altezza. Nell'azione risulta espulso per proteste il portiere avversario. Dopo aver segnato, Bonaventura esce e cede posto a Baldi, che si unisce ai difensori per il 5-4-1 che cala il definitivo sipario sulla gara. Bene così.

FRANCO 6,5 Grande intervento sull'attaccante lanciato a rete, ma ci sono almeno due uscite - con palla chiamata - che si perdono pericolosamente fuori dalle sue mani.

CURATOLA 7. Finalmente si rivede il soldatino della fascia. qualità e quantità nel pistone della corsia destra giallonera.

MARTINSEN 5,5. Grinta da vendere ma molta confusione in fase di non possesso palla, quando si getta contro l'avversario facendosi quaranta metri per andare a caccia del proprio diretto nemico. ingenuo nell'uno contro uno, quando si fa spesso saltare, finisce per essere azzoppato dal proprio diretto avversario.

BORREGGINE 6,5. Bello ma non bellissimo. Deve imparare a coordinarsi meglio con Stefanizzi per capire chi dei due deve coprire l'altro quando il primo va sul primo impatto col pallone. i difetti di regia si vedono soprattutto sulle palle lunghe che tagliano la difesa del pratello. Molto più bravo nell'uno contro uno.

STEFANIZZI 6,5. Meno preciso ma più presente rispetto al compagno di reparto, Daniele non toglie mai la gamba ma anche lui deve trovare il modo o l'intesa per gestirsi meglio gli inserimenti avversari assieme al proprio compagno di reparto. Tenta senza fortuna la proiezione offensiva su alcune palle inattive.

TIRELLI 6-. Considerando le sue precarie condizioni atletiche e i pochi allenamenti sul groppone, tiene troppo la palla e gioca spesso troppo alto rispetto ai colleghi di reparto. Buoni fondamentali che hanno però bisogno di essere implementati in un gioco più maturo, da crearsi con un bel po' di minuti nella gambe. arrugginito ma non finito.

BALDI 6+. Entra per dar man forte alla difesa e compone un terzetto centrale con Borreggine e Stefanizzi praticamente invalicabile. si pone alle spalle dei due, tappa ogni bucco e prende bene il tempo agli avversari.

DE BIAGI 6,5. Il primo tempo sarebbe da 4,5. Quasi non pervenuto. Nuovo al ruolo di esterno alto di sinistra, Roby sembra però - al di là di tutto - troppo timido nell'interpretare la mansione affidatagli dal mister. non punta mai l'uomo e finisce per combinare poco o nulla. Quando, nella ripresa, decide di premere sull'acceleratore, va sul fondo e mette il cross che vale l'uno a zero del Kaiser. Da lì in poi sembra sciogliersi e giocare con più disinvoltura, ma sempre senza strafare. Peccato perché su quella fascia avrebbe veramente potuto fare qualunque cosa.

VIANI 6- Poco lucido nel gioco di fascia, si rivela prezioso quando si accentra e la gioca su linee convergenti o quando partecipa con buona lena e qualità alla fase di interdizione.

OLIVIERI 7-. Primo tempo molto buono, soprattutto nella prima fase, quando unisce a una prepotente fase d'interdizione un'impostazione sagace e accettabile nei tempi dei disimpegni. Tende a calare nella ripresa, fino al cambio. Partita comunque incoraggiante. Bene così.

TROTTA 8. IL MIGLIORE. Primo tempo monumentale. Sovrastra il centrocampo avversario in fase attiva e passiva e detta legge su tutte le palle alte. Abile nell'uno contro uno e nelle mischie, è molto veloce nel vedere i terzini che salgono e nel servirli palla a terra. Sfiora il goal sugli sviluppi di un calcio d'angolo e aiuta la squadra a tenere corti i reparti. Va calando nella ripresa ma chiude, comunque, come il migliore in campo.

MARASTONI 7+. Sulla destra sfonda, praticamente, una volta sola, e fa vedere quali danni può fare qualora venisse imbeccato più sistematicamente nello spazio e sulla velocità. rientrato al centro del campo, firma l'assist per il 2a1 di Vieceli e abbassa la serranda sulle residue velleità di gioco degli avversari.

INNOCENTE 6. tiene bene la posizione ma non dà profondità al gioco di fascia. Rispetto all'ultima volta, però, commette molti meno errori nei fraseggi con i compagni.

VIECELI 7+. Se non avesse sbagliato il rigore, il voto sarebbe stato più alto. Ma quel penalty è proprio brutto: piattone troppo aperto, peso all'indietro e palla agli angeli. Non è da lui commettere errori tecnici così grossolani. Sa però riscattarsi e lo fa alla sua maniera, segnando prima di testa (stacco perentorio su cross di De Biagi ) e poi di piede (conclusione con portiere in uscita dopo percussione solitaria su lancio di Marastoni). Nel primo tempo concede al pubblico anche un tentativo di rovesciata mal riuscito. Partecipa bene al gioco e infonde sicurezza ai compagni. In crescita.

BONAVENTURA 7 Più latitante dal gioco rispetto a Vieceli, è però letale quando entra nel vivo, procurandosi due rigori solari e trasformandone uno. Dovrebbe cercare più frequentemente lo scarico invece che girarsi ogni volta su se stesso.


venerdì 26 aprile 2013

CONVOCAZIONE. Castel de Britti vs PRATELLO FC

Domani, sabato 27 aprile, il Pratello scende in campo alle 14.30 per affrontare in trasferta il Castel de Britti, sul terreno di gioco del Ca' De Mandorli. Ritrovo in loco per le ore 13:30.

Cortesemente, vediamo di rimettere il culo in carreggiata.

PORTIERI
Baldi
Franco

DIFENSORI
Borreggine
Stefanizzi
Curatola
De Biagi
Martinsen

CENTROCAMPISTI
Olivieri
Innocente
Tirelli
Viani
Marastoni
Trotta

ATTACCANTI
Bonaventura
Vieceli

DIRIGENTI
Lucatti
Di Marco
Duryasz

giovedì 25 aprile 2013

quello che resta. quello che vale. quello che siamo.

Credo di aver capito qual è il vostro problema.
Purtroppo per voi, non è qualcosa su cui posso incidere più di tanto.
Perché è anche un mio problema.
Me ne sono accorto entrando indebitamente in campo in due delle ultime occasioni.

Io, voi, tutti noi crediamo sempre che davanti a noi ci sia un'altra occasione.

Crediamo che andrà buona la prossima.

Ci facciamo delle gran pippe pensando a quanto saremmo forti con qualche rinforzo qua e là, con qualche infortunio in meno, con un po' di buona sorte, pensiamo a tutto questo ma - in generale - abbiamo una tranquillità di fondo che ci deriva, fottendoci, dal credere che, al limite, sarà per l'anno prossimo.

Bé, la notizia del giorno è che... non è così.

Non c'è niente che ve l'assicuri.
Non siete più i giovani e incompresi talenti che eravate. Siete adulti gettati in un calcio che non vale un cazzo e nel quale, nonostante questo, faticate a dire chi siete, a farlo capire agli avversari, a farglielo entrare in testa appena vi vedono.
Appena CI vedono.

è questo che non ci riesce.

Percepire l'importanza di quello che stiamo vivendo.

Percepire il fatto che non si ripeterà. Percepire la violenta misura in cui quello che dobbiamo dire lo dobbiamo dire ora. Oppure, molto semplicemente, non lo diremo mai più.

La questione è una: siamo disposti a pensare a noi stessi in questi termini?
Perché la fregagtura è che ci vuole una gran umiltà.
E ci vuole, soprattutto, un tale coraggio che le vostre palle devono ancora imparare cosa voglia dire fumare in un modo adeguato alla cosa.

Ma il succo della faccenda è che - anche a fronte di tutto questo - non sarete, mai e poi mai, sicuri di vincere.

Sarete, semplicemente, sicuri di averci provato.
Fino alla fine.
Ed è questo, non altro, che - aggrappandosi ai vostri inutili coglioni - vi terrà in vita come cani attorno al loro osso.

Ovviamente, come impone l'onestà di cronaca, l'alternativa c'è.
Chinarvi, prendere la palla in mano e dire a tutti che la cosa, per voi, finisce qua.

Fatemi sapere.

Il Mister

mercoledì 24 aprile 2013

NIENTE CALCIO A 7 OGGI. SEGNALATE LA VOSTRA DISPONIBILITà PER SABATO.

Quelli che ancora non l'avessero fatto, segnalino la loro disponibilità per sabato.

Stasera niente calcio a 7 e domani niente allenamento.

Grazie a tutti.

Buon 25 aprile

Il Mister

martedì 23 aprile 2013

CALCIO A 7 per mercoledì e PRECONVOCAZIONE per sabato.

Rispondete a questo post segnalando
1) vostra disponibilità per calcio a 7 mercoledì 24 sera (sarà confermato domani entro le 17 in base alle disponibilità raccolte) e
2) vostra disponibilità per partita di campionato di sabato 27 (convocazione on-line venerdì).

Giovedì, festa nazionale della Liberazione, non si terrà allenamento.

Grazie

Il Mister.

lunedì 22 aprile 2013

ALLENAMENTO. pronti alle 21:30

Vi ricordo l'allenamento di questa sera. Tutti pronti alle 21:30.
Non è detto che il terreno asciughi in tempo quindi munirsi di scarpe da ginnastica e buona volontà. Se non c'è il campo, facciamo due chiacchiere, un po' di lavoro di scarico e ce ne andiamo. La classifica fa schifo, ma non così tanto da permetterci di alzare bandiera bianca.
Mettetevi quindi nell'ordine di idee che adesso bisogna cominciare a fare sul serio.
A partire dagli allenamenti.

A dopo.

Il Mister

domenica 21 aprile 2013

PRATELLO FC 1 - Universal 3. IL PAGELLONE

Non è normale. Non è normale produrre cinque palle goal pulite nei primi 10 minuti, nei quali - pure - l'Universal passa in vantaggio, e poi sparire completamente dal campo. Mezz'ora di sincera vergogna chiude la prima frazione di gioco, allegando al 2a1 di Bonaventura (39esimo e venti secondi) il 3a1 degli avversari (39esimo e cinquanta secondi). Sul primo goal dell'Universal, Albanese chiama una palla inattiva che arriva in area dalla fascia, esce in presa e la manca. La sfera termina sulla capoccia sapiente del capocannoniere del campionato, che salta indisturbato in un regime di marcature eventuali e insacca comodo per il vantaggio dell'Universal. Quando il Pratello va sotto, in realtà, ha già prodotto quattro palle goal, due con Duryasz - che deve però uscire al 12esimo per infortunio, una con Trotta che si sgancia su calcio d'angolo e una con Primo. Il bersaglio, però, non viene mai centrato e, in ossequio a un'eterna legge del cosmo, il conto arriva subito, senza sconti e salato. Il Pratello non reagisce bene allo svantaggio e pur riuscendo a rendersi ancora pericoloso con Vieceli, che tenta anche una rovesciata, perde le distanze fra i reparti, commette una quantità mostruosa di errori nei fraseggi a centrocampo, dorme sulle fasce di centrocampo e si dimostra troppo allegro in difesa, con marcature larghe e corridoi spaventosamente comodi per gli inserimenti degli avversari. Possiamo riconoscere al Pratello qualche attenuante generica per le molte e concomitanti assenze, ma quello che fa più male è la pessima prova di carattere fornita dai ragazzi di Mister Lucatti, a partire dal gravissimo errore di concentrazione che spiana la strada al raddoppio dell'Universal. Calcio d'angolo per noi, la difesa avversaria libera con palla lunga e innesca il contropiede. A presidio della nostra difesa il solo Borreggine. Abbandonato senza alcun motivo dai compagni, Marco perde il duello in velocità con l'autore della prima rete, che lo brucia e si lancia palla al piede verso Albanese. Il portiere giallonero viene dribblato e, giustamente (c'è da giocare ancora più di un tempo), non atterra l'attaccante, che deposita in rete un meritato raddoppio. Nel finale di primo tempo Bonaventura risolve brillantemente una palla sporca in mezzo all'area, segnando una rete in pallonetto che gela il portiere avversario e riapre la partita. Ma proprio mentre capitan Curatola suona la carica gridando "Dai che sono cotti", arriva il 3a1. Ci vogliono trenta secondi, non di più. Si batte a centrocampo, palla indietro, lancio lungo per il solito e puntualissimo bomber che sfodera un gran diagonale. La palla entra all'incrocio dei pali, alla destra di Albanese. Un sipario virtuale ma non troppo cala sul campo. Nell'intervallo il Mister cerca di riportare alla realtà la squadra ma forse non tocca i tasti giusti perché quando ricomincia la partita, la reazione del Pratello è troppo fiacca. Dopo poco, infine, comincia a piovere. Lo fa con intensità crescente e al ventesimo è già nubifragio. il campo, duro e rinsecchito, non assorbe nulla e si creano laghi giganteschi in varie zone del campo. La palla alterna rimbalzi veloci e furenti a imbarazzanti stagnazioni, che falsano qualunque valutazione della fase finale della gara. Si rivede Tirelli che sostituisce Albiani e copre tre ruoli diversi in 20 minuti. E si rivede anche Ziegler, entrato per sostituire l'acciaccato Borreggine. Con l'acqua letteralmente alla gola, il Pratello esce sconfitto archiviando una delle sue gare più brutte ed evidenziando un netto peggioramento rispetto alle ultime due partite.

ALBANESE 5,5. Colpevole sul primo goal, potrebbe - forse - uscire un po' prima sul secondo, ma a quel punto la situazione è già disperata. Non può nulla sulla conclusione imparabile che porta alla terza rete avversaria. Con il campo impraticabile dovrebbe cercare più spesso il rinvio lungo.

CURATOLA 6+. Albiani, davanti a lui, si muove senza una logica apprezzabile e questo gli rende molto difficile la vita: è abile, tuttavia, a trovare il tempo per alcuni inserimenti e un paio di cross.

 OLIVIERI 6. Ancora una volta in un ruolo non suo, Tommy ci mette molta grinta e prova anche a proporsi in avanti, coprendo la crescente latitanza di Innocente. Poco ordinato nei ripiegamenti, alza a campanile qualche pallone di troppo.

BORREGGINE 5,5. Con la squadra in bambola, mette molte toppe su falle paurose che potrebbero costarci anche il quarto e il quinto goal, ma sul terzo consente all'attaccante di calciare troppo indisturbato. Troppo alto, benché comunque lasciato solo, sul secondo goal.

TROTTA 6-. In condizioni fisiche ancora precarie, Trotta si mette a disposizione della squadra ed entra in campo dal primo minuto, tornando al centro della difesa. Sfiora il goal in apertura, su calcio d'angolo, ma non è fortunato. In difesa fa vedere di cosa è capace ma come il suo compagno di repaerto non è abbastanza concentrato e regala, nel complesso, troppo spazio all'attacco avversario.

TIRELLI 6. Senza allenamenti nelle gambe, Federico subentra al posto di Albiani e in 20 minuti copre, in successione tre ruoli diversi: esterno di destra a centrocampo, terzino sinistro, terzino destro. Grande umiltà e grande spirito di sacrificio. Il campo su cui si trova a giocare, però, è assolutamente inadatto per poterci esprimere in qualche valutazione più precisa.

ZIEGLER 5. Riesce solo a far espellere un avversario ma con la palla fra i piedi non ne combina una giusta.

MARASTONI 6,5. Solito sconvolgente chilometraggio da parte del neoacquisto giallonero, che corre come se il campo fosse lungo 200 metri. L'asfissia mentale dei suoi compagni, però, vanifica tanta parte del suo lavoro. Esce palla al piede, alza la testa e non vede quasi mai il movimento giusto da servire. Lotta fino alla fine ma sotto il nubifragio anche lui è costretto alla resa.

TILLI 6. Si esprime su livelli nettamente inferiori a quelli visti giovedì, ma non parte affatto male. Sempre nel vivo del gioco, trova la conclusione da fuori su palla in movimento. Il pallone si spegne a lato di poco. Tenta di orchestrare la riscossa del Pratello ma gli inserimenti degli esterni sono spesso tardivi e molti fraseggi si perdono in un nulla di fatto.

INNOCENTE 5+. Il più glielo diamo per i primi 10 minuti, nei quali Michele produce un ottimo calcio, entrando con grinta sui palloni, dialogando bene con Vieceli e Duryasz e lasciando presagire una bella partita. Poi, invece, sparisce. Progressivamente più involuto, non parte quasi mai senza palla nello spazio e sbaglia molti, troppi palloni.

ALBIANI 5,5. Una bella azione personale: si gira palla al piede, elude il diretto avversario, ne dribbla un altro in velocità e serve Bonaventura al centro dell'area. Il resto, però, è troppo poco. Fatica a capire la logica e i tempi del gioco, muovendosi in maniera sufficiente solo quando ha il pallone fra i piedi. Non sembra molto concentrato quando la sfera è fra i piedi dei centrali di centrocampo e lui dovrebbe volare sulla fascia, sfruttando la sua grande progressione per dettare il lancio.

VIECELI 6+. Partita difficile, molto difficile, con un Pratello completamente svagato che offre pochi palloni. Nei primi 10 minuti è nel vivo del gioco e aiuta Duryasz in due occasioni ad andare in porta. Tenta di rendersi pericoloso anche in prima persona, e prova la rovesciata. Nella ripresa continua a lottare nonostante il campo diventi presto impraticabile, ma non sortisce alcun effetto.

BONAVENTURA 6,5. Segna un bel goal e corre più dell'altra volta, anche se in un paio di occasioni mi è parso ancora in ritardo rispetto all'azione. In leggera crescita ma bisogna lavorare ancora molto.

DURYASZ 6+. In 10 minuti si procura due palle goal. Ottimo, solo che - acciacchi a parte - almeno una dovrebbe andare dentro. Di qui il voto, che altrimenti avrebbe potuto essere molto più alto anche a fronte di soli 12 minuti giocati. Speriamo che i malanni muscolari passino presto.

venerdì 19 aprile 2013

CONVOCAZIONI. PRATELLO FC vs Universal

Possiamo prenderci la nostra rivincita.
Ma dobbiamo fare qualcosa di più. Tutti quanti.
Domani alle 14 ospitiamo al Lucchini l'Universal, con cui abbiamo appena perso 2a0.
Il ritrovo è fissato per le ore 13 al campo.

I convocati:

PORTIERI
Albanese

DIFENSORI
Trotta
Curatola
Borreggine
Tirelli
Ziegler

CENTROCAMPISTI
Marastoni
Tilli
Olivieri
Innocente
Albiani

ATTACCANTI
Bonaventura
Vieceli
Duryasz

DIRIGENTI
Pegolo
Di Marco
Lanzellotto T.
Carrozza
Lanzellotto R.

Universal 2 - PRATELLO FC 0. Il pagellone. (convocazioni per domani entro le ore 16)

È di nuovo 2 a 0. Non più, però, a favore, come contro il Pontevecchio.
Il Pratello perde e ne prende due dall’Universal, squadra solida ma dotata anche di buoni contenuti tecnici e fisici. I gialloneri si presentano ai nastri di partenza con il 442 visto la volta precedente. Identica formazione con i soli nuovi inserimenti di Tilli, che rientra dal primo minuto al posto di Trotta (fuori per un cartellino rosso di troppo), e di Vieceli che, terminato il proprio turno di squalifica, va a fare coppia con Duryasz in attacco.
Il primo tempo si apre molto bene: nei primi minuti il Pratello trova subito la profondità e si rende pericoloso. Tilli, molto ispirato, sfodera dal cilindro un no-look a incrociare che imbecca il Kaiser sul suo taglio da destra a sinistra; conclusione a lato, niente da fare. L’altra clamorosa palla goal è di nuovo sui piedi di Vieceli: Borreggine – in proiezione offensiva – calcia con potenza e precisione da fuori area; il portiere è battuto ma la palla prende la base del palo e torna sui piedi di Vieceli che però la tocca di prima con fretta eccessiva e finisce così per rispedirla lemme lemme fra le mani dell’estremo difensore avversario, senza sfruttare lo specchio della porta rimasto completamente sguarnito. Ci prova anche Duryasz da fuori, ma senza successo. I segnali però sono ottimi, compreso il rigore che Vieceli si guadagnerebbe ma che l’arbitro – sul cui operato ci limiteremo per decoro a non esprimerci – non vede. Proprio Duryasz, in particolare, si produce – forse – nella sua miglior partita in giallonero. Tiene molto bene le consegne del Mister, che gli chiede di stare alle spalle di Vieceli e lavora come un pistone fra centrocampo e attacco, trasformando il 442 in un 4411 che toglie riferimenti alla difesa avversaria, gli permette di giocare molti palloni, accorcia le distanze fra i reparti e offre sempre uno scarico facile al Kaiser. Buona prova di Marastoni, che si confermerà su livelli interessanti per tutta la partita, mettendo la propria firma su una quantità elefantiaca di palloni recuperati e regalando – a tratti – gesti tecnici di pregevole fattura. Una bodyguard di lusso per Tilli, capace anche di proporsi con la palla al piede creando immediata superiorità numerica con i propri cambi di passo. Più bagnate, invece, le polveri giallonere delle fasce, con Viani che fatica ad attaccare lo spazio con i tempi giusti, concentrandosi in maniera prevalente nella fase di non possesso palla e il dolorante Carrozza, costretto a uscire prima dell’intervallo – sostituito da Innocente - per il solito risentimento muscolare all’inguine. Al suo attivo qualche sgroppata, non sempre a tempo, sui lanci di Tilli, un bel cross e poco altro. In ombra anche Curatola e De Biagi. L’Universal passa in vantaggio in una delle rare occasioni che riesce a produrre: coglie prima una traversa, in occasione della quale Tirelli – schierato fra i pali – toglie le castagne dal fuoco al Pratello, ma non manca il bersaglio poco dopo, sugli sviluppi di un calcio piazzato, quando la palla viene respinta bassa al limite dell’area per la conclusione di prima che si insacca alla sinistra del portiere giallonero.
Nell’intervallo, nonostante il passivo, Mister Lucatti si mostra complessivamente soddisfatto della prova dei suoi ragazzi e decide di sottolineare, soprattutto, gli aspetti positivi del gioco espresso dal Pratello fino a quel momento, invitando semmai i gialloneri a ricercare più convintamente il cambio di gioco da una parte all’altra del campo, azione resa per altro non semplicissima dagli scarsi riferimenti proiettivi degli esterni di centrocampo. Il copione tattico della ripresa si mantiene inalterato ma la benzina tende progressivamente a calare e le soluzioni diventano meno limpide. Il Pratello, però, non cessa di rendersi pericoloso, sia con il 442, sia – dal 15esimo – con il 343, ottenuto sostituendo Viani con Bonaventura (che sale a fare la punta), spostando De Biagi sulla fascia sinistra di centrocampo e lasciando in difesa Curatola, Borreggine e Stefanizzi. Nel momento stesso in cui il Pratello aggiunge una punta, però, è proprio l’Universal a portarsi sul 2 a 0, con una bella azione personale dell’attaccante avversario che trova un gran goal aprendosi un varco sulla zona destra della nostra difesa. Viani esce visibilmente affaticato per Olivieri e il Pratello non molla la presa, tentandole davvero tutte. Bonaventura, lento e impacciato, trova comunque lo spunto per procurarsi un rigore: questa volta, il fallo è però evidente e il direttore di gara è costretto a indicare il dischetto. Dagli undici metri va Capitan Curatola, aggiudicatosi il diritto di calciare dopo aver battuto i suoi compagni in allenamento nella gara di rigori. Il suo penalty però è debole e viene parato a terra dal portiere avversario. È il definitivo sipario sulle speranze giallo nere che si arenano definitivamente in una serie di battibecchi con arbitro e avversari. Domani si gioca di nuovo. E di nuovo con l’Universal.

TIRELLI 6,5. Sventa un goal nel primo tempo e fa quello che può in tutte le altre occasioni. Encomiabile per spirito di gruppo e sacrificio.

BORREGGINE 7+. Buona la sua prova che a fianco delle solite e proverbiali chiusure allega una pregevole conclusione al volo da fuori area che coglie il palo e nega al Pratello un meritato pareggio.

STEFANIZZI 7. Questa volta gli avversari sono seri e capaci e il compito è tutt’altro che facile o scontato. Daniele però si esprime su buoni livelli.

CURATOLA 5+. L’errore dal dischetto pesa molto ed è compensato solo in parte da una prestazione che, a differenza dell’ultima, non garantisce la giusta quantità di chilometri in proiezione offensiva, eccettuato – ovviamente – il forcing finale, a giochi purtroppo ormai fatti. In leggero ritardo su alcune diagonali nel primo tempo.

DE BIAGI 5,5. Gara opaca dell’esterno veneto, che da alcune partite sta stringendo i denti per far fronte a un fastidio muscolare. L’intesa con il compagno di fascia, Viani, è precaria e nel primo tempo lo porta a liberarsi spesso con ritardo della palla. Cross imprecisi e, in qualche caso, inguardabili completano il quadro. È un calo, comunque, che alla luce delle condizioni fisiche e dello sforzo prodotto fin qua, ci sta.

VIANI 5,5. Con la palla in movimento, passaggi e cross di prima evidenziano limiti tecnici piuttosto evidenti, non aiutati dal rimbalzo irregolare della palla. Dal punto di vista tattico, il ruolo di esterno non gli calza ma Leonardo cerca comunque di prodigarvisi per aiutare la squadra. Ci riesce solo a tratti, anche se in copertura è sempre arcigno nell’uno contro uno. Rivedibile.

CARROZZA 5,5. Non sta bene e si vede. Poco propositivo sulla fascia, dove in realtà si proietta molte volte ma quasi sempre a inseguire passaggi che dovrebbe invece dettare con maggior protagonismo. Prima di uscire mette un bel cross verso il centro, che il portiere avversario toglie dalla zucca di Duryasz, ben imbeccata da Carrozza. Quando si accende, fa vedere che nell’uno-due può diventare letale. Esce per infortunio al 30esimo del primo tempo.

MARASTONI 7+. Schierato come centrale di centrocampo, Stefano in realtà diventa l’uomo aggiunto in tutte le zone del terreno di gioco, raddoppiando tutti i pressing e offrendo sempre un passaggio facile ai compagni. Meno contorto di altre volte nelle giocate individuali, aiuta la manovra a fluire con maggiore velocità e tenta anche la conclusione da fuori. Si meriterebbe il goal per il grande lavoro al servizio della squadra.

TILLI 7+. Nel primo tempo, assieme a Duryasz, è probabilmente il migliore, interpretando con personalità e coraggio il ruolo di centrocampista centrale. Con degli esterni più in giornata, la qualità delle sue giocate, in particolare delle aperture e dei lanci, si sarebbe vista con più evidenza. Va al tiro con la giusta frequenza, anche se nel secondo tempo ci sono un paio di conclusioni di troppo, che definire velleitarie è dire poco. Il passo però è buono e nei suoi movimenti si torna a registrare un brio che ultimamente era svanito.

INNOCENTE 6-. Non sbaglia molti palloni ma non attacca come si deve la profondità di fascia, soffocando tatticamente un modulo pensato proprio per quel tipo di sviluppo.

OLIVIERI 6+. Combattivo nell’uno contro uno, dialoga bene con i compagni e si mette con umiltà a lavorare in un ruolo non suo, coprendo la sinistra di centrocampo senza sfigurare. Anche lui non elabora in automatico i tempi degli inserimenti da esterno ma riesce comunque a spingersi fino al limite dell’area per cercare di aiutare le punte, senza però innescare trame decisive.

VIECELI 6+. Questa volta gli errori pesano molto nella valutazione di una gara cui non mancano i soliti ottimi contenuti tattici, il migliore dei quali è forse il taglio da destra a sinistra imbeccato da Tilli nel primo tempo. Abile nella protezione della palla, dialoga bene con Duyasz ma non mette la propria firma quando dovrebbe segnare.

DURYASZ 7,5. Il migliore del giorno. Primo tempo sontuoso, sempre a rimorchio del Kaiser, pronto a scattare palla al piede, volitivo nei contrasti aerei, intelligente nelle sponde, versatile nel coinvolgere i centrocampisti che salgono e nel dialogare con loro e, infine, capace anche di concludere (senza fortuna) verso la porta avversaria. Leggero calo nel secondo tempo, direi fisiologico e, in parte, viziato da un risentimento muscolare che nel finale lo costringe a ridimensionare di molto il raggio della propria azione. Continua la crescita di un elemento che coniuga qualità e umiltà e, per questo, si sta rivelando un ottimo acquisto. Bene così.

BONAVENTURA 6-. Sfiora la sufficienza per il rigore che riesce a procurarsi ma produce veramente troppo poco in termini di volumi di gioco e proiezioni offensive. Impreciso, a volte, con la palla fra i piedi.

giovedì 18 aprile 2013

Convocazione PRATELLO FC vs Universal

Alle ore 21 scendiamo in campo contro l'Universal. Il campo è quello del Pilastro, in Via Pirandello.
Si tratta di una partita speciale, che alcuni di noi - nel corso degli anni - hanno imparato a gustare e aspettare, perché gli avversari sono di livello e perché non c'è possibilità di fare risultato senza l'umiltà e la concentrazione con cui abbiamo giocato contro il Pontevecchio.
Dobbiamo essere più forti degli infortuni, delle assenze, delle squalifiche, dei nostri acciacchi. Dobbiamo essere più forti di noi stessi, andare un buon metro al di là dei nostri limiti, prendere la partita per le palle e portarla a casa.
Questo non significa entrare in campo per fare gli eroi solitari e dannati. Significa spremersi fino all'ultimo, fino alla fine, per fare reparto con i compagni, restare in partita, non perdere di vista gli avversari, rimanere vigili su tutti i calci piazzati, chiedersi sempre dove possiamo muoverci senza palla per riceverla meglio, aiutare il compagno in difficoltà e prenderci i nostri rischi coniugando coraggio e responsabilità. Sono tutti ingredienti che, in generale, prescindono dal modulo che adotteremo. Fanno parte di quello che permette di distinguere un calciatore da uno che prende a calci la palla.

A me interessano i calciatori.

I convocati si presentino alle ore 20 presso il campo della partita.

PORTIERI
Franco
Baldi

DIFENSORI
Borreggine
Curatola
De Biagi
Stefanizzi

CENTROCAMPISTI
Marastoni
Viani
Innocente
Olivieri
Tilli
Albiani

ATTACCANTI
Carrozza
Vieceli
Duryasz
Bonaventura

DIRIGENTI
Boskov
Lanzellotto T.
Pegolo
Di Marco
Agostini

martedì 16 aprile 2013

Preconvocazione Universal-Pratello

Buongiorno,
giovedi si gioca il recupero della partita di andata contro l'Universal.
Siete pregati di fornirci al piu presto la vostra disponibilità per
poter diramare le convocazioni.
Saluti,
La Dirigenza

sabato 13 aprile 2013

Pontevecchio 0 - PRATELLO FC 2. Il Pagellone.

Al buio è più difficile. Anzi, non è più lo stesso ambiente. Non lo percorri per spazi, ma per tatti. Lo intuisci al tocco, cerchi di impararlo come una forma nuova offerta ai sensi. Per me fare l’allenatore è stato ed è questo.
Smessi gli scarpini, ti senti invaso dalla certezza di ciò di cui il Calcio ha bisogno, quasi che la fine delle tue partite ti dia la dignità e il diritto di sapere, per ognuna di esse, come avrebbe dovuto finire. Accetti sicuro di sapere cosa stai per fare. Ed è qui che ti sbagli. Perché, proprio come accade ai contorni delle cose al buio, lo sforzo degli altri ti si dipana davanti come qualcosa di esterno a te, come qualcosa che non ti riguarda, come qualcosa che ti nega il punto di vista interno, parziale ma alimentato dalla partecipazione, che avevi prima. Il calcio che non giochi è il calcio che non capisci. Credo che questo valga per tutti gli allenatori. Credo che i migliori allenatori siano quelli che sanno tradurre in strategia questa costitutiva incapacità di capire la fatica che si trasferisce dal loro corpo a quello di altri.
In tutto questo, all’improvviso, ho visto una feritoia. Una linea di passaggio in cui sono entrato senza pensare che dovesse accadere. Ero in campo. Ho dimenticato il mio nome e la mia età, e senza più memoria del numero che portavo sulle spalle mi sono fuso a quello cui appartengo. La squadra.

ALBANESE 6+. Quasi inoperoso per l’assenza di tiri avversari. Nelle uscite non commette errori ma manifesta leggeri ritardi nelle decisioni relative ai tempi. Complessivamente vigile.

CURATOLA 7+. Soldatino Curatola trova il modulo che valorizza il suo potenziale e interpreta benissimo, soprattutto durante la prima frazione di gioco, il compito relativo alle sovrapposizioni con Carrozza cui è stato invitato dal Mister. Sale con i tempi giusti, guadagna il fondo, tenta ed esegue il cross, talora con risultati più che decorosi. A differenza di De Biagi, inoltre, recupera meglio la linea difensiva in fase di non possesso palla. Nel secondo tempo accorcia il raggio d’azione ed è prezioso nell’amministrazione difensiva e mediana del risultato. Prova di significativa maturità calcistica.

DE BIAGI 7. Il voto potrebbe essere molto più alto, soprattutto in considerazione delle sue precarie condizioni fisiche. Si rivedono, però, piccoli errori di concentrazione che non dipendono dalla condizione atletica: spesso troppo alto, Roby diventa devastante – anche nel secondo tempo – quando decide la sua sporadica proiezione offensiva, ma è complessivamente troppo alto, almeno fino a metà del secondo tempo, nella fase di impostazione bassa del gioco, tanto da costringere spesso Stefanizzi ad allargarsi e fare da terzino sinistro. Ottimo il cambio di passo nell’uno contro uno.

BORREGGINE 7,5. Prestazione maiuscola ma non di assoluto valore. A questo signore, cui non mancano fondamentali, visione di gioco e scaltrezza, manca invece la volontà di compiere quello scatto – soprattutto caratteriale – che dovrebbe condurlo ad essere il leader della difesa. Impeccabile come singolo, suggerisce una silente malinconia al pensiero di quanto potrebbe giganteggiare se studiasse da direttore d’orchestra. Ma per fare una cosa del genere, bisogna cambiare. E, per prima cosa, allenarsi con un modo e un’intensità ancora inesplorati.

STEFANIZZI 7-. Si rivede la parete salentina che arginò la vittoria del campionato nel 2011. Rispetto a quella versione, in realtà, Daniele esibisce un leggero ritardo di forma, più tattica che fisica. Ingenuità che altre volte non si sarebbero viste, viziano una prestazione che in realtà cala il sipario su qualunque velleità dell’attacco avversario. Ma la percezione del suo potenziale inespresso richiede una seconda prova, a breve, da giocare su altri livelli, con maggiore personalità nella gestione della palla.

LUCATTI S.V. Il mister regala 8 minuti a se stesso e ai malinconici del calcio. Tiene le consegne da terzino sinistro ma senza mai entrare nel vivo del gioco, ad eccezione del servizio a spiovere per Bonaventura, che però non viene capitalizzato dal compagno.

MARASTONI 7,5. Meglio il secondo tempo del primo. Nella prima frazione di gioco, Stefano si produce in una fase d’interdizione perfetta e puntuale ma non determina situazioni di vantaggio tattico durante le sue proiezioni offensive, che difettano di coralità. La musica cambia dopo l’intervallo e, soprattutto, dopo l’espulsione di Trotta. Con il Pratello in 10, esce dal guscio e oltre a raddoppiare qualunque situazione di pressing si propone a favore del gioco in maniera più svelta e lineare, favorendo la circolazione della palla anche a fronte dell’inferiorità numerica.

TROTTA 6-. Senza cartellino rosso, sarebbe stato – forse – il migliore dei nostri. Il primo tempo è molto positivo, anche se parte un po’ contratto, con un’azione di fraseggio precisa ma di corto raggio, che fatica a coinvolgere le fasce come richiederebbe il modulo. Dopo poco, però, Trotta entra nel ruolo e diventa devastante per la velocità con la quale riceve palla e trova linee di profondità per le punte. Manda in porta per due volte Duryasz e questo vale l’uno a zero. Ma lo fa con gesti tecnico-tattici di livello elevato, servendo il compagno nello spazio, nei tempi e sulla giocata più facile per il compagno stesso. L’interdizione, soprattutto aerea, è inimitabile, quasi grottesca per la variazione gravitazionale espressa nei contrasti. Nella ripresa appare leggermente più appannato e, pur continuando a lottare, si esprime su livelli via via inferiori, fino al punto di farsi male e, soprattutto, di cedere al nervosismo rimediando un’espulsione banale e stupida.

OLIVIERI 6. Presidia la metà campo sotto la tutela dell’onnipresente Marastoni, che gli consente di non sfigurare nonostante le pericolanti condizioni muscolari. Positivo, però, l’approccio al gioco, anche in fase di non possesso palla.

CARROZZA 7+. Onestamente, era parecchio tempo che non vedevo un Carrozza così. Recuperata una lucidità e una logica mancate nelle precedenti partite, Carro si cimenta nel ruolo di esterno destro di centrocampo e lo fa con personalità. Sfianca il diretto avversario quando aggredisce lo spazio, ma è anche molto bravo a favorire e concretizzare gli inserimenti di Curatola. Abile nell’accentrarsi, tenta la conclusione anche di sinistro e si produce in gesti tecnici di buon livello. Preziosissima l’azione di contenimento in fase di non possesso palla.

VIANI 7. Il goal se lo merita e se lo guadagna, ribadendo in rete una palla che aveva già provato, di testa, ad insaccare. Ma si merita anche tutta una serie di riconoscimenti per il resto della sua partita, eroica nella fase di interdizione. Non ha lo schema mentale dell’esterno e questo ne rende la fase attiva meno produttiva, talvolta ridondante rispetto a quella dei centrali per la scarsa ricerca del movimento in profondità senza palla. Non c’è una sola situazione di pressing, però, dalla quale sia escluso. Coinvolto direttamente o seguendo a distanza le diagonali di difesa, Leo si dimostra sempre nel vivo del gioco. Permangono però errori di tecnica nel fraseggio e nell’uno-due.

TILLI 6+. Dovevi tirare. Punto. A chi cazzo la passi? A Bonaventura? Bonaventura a quel punto non esiste. Esistono solo 1) la porta e 2) un siluro che la squassa in due. Fine. Impiegato sulla fascia sinistra di centrocampo, Primo è abile nel proporsi quando la palla è in possesso dei suoi compagni ma non innesca trame letali per la difesa avversaria. Fa eccezione, per l’appunto, l’assist per Bonaventura, che però non andava fatto. Cazzuto quando si prodiga nel pressing e anche in una bella chiusura in scivolata.

BONAVENTURA 6,5. Prende molti falli e corre. Corre molto e con una certa intelligenza, soprattutto quando deve pressare. In fase di possesso palla, viene incontro agli esterni ma dovrebbe concedere qualcosa anche alla ricerca della profondità e della conclusione, cui non dedica la giusta attenzione. Si mangia un goal su assist di Primo, facendosi ostacolare al momento del tiro per averne ritardato l’esecuzione. In crescita rispetto all’ultima esibizione ma deve lavorare di più per rendersi pericoloso.

DURYASZ 7,5 Un gran bel goal ottenuto calciando di destro, sul secondo palo, un fendente a rientrare successivo ad una giocata con la quale è tornato sul suo piede naturale dopo una percussione in area a sinistra, ben imbeccata da Trotta. Poco prima, a onor del vero, si era divorato una rete su assist dello stesso Trotta. Molta intelligenza nel giocare con la squadra e nel movimento senza palla. Combatte con il raffreddore e asfalta muco e difesa avversaria. Quando parte, non c’è un difensore che riesca a ostacolarlo. Anche nella ripresa è abile nel rientrare sul destro e nel cercare la conclusione, senza però trovare la doppietta. Netto miglioramento.

venerdì 12 aprile 2013

Pontevecchio vs PRATELLO FOOTBALL CLUB. Convocazioni.

Alle 21 il fischio d'inizio.
Sul campo dell'Arcoveggio il Pratello Football Club affronta, fuori casa, il Pontevecchio.
La sfida è importante, la situazione delicata e la prova di carattere che si impone a tutti noi è di quelle vere, decisive.
Dobbiamo essere squadra, è vero, ma sapendo - anzitutto - cosa una squadra NON è.
Una squadra non è un "diffusore di responsabilità", grazie al quale le cazzate del singolo possano essere nascoste dall'impegno di altri.
Una squadra risulta dallo sforzo con cui ciascuno si fa carico non soltanto di se stesso, ma anche di tutti quelli che indossano la stessa maglia. Una squadra è questo. Oppure non è niente.
Non c'è squadra senza assunzione di responsabilità, da parte di tutti.
Si gioca per il gruppo, ovvio, ma possiamo farlo, ogni volta, in un modo solo: in prima persona, mettendoci sempre la testa, le gambe, il cuore, la faccia.
Facendo vedere chi siamo.
Altrimenti stiamo a casa.

I convocati si presentino alle ore 20 presso l'impianto sportivo dell'Arcoveggio (facilmente raggiungibile dall'uscita 6 della tangenziale).

PORTIERI
Albanese

DIFENSORI
De Biagi
Curatola
Borreggine
Stefanizzi

CENTROCAMPISTI
Tilli
Viani
Marastoni
Olivieri
Trotta

ATTACCANTI
Carrozza
Duryasz
Bonaventura

DIRIGENTI
Lucatti
Pegolo
Lanzellotto
Di Marco
Agostini

P.S. Curatola ha battuto tutti ai rigori, sconfiggendo anche il mostro dell'ultimo livello (Il Mister).

giovedì 11 aprile 2013

questa sera allenamento

Domani si gioca ma questa sera c'è allenamento.

pronti alle 21.30

Il Mister

mercoledì 10 aprile 2013

PRECONVOCAZIONE. Venerdì sera contro il Pontevecchio

Per la gioia delle vostre fidanzate e, in qualche caso, dei vostri fidanzati, questa settimana giochiamo di venerdì sera, con weekend libero nel quale sollazzarvi come meglio credete.

Il Friday night giallonero prevede il calcio d'inizio alle ore 21 sul campo dell'Arcoveggio.
Contro di noi il Pontevecchio.
Ritrovo in loco per le ore 20.

Se non riuscite ad arrivare in orario, fatemelo sapere, così non comincio a bestemmiare senza ragione. Intendiamoci: bestemmio uguale, ma mi piace farlo con un motivo. Etica professionale, cosa volete.

Rispondete a questo post segnalando la vostra disponibilità (o indisponibilità) ad essere convocati per la partita.

Il Mister

lunedì 8 aprile 2013

allenamento ore 21:30

Ci vediamo questa sera, pronti alle 21:30.
Porco il clero.

Il Mister.

PRATELLO 1 - Ateltico Olimpia 2. primavera dei miei coglioni. IL PAGELLONE


Giornata nera per il Pratello, che su di un inedito campo sintetico perde 2 a 1 contro l’Atletico Olimpia dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio 1a0. Brutta battuta d’arresto per i gialloneri, ai quali la partita sembrava inizialmente arridere. Nella prima frazione di gara, infatti, i ragazzi di Mister Lucatti - schierati con il consueto rombo di centrocampo - riescono a rendersi pericolosi per vie centrali e anche sulle fasce, attaccando prevalentemente a sinistra con De Biagi. La manovra non è tuttavia fluida e scorrevole, vuoi per le ridotte dimensioni del terreno di gioco, che agevolano l’azione del pressing avversario, vuoi per un’insufficiente ricerca dello scorrimento da destra a sinistra, necessario a spostare la palla sul lato debole, dove la pressione è minore e maggiori sarebbero gli spazi. Tilli, sulla trequarti, combina pochino ma riesce comunque a tenere corte le distanze fra centrocampo e attacco, cosa che aiuta la squadra a non disunirsi e a presidiare, complessivamente, il possesso della palla. Si passa in vantaggio con una punizione di D’Amato ma sottoporta i gialloneri si fanno pericolosi anche in altre occasioni e, forse, ci sarebbe anche un rigore per un’avventata uscita del portiere su Vieceli, che tocca per primo la palla. Dall’altra parte, l’Atletico Olimpia risponde con un gioco intermittente e le palle lunghe che arrivano dalle parti di Baldi (papà e capitano) e Borreggine vengono sempre neutralizzate dalla difesa del Pratello. Talora però Curatola e, più spesso, De Biagi - giocando un po’ troppo alti - lasciano i centrali difensivi, pur bravi a disimpegnarsi, in balia di rischiosi “due contro due”. Il primo tempo si chiude sull’uno a zero. Il vantaggio ci sta, anche se il Pratello, come altre volte quest’anno, non sta particolarmente brillando. Nel tentativo di sfruttare l’atteggiamento svagato dei terzini avversari, Mister Lucatti cambia modulo e passa alle tre punte. Bonaventura rileva uno spento Tilli mentre Trotta fa il suo ingresso al posto di Baldi, autore di una prova sufficiente ma tendente a esibire ancora margini di miglioramento, assolutamente normali dato il suo lungo stop. Il Pratello che torna in campo dopo l’intervallo, però, è irriconoscibile, soprattutto nei primi 10 minuti. I gialloneri sono molli sulle gambe, incerti negli uno contro uno, lenti nel risolvere alcune situazioni difensive “problematiche”. Tutti fattori che rendono il pareggio plausibile e probabile. È così, infatti, che una palla a campanile, successiva ad un batti e ribatti, coglie impreparato Albanese, che si lascia colpevolmente trafiggere. Siamo sull’1 a 1. Il pratello tenta di rientrare in partita ma la variante tattica predisposta dal Mister di rivela inefficace. Bonaventura viaggia a corrente alternata, non sfrutta bene la linea di convergenza sulla quale si dovrebbero sviluppare i suoi inserimenti. Carrozza, dall’altra parte, trova il modo di rendersi pericoloso ma più che altro prende parecchi calci. Al suo posto Duryasz che ci mette qualche minuto a entrare in partita ma che si rivela in grado di fornire sostanza alla manovra. Il problema grosso però è il centrocampo, dove i gialloneri soffrono oltremodo il vuoto sulla trequarti: le distanze fra i reparti si allargano, i tre mediani faticano ad accorciare e spesso si crea una preoccupante frattura tra centrocampo e attacco. Le iniziative più pericolose, così, arrivano dalle fasce, dove De Biagi - pur nella sua indisciplina tattica - partorisce un paio di bei numeri tecnici e crea superiorità in zona nevralgica. Fallito il tridente si ritorna all’antico, con Duryas che s’improvvisa trequartista. Corner e punizioni dalla trequarti si susseguono senza fortuna. Qualche diagonale si spegne sul fondo e sotto porta la fortuna non arride ai gialloneri. In azione di rimessa arriva così il 2a1 degli avversari: l’Atletico Olimpia sfonda sulla destra, uscita avventata di Albanese, tocco sotto e la palla si insacca inesorabile sul secondo palo. La mazzata è di quelle pesanti. Nel finale di partita gli animi si accendono. Brutti falli ai danni dei gialloneri scatenano reazioni scomposte sia in campo che fuori, con un Mister Lucatti assolutamente fuori controllo che meriterebbe il rosso in almeno 5 occasioni. L’8 avversario viene espulso, è vero, ma avrebbe dovuto essere cacciato molto prima. Assurda, invece, l’espulsione di Vieceli, che rimedia un’ammonizione per simulazione molto discutibile (il fallo sembrava esserci) e un altro giallo senza senso che lo costringe a uscire anzitempo dal campo. Siamo però agli sgoccioli e non c’è veramente più tempo per fare nulla. La partita si chiude così, con molta rabbia e un grande amaro in bocca. Ancora una volta, il Pratello combina troppo poco.

ALBANESE 4,5. Due errori gravi, due goal subiti. Il resto, questa volta, non conta. È la dura legge del portiere. Qualche rinvio di troppo al posto di passaggi corti che forse sarebbero stati possibili.

CURATOLA 6. Meno brillante del solito, soffre gli spazi stretti e non riesce a sfondare come suo solito.

DE BIAGI 6,5. Troppo alto nel primo tempo, riesce tuttavia a proporsi con intelligenza e crea parecchie difficoltà agli avversari, soprattutto nella ripresa.

BALDI 6. Entra dal primo minuto e tenta subito l’intesa con Borreggine. Non va quasi mai in affanno ma non è sempre lucidissimo con la palla fra i piedi

BORREGGINE 6,5. Nel primo tempo sbaglia poco o nulla, nel secondo soffre lo sbandamento offensivo dei gialloneri ed è costretto a qualche fallo. Ogni tanto potrebbe liberarsi prima del pallone

TROTTA 5,5. Tiene troppo palla, avventurandosi in dribbling senza senso che si infrangono quasi sempre contro qualche avversario. Anche lui ritarda nel “pulire” l’area in un paio di occasioni. Tenta la proiezione offensiva nel finale ma senza fortuna.

MARTINSEN S.V. tenta di dare una mano ma i minuti sono troppo pochi per permettere di dargli un giudizio.

D’AMATO 6,5. Per parte del primo tempo riesce a tenere la squadra corta e ordinata, siglando l’uno a zero su punizione e garantendo una discreta circolazione di palla. Più solista nella ripresa, dove però è messo in difficoltà dall’assenza del riferimento alto del rombo.

VIANI 6-. Molta sostanza, ma la qualità si vede solo nel primo tempo. In debito di ossigeno nella ripresa.

OLIVIERI 6. Nel primo tempo si va a cercare molti palloni, contrasta efficacemente l’azione avversaria anche se mostra ancora qualche immaturità di troppo nella protezione della palla. Dialoga bene con D’Amato e Tilli e alcuni suoi inserimenti senza palla sono interessanti per velocità e tempismo. Sottotono, come tutta la squadra, nella ripresa. Non regge il modulo a tre punte e il sovraccarico di lavoro che deriva al centrocampo.

TILLI 5+. Utile nell’azione di cerniera fra centrocampo e attacco, serve un bel pallone dalla trequarti per un taglio di qualche compagno che non riesce però a inzuccare. Complessivamente, però, fatica a combinare cose importanti e non trova gli spazi per liberare la propria tecnica. Il colpo gli rimane in canna.

CARROZZA 6. Nel primo tempo si rende pericoloso passando spesso alle spalle del terzino avversario, che non regge la sua velocità. Bravo ad aprire sulle correnti che salgono a sinistra, potrebbe cercare con maggior convinzione lo scarico quando è spalle alla porta. Riesce comunque a rendersi pericoloso, anche nella ripresa, dove però è più che altro impegnato a evitare di perdere l’uso delle gambe per i ripetuti interventi fallosi ai suoi danni. Esce un po’ innervosito dal clima che si respira in campo.

VIECELI 6+. Combattivo ed efficace nel primo tempo, dove forse potrebbe segnare e manca invece il bersaglio. Il campo gli rende difficili i controlli ma in più di un’occasione è bravo a tenere palla ed aspettare la salita dei compagni. Meno lucido nella ripresa, anche se trova ancora lo spunto per proiettarsi in avanti, costringendo gli avversari al fallo e andando vicino al goal. Ammonito ingiustamente per simulazione, rimedia un altro giallo che gli costa un’espulsione priva di ragioni.

BONAVENTURA 5,5. Gioca il secondo tempo ma il suo contributo alla squadra è troppo al di sotto delle sue possibilità.

DURYASZ 6+. Entra come punta esterna e finisce come trequartista. Non riesce a fare male agli avversari, ma ci prova, combatte e mostra spirito di sacrificio e duttilità tattica. Peccato che non basti alla causa.

MISTER LUCATTI 4. Quel poco di buono che il Pratello combina nel primo tempo viene annullato dalla svolta tattica dell'allenatore, che pensando di ferire a morte l'avversario mette in crisi - invece - il proprio centrocampo. Troppa inesperienza e, soprattutto, troppo nervosismo. In panchina, più che un allenatore, sembra che ci sia un Ultras con la diffida stampata in fronte. Male. 

venerdì 5 aprile 2013

Si gioca nonostante la pioggia, ore 15 al Corticelli di via Zoni, 2

Domani alle 15 giochiamo contro l'Atletico Olimpia.

 la convocazione sara' per le ore 14 al Corticelli via Zoni, 2, si giochera' sul campo a 11 sintetico per cui per noi nessuna interruzione. Presentatevi in condizioni ottimali perche' la partita si gioca.

Di seguito i convocati:

PORTIERI
Albanese

DIFENSORI
Curatola
Baldi
Borreggine
Martinsen
De Biagi
Trotta

CENTROCAMPISTI
Olivieri
Viani
Tilli
D'Amato


ATTACCANTI
Vieceli
Carrozza
Bonaventura
Duryasz

DIRIGENTI
Lucatti
Lanzellotto T.
Di Marco
Lanzellotto R. ?
Porrello ?

CONVOCAZIONI. PRATELLO FC vs Atletico Olimpia

Domani alle 14 giochiamo contro l'Atletico Olimpia.

Secondo programma, dovremmo scendere in campo al Lucchini, ma di fronte a noi, al Dall'Ara, c'è l'anticipo di campionato di serie A del Bologna (che gioca in casa alle 20:45), quindi può darsi che si sia verificato un errore nell'assegnazione dei campi da parte del CSI. Siamo dunque in attesa di capire dove ci toccherà disputare l'incontro. Appena noto, lo comunicheremo correggendo questo stesso post e dandone evidenza anche su Facebook. Nel frattempo, almeno nominalmente, la convocazione rimane per le ore 13 al Lucchini. A voi il compito di controllare in autonomia, fra stasera e domani mattina, se ci sono evoluzioni nella vicenda.

Di seguito i convocati:

PORTIERI
Albanese

DIFENSORI
Curatola
Baldi
Borreggine
Martinsen
De Biagi
Trotta

CENTROCAMPISTI
Olivieri
Viani
Tilli
D'Amato
Albiani

ATTACCANTI
Vieceli
Carrozza
Bonaventura
Duryasz

DIRIGENTI
Lucatti
Lanzellotto T.
Di Marco
Lanzellotto R. ?
Porrello ?



giovedì 4 aprile 2013

allenamento.del giovedì

Questa sera allenamento. Pronti alle 21:30.

Le precipitazioni potrebbero non essere così devastanti. Venite e allenatevi.
Sabato si gioca e voglio gente in palla.

Il Mister

p.s. nella sacca dei palloni da gara, che avevo con me giovedì scorso per l'ultimo calcetto, ci sono solo due palloni, anziché tre. Qualcuno ha con sé un pallone?

mercoledì 3 aprile 2013

preconvocazione PRATELLO FC vs Atletico Olimpia

Sabato 6 aprile giochiamo alle 14 in casa contro l'Atletico Olimpia.
Rispondete a questo post segnalando la vostra disponibilità ad essere convocati per la sfida.
Le convocazioni saranno pubblicate nella mattinata di venerdì 5 aprile.

Grazie

Il Mister