mercoledì 19 giugno 2013

grazie a tutti.

In attesa delle comunicazioni ufficiali della Società relative alla riunione tenutasi ieri e all'esito dell'esame dell'istanza di revisione presentata dal Pratello contro il provvedimento del giudice unico, previsto per questa sera, che ci ha revocato la vittoria nella finale dei play-off, mi prendo due righe - forse tre - per mettere bianco su nero (il nostro blog è fatto così) quanto ho già annunciato ieri durante la riunione di cui sopra.

il 24 ottobre mi opero al crociato e, volendo dedicare il mio tempo libero alla riabilitazione (in vista - chissà - di un insperato ritorno sui campi), ritengo di non poter confermare la mia disponibilità per la stagione 2013-2014 a ricoprire l'incarico di allenatore del Pratello FC. Sino alla data del 24 ottobre, però, la società può disporre del sottoscritto come preferisce: allenatore temporaneo ("senza panettone") o, più auspicabilmente, allenatore in seconda di un nuovo Mister, ancora da trovare, che avesse bisogno - all'inizio - di un facilitatore. O anche niente, s'intende. Accetto, come ovvio, qualunque decisione.

è una scelta difficile e sofferta, che però sento di dover fare. Da un lato le mie giornate, come le vostre, hanno solo 24 ore e non mi è quindi possibile fare - come ho in mente di fare - la riabilitazione e, al tempo stesso, allenare - come credo vada allenata - la squadra. Dall'altro lato, il Pratello merita e ha bisogno di un allenatore "a tempo pieno", che viva il suo rapporto con il calcio giocato in esclusiva funzione di quel ruolo e di quel compito, senza distrazioni che gli derivino da altri legittimi obiettivi. Può darsi, è chiaro, che il mio tentativo di tornare a giocare si riveli un fiasco completo ma voglio comunque provarci e devo assumere comportamenti conseguenti. Il primo è proprio questo.

Oltre ad essere disponibile per mansioni tecniche fino al 24 ottobre, confermo la mia disponibilità per gli incarichi dirigenziali del caso (che ribadirò anche via mail, come stabilito ieri in riunione).

Volevo solo approfittare della vostra pazienza per ringraziare tutti quelli che mi hanno sopportato e che hanno reso possibile una stagione che, al netto di tutto, ritengo essere un successo di questo gruppo. A prescindere, infatti, da quello che verrà deciso questa sera rispetto alla nostra istanza di revisione, come allenatore preferisco fare riferimento alle cose accadute davvero, sul campo, dove il sudore e la fatica imprimono una versione della verità ben più solida e degna di quella adombrata da una segnalazione di dubbio gusto.

è stato un onore e un privilegio.

Grazie a tutti.

Il Mister.


giovedì 13 giugno 2013

RIUNIONE DEL PRATELLO FC

All'attenzione di tutti i tesserati del Pratello FC.

In attesa di conoscere l'esito della nostra istanza di revisione, i tesserati del Pratello FC sono invitati alla riunione che si terrà presso il locale "Il punto", in via San Rocco 1g, martedì 18 giugno alle ore 21.

All'ordine del giorno la votazione, a maggioranza, sulla futura federazione d'afferenza della nostra squadra. In poche parole: Giocatori su cui puntare per il prossimo anno? Approvazione bilancio annuale. Volete continuare a giocare nel CSI o volete passare all'UISP? Varie ed eventuali.

Si procederà per alzata di mano, non prima d'aver raccolto i pareri - o, come dicono in parlamento, le intenzioni di voto - di tutti quelli che sentiranno di doversi esprimere.

Se non potete essere presenti, date delega a qualcuno di cui vi fidate al punto tale da essere sicuri che non farà ciò che vuole del vostro voto.

Il quorum corrisponderà al numero dei presenti, al netto delle deleghe fornite loro dagli assenti. Le opzioni sono solo due, quindi quella che prende più voti sarà adottata.

Grazie per l'attenzione.

La dirigenza.

martedì 11 giugno 2013

istanza di revisione inoltrata

Il Pratello FC comunica ai propri tesserati e ai propri tifosi che pochi minuti fa la Dirigenza della Società ha provveduto a inoltrare, all'attenzione della Commissione Giudicante del Comitato CSI di Bologna, istanza di revisione contro il Provvedimento del Giudice Unico n.31 del 07/06/2013, pubblicato sul sito internet del CSI in data 08/06/2013.

Grazie per l'attenzione.

lunedì 10 giugno 2013

Comunicazione a tutti i tesserati

L'Associazione Sportiva Dilettantistica Pratello FC ha deciso di presentare controricorso presso le sedi opportune in difesa del buon nome e dell'onestà che l'ha sempre contraddistinta.
La documentazione verrà presentato entro i termini previsti dal regolamento (domani è il termine ultimo) e potrebbe portare a diverse conseguenze.
Tutto ciò comporterà il vaglio ,da parte di tutti i soci tesserati, di  scelte che potrebbero cambiare l'attuale situazione del club.
E' per questo motivo che qualora qualcuno di voi volesse presentare delle obiezioni o semplici riflessioni sulla decisione presa dalla dirigenza potrà esprimersi in piena libertà.
Come potrete notare il blog ha un blocco che impedisce di postare commenti ai post, è una misura di emergenza per evitare di dover leggere inutili botta e risposta nei confronti di qualche mentecatto che ci gode pure nel provocare i nostri utenti.
Per questo motivo vi chiedo di inviare i vostri commenti in forma privata sul profilo Facebook del Pratello oppure via e-mail al nostro indirizzo pratellofootballclub@gmail.com.
Questo non impedirà ai vigliacchi di rompere le scatola ma almeno dovranno farlo senza alcuna visibilità e potranno leggerle solo alcune persone, inoltre ciò impedirà a tutti di proferir parola in maniera totalmente anonima.
Spero di non dover leggere ancora le parole  del sedicente Roberto Sarfatti a cui auguriamo di trovare altri svaghi a cui aggrapparsi per passare la giornata.
La Dirigenza,

sabato 8 giugno 2013

comunicato del csi e conferma convocazione

comunicato del CSI

Il CSI, questa mattina, ha diramato questo comunicato relativo alle circostanze emerse ieri.
La Società non ha intenzione - al momento - di esprimersi su quanto vi è scritto.
La convocazione rimane invece valida, anche perché abbiamo vinto la Finale dei Play-Off.
Decideremo sul posto la linea da tenere.
Ore 14:15 davanti al Lucchini.

Grazie per l'attenzione.
Il Mister

giovedì 6 giugno 2013

CONVOCAZIONI. FINALISSIMA ALLO STADIO RENATO DALL'ARA. IL PRATELLO FC AFFRONTA LA CAPOLISTA.

E alla fine arrivò anche la finalissima allo Stadio Renato Dall'Ara.
Si gioca sabato 8 giugno alle 15:30.
Ritrovo alle ore 14:15 davanti al Lucchini di Via Andrea Costa.

Abbiamo conquistato la promozione ma adesso ci aspetta un'altra sfida, che per noi è soprattutto un'opportunità.
L'opportunità di affrontare il Parco dei Cedri, la capolista.
Per farle i complimenti, certo, ma soprattutto per tentare, sul campo, di dimostrarle che quel distacco in classifica è bugiardo. Pesantemente bugiardo. Se faremo le cose come si deve, mettendoci la concentrazione che in una cornice del genere rischia di essere rapita da mille dettagli, raggiungeremo l'obiettivo.
Altrimenti no, siatene certi.
Dunque preparatevi. Preparatevi alla fatica e alla lotta, perché quel campo è tanto bello quanto stancante. E preparatevi, soprattutto, perché sarà una partita di calcio. Un gioco nel quale non esistono amichevoli. E nel quale, giustamente, gli avversari non ci faranno nessuno sconto. Perché chi fa sconti - schiaffatevelo bene in testa - non ti arriva 20 punti davanti.

Veniamo ora ad aspetti più organizzativi.

1) Prima che sia costretto a vedere le facce lunghe e scazzate di quelli che non compariranno nell'11 di partenza, tenete presente che giocheremo (tutti eccetto uno o due) fra i 35 e i 55 minuti a testa, con alcune persone (quelle che si sono viste di meno nell'arco della stagione) che non faranno più di 15 minuti.
Non intendo schierare subito la formazione "ottimale" (ammesso che ne esista una), quindi organizzerò i cambi in modo tale da avere sempre in campo un certo numero di giocatori in forma (sotto tutti i punti di vista) attorno ai quali gli altri, anche quelli meno in palla e meno allenati, riescano a esprimersi meglio. L'obiettivo è l'equilibrio di squadra e la tenuta della stessa per tutti i 70 minuti.
Non sarà una partita facile e quindi dobbiamo gestirla con maturità.
Non intendo, quindi, fare un tempo e mezzo come se fosse una partita vera e buttare tutto in vacca, tattica e cambi compresi, negli ultimi 20 minuti. Voglio che questo aspetto sia chiaro a tutti, soprattutto a quanti - eventualmente - desse fastidio non comparire fra i titolari. Se ne facciano una ragione e capiscano - in buona sostanza - che in una partita del genere i titolari non possono esistere.
E mi raccomando l'atteggiamento in campo: serietà, concentrazione e impegno. Da parte di tutti.
Lo dico io quando cominciano le ferie.

2) Le regole che il Bologna FC e il CSI ci hanno imposto sono piuttosto ferree.
Prendete dunque nota del quadro in cui siamo chiamati a muoverci:
  • Portare 5 euro a testa (giocatori e dirigenti)
  • Massimo 4 dirigenti
  • 22 GIOCATORI convocabili.
  • 11 cambi a disposizione (giocano tutti i convocati).
  • 35 minuti per tempo (come in coppa stadio)
  • i cambi devono essere fatti obbligatoriamente in tre soli momenti: un blocco di cambi durante il primo tempo, un blocco di cambi nell'intervallo, un blocco di cambi nel secondo tempo.
  • In caso di parità, calci di rigore.
  • portarsi le scarpe da ginnastica perché due anni ci fecero scaldare sotto le tribune, sull'asfalto.
  • Non ammazzatevi di alcol la sera prima perché farà molto caldo e certe cazzate si pagano il triplo.
  • Dobbiamo vincere
Non ho intenzione di ripetere a voce nessuno di questi punti, quindi studiateveli e arrivate alla partita con lo spirito giusto.


CONVOCATI
(confermare la propria presenza!)

PORTIERI
1.Albanese

DIFENSORI
2.Baldi
3.Curatola
4. D'Arienzo
5.Grandinetti
6.Stefanizzi
7.Tirelli
8.Viani
9. Lucatti

CENTROCAMPISTI
10. Berrettoni
11. De Biagi
12. Innocente
13. Lemmo
14. Marastoni
15. Olivieri
16. D'Amato
17. Tilli
18. Trotta

ATTACCANTI
19. Agostini
20. Carrozza
21. Vieceli
22. Duryasz

DIRIGENTI
1. Porrello
2. Di Marco
3. Pegolo
4. Lanzellotto T.

Grazie per la vostra attenzione.
Il Mister

mercoledì 5 giugno 2013

Orari e Regolamento finale Stadio Dall'Ara

Il Pratello FC giocherà alle ore 15e30 di Sabato 8 Giugno. Mi dispiace per chi di voi non avrà la possibilità di giocare ma ho fatto il possibile durante la riunione (Mi dispiace veramente).Le convocazioni verranno diramate dal mister entro venerdì.
Sarà possibile calcare il campo del Dall'Ara solo per 22 di voi + 4 dirigenti le scelte saranno come al solito a completa discrezione di mister Lucatti ( potranno giocare tutti gli atleti convocati).
La partita si svolgerà su due tempi da 35 minuti e sarà possibile effettuare sostituzioni solo in due occasioni durante la gara (1 per tempo) in più si potrà effettuare cambi anche durante l'intervallo.
Se al termine della partita il risultato sarà ancora in parità, sarà la
Lotteria dei rigori a scegliere la squadra vincitrice.
Prima della partita raccoglieremo un totale di di quota per squadra 80 € che serviranno a contribuire alle pulizie dello spogliatoio e a finanziare un progetto benefico in Africa a sfondo sportivo.
Come da tradizione il ritrovo sarà davanti al Lucchini per poi andare insieme a piedi verso gli spogliatoi e gli spalti.
Buona serata,
La dirigenza

Tommaso Lanzellotto

martedì 4 giugno 2013

IL PRATELLO IN SUPERECCELLENZA. IL PAGELLONE DELLA FINALE (5a0 contro il Calcara) E DELLA STAGIONE

Nelle prime tre partite di quest'anno abbiamo fatto zero punti.
Quelle tre partite lì. Le prime che abbiamo giocato e le prime che abbiamo perso.
In questo modo, non diversamente, abbiamo cominciato il campionato che ci ha portato alla promozione in SuperEccellenza. Poi ne abbiamo perso altre, è vero, ma quelle tre - idealmente - ci hanno accompagnato per tutta la stagione, una continua tassa da pagare a noi stessi, alla nostra intempestività, al modo in fondo un po' stupido con il quale ci svegliamo alla distanza, complicandoci la vita fino all'ultimo. Alcuni, col senno di poi, diranno che è meglio così. Che la vittoria, per questa via, si gusta di più. Può darsi. Di sicuro i play off sono stati una raffica di emozioni e di goal, ben 13 quelli realizzati dai gialloneri nelle tre sfide contro Pontevecchio (4a1), Universal (4a3) e Calcara (5a0), mai tanti in tre partite ufficiali consecutive se pensiamo alle ultime due stagioni del Pratello.
Le motivazioni contano, non c'è dubbio: essere arrivati, comunque, ai play off e poterci giocare la promozione ha buttato nel serbatoio energie ulteriori, che prima non avevamo o non sapevamo come mettere a frutto. Conta, però, anche un'altra cosa:  un lento percorso di maturazione, a mio avviso lungi dall'essere terminato, che ci ha permesso - gradualmente e non senza ricadute - di superare alcuni limiti caratteriali ai quali possiamo imputare il 50% della nostra classifica finale. Allenamenti che solo in qualche occasione sono stati fatti con la dovuta concentrazione, tassi di presenza alquanto discontinui, vere e proprie sparizioni di calciatori che mancano all'appello per settimane e mesi, endemici e atavici assenteismi da maltempo, cagotto e altri alibi, il tutto frullato assieme a un repertorio tecnico buono ma - eccettuati pochi singoli - non sufficiente, di per sé, a tenerci a galla. Insomma, i motivi che hanno reso il nostro percorso più difficile di quello che poteva essere sono molti. Siamo arrivati quinti perché qualcuno, davanti a noi, ha sbagliato meno, molto meno. E quindi sì, potevamo e dovevamo fare di più. E vale la pena di ricordarlo oggi, quando tutto sembra farci pensare che non esista al mondo una squadra più forte di noi. A settembre saremo di nuovo lì, a lottare - anzitutto - per non tornare indietro, e l'aura di invincibilità che adesso, giustamente, vi cinge e vi premia, sparirà e ci riporterà immediatamente alla cruda realtà. Detto questo, ci meritiamo tutto quello che abbiamo ottenuto, e anche questo bisogna ricordarselo bene. Gli infortuni, per esempio, che abbiamo affrontato dall'inizio alla fine dell'anno, infortuni che hanno colpito elementi importanti del nostro organico e che tuttavia sono stati "assorbiti" da una squadra per nulla al mondo avrebbe mollato l'osso. Nella nostra ingenuità, ancora parecchio bambina, siamo forti - in qualche modo - di quella insolente ostinazione che proprio i bambini sanno esprimere al massimo grado, facendo a gomitate con la follia pur di non crescere. Pur di rimanere attaccati al sogno, alla possibilità, all'idea che la realtà non ha alcun diritto di risucchiarci nella sua sega quotidiana di lavoro, menate domestiche, familiari e quant'altro e che, se vogliamo, esistono sempre risorse ulteriori - dentro di noi - da mobilitare all'occorrenza per tenere vivo il Mostro, la scure giallonera. il nostro vero merito è proprio questo. Non essere mai morti. Nemmeno quando pareggiavamo con l'ultima e motivate crepe cominciavano a rompere il profilo e l'integrità dello spogliatoio. Nemmeno quando le prime della classe ci battevano all'andata e al ritorno, come a dimostrarci che questo campionato non sarebbe mai stato cosa nostra. Nemmeno quando uscivamo dal campo per il dolore e intanto si perdeva e non c'era verso - lì per lì - di immaginarsi una soluzione positiva. No, noi non siamo mai morti. Abbiamo parato il colpo finché abbiamo potuto, poi abbiamo cominciato a subirlo (perché l'abbiamo subito), ne abbiamo prese ancora mentre stavamo a terra, ma no, nemmeno allora siamo morti. Come dei maledetti figli di puttana, abbiamo aspettato l'ultimo dei momenti disponibili, l'ultimo dei treni che passavano, l'ultima cazzo di occasione. Non la penultima. L'ultima, porco troia. Abbiamo atteso quel frangente e allora, solo allora, ci siamo alzati. Ci siamo contati, ci siamo guardati. Non avevamo un bell'aspetto. Intorno a noi c'erano solo avversari ringalluzziti e una classifica di merda. Però, un po' in disparte, dimenticati lì quasi per errore, c'erano anche i play-off. E noi ci siamo attaccati a quello, all'unica cosa che ci fosse rimasta. L'abbiamo fatto con i denti, mettendoci a fare ripetute e piramidi a maggio inoltrato, a testa bassa, infilando due o tre allenamenti degni di questo nome, fatti a muso duro, cominciando a credere che dal fondo di quel barile c'era ancora qualcosa da grattare. L'85% di questa ricarica, fisica ma soprattutto mentale, si è riversato nella semifinale con l'Universal, dove la vittoria è giunta in un modo che ti toglie il fiato, le gambe, la tensione, con un'intensità che ti spolpa vivo e rischia di non lasciare più nulla. Mi ha fatto dunque piacere vedere che invece  ci siamo presentati alla Finale decisi a schiacciare sul pedale ancora una volta. Il Pratello scende in campo con Albanese fra i pali. In difesa, da destra a sinistra, Curatola, Baldi - indiscutibilmente il migliore in campo, Stefanizzi e Viani. A centrocampo, sempre da destra a sinistra, Tilli, Marastoni, Trotta e De Biagi. Davanti, al fianco del Kaiser, si rivede dal primo minuto Duryasz. Per il Calcara non c'è partita, in nessun momento della gara. Abbiamo avuto due rigori a favore, è vero, ma entrambi solari e dovuti a una clamorosa superiorità atletica che ha costretto gli avversari al ritardo sistematico e, di lì, al fallo. Inutile dilungarsi nella cronaca di una gara che il goal sottoporta di Trotta, realizzato su assist di Vieceli che proteggeva alla grande un pallone in mezzo all'area, virtualmente chiudeva già. Ricorderemo però le marcature, perché si fa così e perché chi vince la Finale, qualunque finale essa sia, passa in qualche modo alla storia. è proprio il Kaiser a ricevere da De Biagi, autore di una prova maiuscola, il cross teso che gli permette di concludere di potenza, sotto la traversa, per il 2a0. Dopo un primo tempo archiviato con questo vantaggio, la ripresa si apre senza variazioni tematiche, con il Pratello che - anzi - aumenta il predominio territoriale, alza il baricentro, accorcia le distanze e preme più convintamente sull'acceleratore. Ancora De Biagi, dopo una delle innumerevoli sgroppate, prende sul tempo il difensore avversario e lo costringe al fallo. Vieceli , acciaccato, lascia il dischetto a Tilli e il numero 10 sannita insacca sotto l'incrocio. Ci pensa Robert a procurarsi e trasformare il rigore successivo, realizzato con un sapiente piattone a incrociare che gonfia l'angolo basso alla destra del portiere. Più fortunosa la rete conclusiva di Bonaventura, che a porta ormai sguarnita,  si coordina male e con il peso all'indietro calcia un pallone sporco, alto e lento che fa però in tempo a ricadere nello specchio della porta, per il definitivo 5a0. Nella girandola dei cambi, Innocente entra per Tilli, Olivieri per Viani, Agostini per Vieceli, Berrettoni per Trotta e Bonaventura per Duryasz. A fianco di ciascun giocatore troverete oggi due voti: il primo per la finale, il secondo per la stagione. Il Dall'Ara è una storia a sé.

ALBANESE 6,5 (voto stagionale 6,5). Ieri, dopo la partita, mi ha ricordato i "bambini" che faceva una volta. Me li ricordo eccome, Alfred. Ci puoi contare. E non me li ricordo solo io. Quindi dall'anno prossimo voglio che ritorni a quei livelli, perché qui c'è gente che non ti ha mai visto giocare come sai. E mi annoio tremendamente a dover ripetere che sai fare ben altro. Nella Finale Alfred rimane quasi inoperoso ma a parte due prese non proprio immediate si fa trovare pronto sulle poche palle che arrivano dalle sue parti.

CURATOLA 7,5 (voto stagionale 8,5). Partita di sostanza, qualità e intelligenza tattica. Stagione impagabile per continuità (di allenamento e di rendimento), per l'esempio dato ai compagni e per una fascia di capitano portata come si conviene. Giù il cappello, davvero.

STEFANIZZI 7+ (voto stagionale 8). Insuperabile nella finale dei play off, chiude in crescendo una stagione che l'ha visto in qualche momento giocare un po' al di sotto delle sue possibilità. Bilancio comunque positivo per il difensore salentino, che si carica sul groppone un grosso lavoro e aiuta chi gli sta davanti a giocare più sereno e rilassato. Durante alcuni allenamenti - specie nella prima fase della stagione - lavora in maniera perfettibile, pur correndo sempre molto. Speriamo comunque che non ce lo rubi Parigi...

BALDI 9 (voto stagionale 7,5). Finale devastante, nella quale Alessio non sbaglia un colpo, prende tutti i palloni che gli capitano a tiro, e nell'uno contro uno non lascia andare via nessuno. Sempre sicuro nel liberare la zona calda e abilissimo nella circolazione bassa del pallone. Stagione come al solito complicata da infortuni e dolori vari che lo costringono a giocare in maniera sporadica e discontinua. Alessio però rimane sempre in gruppo e quando serve fa anche il portiere.

INNOCENTE 6,5 (voto stagionale 7+). Entra per fare il terzino e fa l'esterno alto. Siamo quattro a zero e va bene così, va'. è fra quelli che durante si allena di più e gli va riconosciuto un indiscusso attaccamento alla maglia. Nel corso della stagione, la concentrazione in partita si vede solo a tratti. Colonna storica del Pratello, che c'era il primo anno e c'è ancora oggi.

VIANI 7- (voto stagionale 7+). In copertura impiega qualche minuto a prendere bene le misure del proprio dirimpettaio ma non rischia nulla e dopo poco blinda tutti i varchi. Poco lucido sulle rimesse laterali, gioca però con precisione crescente i propri palloni, prediligendo un passaggio rasoterra verso il taglio della punta che andrebbe valorizzato più sistematicamente con lo scarico veloce della punta sul mediano e l'apertura di quest'ultimo verso l'esterno alto. Comincia la stagione da centrocampista d'interdizione, giocando spesso da interno nel rombo della prima fase del campionato. Gli mancano però i tempi per giocare in quella zona del campo ed ha invece caratteristiche manovriere che riescono a esprimersi bene in difesa, anche se impara un po' tardi a giocare con la testa alta. Si allena con giudizio ma la sua presenza ad allenamenti e partite risente di un'agenda che va riorganizzata nelle sue priorità. Sempre che gli interessi, da grande, fare il calciatore.

TILLI 7+ (voto stagionale 8), Ha il coraggio di calciare un rigore per stomaci forti e lo trasforma alla grande, gonfiando la rete sotto l'incrocio dei pali. Bellissima un'apertura per De Biagi nel primo tempo. Stagione di sacrificio, con un lavoro che lo costringe a trasferte massacranti e ad assenze forzate. Quando c'è, Primo si allena però sempre con umiltà, silenzio e abnegazione, caratteristiche che in questo gruppo devono diventare molto più condivise se vogliamo vincere ancora qualcosa di importante.

MARASTONI 7+ (voto stagionale 9). Gioca la finale su livelli leggermente inferiori a quelli visti nelle ultime due partite ma si esprime, comunque, su standard che ai nostri livelli non possono essere replicati da nessun altro. Il suo voto, dunque, è relativo alle sue possibilità, non ai valori assoluti visti in campo. Nel primo tempo tarda un paio di passaggi e si fa ostruire il calcio ma è sempre rapido nei recuperi e garantisce una corsa che funge da collante onnipresente fra tutti i reparti. è l'acquisto che cambia la stagione del Pratello e parte di questa promozione è senz'altro farina del suo sacco.

TROTTA 8- (voto stagionale 8,5). Finale di altissimo livello. Va subito in goal, crea continue situazioni di superiorità numerica, non toglie mai la gamba dai contrasti, garantisce un'ottima circolazione della palla e tiene in ordine la manovra anche quando la vittoria acquisita rischierebbe di far sbragare tutto quanto. Entra in gruppo a girone d'andata ormai inoltrato ma ne diventa immediatamente un elemento fondamentale, in campo e fuori. Uomo squadra che nonostante la giovane età mostra serietà e consapevolezza motivata dei propri mezzi. Un futuro capitano.

DE BIAGI 7,5 (voto stagionale 8,5). Gioca la finale come se fosse la più semplice delle partite e tutte le volte che si trova a fronteggiare un avversario si capisce che per lui è semplice davvero. Poco innescato nel primo tempo, quando pure mette l'assist per Vieceli, entra maggiormente nel vivo durante la ripresa, procurandosi un rigore e massacrando la fascia avversaria fino al momento in cui l'ingresso di Innocente lo costringe a scalare terzino. Tesserato all'inizio dell'anno, De Biagi si presenta come libero e non giocherà mai in quel ruolo. Impiegato sulla fascia, mostra tutte le sue potenzialità tecniche e atletiche. Continuo negli allenamenti, dà l'impressione di conoscere abbastanza bene regole e funzionamenti di uno spogliatoio di calcio.

OLIVIERI 7 (voto stagionale 7+). Prima esterno e poi centrale di centrocampo, Tommaso gestisce con maturità una fase della partita in cui è importante rimanere concentrati per onorare fino in fondo l'impegno. Ci riesce con la corsa ma anche con la tecnica, che si evidenzia in alcune precise aperture per l'azione fluidificante di Curatola e, poi, di Berrettoni. Anche lui è fra quelli più continui negli allenamenti e pur essendo una persona di dubbio gusto calcistico si esprime su livelli accettabili, facendo molto spogliatoio. Troppo spesso, però, cazzeggia in allenamento quando si passa alla parte tecnico-tattica, i cui esercizi svolge sovente con sufficienza e disattenzione.

BERRETTONI 7- (voto stagionale s.v.). Troppo lento e imbolsito per la sua età, Andrea ha piedi buoni con cui potrebbe combinare cose egregie se solo si muovesse con i tempi giusti, tendenzialmente 1) prima e 2) più velocemente. Buoni, comunque alcuni fraseggi e alcune palle in profondità per le punte che tagliano.

VIECELI 8- (voto stagionale 9,5). Assist e goal nel primo tempo, più manovriero nella ripresa, sempre in partita. un fastidio gli impedisce di calciare il rigore che potrebbe valergli l'ennesima doppietta. Nonostante i molti acciacchi e la condizione fisica che non riesce mai ad essere coltivata con la necessaria continuità, il Kaiser archivia questa stagione dopo aver segnato una notevole quantità di goal che hanno tenuto il Pratello a galla e, nel finale di stagione, regala alcune prestazioni veramente splendide. Assieme a Tilli, è uno di quelli che si allena meglio, con la mentalità giusta e la voglia di fare senza la quale non si va da nessuna parte.

DURYASZ 7,5 (voto stagionale 7,5). Prezioso lavoro di protezione della palla che aiuta a far salire la squadra e in più di un'occasione costringe al fallo gli avversari. Alleggerisce i carichi di lavoro a Vieceli, sfiora il goal su azione, si procura un penalty e lo trasforma nella maniera in cui secondo me si deve calciare un rigore. Ottimo acquisto di gennaio che infoltisce il parco punto e ne accresce il tasso tecnico e atletico. Grande disponibilità, spirito di sacrificio e simpatia che lo aiutano ad ambientarsi immediatamente nel gruppo, diventandone una colonna portante. Pur essendo merito mio solo in minima parte, è bello sentir dire a qualcuno: "Cazzo, qui mi è tornata la voglia di giocare".

BONAVENTURA 7 (voto stagionale 7+). Entra e segna, a dimostrazione del fatto che la porta la vede e, quando non la vede, almeno si butta (nel calcio si fa anche questo, non vuol dire essere "fanatici" o altro. Se non vi piace andate a cacare su un campo di Rugby). Si crede molto più forte di quello che in realtà e però questa spavalderia gli consente di affrontare a muso duro qualunque avversario e talora di giocargli qualche brutto scherzo. il tiro con cui segna è però impresentabile.

AGOSTINI 6,5 (voto stagionale 6,5). Cerca di trovare il varco giusto per gli inserimenti ma con i propri movimenti disegna archi troppo ampi o divergenti rispetto alla porta ed è quasi sempre fuori asse rispetto alla verticalizzazione. Meglio quando viene incontro, protegge palla e scarica. Ha giocato poco ma si è allenato molto. Deve ancora superare la parte psicologica dell'infortunio ma per ritornare a livelli apprezzabili è necessario un altro tono muscolare e un'altra reattività, soprattutto nel breve e nel cambio di direzione. Ottimo elemento per lo spogliatoio del Pratello FC.

BARTOLACELLI (voto stagionale 6). Quando ha potuto c'è stato. Non è poco.

FRANCO (voto stagionale 6). Valori tecnici medio-alti e buone prestazioni ma il voto si ferma qui per una condotta impropria e per poca umiltà nell'accettazione di alcune scelte. La testa calda del portiere, in questo caso, si è vista fin troppo bene.

LANZELLOTTO (voto stagionale 8,5). Finché rimane in campo è una sicurezza, ma riesce ad esserlo anche quando il crociato lo abbandona. Resta al fianco della squadra, lavora fianco a fianco con lo staff tecnico, fornisce preziosissimi suggerimenti al Mister, si fa carico dell'80% dell'organizzazione e della logistica e, in definitiva, molto semplicemente, se non fosse per lui questo bel giocattolino che si chiama Pratello manco ci sarebbe.

BORRREGGINE (voto stagionale 8-). Deve imparare ad essere un leader. Non è detto che la faccia. è un uomo spogliatoio, che tiene alto il morale e sa scherzare quando serve, ma in campo è troppo silenzioso. è un peccato, però, non capitalizzare con un'altra mentalità il tasso tecnico delle sue giocate. Nel "meno", però, entra anche un atteggiamento troppo passivo, rinunciatario, rilassato e fancazzista durante gli allenamenti. Anche se lui, ovviamente, direbbe che ci arriva dopo una giornata di lavoro vero, mica come Curatola che alle 13 è già lì a farsi le seghe.

MARTINSEN (voto stagionale 6+) Troppo discontinua la sua presenza ad allenamenti e partite. Ovviamente i motivi - lavoro e famiglia - sono serissimi, ma la sensazione è che con un po' di applicazione in più si potrebbero ottenere risultati di gran lunga migliori. A farmelo pensare è quella grinta e quella corsa da vendere, che questo ragazzino classe 1978 (quest'anno sono 35), butta sul campo tutte le volte che entra, anche se non si allena da un casino, anche se ha male, anche se gli sparano nelle gambe. GRRRRRRRR.

TIRELLI (voto stagionale 6+). Gli diamo il voto perché gli vogliamo bene ma nel complesso, vuoi per studiare vuoi perché impegnato a non morire, è mancato troppo a lungo. Se il Pratello insisterà con questo modulo, assolutamente calzante per le sue caratteristiche, e se la sua continuità raggiungerà livelli decenti, non è escluso che possa e sappia ritagliarsi un futuro da protagonista nel Pratello che verrà.

ALBIANI (voto stagionale 5-). Insiste per tornare e poi quando lo fa si allena in maniera distratta, capendo gli esercizi solo a intermittenza e amalgamandosi poco nel gruppo. A un certo punto sparisce di nuovo e non se ne hanno più notizie. Una scommessa persa da parte di Mister Lucatti.

D'ARIENZO (voto stagionale 6-). Ricorderò finché campo l'espressione di uno a cui dici che parte titolare e che ti risponde che non se l'aspettava (quasi un po' scocciato per non potersene stare seduto comodamente in panchina). Vabbè. Peccato perché non sarebbe affatto scarso. Ma si allena col contagocce, senza pianificazione e, quando lo fa, mai con la giusta mentalità. Intende il calcio come un hobby fra gli altri, non come una vera passione e temo che questo gli impedisca di diventare qualcosa di più di uno che ogni due mesi ti fa vedere qualcosa di buono.

D'ADAMO (voto stagionale 4). Un giorno mi prende da parte e mi fa: "Edo, torno". Wow, dico io. Bello, son contento. Viene, fa due allenamenti e poi non lo vede più nessuno.

GRANDINETTI (voto stagionale 5.5) Alcune assenze sono giustificate, altre - e lo sa anche lui - no. Queste qui non sono tollerabili. In nessun modo. Quando si allena e viene stimolato a dovere, mostra di saper combinare anche qualcosa di interessante, ma si tratta di poche perline smarrite nell'indolenza.

GATTI (voto stagionale 8). Lotta come un leone per restare in gruppo, si allena correndo con le suole diverse, sul morbido, ovunque il suo fastidio possa in qualche modo danneggiarlo di meno. Per un po', eroicamente, resiste. Poi, comprensibilmente, molla la presa. Siamo convinti, però, che tornerà presto con noi. Un signor mediano, sempre utile alla causa giallonera.

LEMMO (voto stagionale 7-). Nella prima fase del campionato si allena molto ma non gioca quasi mai a livelli accettabili. Col tempo affiora in lui una stanchezza sempre più preoccupante, che diventa quasi patologica e lo costringe anzitempo al ritiro dal campionato. Io al ritorno del giaguaro, però, ci spero sempre.

SCHIAVO (voto stagionale 7-). Non è più il leone di due anni fa, ma c'è il suo fondamentale zampino nella prima vittoria stagionale al Cavina. Si allena poco e male, preso dalla figa e dall'imminente partenza per Roma, dove è preso da altra figa. Gli vogliamo sempre bene.

COLONNA (voto stagionale 5,5). Parte convinto, si allena molto, si applica, ma molla troppo presto, anche lui per questioni personali. Fino a quel momento non ha avuto modo di esprimersi, in campo e in partita, su livelli apprezzabili. Peccato. Un piacere vederlo sugli spalti per la finale.

D'AMATO (voto stagionale 8+). Brillante in partita e negli allenamenti, per buona parte della stagione si fa carico del centrocampo giallonero e lo culla come una balia amorevole. Il movimento di questa culla, però, è quasi sempre da destra a sinistra e ritorno. Ogni tanto bisogna andare anche in avanti. Quando ci prova, diventa devastante, comprese le sue sortite palla al piede e i bei goal realizzati. Peccato per l'infortunio alla caviglia che lo costringe alla resa quando la stagione entra nel vivo.

CARROZZA (voto stagionale 7,5). Stagione complicata per Carro, che fatica a trovare gli stimoli d'un tempo ma non molla mai il gruppo e cerca anzi di dargli nuova linfa proponendo di sua spontanea volontà che la fascia di capitano passi a Curatola. In campo alterna momenti di grinta leonina a fasi di stanca (soprattutto mentale), che un tempo non si vedevano. Il Mister cerca di reinventarlo ala per sfruttarne alcune caratteristiche pressoché uniche e, soprattutto, per sollevarlo dall'onere di un goal che fatica ad arrivare con continuità. L'operazione riesce solo in parte ma Carro rimane comunque attaccato allo spogliatoio e alla squadra, dando un contributo fondamentale a questa promozione.

TRIGGIANI (voto stagionale 5,5) Gigi, dove cazzo sei? Torna! Una foglia morta al mese mi serve. anche solo per il Karma.

PEGOLO, DI MARCO E LANZELLOTTO T. 10. Giganteschi. Mi hanno aiutato in una maniera che mi è difficile descrivere. Grazie davvero.

PUBBLICO 10. Piano piano l'abbiamo recuperato quasi tutto. speriamo che rimanga con noi perché l'anno prossimo ne avremo bisogno.

Ringrazio tutti, giocatori, tifosi e dirigenti per la fiducia e la pazienza nei miei confronti. In più momenti, durante l'anno, ci sarebbero stati gli estremi per chiedermi gentilmente di farmi da parte. Abbiamo vinto, certo, ma non me ne sono dimenticato. Quindi la vittoria è per voi che ci avete creduto, a volte persino più di me.









lunedì 3 giugno 2013

IL PratelloFC è in supereccellenza!

I ragazzi di Mister Lucatti battono il Calcara 5a0 (trotta,vieceli,Tilli,Duryasz e Bonaventura)

domenica 2 giugno 2013

FINALE PLAY-OFF. CONVOCAZIONI. PRATELLO FC vs Calcara Samoggia

Lunedì 3 giugno.
Ore 21.
Stadio Alberto Mario, Bologna.

Il Pratello FC affronta il Calcara Samoggia nella finale dei play off del campionato amatoriale di eccellenza 2012-2013.

In palio, molto semplicemente, la promozione in Super Eccellenza.

I gialloneri dovranno farsi trovare alle ore 20 in Piazzale Atleti Azzurri d'Italia, carichi come bombe.

PORTIERI
Albanese

DIFENSORI
Viani
Stefanizzi
Borreggine
Curatola
Baldi

CENTROCAMPISTI
De Biagi
Marastoni
Trotta
Tilli
Innocente
Carrozza
Olivieri

ATTACCANTI
Vieceli
Bonaventura
Duryasz
Agostini

DIRIGENTI
Lucatti
Di Marco
Pegolo
Lanzellotto T.
D'Amato

I convocati sono 17.
Giunti al punto in cui ci troviamo non dovrei nemmeno aggiungerlo, ma visto che siamo amatori lo faccio ugualmente: uno di voi non potrà sicuramente entrare perché i cambi sono cinque.
Se qualcuno non ha intenzione di affrontare questa eventualità, non ha che da dirmelo e verrà immediatamente tolto dalla lista.
Se può aiutarvi, sappiate che in occasione di una partita come quella di domani, per quanto mi riguarda, pagherei per avere semplicemente indosso la maglia giallonera.

Vamos Pratello!

sabato 1 giugno 2013

PRATELLO 4 - Universal 3, ci vediamo in finale!

Quando sei sotto 3a1 al quinto minuto del secondo tempo, in semifinale dei play-off, contro un avversario che in campionato ti ha battuto sia all’andata che al ritorno, bè, i pensieri che si affollano nella tua testa non sono propriamente rosei. Molti di questi, per altro, non possono essere riportati in pubblico. Il Pratello FC però ce l’ha fatta. Si è preso il suo tempo, tutto il tempo che era necessario prendersi. Ha accorciato le distanze, ha pareggiato e al terzo dei cinque minuti di recupero accordati dall’arbitro ha siglato con Trotta il goal che vale la qualificazione alla Finale di lunedì 3 giugno. L’impresa, inutile dirlo, è di quelle epiche. Il suo valore è incrementato dal fatto che raggiungere il 3a3 avrebbe comunque comportato l’eliminazione dei gialloneri, perché il Pratello FC ha terminato il campionato alle spalle dell’Universal (10 punti la distanza fra le due squadre, rispettivamente quinta e seconda) e questo consentiva, di diritto, agli avversari di passare il turno con il solo pareggio. Può sembrare, in fondo, un dettaglio ma nella testa di chi deve recuperare è piuttosto ingombrante e oppressiva l’idea di dover fare – NECESSARIAMENTE – tre goal in meno di un tempo. Il Pratello, da questo punto di vista, ha forse avuto il merito di aggirare il problema, non pensarci e continuare a fare il suo porco lavoro, forte di una condizione atletica che alla distanza ha dato i suoi frutti, a fronte di un avversario ben disposto in campo ma via via più stanco e, negli ultimi venti minuti, quasi sempre all’angolo. Albanese fra i pali; difesa a quattro con Viani a sinistra, Borreggine e Stefanizzi al centro e capitan Curatola a destra; davanti a loro il centrocampo in linea è composto da De Biagi, esterno di sinistra, Marastoni e Trotta perni centrali e Carrozza sulla destra. Davanti il Kaiser Vieceli è affiancato dal riconfermato Bonaventura. Una serata di tensioni laceranti si annuncia in realtà nel migliore dei modi: al terzo minuto, Vieceli sfonda da sinistra, supera un avversario sulla linea di fondo, rientra sul destro e insacca per l’uno a zero. Festa grande in panchina e sugli spalti, ma è solo l’antipasto di una sfida che metterà a dura prova le coronarie di mister Lucatti e dell’intera truppa giallonera. Le occasioni non mancano, né da una parte né dall’altra. Ne costruisce di più, senz’altro, il Pratello, ma anche l’Universal non scherza e coglie un legno clamoroso a pochi passi dalla porta. Un fallo di mano discutibile costa il rigore che permette all’Universal di riportarsi in parità. In mezzo al campo il predominio territoriale è di marca tendenzialmente giallonera ma il Pratello concede troppo spazio ai due soli temi offensivi degli avversari: il movimento – intelligente ed efficace – del numero 9, che si stacca dalla linea delle punte e gioca un’infinità di palloni e la percussione del numero 7 sulla fascia destra. Entrambi i temi vengono poi convogliati nella soluzione offensiva privilegiata, cioè sul numero 20, che come già in campionato mostra un repertorio tecnico e tattico di assoluto valore. Dopo essersi fatto parare a terra un tiro ampiamente rivedibile (occasione di lusso su svarione difensivo), Vieceli – sempre sull’1a1 si produce in un’azione spettacolare che lo porta, dribblando alcuni avversari, a convergere dalla sinistra verso il centro e a concludere in maniera forse un po’ sporca verso la porta: il goal è però precluso dal palo. Poco efficace sui calci piazzati, il Pratello dà comunque l’impressione di poter tornare in partita ma ci mette un po’ ad assicurare la giusta velocità e la giusta continuità ai cambi di gioco che il 4-4-2 richiede ed esige e che, nel caso specifico, consentirebbero a pendolino De Biagi di essere innescato con una frequenza più apprezzabile. Tutt’altro che malvagi, comunque, i due o tre lanci che gli riserva Marastoni. Con un’azione quasi speculare a quella del palo di Vieceli, il numero 20 avversario trova invece – dopo aver sfruttato un passo falso di un difensore giallonero – la via del 2a1. è un gran goal e il Pratello accusa un po’ il colpo, non riuscendo – fino alla fine del primo tempo – a giocare come vorrebbe. La manovra, pur non perdendo di ritmo, è spesso compassata e a centrocampo Trotta commette una quantità elefantiaca di errori. Si registra l’uscita dal campo dell’acciaccato Carrozza, dolorante a un ginocchio e rilevato da Tilli, che senza variazioni tattiche si sistema sulla fascia destra di centrocampo, producendosi in qualche traversone interessante ma – nella prima fase della sua partita - senza incidere veramente nella manovra. Nell’intervallo si calda Duryasz, che dal primo minuto del secondo tempo, prenderà il posto di Bonaventura. Il mister cerca di calmare animi che, per altro anche in panchina, hanno finito per scaldarsi troppo, togliendo lucidità a un gioco che non può assolutamente farne a meno. L’invito ad un maggior controllo della fase difensiva si accompagna a un generale incoraggiamento, perché da giocare ci sono ancora 40 minuti più recupero e nulla è perduto. Peccato però che la ripresa si apre con un altro rigore, sempre a favore dell’Universal ma questa volta solare e sacrosanto. Il bomber avversario cambia palo ma il risultato non cambia: rincorsa corta e goal. 3a1. è il momento più buio della partita ed è importante dare subito un segnale di riscossa. Per passare il turno servono tre goal e il primo bisogna farlo immediatamente. Il Pratello purtroppo non ci riesce e con diversi uomini commette errori gravi, talora addirittura grossolani, davanti alla porta, che fanno pensare a molti – in campo e fuori – che la giornata sia di quelle nere e nefaste. E invece Marastoni portandosi a rimorchio dell’attacco, raccoglie una sponda del Kaiser e dal limite fa partire – di prima - una fucilata che si insacca a mezz’altezza sul secondo palo. Sul 2a2, gli animi tornano a rinfrancarsi, anche se mancano solo 18 minuti alla fine e ci sono ancora due goal da segnare. Viani esce per Baldi, che si sistema in difesa a sinistra per poi slittare al centro quando Innocente rileva Borreggine e va fare il terzino. Al ventesimo, però, l’Universal comincia a manifestare segni di cedimento fisico che lo portano dapprima a non rifornire più i propri bravi attaccanti e, col tempo, a patire in maniera decisiva le folate del Pratello che con Curatola a destra e De Biagi a sinistra attacca senza paura la profondità. Sale in cattedra anche Tilli, che interpreta in maniera brillante il proprio ruolo, convergendo verso il centro ed esibendosi in ottimi uno-due, soprattutto con Trotta, che sembra piano piano rientrato in partita. È proprio questo, infatti, l’asse dal quale scaturisce il goal del Pareggio. Tilli attacca verso il centro, palla al piede, lo spazio lasciato vacante dalla mediana avversario, vede il taglio di Trotta e lo serve con un rasoterra preciso: Trotta calcia basso sul primo palo e il Pratello agguanta il pari. Ancora però non basta e gli errori sottoporta continuano impietosi a strappare madonne e bestemmie alla panchina giallonera. Entra Agostini al posto di Stefanizzi: Trotta scende in difesa, Tilli si accentra al fianco di Marastoni, Duryasz va a fare l’esterno di destra a centrocampo e l’attaccante spezino si sistema davanti con Vieceli. Sono di Agostini e Duryasz, in particolare, gli errori forse più macroscopici che potrebbero dare alla partita un altro sapore. Quando tutto sembra perduto e l’orologio segna già il terzo dei cinque minuti di recupero concessi, ecco invece che Trotta si sgancia dalla difesa, incontra una palla vagante e rimbalzante a 25 metri dalla porta e con un collo pieno a spiovere centra il bersaglio insaccando nel sette. Il delirio più totale. Panchina e giocatori si trovano mescolati in un amplesso brutale che scaraventa Trotta contro le reti di recinzione. Il triplice fischio consente ai ragazzi di ringraziare il pubblico caloroso che li ha sostenuti fino alla fine e apre, finalmente, la danza delle birre. Al Pratello, ovviamente.
  ALBANESE 6+. Incolpevole sui due rigori, ha di fronte a sé uno dei migliori attaccanti del campionato, che infatti riesce a superarlo anche su palla in movimento.
  CURATOLA 7-. Qualche leggerezza difensiva ma anche recuperi e diagonali importanti, unite a una proiezione offensiva devastante, che non consente agli avversari di ripiegare in tempo e in ordine. Non male alcuni traversoni.
STEFANIZZI 7-. è molto più concentrato di altre volte. Sente la partita ma la interpreta con la giusta attenzione. Dopo aver rilanciato lungo, però dovrebbe invitare i compagni a salire con più velocità. Poderoso negli stacchi aerei.
BORREGGINE 7. Ingaggia un duello snervante con il numero 20 e nell’uno contro uno gli fa vedere di cosa è capace. Ogni tanto gli va bene, ogni tanto no, ma è comunque in partita fino al momento della sostituzione.
VIANI 6,5 Coriaceo e ostinato nei contrasti, soffre un po’ gli inserimenti del 7 ma partecipa con buona lucidità alla costruzione del gioco.
INNOCENTE 6,5. Partita di contenimento e sacrificio, che lo vede schierato terzino sinistro nel corso del secondo tempo. Buoni contenuti caratteriali al servizio della squadra.
BALDI 7- Quest’anno gli è mancata la continuità per via degli infortuni ma ieri sembrava perfettamente a suo agio. Solita scelta esemplare nei tempi dell’anticipo.
MARASTONI 8. Giganteggia in mezzo al campo, lotta come un leone su tutti i palloni, serve palle lunghe molto belle per De Biagi, dialoga altrettanto bene con Vieceli e trova un gran goal da fuori. TROTTA 8,5. Primo tempo da ricovero. Irriconoscibile, sbaglia qualunque cosa. Nel secondo tempo, dopo essersi mangiato un goal a due metri dalla linea di porta, cambia il disco e infila due reti splendide. La seconda, che vale la finale, è clamorosa.
CARROZZA 6. Non brilla e risente di alcuni dolorini. Un ulteriore infortunio al ginocchio lo costringe a uscire quasi subito.
TILLI 7. Entra timido, col freno a mano tirato e molti colpi trattenuti in canna. Quando sale in cattedra, Trotta segna grazie a lui e la partita prende un’altra piega. In crescendo.
DE BIAGI 7+. Molti chilometri all’attivo e uno spirito battagliero che teme pochi confronti. Molto interessanti alcune palle verso il centro, soprattutto nella ripresa. Quasi invincibile quando punta l’uomo palla al piede.
VIECELI 7+. Dilaniato dai crampi, resta in campo fino alla fine. Segna un gran bel goal in apertura, se ne mangia almeno due, trova un palo al termine di una grande azione e gioca bene con i compagni.
BONAVENTURA 6+. Corre molto ma combina pochino. Esce a metà partita e la faccia è quella di uno abbastanza stanco.
DURYASZ 6,5 Bruttissimo errore sottoporta ma Robert ci mette comunque del gran cuore e regala al pubblico una partita di buoni contenuti tecnici e tattici. Abile anche quando viene schierato a destra a centrocampo nel finale.
AGOSTINI 6+. Erroraccio davanti al portiere, nel tentativo di trovare un pallonetto cui sarebbe meglio preferire una bella staffilata ignorante. La maniera con la quale lotta, però, migliora di partita in partita, segno di una sicurezza che potrebbe tornare a livelli accettabili dopo l’infortunio al ginocchio.
SANGERMANO 9. IL MIGLIORE. L’uomo in più per il Pratello.
PUBBLICO 10. Immensi, davvero. Grazie