sabato 1 giugno 2013

PRATELLO 4 - Universal 3, ci vediamo in finale!

Quando sei sotto 3a1 al quinto minuto del secondo tempo, in semifinale dei play-off, contro un avversario che in campionato ti ha battuto sia all’andata che al ritorno, bè, i pensieri che si affollano nella tua testa non sono propriamente rosei. Molti di questi, per altro, non possono essere riportati in pubblico. Il Pratello FC però ce l’ha fatta. Si è preso il suo tempo, tutto il tempo che era necessario prendersi. Ha accorciato le distanze, ha pareggiato e al terzo dei cinque minuti di recupero accordati dall’arbitro ha siglato con Trotta il goal che vale la qualificazione alla Finale di lunedì 3 giugno. L’impresa, inutile dirlo, è di quelle epiche. Il suo valore è incrementato dal fatto che raggiungere il 3a3 avrebbe comunque comportato l’eliminazione dei gialloneri, perché il Pratello FC ha terminato il campionato alle spalle dell’Universal (10 punti la distanza fra le due squadre, rispettivamente quinta e seconda) e questo consentiva, di diritto, agli avversari di passare il turno con il solo pareggio. Può sembrare, in fondo, un dettaglio ma nella testa di chi deve recuperare è piuttosto ingombrante e oppressiva l’idea di dover fare – NECESSARIAMENTE – tre goal in meno di un tempo. Il Pratello, da questo punto di vista, ha forse avuto il merito di aggirare il problema, non pensarci e continuare a fare il suo porco lavoro, forte di una condizione atletica che alla distanza ha dato i suoi frutti, a fronte di un avversario ben disposto in campo ma via via più stanco e, negli ultimi venti minuti, quasi sempre all’angolo. Albanese fra i pali; difesa a quattro con Viani a sinistra, Borreggine e Stefanizzi al centro e capitan Curatola a destra; davanti a loro il centrocampo in linea è composto da De Biagi, esterno di sinistra, Marastoni e Trotta perni centrali e Carrozza sulla destra. Davanti il Kaiser Vieceli è affiancato dal riconfermato Bonaventura. Una serata di tensioni laceranti si annuncia in realtà nel migliore dei modi: al terzo minuto, Vieceli sfonda da sinistra, supera un avversario sulla linea di fondo, rientra sul destro e insacca per l’uno a zero. Festa grande in panchina e sugli spalti, ma è solo l’antipasto di una sfida che metterà a dura prova le coronarie di mister Lucatti e dell’intera truppa giallonera. Le occasioni non mancano, né da una parte né dall’altra. Ne costruisce di più, senz’altro, il Pratello, ma anche l’Universal non scherza e coglie un legno clamoroso a pochi passi dalla porta. Un fallo di mano discutibile costa il rigore che permette all’Universal di riportarsi in parità. In mezzo al campo il predominio territoriale è di marca tendenzialmente giallonera ma il Pratello concede troppo spazio ai due soli temi offensivi degli avversari: il movimento – intelligente ed efficace – del numero 9, che si stacca dalla linea delle punte e gioca un’infinità di palloni e la percussione del numero 7 sulla fascia destra. Entrambi i temi vengono poi convogliati nella soluzione offensiva privilegiata, cioè sul numero 20, che come già in campionato mostra un repertorio tecnico e tattico di assoluto valore. Dopo essersi fatto parare a terra un tiro ampiamente rivedibile (occasione di lusso su svarione difensivo), Vieceli – sempre sull’1a1 si produce in un’azione spettacolare che lo porta, dribblando alcuni avversari, a convergere dalla sinistra verso il centro e a concludere in maniera forse un po’ sporca verso la porta: il goal è però precluso dal palo. Poco efficace sui calci piazzati, il Pratello dà comunque l’impressione di poter tornare in partita ma ci mette un po’ ad assicurare la giusta velocità e la giusta continuità ai cambi di gioco che il 4-4-2 richiede ed esige e che, nel caso specifico, consentirebbero a pendolino De Biagi di essere innescato con una frequenza più apprezzabile. Tutt’altro che malvagi, comunque, i due o tre lanci che gli riserva Marastoni. Con un’azione quasi speculare a quella del palo di Vieceli, il numero 20 avversario trova invece – dopo aver sfruttato un passo falso di un difensore giallonero – la via del 2a1. è un gran goal e il Pratello accusa un po’ il colpo, non riuscendo – fino alla fine del primo tempo – a giocare come vorrebbe. La manovra, pur non perdendo di ritmo, è spesso compassata e a centrocampo Trotta commette una quantità elefantiaca di errori. Si registra l’uscita dal campo dell’acciaccato Carrozza, dolorante a un ginocchio e rilevato da Tilli, che senza variazioni tattiche si sistema sulla fascia destra di centrocampo, producendosi in qualche traversone interessante ma – nella prima fase della sua partita - senza incidere veramente nella manovra. Nell’intervallo si calda Duryasz, che dal primo minuto del secondo tempo, prenderà il posto di Bonaventura. Il mister cerca di calmare animi che, per altro anche in panchina, hanno finito per scaldarsi troppo, togliendo lucidità a un gioco che non può assolutamente farne a meno. L’invito ad un maggior controllo della fase difensiva si accompagna a un generale incoraggiamento, perché da giocare ci sono ancora 40 minuti più recupero e nulla è perduto. Peccato però che la ripresa si apre con un altro rigore, sempre a favore dell’Universal ma questa volta solare e sacrosanto. Il bomber avversario cambia palo ma il risultato non cambia: rincorsa corta e goal. 3a1. è il momento più buio della partita ed è importante dare subito un segnale di riscossa. Per passare il turno servono tre goal e il primo bisogna farlo immediatamente. Il Pratello purtroppo non ci riesce e con diversi uomini commette errori gravi, talora addirittura grossolani, davanti alla porta, che fanno pensare a molti – in campo e fuori – che la giornata sia di quelle nere e nefaste. E invece Marastoni portandosi a rimorchio dell’attacco, raccoglie una sponda del Kaiser e dal limite fa partire – di prima - una fucilata che si insacca a mezz’altezza sul secondo palo. Sul 2a2, gli animi tornano a rinfrancarsi, anche se mancano solo 18 minuti alla fine e ci sono ancora due goal da segnare. Viani esce per Baldi, che si sistema in difesa a sinistra per poi slittare al centro quando Innocente rileva Borreggine e va fare il terzino. Al ventesimo, però, l’Universal comincia a manifestare segni di cedimento fisico che lo portano dapprima a non rifornire più i propri bravi attaccanti e, col tempo, a patire in maniera decisiva le folate del Pratello che con Curatola a destra e De Biagi a sinistra attacca senza paura la profondità. Sale in cattedra anche Tilli, che interpreta in maniera brillante il proprio ruolo, convergendo verso il centro ed esibendosi in ottimi uno-due, soprattutto con Trotta, che sembra piano piano rientrato in partita. È proprio questo, infatti, l’asse dal quale scaturisce il goal del Pareggio. Tilli attacca verso il centro, palla al piede, lo spazio lasciato vacante dalla mediana avversario, vede il taglio di Trotta e lo serve con un rasoterra preciso: Trotta calcia basso sul primo palo e il Pratello agguanta il pari. Ancora però non basta e gli errori sottoporta continuano impietosi a strappare madonne e bestemmie alla panchina giallonera. Entra Agostini al posto di Stefanizzi: Trotta scende in difesa, Tilli si accentra al fianco di Marastoni, Duryasz va a fare l’esterno di destra a centrocampo e l’attaccante spezino si sistema davanti con Vieceli. Sono di Agostini e Duryasz, in particolare, gli errori forse più macroscopici che potrebbero dare alla partita un altro sapore. Quando tutto sembra perduto e l’orologio segna già il terzo dei cinque minuti di recupero concessi, ecco invece che Trotta si sgancia dalla difesa, incontra una palla vagante e rimbalzante a 25 metri dalla porta e con un collo pieno a spiovere centra il bersaglio insaccando nel sette. Il delirio più totale. Panchina e giocatori si trovano mescolati in un amplesso brutale che scaraventa Trotta contro le reti di recinzione. Il triplice fischio consente ai ragazzi di ringraziare il pubblico caloroso che li ha sostenuti fino alla fine e apre, finalmente, la danza delle birre. Al Pratello, ovviamente.
  ALBANESE 6+. Incolpevole sui due rigori, ha di fronte a sé uno dei migliori attaccanti del campionato, che infatti riesce a superarlo anche su palla in movimento.
  CURATOLA 7-. Qualche leggerezza difensiva ma anche recuperi e diagonali importanti, unite a una proiezione offensiva devastante, che non consente agli avversari di ripiegare in tempo e in ordine. Non male alcuni traversoni.
STEFANIZZI 7-. è molto più concentrato di altre volte. Sente la partita ma la interpreta con la giusta attenzione. Dopo aver rilanciato lungo, però dovrebbe invitare i compagni a salire con più velocità. Poderoso negli stacchi aerei.
BORREGGINE 7. Ingaggia un duello snervante con il numero 20 e nell’uno contro uno gli fa vedere di cosa è capace. Ogni tanto gli va bene, ogni tanto no, ma è comunque in partita fino al momento della sostituzione.
VIANI 6,5 Coriaceo e ostinato nei contrasti, soffre un po’ gli inserimenti del 7 ma partecipa con buona lucidità alla costruzione del gioco.
INNOCENTE 6,5. Partita di contenimento e sacrificio, che lo vede schierato terzino sinistro nel corso del secondo tempo. Buoni contenuti caratteriali al servizio della squadra.
BALDI 7- Quest’anno gli è mancata la continuità per via degli infortuni ma ieri sembrava perfettamente a suo agio. Solita scelta esemplare nei tempi dell’anticipo.
MARASTONI 8. Giganteggia in mezzo al campo, lotta come un leone su tutti i palloni, serve palle lunghe molto belle per De Biagi, dialoga altrettanto bene con Vieceli e trova un gran goal da fuori. TROTTA 8,5. Primo tempo da ricovero. Irriconoscibile, sbaglia qualunque cosa. Nel secondo tempo, dopo essersi mangiato un goal a due metri dalla linea di porta, cambia il disco e infila due reti splendide. La seconda, che vale la finale, è clamorosa.
CARROZZA 6. Non brilla e risente di alcuni dolorini. Un ulteriore infortunio al ginocchio lo costringe a uscire quasi subito.
TILLI 7. Entra timido, col freno a mano tirato e molti colpi trattenuti in canna. Quando sale in cattedra, Trotta segna grazie a lui e la partita prende un’altra piega. In crescendo.
DE BIAGI 7+. Molti chilometri all’attivo e uno spirito battagliero che teme pochi confronti. Molto interessanti alcune palle verso il centro, soprattutto nella ripresa. Quasi invincibile quando punta l’uomo palla al piede.
VIECELI 7+. Dilaniato dai crampi, resta in campo fino alla fine. Segna un gran bel goal in apertura, se ne mangia almeno due, trova un palo al termine di una grande azione e gioca bene con i compagni.
BONAVENTURA 6+. Corre molto ma combina pochino. Esce a metà partita e la faccia è quella di uno abbastanza stanco.
DURYASZ 6,5 Bruttissimo errore sottoporta ma Robert ci mette comunque del gran cuore e regala al pubblico una partita di buoni contenuti tecnici e tattici. Abile anche quando viene schierato a destra a centrocampo nel finale.
AGOSTINI 6+. Erroraccio davanti al portiere, nel tentativo di trovare un pallonetto cui sarebbe meglio preferire una bella staffilata ignorante. La maniera con la quale lotta, però, migliora di partita in partita, segno di una sicurezza che potrebbe tornare a livelli accettabili dopo l’infortunio al ginocchio.
SANGERMANO 9. IL MIGLIORE. L’uomo in più per il Pratello.
PUBBLICO 10. Immensi, davvero. Grazie

10 commenti:

  1. Mi avete fatto emozionare, ve lo meritate.

    Bravi tutti!

    Lemmo

    PS
    ci vediamo lunedì a metà secondo tempo

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  2. Abbiamo fatto qualcosa di grande, ma manca un ultimo, stoico, eroico sforzo...pensate a quello che mi ha detto durante la partita di venerdì il loro 9 "Io sono sempre stato abituato a giocare in ben altre categorie, mica in un campionato di cani come questo...noi qua ci divertiamo, voi giocate da schifo e non vi divertite, fidati..."...beh, a parte il discorso di aver giocato in ben altre categorie (promozione? eccellenza? Bravo, sei proprio un fenomeno) che per me si può infilare nel culo, in finale, comunque vada, ci vanno i cani che non si divertono, mentre lui e i suoi 200 kg staranno sul divano a guardare "Chi l'ha visto" lunedì alle 21..magari parlano anche del loro 10, che a parte simulare, perdere tempo e prendere scarpate, venerdì ha fatto la sua solita figura del cazzo, senza vedere mai il pallone.

    Bravi tutti ma non abbiamo ancora fatto ancora nulla: domani concentrati e cazzo duro, giochiamocela a 1000, senza rimpianti.

    Scusate per il mio tiro inguardabile, vi assicuro che riprendere lo smalto dopo un infortunio come il mio è dura, ce la sto mettendo tutta, abbiate pazienza...se domani dovesse ricapitare l'occasione butto giù la porta cristo di quel dio.

    Vi amo torbidamente

    PMA

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  3. Quanti ne ho sentiti riempirsi la bocca con le categorie superiori...come se fosse l'unico,idiota...ma perché non vengono a dirle a me queste cose, mi dispiace solo non avergli potuto far vedere quanto si divertiva a giocare contro di me

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  4. Pietro ma ancora a dargli retta?
    sono anni che dicono che loro giocano per divertirsi ma
    1)vengono a provocarci sul blog.
    2)sistematicamente perdono e sclerano come degli invasati, gente anziana (alti profili eh.. gente che conta in società) che manca poco e gli scoppia la vena per quanto rosica ed è incazzata.
    Io non ci stavo a perdere quando giocavo in giardino sull'asfalto... figurati ora.
    E poi io personalmente venerdì dopo la partita mi sono divertito un casino insieme a una trentina di amici del pratello fc.... loro boh?

    toni

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  5. Lo so Toni hai ragione...comunque sai cosa gli ha detto l'arbitro dopo il 4-3 mentre loro si lamentavano (non ho capito di cosa, gli bruciava solo il culo forse) come delle puttanelle isteriche?

    "Non è colpa mia se avete preso gol all'ultimo minuto"

    E comunque io col Pratello mi sono divertito, mi diverto e mi divertirò sempre, quindi che se n'andassero a fare in culo.

    PMA

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  6. Sembravamo il Napoli in Champions 2 anni fa....
    Leo

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  7. Nelle pagelle manca il voto a de biagi che ancora sobrio al Pratello ha dichiarato: son talmente felice che andrei a ciccione! (Da leggere con il suo accento e voce leggermente nasale).

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  8. ragazzi, è stato davvero emozionante venerdì sera, a ripensarci bene stento ancora a credere che sia finita davvero nel modo più incredibile e bello. Sono felice di essere venuto nonostante l'atroce mal di gola preso per venirmi ad allenare con una sporca dozzina di voi sotto la pioggia di giovedì. Ho dato tutto quello che potevo anche perchè sapevo che la finale sarebbe stata probabilmente lunedì, non ci sarò causa concerto di Springsteen a Milano. Mi raccomando, vamos Pratello!

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