mercoledì 9 giugno 2010

Situazione Finanziaria

RAGAZZI OK, GRANDE CAMPIONATO ORA PERO' CHIUDETE I CONTI CHE TRA UN PO VERRANNO A BATTER CASSA E IO NON SAPRO' CHE DIRE, OK CHE IN GALERA CI VANNO ANCORA ADAM,LOLLO E MAURETTO PERO' NON MI SEMBRA IL CASO. 
IL PROSPETTO DEI CONTI MANCANTI LO TROVATE SUL BLOG.


MISTER8

martedì 8 giugno 2010

Pagelle Stagionali mancanti

Come promesso anche chi non era a Ripoli ha diritto alle pagelle stagionali.
Ecco i mancanti:


TILLI 9+. non lo vedi, perché tocca la linea delle punte e fa subito un passo indietro, sfiora quella dei mediani e se ne libera un secondo dopo. Non lo prendi, perché cambia direzione con la stessa velocità con la quale Mastella cambia schieramento. Dai suoi piedi partono lanci di 40, 50 metri, precisi come un passaggio a due metri. E parte anche qualcos'altro, che riesci a scorgere soltanto in una scia di luce, sulla quale la palla s'infiamma e gonfia la rete. Pare che gli dia quasi fastidio segnare reti banali. Una stagione splendida, che non tocca il massimo punteggio per alcune giornate storte in cui l'unico avversario che può impensierire Primo - la sua bile - gli annebbia cervello e piedi. Ma sono piccole screpolature sulle nocche di una modella mulatta, particolari irrilevanti nel quadro generale di un trequartista calcisticamente arrapante. Il suo passo è leggero, fatto di mille elastici che si tendono e si rilasciano di continuo, a intervalli irregolari e imprevedibili e ricorda, in qualche modo, "la gravità senza peso" di cui Calvino parla nelle sue lezioni americane. A ben vedere, Primo toglie peso alla struttura del gioco, restituendolo alla visione altrui come qualcosa privo di sforzo, in cui linee e traiettorie vivono di vita propria.

ETTORE 7--. Potenzialità devastanti incastrate in un fisico propenso agli infortuni come un prete ai bambini. Tra i migliori per fondamentali e tecnica individuale, gioca alcune partite in una nebbia tattica che ne impedisce la compiuta espressione. Come quelle belle ragazze che te lo fanno imbarzottire senza dartela, Ettore concede a tutti il profumo del capolavoro ma non ne lascia intuire il profilo. Lo attendiamo al rientro, perchè sappiamo che dal Salento - ogni tanto - esce persino qualcosa di buono.

GUIDO 6. Bersagliato dagli acciacchi, resta nei ranghi finché può ma alla fine alza bandiera bianca. 23 ambrosinico del Pratello, sempre fedele alla causa.

SCHIAVO 8--. Mancava la forma geometrica in grado di fornirgli il giusto mix di ispirazione e responsabilità. Il rombo soppersice alla lacuna e lo proietta nell'empireo dei mediani. Tecnico, potente, ostinato, grintoso, Luca pianta lo scudo giallonero in mezzo a tutti i campi e fornisce alla squadra una stabilità tattica mai avuta prima. Un "meno in più" per essersi dileguato al momento della verità. Comunque grande.

CICCIO 7. sostituisce degnamente Alfio quando la lontananza geografica rischierebbe di privare il Pratello di un estremo difensore di livello.

TROTTA 8. Samuel Trotta. Insuperabile. Solo il suo stesso ginocchio poteva fregarlo. Non vediamo l'ora di riaverlo tra noi, perché a una pietra preziosa non deve mancare nessuno dei suoi riflessi più belli. Vicino alla squadra nel momento della verità, si presenta su una gamba sola ai quarti di finale, pronto a entrare in campo in caso di necessità. esempio per tutti.

AMENDOLARA 7,5. Ci regala solo un girone, poi parte e ci lascia tutti con la lacrimuccia. Sulla fascia non conosce rivali diversi dai limiti che ogni tanto, pare, sembra imporsi da solo. Un vulcano educato, che ci piace ricordare ma che ancora di più ci piace riavere tra noi. Scende in campo nella vittoria più bella dell'anno e la firma con una prestazione leonina.

SELO 6,5. Snellito dal cinema e dalla vita, partecipa alla fase peggiore dell'anno e non riesce in pieno a mostrare il suo valore. Aspettiamo il suo rientro. Sperando che la linea sia rimasta nei ranghi.

LOLLO 7. Quando nel girone d'andata la barca andava alla deriva, Lollo era uno dei pochi a tenere il timone dritto, menando a destra e a manca tutto quello che passava. ci ha lasciato per il Belgio, dove piove sempre, come a Bologna. Mah. Certo, dicono che in questi casi il lavoro conta. Però anche il calcio. Vabbé, speriamo di poterlo riabbracciare presto.

RINALDO 7+. Migliorabile in campo, dove la passione trasforma spesso il suo impegno in foga, portandolo fuori dal seminato. Generoso come pochi, non si risparmia mai e sul campo ci lascia un'intera batteria di legamenti. Non pago, continua a seguire la squadra ovunque e nel momento del dolore, a Ripoli, è lì con noi. Moralmente, 10.

Potrebbe succedere che qualcuno sia stato dimenticato, avvisate senza insultare....Naturalmente tutta la dirigenza per impegno e costanza merita almeno 9,5.....ma un giorno qualcuno di loro capirà che per prendere dieci dovranno portare un thermos di caffè alla partita!

sabato 5 giugno 2010

FUORI CON UN PAREGGIO. RIPOLI 1 PRATELLO 1. A QUALCUNO, LASSU', FISCHIANO LE ORECCHIE.

Alle cose dell'altro mondo manca la gentilezza di venire a trovare questo mondo, quello in cui abitiamo noi. è questo il loro unico - imperdonabile - difetto: rimangono cose dell'altro mondo, del mondo in cui la partita di ieri si sarebbe vinta, del mondo in cui oggi sarebbe una giornata fenomenale e avresti quasi la sensazione, uscendo di casa, che il primo sconosciuto ti potesse fermare per chiederti un autografo. Rimangono cose dell'altro mondo, una piccola e luccicosa dimensione parallela in cui i prossimi 5 giorni sarebbero stati una felice gravidanza, un'attesa palpitante, una finale da covare, da immaginarsi fra le righe di ogni nostra attività quotidiana, di ogni nostro pensiero. Cose dell'altro mondo, il mondo in cui il sogno non finisce mai, il mondo in cui non ci sveglia nessuno, in cui nessuno si permette di sgonfiare quel meraviglioso cuscino di libidine su cui abbiamo galleggiato nell'ultima settimana. Cose dell'altro mondo. Il mondo in cui si vince e si passa di categoria e il sole, quello vero che sa di estate e riempie il cruscotto dell'auto portando a nuova vita il tuo weekend, è una palla gialla che nella notte qualcuno ha costruito solo per te.
Ma oggi non penserete a questo mentre salirete in macchina. Penserete "vaffanculo che caldo di merda". Quando non riuscirete ad aprire al primo colpo il lucchetto della bicicletta, avrete un unico moto di spirito, nero e cupo, e le vostre mani si manderanno affanculo una con l'altra. Oggi è facile che i pensieri felici siano i pensieri di qualcun altro. Sabato puzzerà immediatamente di lunedì e le palle vi gireranno come pale eoliche alla prima brezzolina contraria: un bicchiere che vi si rompe, una matita che vi cade di mano, del sale che si rovescia, la vicina di casa che vi rompe i coglioni, la tv in cui non c'è mai un cazzo di decente, Berlusconi, il Papa, i secchioni, le pupe e Pupo. Oggi non riusciremo a fare finta di non vivere in questo Paese di merda, dove Lippi non è in grado nemmeno di imporre al Messico la legge del più forte. Oggi la realtà è di nuovo qui, insolente puttana farcita di doveri e cose da fare, e per metterglielo in culo un'altra volta bisogna pensare anche a qualcosa di buono.
Ai miei ragazzi, uno per uno, che ieri hanno dato anche quello che non avevano. che oggi faranno una fatica porca a scendere dal letto, a camminare, a incasellare quattro scalini di fila. Ai miei ragazzi, ai gialloneri, al Pratello Fc. La squadra più bella che c'è. Io penso a loro. E se mi viene un po' da piangere, dirò che mi è entrato qualcosa nell'occhio.

ALBANESE 7. a dispetto del valore dell'avversario, non viene impegnato frequentemente. Compie i suoi due miracoli quotidiani senza battere ciglio, quasi annoiato dalla sua stessa bravura, come un Gesù sopravvissuto alla Croce che alla soglia dei cinquant'anni è ancora lì a timbrare il cartellino davanti ai lebbrosari, con un contratto a progetto che lo impegna a rimetterne in sesto almeno 10 a settimana. Pecca di irruenza sull'uscita che porta al rigore decisivo, altrimenti sarebbe un otto. VOTO STAGIONALE 9.5 (il giocatore che ha maturato il miglior coefficiente di miglioramento. In costante crescita, sempre. una sicurezza che ti fa giocare più leggero. una stagione da mettere in cornice)

LANZELLOTTO 8. Chiude e riparte, chiude e riparte, chiude e riparte. così per ottanta minuti, senza che la fatica scalfisca minimamente la sua espressione. In prima fila nell'assalto all'arma bianca del finale, tiene alto il morale della truppa e si guadagna una ventina di medaglie al valore VOTO STAGIONALE 8 (il giocatore che prima non avevamo, adesso - guarda un po' - gioca con noi. iniezione di esperienza e tattica ad una difesa volentorosa ma spesso priva di sagacia.)

MIKKEL 7,5. Se fosse un giornalista, direi che è sempre sul pezzo, nel vivo della notizia e dell'azione, là dove il gioco si fa duro e i duri o cominciano a giocare o è meglio che non se la tirino da duri. Ma mikkel non manca mai un appuntamento e ci mette veramente tutto. Peccato che oggi non basti. VOTO STAGIONALE 8,5 (un terzino epico, acheo)

COLUCCIO 7,5. Sbaglia poco o nulla, e ne ha anche per impostare quando trova i giusti spazi. un paio si sgroppate da cavallo pazzo nel finale, alla ricerca della soluzione decisiva. puntuale là dietro, dove abbassa serrande per tutta la partita. VOTO STAGIONALE 7,5 (non prende un 8 solo perché tarda un po' troppo a rientrare in squadra, immaginandosi una degenza più lunga del necessario. e i livelli ai quali si presenta da subito fanno capire che avrebbe potuto giocare molto prima. ma gli vogliamo bene lo stesso perchè il suo lavoro lo fa come si faceva una volta: in silenzio e per bene, senza mai rompere le palle a nessuno. un lord con i tacchetti sotto.)

GIGLIONI 7+. Uomo squadra, è sempre concentrato nella lettura dell'avversario ed è prodigo di consiglio ai mediani e ai compagni di reparti. Mai critico verso i compagni, mette la zampata salvifica in un paio di occasioni, con il solito tempismo da tiro al piattello. VOTO STAGIONALE 7,5 (Dopo una prima parte di stagione francamente opaca e rivedibile, Giggio sfodera un finale con i fiocchi e costringe diverse persone a rivedere i giudizi sul suo conto. veramente un grande)

INNOCENTE 5,5. Nel primo tempo, partecipa all'inconsistenza del centrocampo mettendoci un po' di evanescenza salentina. Meglio nella ripresa quando c'è da sputare sangue, ma non incide nel gioco. VOTO STAGIONALE 7- (alterna partite da ricovero a partire in cui sono i suoi avversari a doversi ricoverare. il suo difetto peggiore è la mancanza di continuità, anche se pure lui - nel finale di stagione - inanella diverse prestazioni di livello. Potrebbe dare di più perchè ha le carte per farlo. eterna promessa)

CITERA 8. Sbaglia il primo tempo, ma nella ripresa si trasforma in Ares e semina morte sulla trequarti. non ha il piglio artistico del fantasista ma con quello da commando delle forze speciali tenta ugualmente l'assalto della vita. Corre più di tutti e segna anche un goal valido, che gli viene ingiustamente annullato. Non si tira mai indietro e dove c'è una mischia, se guardi bene, c'è anche Citera. Eroico (VOTO STAGIONALE 8. senza parole. un giocatore dalle risorse infinite, che può giocare in molte parti del campo anche se, per me, è un difensore e lì deve stare. Facilità di corsa, elevazione, ottimi fondamentali, deve ancora migliorare nella visione di gioco ma si farà con l'esperienza)

LEMMO 7. Nel primo tempo butta via alcuni palloni giocabili, ma dei vari centrocampisti è forse quello che dispiace meno. Nella ripresa migliora assieme a tutta la squadra, ma non basta. Il giaguaro rimane ferito dalla sconfitta e sotto la doccia lamenta una cattiva gestione della partita da parte della squadra. forse ha ragione, forse no. Ma il giaguaro è sempre il giaguaro. Grande Max. VOTO STAGIONALE 8 (è uno di quelli che ha cambiato volto alla squadra, portando i ragazzi a credere nelle loro capacità e, in definitiva, a un passo dalla vittoria. Esempio per tutti, ricordiamoci che fino a qualche tempo fa sto ragazzo era a bordo campo perché un medico diceva che non poteva giocare. Una gemma restituita al calcio)

LUCATTI 4+. Fa sentire la sua voce durante l'appello, poi più nulla. Schierato ad honorem sulla trequarti si prodiga in tutti i modi per far sentire la mancanza di Primo, e ci riesce benissimo. Ogni sua azione è qualcosa che Primo avrebbe fatto meglio. Ma il problema è trovarle, queste sue azioni. Becca pochissimi palloni, quelli che becca li perde. Spaesato, in ritardo, tenta quantomeno un po' di pressing a zona, ma non gli viene manco quello. Nel secondo tempo scende a fare l'interno di sinistra a centrocampo. Leggermente meglio, ma molto presto finisce la benzina e, dopo essersi cimentato in punizioni e calci d'angolo terrificanti, chiede il cambio. Un gesto che gli vale il +. Sepolto vivo fra vivin C, mucosolvan, bisolvon linctus, fomentil e nebulizzatori vari, il capitano non riesce mai a entrare in partita e chiude pessimamente la stagione. VOTO STAGIONALE 6,5 (si fa male a luglio 2009 in una partita a 7 al campo del Nettuno, poco lontano dal Lucchini. un tirotto sotto il ginocchio, boh, chissà cosa sarà. Qualunque cosa sia (infiammazione di non so che cazzo nella zona ileotibiale) non lo abbandonerà più, riducendogli drammaticamente la mobilità e lo scatto. Menomato da se stesso, tenta comunque di far valere la sua esperienza e in qualche occasione torna su livelli accettabili. si dedica allora all'aspetto morale del gruppo e gli piace pensare che un poco sia servito anche quello. Sunset boulevard)

CARROZZA 8+. Grande partita, di rara intensità agonistica. Gli manca solo il goal, ma Carro le prova davvero tutte, chiudendo le danze con un tiro da fuori che meritava sorte migliore. La traiettoria si spegne alta di pochissimo e un fiume di bestemmie prende a rimbalzarmi da tempia a tempia, mentre ammiro la prodezza da bordo campo. Peccato. Cuore giallonero della squadra, più forte di qualunque dolore, veste con onore la fascia di capitano consegnatagli da Lucatti al momento della sostituzione. Devo dire che gli sta parecchio bene. (VOTO STAGIONALE 9. Tutti a dire che Franz ha segnato di più. Ma pochi a dire che in assenza di Franz, Carro era uno dei pochi a buttarla dentro e, quindi, a tenerci a galla. Con il Kaiser a fianco, però, gioca meglio anche lui. e si vede. in continua crescita, come una curva individuata da valori direttamente proporzionali. Grandissimo. Il mio giocatore preferito)

VIECELI 8,5. Altra partita da incorniciare. Segna il goal che risolleva le speranze giallonere e ne sfiora almeno altri due. si procura anche un rigore lampante, che l'arbitro - in un impeto di indecenza - non vede. continua a giocare anche dopo lo stiramento, procuratosi in occasione del goal. Tre o quattro sgroppate rugbistiche per cercare di perforare una difesa ostica e arcigna, ben disposta in campo. Forse il migliore dei nostri (VOTO STAGIONALE 10. più di un goal a partita, credo che la sua media sia questa. potrei anche non aggiungere altro, ma non lo farò. perché il Kaiser è la cosa migliore che ci potesse capitare. Grande Franz, numero uno)

TRIGGIANI 6-. entra al posto di Lucatti e qualcosa di meglio fa, ma non basta. (VOTO STAGIONALE 7-. nella fase iniziale della stagione è spesso al di sotto delle attese. poi si riscatta e nel finale regala alcune partite da grande giocatore, arricchite da goal importanti e pesanti. uomo squadra, che non fa mai polemica per la panchina. però gufa prima della semifinale. e non beve.)

DONATI 6-. Volontà da vendere, ma non sempre impiegata nel modo migliore. Forse nel finale dovrebbe sganciarsi con maggior coraggio, mandando un po' a cacare direttive tattiche e quant'altro. ma va bene così. se il pratello non centra il bersaglio grosso, non è sicuramente colpa sua. (VOTO STAGIONALE 6,5 alterna alti e bassi e fa piuttosto incazzare perché si vede che i piedi non sono male. ma io dico che questo qui diventa un bel giocatore. fidatevi.)

PANCHINA 10. grazie davvero.

TIFO 11. data la lunghezza della strada, 10 non bastava

MISTER 8, 6+. Forse sbaglia formazione nel primo tempo, ma corregge il tiro e nella ripresa i ragazzi sembrano rinati. (VOTO STAGIONALE 10. per fortuna che otto c'èèèèèèèèèèè....)

CANONICO PORTA SFIGA.

ciao a tutti.

venerdì 4 giugno 2010

Ripoli - Pratello mai smettere di sognare

Un noto poeta naif Trentino di Genova ha scritto che voliamo li dove le aquile possono sucarcelo....
Beh li in mezzo alle aquile andiamo a giocarci il nostro sogno.....è li a portata di mano....
Abbiamo dato tanto fino ad ora ma piu si avvicina la meta e piu la fame aumenta, la paura è alle spalle rimane solo la voglia di stupire ancora, di abbattere ancora un altro ostacolo, di dare un'altra spallata.....


VAMOS PRATELLO!!!

I convocati per la partita di Ripoli dovranno presentarsi alle ore 19 davanti al lucchini, il campo dista 45 km in montagna per cui dovremo essere puntuali e tutti dovranno venire,possibilmente automuniti, all'appuntamento.
Convocati:
Albanese
Rossetti
Giglioni
Coluccio
Lanzellotto T.
Garro Martinsen
Trotta
Donati
Lucatti
Triggiani
Lemmo
Citera
Innocente
Carrozza
Vieceli
Munari
Dirigenti
Lanzellotto
Lorenzi
Daniele
E chi piu ne ha piu ne metta, in tutti in massa a Ripoli.....INVADIAMOLA!!!!!!!!!

giovedì 3 giugno 2010

Annullamento

L'allenamento odierno, causa assenza del campo, è annullato! A breve le convocazioni per domani.....Tutti a Ripoli( anche chi non può giocare e vuol venire puo farlo per sostenere la squadra)

mercoledì 2 giugno 2010

LAGOS 0 - PRATELLO 3. LA' DOVE LE AQUILE POSSONO ANCHE SUCARCELO

Mai così in alto. Le tre rose nere sullo scudo giallo dovranno abituarsi a un'aria diversa, rarefatta, dove l'ossigeno non ti viene mai incontro come un bambino felice, e dove semmai sei tu che devi andarlo a cercare, a stanare, a scovare, con la tenacia di chi cerca passere disponibili al meeting di Comunione e Liberazione. Perché da adesso in poi non si scherza più. Non dopo ieri, non dopo la grande dimostrazione di maturità con cui siamo usciti dal campo scrollandoci dalle spalle un gesso che sembrava meno quello del campo e più quello della lavagna sulla quale abbiamo impartito lezioni di calcio agli avversari. Mai così in alto, primato giallonero, aria di montagna. E infatti, non a caso, la montagna è là, che ci aspetta. Perché venerdì siamo di nuovo nella mischia, con le orecchie che attendono solo il fischio d'inizio e allora sarà importante dimenticare tutto quello che abbiamo fatto, pensare che tutto è ancora da dimostrare, che nulla ci è dovuto, perché l'avversario è di quelli veri, arcigni, veloci, maledetti. Però mai così in alto è un'espressione a due facce, o forse a molte più facce, che non riguarda solo la squadra nel suo insieme e nella sua storia. Riguarda ognuno di noi. Ogni singolo giocatore si è espresso su livelli mai visti primi, mai così in alto, mai così maturo, così concentrato, così focalizzato sull'obiettivo, così razionale, così chirurgico. Per i fottuti esteti del calcio, lancio di Lemmo e pallonetto del Kaiser a parte, forse siamo anche stati noiosi. Ma gli esteti conoscono solo gli aspetti del calcio che calzano meglio alle pubblicità. Non sanno niente dei campi di merda, del campo di merda, indegno di ogni attività sportiva, sul quale ieri abbiamo dato tutto. Un terreno infame, duro, irregolare, con ciuffi d'erba lunghi come il pene di Rocco Siffredi. Un campo minuscolo, nel quale sei sempre sotto pressione, corto come la vita media di un palestinese. Ma vi dico anche un'altra cosa. Se gli esteti si lamentano, il più felice sono io. Perché significa che un'idea di calcio comincia a circolare nelle nostre menti, a pulsare nelle nostre tempie, a ripeterci ad ogni istante che lo spettacolo si fa a teatro e in campo, invece, si va per un'altra ragione. VINCERE. a testa bassa, con l'impegno demiurgico del fabbro e la pazienza sorda del pescatore. E il risultato, infatti, è stato lampante. non abbiamo rischiato nulla, non abbiamo concesso nulla. Abbiamo dominato per tutta la partita, senza mai concedere un millimetro, una palla, un contrasto, una palla alta. Niente. Spietati come la morte che arriva da dietro. Bene così. E ora TUTTI A RIPOLI.

CICCIO sarebbe S.V. perché inoperoso. e considerando che a un portiere giallonero questo voto non è mai capitato, non ci sarebbe notizia più lieta. ma gli diamo 7 lo stesso perché senza portiere in campo non si scende

MIKKEL 7. Gladiatorio, ma ci mette un po' a capire che il campo non consente un eccessivo possesso palla. Non molla mai. Non è nato per vivere. è nato per fare il terzino.

GIGLIONI 7+. Prende il tempo come un ballerino. sincronizzato. ha una parola sola, quella dell'anticipo. Un gran brutto cliente per gli attaccanti che vivono sul primo tocco. Non gliela fa mai vedere.

CITERA 8,5. INVALICABILE, MOSTRUOSO. Sembra l'ira di Dio. Salta venti centimetri più in alto di uno più alto di venti centimetri. Prende tutto quello che si muove e, nel dubbio, anche quello che rimane fermo. Si sgancia (coperto puntualmente da Lemmo) e divora sessanta metri in tre secondi netti, rincorre l'avversario con dieci metri di ritardo e due secondi dopo ne ha quattro di vantaggio. sviluppa una progressione ridicola. Batte i rinvii dicendo che ha male al piede e dalla linea di fondo manda in porta i nostri attaccanti. Abbatte tutto e tutti. scuola Trotta, e si vede. non è un 9 perché da ultimo uomo si concede un dribbling sulla prima punta che gli ruba il pallone e tenta di andare in porta. Indovinate un po'? lo riprende subito. ah ah ah.

LUCATTI 7-. Prestazione senza sbavature e senza lampi. Esegue il compito, tiene la posizione e si preoccupa soprattutto di mantenere alta la concentrazione dei ragazzi, tentando di motivarli al meglio prima della partita. in campo non dispiace, ma con il risultato sul 2 a 0 già dopo pochi minuti evita di sganciarsi e bada al sodo. pragmatico.

TRIGGIANI 7-. Vince contrasti importanti sulla linea dell'out. copre con ordine e non si disunisce mai. l'utile in cima alle priorità, l'esperienza da vendere al servizio della causa.

LEMMO 9. IL MIGLIORE. è stata dura scegliere il migliore in campo, perché CITERA in realtà non è stato da meno. Ma questo è un premio che spetta al più anziano, a chi si spende in ogni ruolo con la passione di un ragazzino chiamato a giocare con i grandi. e Grande, Max, lo è davvero. di testa sono tutte sue, in pressing non concede niente, si produce in un assist meraviglioso per il pallonetto del Kaiser e gioca un'infinità di palloni, alleggerendo la coscienza e il lavoro a Tilli. incredibile dimostrazione di superiorità. Una delle sue migliori partite da quando veste la nostra maglia.

INNOCENTE 7.5 Rabbioso, pungente, veloce, persino tecnico. Corre molto, a volte pure troppo quando a risultato acquisito cerca gloria là davanti. Alla fine, però, la trova davvero, con un goal su ribattuta fortemente voluto. e quindi ha ragione lui. e io che lo volevo sostituire. grande michele! non sembri nemmeno salentino.

TILLI 7,5. Il campo non consente al nostro fantasista di esprimersi al meglio delle proprie potenzialità, ma Primo ci da dentro lo stesso e dove non serve la tecnica ci mette la tigna, conquistandosi medaglie al valore a ripetizione. Sempre a ridosso delle punte, aiuta la fase offensiva e tiene in costante apprensione la difesa avversaria. Nel finale diversi terra-aria per aggiungere il suo nome al tabellino dei marcatori ma un grande portiere gli preclude la massima delle soddisfazioni. Sua, comunque, la punizione uragano dalla quale scaturisce la palla vagante sulla quale Vieceli firma l'1 a 0. Grande Primo, Mandrake della trequarti.

CARROZZA. 8-. quasi perfetto. Corre per ventiquattro persone e becca una quantità improbabile di legnate. non contento, prova a farsi male anche da solo, appoggiando male il piede in un paio di occasioni. Nonostante tutto rimane in piedi e danna l'anima a tutta la difesa del Lagos. Spina nel fianco per ottanta minuti, nel finale viene fatto rinculare a centrocampo dal piglio trapattoniano del Capitano, che chiede maggiore copertura fregandosene completamente delle legittime aspirazioni delle punte. Ma Carro risponde bene e si mette a fare legna anche sulla mediana, piegando le ultime velleità del Lagos. Ancora non mi convince la protezione della palla, se no sarebbe un 8 pieno. in ogni caso, partita eccellente.

VIECELI 8,5. Due goal, di cui uno sensazionale in pallonetto, con una palla a spiovere che ci mette circa due ore a entrare in porta, sospinta dalle bestemmie a pugni chiusi di tutta la squadra. Il Kaiser però, davanti a una Franzskaner, si mostra maggiormente compiaciuto del primo goal (ribattuta su punizione di Tilli) perché - dice - ste cazzo di ribattute non arrivano mai dove sei tu. Bene così. dialoga bene con Carrozza e quando serve rientra a coprire l'impostazione del Lagos. Potrebbe fare anche il terzo goal ma sulla sua splendida girata al volo, un gatto salta da un palo all'altro e para l'imparabile. Comunque immenso, grande Kaiser.

DONATI 7+. Carattere, grinta, determinazione e personalità. Entra a muso duro ed è subito nel vivo del gioco. Bada al sodo, si propone e recupera palloni importanti. Ottimo il nervo nei contrasti. un giocatore ritrovato.

ROSSANA 9,5. guardalinee, allenatrice, dirigente, presidentesse, addetta all'arbitro, infermiera. Poi? aggiungo altro?

TIFO 10. non c'è tribuna, non si vede un cazzo, è pieno di zanzare. Ma loro sono sempre lì. Grandi.