domenica 1 novembre 2015

Pol. San Marino 3 - PRATELLO FC 1. Il pagellone

Si ricorda a tutti l'allenamento di questa sera, lunedì 2 novembre.
Alle 20 pronti in campo.

Non ho nessuna voglia di scrivere queste pagelle.
Non perché si abbia perso, intendiamoci. Era una delle possibilità sul tavolo, al quale – altrimenti – nemmeno ti siedi.
Tra le opzioni, tuttavia, non c’era quella di sparire dal campo, di smettere di giocare, di fare una delle più brutte figure calcistiche e agonistiche della storia del Pratello Football Club.
Perché di questo parliamo, e se volete consolarvi andate a leggere Topolino perché qui di pacche sulle spalle ne troverete poche.
Le prime sensazioni sono pessime. Pronti via, Carro infortunato. Speriamo bene, ma la dinamica del “sinistro” descritta dall’attaccante non è esattamente incoraggiante.
Pareggiamo bene il primo svantaggio, derivato da un pallonetto con cui Schiavo viene scavalcato da un uomo che corre quasi in campo aperto, superando la nostra linea difensiva, che “linea” – ahimè – non è quasi mai, con troppa facilità. Comunque riemettiamo il culo in carreggiata e anche senza brillare ricominciamo a fare gioco, a destra sganciandoci bene con Curatola, a sinistra provando anche a lanciare nello spazio le punte con De Biagi R. Bene Giurato e Innocente che pressano e conquistano tanti palloni, proponendosi in qualche occasione con intelligenza. C’è anche un buon Tilli, che commette meno errori del solito, va alla conclusione ed è spesso nel vivo del gioco. Christian De Biagi – un po’ troppo lento nel liberarsi della palla – riesce tuttavia a garantire una discreta circolazione della sfera. Giochiamo spesso a troppi tocchi, vanificando i tagli delle punte, e pressiamo con un baricentro troppo basso, che costringe la difesa a operare sempre in zona pericolo, senza tanti margini di recupero. Però giochiamo, e infatti arriva – meritato - il pareggio del subentrante Cetti, caparbio in mischia a ribadire in rete sugli sviluppi di una punizione di Christian De Biagi. Lì per lì poteva starci anche qualcosa di più, perché la rete giallonera arriva dopo altre due o tre conclusioni (ricordo soprattutto quella alta dello stesso Cetti e quella di Tilli).
Poi succede qualcosa, qualcosa che onestamente fatico a spiegarmi.
Forse le pareti del nostro spogliatoio sono state proditoriamente irrorate di bromuro, ma il modo in cui ne usciamo ha dell’incredibile. Non voglio nemmeno perdere tempo a elencare le cose che sono andate male nella ripresa. Tutto, ecco. Vi basti questo.
Quando avevo 18-19 anni e, di tanto in tanto, mi invitavano a fare qualche piccola comparsata in prima squadra, ricordo nitidamente quanto mi stessero sul cazzo quegli ultratrentenni ormai a un passo dal ritiro che per non ammettere i propri errori rompevano i coglioni ai compagni per 90 minuti. Ricordo che mi dissi: “guai a te se diventi uno strazio del genere”. Il ginocchio ha evitato questo momento, ho smesso prima e vaffanculo. Questo però non mi ha evitato di assistere – ieri – a uno spettacolo del tutto simile, in cui il campo pullulava di detentori del sapere, troppo impegnati a spiegarlo agli altri per darsi anche la pena di giocare. Non so se ci avete fatto caso, ma era una continua conversazione. Cristo, manco a Ballarò sparano tutte quelle cazzate.
Sta di fatto che ce ne fanno altri due. Gli errori di Schiavo ci sono, tecnico sul secondo e tecnico-tattico sul terzo, ma davanti a lui ci sono altre 10 persone che non hanno certo brillato per impermeabilità. Vi dirò di più: la capolista non ha brillato, ma se avesse vinto 5 o 6 a 1 non avrebbe rubato nulla, perché le occasioni le ha avute e perché noi non abbiamo reagito. E infine, per non farci mancare nulla, infortunio di Cetti: allegria!
Il pesce puzza dalla testa, si dice. E quindi le responsabilità maggiori ricadono su chi la squadra l’allena. Non posso parlare per Baldi e Maffeo, ma credo che anche loro non mancheranno – come me – di farsi un esame di coscienza.
È quello che mi sento di chiedere a tutti. Un bagno, forse perfino una momentanea overdose di umiltà. Perché così non andiamo da nessuna parte.
Non andiamo da nessuna parte se nei minuti che precedono il calcio d’inizio, siamo preoccupati da quanto tempo potremo stare in campo (anziché da cosa fare su quello stesso campo); se anziché pensare a noi stessi e a concentrarci, ci preoccupiamo di quanti e quali potranno essere i cambi, di quando verranno fatti, di chi entrerà e come. Ho sentito anche questo, ieri.
Voi direte che se così stanno le cose, occorre aggiungere che non andiamo da nessuna parte se in panchina, al posto di veri allenatori, ci sono quei tre lì. È probabile che sia vero anche questo, ma fino a prova contraria – o a esonero – vi tocca sopportare questo stato di cose. Farvene una ragione. E giocare con dignità.

SCHIAVO 4. Male. Errore tecnico sul secondo goal, si esce con le mani. Tattico sul secondo: se esci, esci, come non ci fosse un domani. Lascia perdere gli errori della difesa, che ci sono, e pensa al tuo.

GIGLIONI 6. A.M. (Almeno Mena)

LANZELLOTTO 5,5. Corre e salva in più occasioni, ma meno incazzato farebbe anche di meglio.

BALESTRIERI 6. Sulla linea di galleggiamento.

CURATOLA 5. Bene il primo tempo, malissimo il secondo. Si perde l’uomo sul due a zero.

DE BIAGI R. 5,5 Benino nel primo tempo, turistico nel secondo, evanescente davanti.

COMORETTO 6,5. Il migliore della difesa. Però, porco il clero, prima di tesserare un genoano la prossima volta qualcuno mi avvisi.

CHRISTIAN DE BIAGI 6. Lento e compassato nella circolazione della palla, ma calcia bene la punizione da cui scaturisce il pareggio.

GIURATO 5. Bene nel primo tempo, quasi orrendo nella ripresa, quando pensa di poter fare tutto da solo e si infrange enne volte contro gli avversari.

INNOCENTE 6-. Bene la fase passiva, molto poco produttiva quella attiva.

CUCCULELLI 6+. Non combina molto ma almeno è uno dei pochi a dare l’impressione di voler giocare. E nella morte generale che dilaga per il campo, non è poco.

TILLI 6+. Un 7 pieno nel primo tempo: dinamismo, tiro, ricerca del pallone, passaggi via via più precisi. Buio pesto, come gli altri, nel secondo tempo.

GRAZIANO 6. Solita grinta da reduce di guerra, ma è circondato dal nulla. E nulla può.

VIECELI 6-. Nel primo tempo offre spesso un riferimento alto al gioco e cerca i tagli giusti. Non riesce a segnare ma contribuisce a determinare alcune delle azioni più pericolose. Nel secondo tempo annaspa sempre più nervosamente in una palude senza senso, tra fischi, interruzioni, gioco spezzato, punizioni inutili e altre amenità.

CETTI 7. Il migliore. Entra con il piglio giusto e va subito a segno. Soffre come tutti nella ripresa. Anche un po’ di più, in realtà, perché si fa male ed è costretto a uscire.

CARROZZA S.V. Il tempo di un paio di scatti e la sua partita si chiude prima ancora di cominciare. Incrociamo le dita.

FORIOSO 5 Pochi minuti al centro dell’attacco ma, a parte il fatto che lo si trova dappertutto tranne che lì, non riesce ad incidere.



4 commenti:

  1. Concordo sul fatto che nel secondo tempo non siamo entrati per niente e sul fatto che i giocatori dovrebbero pensare a giocare e non pensare alle tattiche o cambi da effettuare. Ma onestamente ci sono tre cose che non mi quadrano: 1) la linea di difesa, si può dire tutto, che é un rischio fare quel tipo di fuorigioco e sopratutto con il campo piccolo ma la linea é sempre stata in linea tant'è che gli altri 5o6 fuorigioco fischiati nel primo tempo erano cristallini, con la difesa alta come l'avevano noi ( e come ci é stato richiesto) sopratutto quando si deve intervenire su palle perse a ridosso del centrocampo si deve decidere in pochi secondi, io ho scelto quella soluzione sicuramente é stata sbagliata e mi prendo la responsabilità ma la linea é sempre stata in linea. 2) il mio voto é Fin troppo alto, gli errori tattici, la scarsa tranquillità in uno della mia esperienza dovrebbero essere puniti con l'esclusione dalla partita e credo avesse ragione Alessio a tirarmi fuori. 3) Willy onestamente non merita di essere il peggiore del centrocampo, é stato il migliore nel primo tempo 0 palle perse e 100 falli subiti senza contare i recuperi. Nel secondo tempo nel grigiore generale almeno combatte e ci sono ad attestarlo 4-5 chiusure al posto di noi difensori frastornati proprio nel secondo tempo. Se non siamo affondati é merito suo gli altri compreso me sono stati una barzelletta. Onestamente per la mia reazione ridicola negli spogliatoi direi che merito un turno di riposo per pensare in tribuna.
    Vorrei invece fare il mio in bocca al lupo a Carro e Enri, ricordando loro che l'erba cattiva non muore mai figurarsi loro....

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  2. Dimenticavo, onestamente mi sembra anche eccessivo punire schiavo, sui gol potrebbe avere una responsabilità diretta magari sul terzo ma anche io non mi devo fermare fino a che non mi viene chiamata la palla (errore marchiano fatto anche dieci minuti prima) sul secondo gol ok, non é uscito con le mani e ci sta, avrebbe avuto più possibilità ma era comunque uno contro uno con l'attaccante non aveva troppo scampo credo. In ogni caso dobbiamo crescere di testa, siamo assolutamente più forti di tutte le squadre incontrate fino ad ora, solo che loro giocano le partite per tutto il tempo e noi invece pensiamo basti 30/40 minuti per portare a casa il risultato.

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  3. Per quanto riguarda questione delle sostituzione, l'ho chiesto io gli altri non c'entrano, non credo abbia inciso sull'atteggiamento della squadra e non ci vedo niente di scandaloso visto e considerato che la pianificazione delle partite, delle partenze da titolare, o gli ingressi nel secondo tempo(anticipati verbalmente nel pre partita) oltre che le sostituzioni programmate, sono ormai un'abitudine che sopratutto gli allenatori hanno.Dii tutto ciò ne possiamo parlare in privato perché é una mia convinzione ma nulla c'entra con il secondo tempo di ieri. Siamo scomparsi dal campo, bisogna capire perché , e non é detto che il motivo sia la solita storia dell'atteggiamento e del carattere.
    Ci vediamo domani .

    Ciao
    Primo

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  4. Approvo le considerazioni di Otto in merito a Willy e Schiavo, così come mi prendo le mie responsabilità se la squadra è rientrata scarica nella ripresa. Ribadisco quanto detto ieri nel dopo partita : ieri è stata la dimostrazione che se ci siamo con la testa ce a giochiamo con chiunque (capolista inclusa ) , ma se non affrontiamo la partita con la zucca le possiamo prendere anche dall'ultima. Coraggio ragazzi, siamo forti e lo dobbiamo dimostrare! A domani sera , ore 20 al campo.

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