venerdì 27 novembre 2015

PRATELLO FC 3 - Castiglione Calcio 0. IL PAGELLONE.

Fila tutto liscio nella notte giallonera del Bernardi, roba che manco un pinguino lanciato in discesa su una lastra di ghiaccio. Il Pratello conquista i tre punti con un bel 3 a 0 e, nonostante le varie defezioni, chiude il girone d'andata con una gara dignitosa e apprezzabile. Conquistati 20 dei 33 punti a disposizione.

Avversari mai pericolosi, partita - praticamente - sempre sotto controllo, tre goal e sprazzi di bel gioco. Il Pratello è colpevole solo di una cosa: non aver chiuso la partita nel primo tempo, archiviatosi sull'uno a zero grazie alla bella rete di Passariello, abile a ricevere la palla morbida di Fefè, per poi superare il diretto avversario con dribbling secco sull'interno e concludere con un destro perentorio che non lascia scampo al portiere, senz'altro il migliore dei suoi. Bene Olivieri e Fefè sulla mediana, che buttano fosforo e legna nel motore giallonero; più in ombra Innocente che complice qualche acciacco si esprime al di sotto dei suoi livelli e nell'intervallo lascia il campo a un convincente Cucculelli. Difesa in giornata di semi riposo, aiutata da un pressing non altissimo degli esterni d'attacco, che consente ai tre di centrocampo di schermare con efficacia e compattezza. Centrali di giornata, a chiudere ogni varco, Roby De Biagi e Fabio Graziano. Una musica che non cambierà nemmeno nel secondo tempo, quando Lanzellotto rileverà uno stanco Graziano continuando a tenere bassa la serranda giallonera. Il primo a uscire dal campo è Cetti, che abbandona il terreno di gioco già nel primo tempo dopo aver fallito un goal di testa su splendida imbeccata di Santacroce. La sua è una sostituzione concordata e decisa per non rischiarlo troppo al rientro dall'infortunio. Fino a quel momento, però, è stato valorizzato maluccio dai compagni, che cercano sempre di imbeccarlo nello spazio, vanificando le sue doti di regista alto, che andrebbe più volentieri servito sui piedi. L'errore si ripete, in parte, anche con il subentrante Bonaventura, ma è una pecca che va affievolendosi, fin quasi  a sparire, nel corso della ripresa, quando il Pratello comincia a costruire gioco con precisione e continuità crescenti, infilando ricche trame di passaggi tra le maglie avversarie. Tirelli, novità di giornata, viene impiegato come esterno d'attacco di destra, completando così un tridente del tutto inedito, che viaggia però a corrente alternata. Ma il ruolo è nuovo, e gli scarsi risultati all'inizio ci possono pure stare, anche perché il nostro buon civatiano ce la mette davvero tutta, roba che manco quando stava lì a raccogliere firme per i quesiti referendari. La squadra si esprime meglio con l'ingresso di Tilli, che accorcia le distanze fra i reparti e, sfruttando la giornata di buona corsa e di buona vena, regala belle giocate, un assist e un quasi goal su diagonale. Suo, per l'appunto, il corner che valorizza il terzo tempo di Santacroce, coraggioso nell'elevazione all'indietro: la palla sbatte sulla nuca dell'esterno abruzzese e sorprende l'estremo difensore avversario sul palo lontano. Buona, goal a parte, la prova di Santacroce, schierato terzino sinistro. Ancora migliore, probabilmente, la prestazione di Curatola, che oltre a macinare quantità elefantiache di chilometri, riesce anche a esprimersi su livelli tecnici apprezzabili, decorando i propri inserimenti con ficcanti uno-due e proponendosi sempre con tempi e controlli giusti. Non sempre, però, i gialloneri hanno l'accortezza di spingersi sul fondo per far partire i loro cross, troppe volte buttati nel mezzo dalla trequarti, ed è un peccato perché su entrambe le fasce gli esterni che di volta in volta intervengono avrebbero gamba e numeri per farlo. Si vedono anche un paio di conclusioni dalla distanza, firmate Fefè: almeno una di queste meriterebbe il goal. Ma soprattutto si vede la rete dell'idolo della Curva, Bonnie bum bum Bonaventura, che sbuca dal nulla in mezzo all'area di rigore, riceve palla e trafigge con un tocco di anticipo il portiere avversario, insaccando basso alla sua destra. Sottotono Giglioni, quasi sufficiente Ventura, ancora a corto di ossigeno Forioso, che forse necessiterebbe di qualche minuto di più per rompere il fiato. Il risultato potrebbe essere più rotondo, ma il Pratello alza il ritmo solo in alcuni frangenti, dedicandosi a una partita di ordine e disciplina, che tutto sommato non dispiace.

BATTILANI 6. Quasi inoperoso, esce bene quando serve e aiuta la squadra a ripartire in velocità, dando palle immediate e giocabili agli esterni bassi.

CURATOLA 7,5. Dietro non è affatto impeccabile nei movimenti ma l'avversario di giornata manca delle più elementari qualità necessarie ad impensierire la nostra difesa. Pietro, a cuor leggero, si prodiga così in un eccellente lavoro di costruzione del gioco, dettando linee di passaggio pulite con i suoi inserimenti e dialogando bene con centrocampisti e punte. Qualche cross poco felice dalla trequarti, una conclusione al terzo anello e molto, moltissimo cuore. Bene così.

GRAZIANO 7. Non passa niente. Quando c'è da sparecchiare non aspetta certo che qualcuno lo inviti a farlo, ma è anche in grado di uscire palla al piede, conducendo la sfera con personalità e cercando il compagno libero. Stile e grinta.

DE BIAGI R. 7. A suo agio come centrale difensivo, è in costante anticipo su tutti i tagli avversari, sorvegliando il fortino giallonero senza patemi. Si becca anche qualche calcetto, ma ci sta. Per l'occasione, appare tranquillo come un agnellino del presepe.

LANZELLOTTO 7. Sostituisce Graziano ed è subito in palla, aiutando De Biagi a blindare il risultato.

SANTACROCE 7+. Parte maluccio, con alcune palle perse in maniera troppo ingenua e disimpegni alquanto approssimativi, penalizzato - forse - da un gioco di squadra inizialmente asfittico e poco fluido. Migliora assieme ai compagni e offre ottime prove individuali nell'uno contro uno, nel cross (splendida la palla per Cetti) e nell'uscita palla al piede. Fortunoso, ma solo fino a un certo punto, il suo goal di testa, che in realtà rivela una certa confidenza con la zona calda dell'area di rigore, dove il buon Fabio ama proiettarsi dando prova di scaltrezza e intelligenza. Non, è infatti, il suo primo centro.

GIGLIONI. 5,5 Sballottato da destra a sinistra, appare sempre in leggero ritardo rispetto agli avversari, soffrendo un po' (quando si sposta a sx) il cambio di passo del suo diretto avversario. Tiene il culo in carreggiata ma potrebbe fare meglio.

VENTURA 6-. Pochi minuti a sua disposizione, nei quali si esprime con convinzione e applicazione. Ma le idee, soprattutto quando rientriamo in possesso palla, non sono sempre chiarissime.

FEFE' 7,5. Giganteggia in mezzo al campo, dettando legge ovunque. Suggella la supremazia spingendosi fino alla conclusione, che nel secondo tempo lo porta per due volte vicino al goal. Splendido l'assist per il primo goal di Passariello: palla di prima intenzione a scavalcare la difesa. Giù il cappello.

INNOCENTE 5. Continua il periodo grigio dell'interno salentino, che soffre più di altri - probabilmente - il cambio di stagione, non riuscendosi più a esprimere sui livelli visti in apertura di torneo. Troppo brutti e imprecisi i suoi passaggi. Uscito dal campo, lamenta qualche fastidio fisico, che può darsi non l'abbia aiutato. Rivedibile.

OLIVIERI 7. Buona prova dell'avvocato, che si disimpegna con personalità in più di una circostanza, unendo alle consuete doti atletiche e agonistiche una capacità di palleggio che altre volte si era vista solo in filigrana. Preziosissimo il suo lavoro di cucitura fra difesa e attacco. Bene così.

CUCCULELLI 7. Ne ha per mille. E probabilmente giocherebbe meglio se ne avesse "solo" per dieci. A differenza di altri, il suo problema non è correre abbastanza, ma correre meno e farlo meglio. Quando ci riesce, limitando l'entità della propria pressione sul portatore di palla e costringendolo docilmente alla fascia, diventa praticamente insuperabile, aiutando in maniera significativa l'azione difensiva del terzino che gli sta alle spalla. Brillante e generoso nelle ripartenze.

TILLI 7+. Sfiora il goal su diagonale dalla destra, ma il modo in cui prende il tempo alla difesa avversaria lanciandosi nello spazio evidenza l'ottimo stato di forma. Suo l'assist su calcio d'angolo per il 2 a 0 del Pratello. Spettacolare la palla di prima, filtrante, per Passariello, a cui viene fischiato un fuorigioco inesistente. Buoni i fraseggi a centrocampo con gli altri compagni di reparto. C'è ancora qualche sbavatura sui tempi di recupero della posizione nella transizione passiva, ma nel complesso siamo decisamente sulla buona strada.

FORIOSO 6-. Non va molto per il sottile e calcia lontano alcuni palloni giocabili più vicino. I suoi passaggi, però, non mancano quasi mai di precisione, anche se non sempre sono facilmente controllabili dai compagni. Nei pochi minuti a disposizione, fatica a rompere il fiato e sembra spesso in debito di ossigeno.

TIRELLI 6,5. Voto di incoraggiamento per un ruolo nuovo e, a mio modo di vedere, più complicato di quello che può sembrare. L'esperimento potrebbe ripetersi come no, ma credo valesse la pena tentare, forti della grande abbondanza di esterni di cui ieri sera godeva il Pratello. Federico ci si mette d'impegno ed esegue con precisione le istruzioni relative alla fase di non possesso. Brilla meno, purtroppo, nella fase attiva, dove non riesce a incidere, perdendo qualche pallone di troppo, anche se in qualche occasione partecipa positivamente alla manovra. Grande corsa, in ogni caso, fino al momento dell'uscita dal campo.

PASSARIELLO 7,5 Goal da cineteca e tanto lavoro di fascia. Con maggior fortuna, e un arbitro più accorto, potrebbe pure raddoppiare. Mezzo voto in meno, tuttavia, per alcuni palloni non serviti ai compagni, che continuano - anche se in misura inferiore al solito - a macchiare un po' le sue prestazioni. Più dell'egoismo, secondo me, entrano in gioco errori di valutazione tattica, su cui bisognerà lavorare un po'. Prestazione, comunque, di impegno, umiltà e generosità.

BONAVENTURA 7+. Sa come muoversi e quando vuole farlo vi riesce egregiamente, sempre a pochi passi dal tocco decisivo. Tocco che infatti, puntualmente, arriva: Sam si libera al centro dell'area di rigore, anticipa l'uscita del portiere e lo trafigge con un rasoterra inesorabile, che vale il 3 a 0. Partita chiusa e tutti a casa. Bum Bum in campo, ovvio, ma anche bum bum in panchina, dove l'attaccante pesarese non manca d'abusare delle sue pericolose e ormai famigerate armi chimiche.

CETTI 6- Al rientro dall'infortunio, Enrico parte titolare al centro dell'attacco ma non viene quasi mai servito come si deve dai propri compagni, sfiancandosi in un lavoro di pressione e ricerca della sfera che gli toglie lucidità in fase di possesso. Conquista comunque qualche fallo e potrebbe anche segnare, ma la sua incornata su cross di Santacroce è "troppo pulita" ed Enrico non riesce a darle il taglio necessario per indirizzarla dalla parte giusta.



5 commenti:

  1. L'Assist per Cetti era di Passariello, per quanto riguarda me mezzo voto in meno per aver usato la calzamaglia per la prima volta in vita mia a soli 37anni

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    1. chiedo scusa, qualcosa mi scappa sempre.

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    2. Bastardiiiii!!!! Sta volta in panca ne ho fatta solo una, puzzava parecchio ma era una!!!

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    3. Bastardiiiii!!!! Sta volta in panca ne ho fatta solo una, puzzava parecchio ma era una!!!

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