lunedì 14 ottobre 2013

Villafontana 2 - PRATELLO FC 0. Le praterie del dolore.

Quel campo è grande, veramente grande.
Soprattutto largo, secondo me. Ma anche lungo, secondo altri. Colpiti dalla vastità del terreno di gioco, i giocatori del Pratello raggiungono Villafontana sotto un sole tiepido e accogliente e si abbandonano a considerazioni cartografiche sulla grandezza del creato. Altre volte, queste verdi praterie ci hanno portato bene, favorito il nostro gioco, portato alla vittoria. Altre volte la vastità è stata soprattutto un'opportunità. Questa volta no. Questa volta non abbiamo saputo coglierci niente di salubre e rigenerante. E dire che si giocava vicino a Medicina, località che secondo la leggenda deve il proprio nome alle benefiche cure che un malatissimo Federico Barbarossa, passandovi in viaggio da Milano, vi ricevette. Per il Pratello però non c'è siero o farmaco che valga. Quel grande spazio si rivela, soprattutto, un oscuro abisso in cui perdersi e andare alla deriva, ciascuno per conto proprio. L'elenco delle cose che non sono andate per il verso giusto sono tante, onestamente troppe, e toccherà al Mister affrontarle nel dettaglio.
La cronaca è avara e triste. Un goal per tempo: il primo su cross bucato dall'uscita a vuoto dell'estremo difensore giallonero, che trova l'attaccante avversario libero per la comoda insaccata. Il secondo goal arriva su rigore, assegnato per atterramento del numero 10 avversario, che i gialloneri lasciano libero di correre palla al piede, per vie centrali, per 10-15 metri, finché non resta che il fallo di Baldi.
Mai pericoloso, il Pratello manca di fluidità e cattiveria agonistica. Le poche volte che riesce a infilare quattro o cinque passaggi di fila, dà l'impressione di poter fare sua la partita, ma si tratta di due o tre momenti nell'arco dell'intera gara. Troppo poco, e si vede. 442 nel primo tempo, 4231 nella ripresa. La musica non cambia e l'impressione è che il problema sia tattico solo in parte. Troppi gli errori di tecnica individuale, soprattutto stop e passaggi, che mettono immediatamente in affanno la squadra, e questo anche in presenza di un avversario che non si sfianca nel pressing a tutto campo. A centrocampo sembra che tutta la vastità di cui sopra sia svanita nel nulla: giochiamo come se fossimo al Cerè: sincopati, rimbalzati, sporchi, imprecisi. Alle poche e confuse idee della fase attiva si aggiunge una fase passiva poco convinta: negli uno contro uno loro sembrano sempre più cattivi, più disposti a lottare e a crederci.
Spiace, a fine partita, ascoltare le molte tesi che affiorano da più voci, tutte più o meno consapevoli di cosa non va e di cosa bisognerebbe fare. Strano che tutta questa consapevolezza non trovi in campo adeguata applicazione. Non sarà che stiamo passando tutti alla critica, dimenticandoci che qualcuno quel quadro deve pur dipingerlo? Se non vogliamo assomigliare a un branco di pazzi che sdottorano di arte davanti a un quadro che non c'è più, perché nessuno più dipinge, è ora di cambiare mentalità. Al netto delle considerazioni più tecniche, che spettano all'allenatore, vi consiglio di cambiare radicalmente atteggiamento: non cercate i responsabili fra quelli che avete a fianco, cercate di capire - all'opposto - quanto pesano le vostre responsabilità sull'andamento della squadra. Abbiate, tutti, il coraggio e la faccia di mettervi al centro del problema, perché solo così se ne esce. Se pensate che si perda nonostante voi, potete prendere le vostre scarpe da calcio e darle al cane o al gatto. Saranno sicuramente più utili.

NOEL 5-. Pessima uscita sul primo goal. Rinvii lunghi e immotivati quando i terzini sono liberi e potrebbero ricevere.

CURATOLA 5.5 Forse c'è un suo fallo di mano che nel primo tempo potrebbe costare al Pratello un altro rigore. Il capitano corre e si propone ma è ancora la brutta copia del giocatore che conosciamo.

BORREGGINE 5.5 Quando sceglie l'anticipo tiene botta, quando si trova a dover rincorrere l'avversario - enormemente più veloce di lui - soffre e va in affanno.

BALDI 6-. Niente di epocale, ma almeno è lucido e presente. Anche se alcuni passaggi mancano di precisione. Suo il fallo che causa il rigore ma l'avversario corre incontrastato da troppi metri.

STEFANIZZI 6. Ancora una volta è uno dei più positivi, anche se in qualche occasione cincischia un po' troppo con la sfera uscendo palla al piede.

BALESTRIERI 5.5. Non ci sono grossi errori, ma entra in una fase in cui ci aspetteremmo più personalità nei disimpegni, per aiutare il gioco a rimettersi in carreggiata.

VIANI 5.5 Non migliora la tenuta della fascia e non è incisivo nelle ripartenze.

BERRETTONI 5.5 Male in fase passiva: spesso si fa prendere in mezzo e l'uomo gli scappa alle spalle. Leggermente meglio la fase attiva, ma alcuni traversoni sono imprecisi o troppo mosci. Non punge.

OLIVIERI 5. Praticamente inutile. Butta il solito agonismo nell'interdizione ma quando la palla gli finisce fra i piedi, si fatica a capire per che squadra giochi. Troppi errori tecnici per uno che gioca in mezzo al cmapo.

DE BIAGI 5.5 Lento e macchinoso, a volte non sceglie la giocata più semplice. In attesa di incrementare la forma fisica, bisogna mettere meglio a frutta l'esperienza e la conoscenza del campo.

D'AMATO 6- Vicino alla linea di galleggiamento, ma anche la sua bussola non è ben tarata. Si muove molto ma per i fatti suoi, tiene poco le consegne del mister, non capisce il cambio di ruolo e cerca sempre il pallone anche quando dovrebbe starsene un po' più alto per non schiacciare troppo il baricentro. Ogni tanto si muove come un giocatore di calcio a 7. Peccato che il campo sia da 11. E pure grande.

CARROZZA 5. Sulla destra parte quasi sempre con la palla fra i piedi e, spesso, da fermo. Così non fa paura a nessuno. Difficile la lettura caratteriale della sua partita, sospesa fra una visibile delusione per il gioco della squadra e una valutazione poco lungimirante del proprio potenziale. è vero che verso destra non partono dei gran lanci ma i passaggi vanno anzitutto dettati da chi deve riceverli.

TILLI 5+. Combatte su tutti i palloni ma non riesce mai a produrre giocate decisive e incisive.

TRIGGIANI 5. Impalpabile.

BONAVENTURA 5. Pessimo. Quasi mai pervenuto. Esce alla fine del primo tempo.

DURYASZ 6- Nel primo tempo manca della necessaria freddezza e rientrato sul destro non calcia a rete. è l'unica palla pulita che gli capite nell'intera partita. una gara di sacrificio passata a lottare senza troppa fortuna davanti a un centrocampo che più che altro si limita a guardarlo o a servirgli palloni troppo complicati. Spesso sono direttamente i difensori a cercarlo con la palla lunga, ma lì la faccenda diventa ancora più nera.



17 commenti:

  1. Premesso che, come detto ieri sera a tommy, trovo difficoltà in questo campionato che pare essere più tosto rispetto alla media dei precedenti e che le difficoltà sono accentuate dall’assenza della SQUADRA Pratello Fc vorrei analizzare alcune cose sparse (e mi includo in tutti i punti)
    1) non siamo squadra. Abbiamo preso un gol idiota e non abbiamo reagito. Oggi come nelle precedenti giornate. Noi entriamo in campo e subiamo gli eventi. Regaliamo gol, e non siamo in grado di segnare manco a porta vuota. Sostanzialmente perché non vogliamo vincere.
    2) Siamo troppo impegnati a guardare il compagno accanto, a lamentarci perché manca tizio o perché caio è infortunato (praticamente prendiamo gol perché manca otto, il centrocampo non filtra senza trotta e l’attacco non và perché non c’è franz. Ogni volta che ci diamo questa spiegazione abbiamo preparato la prossima sconfitta). Dovremmo invece partire da altre domande( quanto mi sono allenato? Come mi sono allenato?Ad esempio…)
    3) L’ho detto pure in Allenamento, col mister si può parlare ma sarebbe bene farlo davanti a tutta la squadra quando dedichiamo quei dieci minuti durante il riscaldamento. Parlarci in privato/offendersi con lui perché si sta in panca/ribattere continuamente/contraddirlo non serve a niente se non a fare di noi una squadra al totale sbando. Ci vuole rispetto..e cmq la partita e gli allenamenti sono una cosa che va tenuta il più possibile separata dal resto.

    Ora dobbiamo trovare il modo di uscirne e possiamo farlo confrontandoci INSIEME e ragionando su pochi e chiari concetti.
    - Un modulo che sia uno e basta.
    - Un undici di partenza, un blocco che dia un minimo di garanzie in questo momento di difficoltà.
    - Dei ruoli ben definiti. Non ho ancora capito chi è il terzino sinistro, qual è la coppia di centrali di difesa, chi è l’ala destra etc etc.


    toni

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  2. ti sei dimenticato che in difesa non gioco più io.
    haahahahaha
    scusa, era per sdrammatizzare un po'.

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  3. si però è da quando non ci sei che non ho capito chi sia il terzino sinistro! shshuhushushus

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  4. hushushushusshuhus a.k.a. ahuhuahuahuahuahuahua

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  5. Sono evidenti in ogni caso le mie colpe, non sono riuscito a far capire cosa voglio dalla squadra e dal gioco, se l'unica cosa che viene fuori dalle simulazioni di gioco è un tiki taka senza verticalizzazioni allora non ho saputo spiegare le mie idee

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  6. dimenticavo l'ultimo punto.
    Diamoci un obiettivo. senza non si va da nessuna parte.
    Per me, visto l'andazzo, l'obiettivo è la salvezza.
    La salvezza si conquista ragionando da squadra che si deve salvare (stiamo piu chiusi e non partiamo sempre all'arremBaggio... potremmo partire all'arremzola, o all'arremsignori, ad esempio. ok mi squalifico per i prossimi tre turni). .

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  7. Ciao a tutti ragazzi, io sabato non c'ero e non ci sarò nemmeno questa settimana perchè il mio ginocchio s'è gonfiato...chiamatemi ipocondriaco, datemi dell'impaurito, ma per il momento è così, non voglio rischiare di farmi male e soprattutto non sono utile alla causa perchè non sono in condizione di farlo e non mi diverto neppure...onestamente non so neppure se continuerò con le partite, ma verrò comunque ad allenarmi...detto questo, ripeto, sabato non c'ero, ma ero alla partita precedente...io sono dell'opinione che l'assenza di Trotta, Marastoni e Franz sia la causa di tutto...penso che a questo punto sia palese...il centrocampo senza Trotta perde fisicità, senza Stefano tecnica e velocità purtroppo...le stesse cose che si perdono in attacco senza Franz (è l'unico che può fare 20 gol e lo sappiamo tutti, gli altri ragazzi davanti hanno altre caratteristiche, compatibili con quelle di Franz, ma non sono dei bomber, io per primo)...non scordiamoci che il finale di stagione meraviglioso dell'anno scorso, senza di loro, difficilmente lo avremmo fatto...a questi livelli, purtroppo, non si può prescindere contemporaneamente da tre giocatori come loro...

    Questa è una mia personale opinione, ma credo si può sicuramente far meglio

    Spero di tornare presto, almeno ad allenarmi

    Un abbraccio a tutti e VAMOS PRATELLO

    PMA

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  8. scusate il congiuntivo violentato, volevo dire "si possa fare meglio" ma è lunedì, capitemi

    PMA

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  9. pietro, ribadisco che il tuo commento è quanto di più inutile e dannoso si possa fare nei confronti di una squadra al momento depressa e demoralizzata. la gente che nomini non c'è e non ci sarà. piangersi addosso non serve a una ceppa se non a cercare di scaricarsi di dosso delle responsabilità che non vogliamo prenderci.
    toni

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  10. In effetti, se diamo un'occhiata alle squadre che ci hanno battuto, sono squadre nelle quali non giocano né Franz, né Trotta, né Marastoni. Non voglio sminuire il valore di questi tre signori (sfido chiunque a non volerli avere in campo), ma non possiamo aumentare la dose di alibi che siamo soliti iniettarci in vena ogni volta. Assumersi le proprie responsabilità significa anche scommettere e credere sulle proprie capacità di farvi fronte, andando al di là dell'ostacolo. Se ci limitiamo a dire "non ce la possiamo fare" abbiamo già finito. La rosa con cui siamo scesi in campo era perfettamente in grado di vincere contro questi avversari. Secondo me manchiamo di umiltà, ma l'umiltà è un disposizione attiva dell'animo: non si tratta di inginocchiarsi e dire "ho peccato in pensieri parole opere e omissioni". Si tratta di capire in cosa abbiamo sbagliato e di rimettere il culo in carreggiata. Assieme a chiunque vada in campo con noi.

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  11. A mio modesto parere, abbiamo un grosso problema di approccio alla gara...non mi sembriamo demoralizzati per i risultati (certom un pò di culo in più non guasterebbe!), ma semplicemente non sembriamo in campo per vincere, ma solo per giochicchiare. Passaggini semplici, poca grinta, in alcuni molta svogliatezza e/o demotivazione.
    Concordo con Toni sul fatto di battezzare sia un obiettivo che uno schema di gioco (P.S. Otto, a mio parere il cambio di modulo in corso d' opera ha solo creato confusione), non concordo sul fatto che ci stiamo nascondendo dietro a delle assenze.
    Possibile che abbiamo fatto 3 amichevoli una più bella dell' altra e poi in campionato ci siamo rilassati??
    Per quanto mi riguarda, mi scuso per il rigore (anche se questo stava allegramente entrando in area per vie centrali...); la difesa non ha fatto malaccio, a parte Borreggine terzino nella giornata sbagliata e un errore in chiusura sul primo gol (non è solo farina del sacco di Noel...).
    Stasera non ci sarò, ci si vede giovedì
    Alessio

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  12. Pienamente daccordo su tutto ciò che ha detto carrozza nel primo intervento.
    Il recriminare degli assenti l'ho fatto troppo anche io, bisogna reagire diversamente.

    Io proporrei di cominciarei a correre molto di più, mettere della benzina, che avevamo nel precampionato, e ora abbiamo perso. Perchè secondo me anche fisicamente siamo calati un bel pò.

    tommaso

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  13. Toni, la mia è solo un'opinione e ovviamente spero di essere smentito...sono anche d'accordo con te che tutti si debbano impegnare al massimo delle proprie possibilità, senza scaricare le responsabilità...ma credo anche che occorra rendersi conto, che il massimo fattibile con quei tre in campo, è un massimo diverso da quello senza di loro e bisogna che ci se ne renda conto, perchè altrimenti ci raccontiamo delle palle. Sono ancora d'accordo con te che l'obiettivo è la salvezza e i mezzi per raggiungerla ci sono, come i margini di miglioramento. Purtroppo e dico PURTROPPO, la stagione dell'anno scorso, sarà difficilmente ripetibile, ma non credo neppure che questa squadra sia da retrocessione, se prende coscienza dei mezzi effettivi di cui dispone...

    E poi hai ragione a dire di non prendersela con Tommy privatamente, perchè credo che lui stia facendo anche troppo e c'entri come tutti gli altri con l'andamento della squadra, ne di più ne di meno.

    Non è poi mia intenzione demoralizzare nessuno, ma solo di mettere tutti davanti alla reltà dei fatti, è l'unico modo per risollevarsi e non fare discorsi campati in aria.

    PMA

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  14. Per quel poco che vi conosco e per quanto posso contare il mio giudizio, posso solo dire che alla squadra manca solo della cattiverie agonistica e la voglia di aiutarci, senza ma e senza se. Perchè sul livello tecnico non siamo mai stati inferiori a nessuno, sicuramente le persone che nominate da sempre possono cambiare le partite ma in campo si scende in 11 e se si gioca da squadra compatta, unita e puntanto ad uno obbiettivo concreto quello di vincere lottando su ogni pallone alla fine si può vincere contro chiunque. Smettiamola di lamentarci con i compagni, allenatore o per qualsiasi altra merdata mettiamoci la grinta e il cuore poi ad ogni partita tireremo le somme.

    Io stasera non ci sarò e mi dispiace

    Gerry

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  15. che le assenza di Trotta, Marastoni e Franz siano molto pesanti non c'è dubbio e molto probabilmente con loro 3 sempre in campo non saremmo con un punto in 4 partite. Detto questo, bisogna fare di necessità virtù, trovare un modo per far rendere al meglio le risorse disponibili, che sicuramente non sono da retrocessione. E il modo dev'essere concreto, pragmatico, non basta dire con la bacchetta magica "dobbiamo giocare più da squadra, metterci più grinta". Bisogna FARLO. Fosse bastato dirlo, come molti hanno fatto in pubblico o in privato, ci sarebbe stata una svolta già dopo la prima sconfitta e non la terza. Che le altre squadre siano tutte più preparate tecnicamente non ci credo, atleticamente neanche. Se la questione è mentale, forse è opportuno che come primo passo ognuno chieda a se stesso "Ho ancora voglia di giocare a calcio o è diventato più un dovere che un piacere? Ho voglia di fare un campionato o preferirei la partitella del mercoledì con i colleghi? Sono capace di giocare nel Pratello senza farmi rimproverare niente da me stesso o dai compagni? Ho voglia di sudare in partita e negli allenamenti o preferirei una birra?". Tutto il resto viene dopo, è una conseguenza.

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  16. E' tremendo dire che non siamo riusciti a fare risultato perché mancava qualcuno o perché il campo era grande o perché abbiamo incontrato la prima in classifica. Con questa mentalità ha senso fino ad un certo punto anche solo iscriversi al campionato...
    L'ho detto almeno una settimana fa che i problemi della squadra sono figli del comportamento di chi è sceso in campo nelle partite sin qui disputate. Quest'anno si è visto un Pratello diverso da quello dello scorso anno, prima di tutto dal punto di vista dell'approccio e del carattere. Le due partite intere che ho giocato fino ad ora, le abbiamo perse ed io ho fatto cacare. Ma mi avete mai sentito dire che è colpa delle assenze? Non dico che dovete prendermi come esempio, ma è tremendamente triste dire e sentirsi dire che il Pratello non funziona bene perché mancano 3-4 persone. Roba che Marastoni Franz Trotta o De Biagi ci dovrebbero sputare in faccia dopo aver ascoltato queste cose. A questo punto potremmo dire che quando manca uno di loro non si gioca e faremmo più presto, così eviteremmo di andare in giro per la provincia di Bologna a fare figure di merda.
    Invece, per cambiare rotta, prima di tutto dobbiamo migliorare il nostro approccio alla gara e l'atteggiamento in campo. A che cazzo mi serve sentire parte della squadra dire, poco prima di entrare in campo, che "questi dovrebbero essere forti" o "madonna quanto è grande sto campo". Sarebbe meglio, per esempio, concentrarsi sul modo in cui si potrebbe sfruttare in nostro favore l'ampiezza del terreno di gioco .
    Discorso simile vale anche per il mister. Se non cambiamo modo di affrontare allenamenti e gare, ci potrà venire ad allenare anche Ferguson, ma sempre male giocheremo.
    Secondo me siamo sufficientemente attrezzati per affrontare tranquillamente questo campionato ed arrivare tra le prime in classifica. Sinceramente non gioco in questa squadra per raggiungere la salvezza. Questo lo dicevo lo scorso anno quando le cose non andavano bene e lo ripeto ora che forse vanno anche peggio (e non giochiamo tra i professionisti ma sempre in un campionato amatoriale). Io ci credo veramente, ma bisogna che ci diamo una regolata in allenamento e in campo.
    Clem

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  17. Ragazzi, lo dico seriamente, spero che abbiate ragione voi...a questa squadra ci tengo e mi sembra di averlo dimostrato rimettendoci anche in salute come altri di noi.

    Spero davvero che le prossime partite mi smentiscano, anche perchè non è mia intenzione sminuire nessuno.

    Bisogna però riconoscere che c'è una squadra con loro e una senza e questo è un dato di fatto inequivocabile. Ed è proprio in funzione di questo che gli atteggiamenti e la mentalità devono cambiare, per far si che questo momento di merda finisca.

    Poi ripeto, io parlo per me e sulla base delle partite che ho visto e giocato, mettendomi per primo sul banco degli imputati, non è mia intenzione offendere nessuno.

    Ci vediamo quando riuscirò a essere presentabile

    PMA

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