venerdì 5 febbraio 2016

PRATELLO FC 0 - San Martino in Argine 0. IL PAGELLONE

Tanta noia e due lampi gelati lungo la schiena a riassumere una partita stagnante che in due o tre occasioni avrebbe potuto dirci molto male. Si chiude a reti inviolate la quinta di ritorno, e il Pratello incassa un punticino che non sposta la classifica. La gara di lunedì pesa nelle gambe di molti e il ritmo non riesce a decollare. L'inedito 3-5-2 di partenza, proposto per ovviare ad alcune defezioni, non ingrana da subito e nelle prime battute il baricentro dei gialloneri sembra troppo basso, con gli esterni che non riescono a fluidificare la manovra e il gioco che staziona un po' pigramente nei pressi della nostra area di rigore. Col passare dei minuti, però, i ragazzi prendono coraggio e, anche se rischiano di subire la rete dello svantaggio su un diagonale da destra, s'impadroniscono del gioco, che resta nelle loro redini per tutta la parte centrale della partita. Nel momento in cui il predominio andrebbe capitalizzato, però, i gialloneri mancano di mordente. Abile, soprattutto con Cetti, a prendere falli importanti sulla trequarti avversaria e a trovare la profondità con gli inserimenti di esterni e interni, il Pratello colleziona però pochissime palle goal "pulite" e la porta avversaria rimane illibata. Rischia di più il portierone giallonero che soprattutto nel secondo tempo vede passare di tutto, con conclusioni che da destra e da sinistra fanno sibilare pali e montante, cogliendo in pieno - per altro - un legno. Un Pratello, dunque, più manovriero ma anche più sterile e, quindi, sotto la sufficienza, soprattutto nell'ultima frazione del secondo tempo, con la squadra sfilacciata e un baratro di 40 metri fra il fronte offensivo e quello difensivo. Non mancano, ovviamente, le attenuanti del caso, dovute al nuovo modulo, allo scarso o nullo turn over e - di riflesso - agli straordinari cui molti effettivi sono stati costretti. Nel computo finale delle occasioni, però, il San Martino in Argine può rivendicare qualcosa di più, anche se il pareggio - al netto della mole di gioco prodotta dalle due formazioni - pare sostanzialmente giusto e riflette l'andamento di una gara stanca, con poche emozioni. Per fortuna che sugli spalti il Trio Ignoranza scalda la serata del Bernardi con cori, birre, patatine e focacce, dispensando piccole e grandi perle di stile.

SCHIAVO 6. Sventa in due tempi una punizione insidiosa nel primo tempo, e assiste inerme alle conclusioni della ripresa, che lo graziano.

LANZELLOTTO 6- Stanco e provato, manca della necessaria lucidità e in qualche occasione non pare impermeabile come al solito.

DE BIAGI C. 6+. Tendenzialmente sicuro quando esce palla al piede, evidenzia una buona scelta di tempo nelle chiusure alle spalle dei colleghi di reparto. Tenta la fortuna su punizione ma l'esito della conclusione è rugbistico.

BORREGGINE 6,5. Nel primo tempo è forse il più brillante della difesa, spezzando l'azione avversaria e aiutando la manovra a ripartire, anche grazie ad alcune sue prepotenti percussioni centrali. Cala nella ripresa.

GIGLIONI 5,5 Molto poco lucido nelle giocate, ma vicino alle linea di galleggiamento per la puntuale attitudine alla trebbiatura.

VENTURA 5+. In leggera crescita rispetto alla brutta prestazione di lunedì, ma in molti frangenti - attivi e passivi - non dà la sensazione di essere sicuro sul da farsi.

FEDERICO 6. Anche lui, forse, avrebbe bisogno di rifiatare un po' ma la rosa è quella che è e il nostro Fabietto è costretto agli straordinari. Lotta come un leone, difende palle strategiche e prende falli utili a spezzare la tensione del gioco avversario. Meno lucido in fase di costruzione del gioco. Spesso non vede il cambio da un lato all'altro del campo, che aiuterebbe a innescare il gioco in zone meno battute dagli avversari.

CURATOLA 6+ Il suo apporto non viene mai meno, ma - paradossalmente - è troppo costante, nel senso che il suo passo non cambia mai e non esprime quelle accelerazioni fondamentali per creare superiorità numerica e far saltare il banco. Utile in entrambe le fasi di gioco, non sempre fa la cosa più facile.

CETTI 7- Ancora fra i più positivi, sia in fase di conclusione che di pressing e impostazione. Quasi da manuale la sua difesa del pallone. Bene così.

OLIVIERI 6,5. Meno strabordante rispetto a lunedì, ha però il merito di non smettere mai di collegare i reparti, anche quando - nel secondo tempo - le distanze si allungano fino a diventare siderali. Polmone.

FORIOSO 5. Entra e dopo quattro minuti ha già finito la benzina, non riuscendo più a recuperare sulla ripartenza avversaria. Rivedibile.

INNOCENTE 6+. Tanta sostanza, un po' di confusione ma qualche palla interessante per i compagni. Prestazione complessivamente positiva, anche se non fra le sue migliori.

BONAVENTURA 5,5 Ogni tanto si dimentica di tagliare e per una punta si tratta di un problemino non proprio irrisorio. Conquista qualche fallo e quando ci si mette riesce anche a dialogare decentemente con i compagni, ma più spesso gioca male palloni molto semplici. Sterile in avanti.

PONTRELLI 5-. Gli mancano i minuti per una valutazione degna di questo nome, ma l'impressione è che non sappia dove si trovi.

VIECELI 7- Si fa un gran culo su tutto il fronte offensivo, aiutando la difesa a rilanciare immediatamente su di lui, e tiene in costante apprensione la difesa avversaria. Prova anche a rendersi pericoloso ma i piatti di giornata (leggasi assist) non sono molto appetitosi. Fondamentale, tuttavia, nella tenuta degli equilibri complessivi.

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