domenica 23 marzo 2014

PratelloFC 2 - Fossolo76 2 Fuori il carattere,finalmente!

Il Pratello costringe al pari la capolista Fossolo in una gara avvincente che, soprattutto nel primo tempo, ha regalato anche sprazzi di bel gioco. Gialloneri schierati col tridente da Mister Lanzellotto: Vieceli, al centro dell’attacco, viene supportato sulle corsie esterne da Bonaventura, attivo sulla destra, e Carrozza, pronto a convergere da sinistra. Il centrocampo a tre, con Olivieri e Tilli al fianco di D’Amato macina da subit un bel calcio e riesce spesso a superare con una fitte rete di passaggi i diretti avversari. Positive le prove di Curatola e Tirelli sulle fasce basse che salgono con i tempi giusti e infoltiscono in fase la cintura di centrocampo. È il Pratello, infatti a passare, con una bella azione d’attacco nel corso della quale le tre punte si scambiano abilmente la palla giocandola rasoterra. L’assist di Carrozza spiana la strada al Kaiser che con un diagonale a incrociare coglie l’angolo lontano alla destra del portiere avversario. Il Pratello, meritatamente in vantaggio, non interrompe la ricerca del gioco ma evidenzia qualche leggerezza di troppo nei disimpegni bassi. La difesa, che offre complessivamente una prestazione di buon livello, non è sempre impeccabile nelle marcature e soffre le incursioni che il Fossolo porta sulla nostra destra. A complicare la situazione ci si mette Gjermani che non sembra molto presente a sé e nelle uscite appare un eterno Godot. In una di queste occasioni la palla sfila senza che lui la prenda, raggiunge la fascia opposta dove viene rimessa al centro da un avversario. A staccare di testa va Balestrieri che tuttavia colpisce male e insacca sul primo pala alla sinsitra del portiere giallonere. L’autorete riporta in gara il Fossolo, che non manca di buone individualità e di una coriacea azione contrastiva che si fa sentire in tutte le parti del campo, evidenziando una caratura agonistica non tanto diffusa in ambito amatoriale. Meritato, dunque, anche il 2 a 1 degli ospiti, che matura a seguito di un erroneo rilancio della nostra difesa, che consente alla mediana avversaria di lanciare il loro esterno sinistro nello spazio. Tirelli se lo perde alle spalle e il diagonale potente gonfia la rete all’incrocio dei pali di un Gjermani che qui appare onestamente incolpevole. I gialloneri tuttavia non perdono la bussola e continuano a impegnarsi nella ricerca del gioco anche se difettano di organicità nelle salite successive alle ripartenze: spesso a fiondarsi in avanti sono solo uno o due uomini, mentre il baricentro complessivo della squadra sembra lento nel guadagnare campo e dare massa critica, in fase attiva, alla riconquista della palla. Il modulo però funziona e funziona bene, perché i centrocampisti lo interpretano con un certo acume tattico, senza mai disunirsi fra loro e offrendo un buon sostegno agli attaccanti del Pratello. Molto bello il goal di Carrozza che dal limite dell’area, di controbalzo, spara in rete la palla del pareggio, che lì per lì appare complessivamente giusto per quanto emerso sul campo. Si va all’intervallo nella consapevolezza del fatto che la partita è aperta a tutte le soluzioni ma anche che la panchina avversaria offre più sostituzioni della nostra e che dunque nel secondo tempo ci sarà da soffrire. Così è, infatti. Il Pratello della seconda frazione mantiene per quasi mezz’ora il tridente ma sembra aver perso lo smalto atletico necessario a metterne in valore le caratteristiche. Scompare progressivamente dal gioco Tirelli, e il centrocampo non brilla più come nel primo tempo. Si mantengono su buoni livelli, però, le prestazioni di Curatola e soprattutto di Borreggine, che in più di un’occasione sfodera numeri di altissima scuola, soprattutto nell’anticipo ma anche nel recupero palla. Più interlocutoria la prova di Balestrieri che, pur intervenendo in maniera decisiva a difesa del risultato in un paio di occasioni, evidenzia – al di là dell’autorete (che ci può stare) – una concentrazione modello “pulsar”, che a intervalli più o meno regolari sembra cioè svanire. Gjermani, pur continuando a non farsi sentire sulle uscite, salva il risultato in almeno due occasioni con parate di pregevole fattura e sicura efficacia. Duryasz rileva Carrozza ma non sembra molto in palla e l’assenza di condizione fisica si vede tutta. Con l’ingresso di D’Adamo, che rileva Vieceli, si passa all’antico rombo e davanti restano solo Bonaventura e lo stesso Duryasz. Nel finale, un esaurito Tirelli lascia il campo per Lanzellotto, che offre il suo contributo a un risultato che alla fine della fiera premia non tanto la qualità del gioco espressa dalla squadra, che a mio parere si è vista solo nel primo tempo, quanto piuttosto l’atteggiamento tattico, l’agonismo e la concentrazione messa in campo da tutti. GJERMANI 6,5. Errori di posizione, di tecnica e di carattere sulle uscite. Errori talora molto gravi. Recupera però con interventi salvifici fra i pali nel corso del secondo tempo. CURATOLA 7-. Una prestazione onesta, migliore delle ultime, con tanta corsa e una buona scelta dei tempi negli inserimenti. È probabile che il centrocampo gli liberi maggiori corsie negli sganciamenti. TIRELLI 6,5. Molto bene nella fase attiva, perché è uno dei pochi che gioca quasi sempre a testa alta; bene anche nei contrasti, perché interviene sempre con la giusta cattiveria; molto meno bene, invece, nella marcatura e nell’uno contro l’uno quando viene puntato. BALESTRIERI 5,5. Fa vedere ottime cose, ma le alterna a brutti black out che non gli permettono – per il ruolo che ricopre – di raggiungere la sufficienza. L’autorete ci può stare, il passaggio per vie centrali che innesca l’attacco avversario no. Mai. BORREGGINE 8. IL MIGLIORE. Utilizza qualunque parte del corpo per vanificare l’azione avversaria. Corre anche più del solito, è brillante nelle uscite palla al piede e assolutamente letale quando prende il tempo agli avversari e soffia loro il pallone. Come spazza (o sparecchia) lui, infine, non spazza nessuno. LANZELLOTTO 6. Entra nel finale, quando il Pratello soffre molto, e ci mette concentrazione e grinta. D’AMATO 7. Bella partita del mediano napoletano del Pratello, che si trova alla grande nel centrocampo a 3. Si vede benissimo come preferica giocare all’interno di una rete di compagni fra loro vicinie continuamente innescati e innescabili, secondo un modo di giocare che però ha molto del calcio a 7 e che può funzionare ma non in tutte le partite e non contro tutti gli avversari. In crescita. OLIVIERI 7+. Non farò l’elenco delle solite brutture tecniche, un po’ perché questa volta se ne vedono meno (c’è anche un bel controllo e lancio immediato per Vieceli, ingiustamente bloccato per fuorigioco) e un po’ perché Tommaso è senza ombra di dubbio l’uomo che macina più chilometri di tutti e la sua presenza in campo si fa sentire sempre, senza momenti di assenteismo o cali di concentrazione. Prestazione encomiabile nel rapporto sforzo/risultato. TILLI 7. Benissimo nel primo tempo, quando gioca sempre a testa alta, con grande intelligenza e con i tempi giusti. Serve i compagni con palla bassa, quasi sempre sui piedi, aiutando la squadra a guadagnare campo in maniera armonica e ragionata. Meno brillante nella ripresa ma in questo risente del generale calo della squadra. D’ADAMO 6-. Ancora non è né carne né pesce. Mi aspetto molto di più, soprattutto in termini di carattere e assunzione di responsabilità nel gioco, anche se viene impiegato per pochi minuti. O forse soprattutto per questo. VIECELI 7,5. Nel primo tempo è praticamente ineccepibile, fatte salve due occasioni in cui si libera con eccessiva fretta del pallone. Ma sono veramente sbavature nel quadro di una gara dai contenuti tattici per palati raffinati. Letale sottoporta in occasione del vantaggio, è molto bravo a innescare i movimenti di Bonaventura e Carrozza e offre sempre alla squadra un riferimento alto in grado di favorire la salita del baricentro. CARROZZA 7. Goal splendido. Assist perfetto. La sua partita potrebbe riassumersi così . Il modulo, a mio avviso, richiederebbe un’intensità di corsa maggiore ma le condizioni fisiche dell’attaccante brindisino, reduce da antibiotici, non sono ottimali. Bene così. BONAVENTURA 7. Non segna ma soprattutto nel primo tempo dà parecchio fastidio agli avversari, senza farsi prendere, giocando fra le linee e interagendo bene con i compagni. Un po’ desaparecido nella ripresa. DURYASZ 6-. Poca gamba, poco tono muscolare, poca lucidità. Dà comunque una mano ma è la bruttacopia del giocatore splendido che conosciamo. MISTER LANZELLOTTO 7,5. Con una rosa un po’ malridotta, tira fuori dal cilindro la soluzione tattica che imbriglia il Fossolo e questo gli va riconosciuto. Forse si poteva passare prima al rombo nel corso della ripresa, quando il Pratello già da qualche minuto stava pericolosamente vacillando.

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