venerdì 27 aprile 2012

Parco dei Cedri 0 - PRATELLO 0. Il Pagellone.



Se la classifica che vedo sul blog è aggiornata alla partita precedente, questo pareggio non dovrebbe stravolgere chissà quale equilibrio. Sarebbe stato meglio vincere, certo, ma tutto è ancora alla nostra portata. Dobbiamo però fare qualche calcolo.

Contare quanta birra e quanta voglia abbiamo in corpo, perché non è normale rientrare in campo dopo l’intervallo con così poca fibra e risvegliarsi a 5 minuti dalla fine.

Contare quanta concentrazione e quanta attenzione siamo disposti a investire, nella fase passiva (sufficiente solo nel primo tempo) e nella fase attiva, che per tutta la partita è stata troppo balbuziente, sincopata, incapace - per lo più - di andare oltre il secondo passaggio. Un po’ poco, a essere sinceri, viste le dimensioni del campo. Con una sola punta di ruolo e il collega di reparto (Primo) che per caratteristiche proprie tende ad abbassarsi, lo scorrimento orizzontale del pallone, in difesa come a centrocampo, diventa fondamentale per individuare con la pazienza del fraseggio la faglia nella quale penetrare al momento giusto. Troppo spesso, invece, abbiamo rinunciato a giocare palloni tutt’altro che impossibili, associando a un baricentro complessivamente troppo basso (e sceso di un 15-20 metri nel secondo tempo) una tendenza al lancio lungo che non ha dato frutti. Gli unici lanci lunghi che sarebbero serviti, quelli per cambiare fascia e sfruttare le praterie per gli esterni che si creavano lontano dagli imbottigliamenti, non li abbiamo quasi mai fatti.

Ma dobbiamo anche contare noi stessi, quanti siamo (pochi, direi, per affrontare serenamente la fine della stagione). Vediamo di serrare i ranghi e di non perdere colpi sul più bello.

Campo tenuto discretamente nella prima fase di gioco e lasciato invece agli avversari nella ripresa, salvo - appunto - gli ultimi 5 minuti.

Qualche parola sui singoli reparti.

Malino la difesa. Parte molto attenta e nel primo tempo sbaglia poco o nulla; solo in un paio di occasioni si fa trovare leggermente scoperta sulle ripartenze ma senza danno. Il secondo tempo comincia in maniera pessima: il 15 avversario prende palla da solo in area di rigore: avrebbe potuto disegnare attorno a se un cerchio di 6 metri di diametro e all’interno non avrebbe trovato nessun altro. Per fortuna è stato di una lentezza pachidermica e la palla, pur pericolosa, che alla fine ha girato verso il centro non ha sortito effetti nefasti. Miracolo di Rocca in uscita bassa su buco centrale. Il 23 svetta di testa e colpisce indisturbato al limite dell’area piccola (quello lo facevo anch’io con Serra sulle spalle). Diversi rinvii svagati e palle giocate con troppa approssimazione. Il centrocampo che non si fa trovare in condizione di ricevere bene palla è un problema, ma non deve diventare un alibi: con un campo del genere e con i movimenti giusti, la palla può muoversi in orizzontale anche fra gli stessi difensori: uno si sgancia dietro, riceve comodo, riparte e via, senza bisogno del lancio lungo sistematico e, quasi sempre, sbagliato.

Centrocampo asfittico. Sufficiente la fase passiva. Nell’intervallo il Mister chiede più pressing ma a mio modestissimo avviso i problemi maggiori ce li abbiamo con la palla fra i piedi. In troppe occasioni i nostri mediani prendono palla spalle alla porta, come fossero centravanti e questo impedisce loro un’impostazione serena e ragionata. Palloni rasoterra inutilmente sollevati, passaggi facili evitati a favore di parabole lunghe e poco intelligenti. Soprattutto con la difesa a tre, nella quale nessuno dei tre si può mai sganciare, è fondamentale andare a prendersi la palla a fianco del difensore, come fa Pirlo che praticamente va a toglierla lui stesso dai piedi di Barzagli. Se vogliono venire a pressarvi fin lì, facciano pure. A quel punto sì che lanciamo, perché la dietro - per spingersi così avanti - avranno lasciato sicuramente scoperto qualcosa di interessante.

Attacco a digiuno, soprattutto di passaggi e quindi di goal. Carrozza troppo solo con la squadra che gli gioca venti o trenta metri dietro. Teniamo presente che con una sola punta di ruolo, non possiamo aspettarci che la stessa ci venga più di tanto incontro. Dobbiamo essere noi ad alzare il baricentro, avvicinandoci per fornirgli palloni giocabili. Troppi errori, tuttavia, nei pochi uno-due che siamo riusciti a imbastire là davanti.

Il 3-5-2 è mal interpretato dalla squadra che non riesce a capitalizzare come dovrebbe - cioè con il fraseggio e il passaggio sull’uomo più vicino - la superiorità numerica nella zona centrale del campo. Inoltre è un modulo, a mio avviso, inadatto a quel campo che - essendo molto largo e consentendo un gioco sulle fasce più sistematico - sembra suggerire la necessità di due esterni per fascia (terzino+ala): in questo modo, e sempre in linea teorica, dovremmo riuscire a creare superiorità in sovrapposizione, andare con più efficacia sul fondo, evitando così che l’unica punta di ruolo si allarghi lasciando il deserto in mezzo.

ROCCA 7- IL MIGLIORE. Nel primo tempo comincia malissimo: 1) chiede al mister come siamo messi dietro (porca troia, ascolta quando viene data la formazione e assegnati i ruoli. Non si può entrare in campo senza sapere come siamo schierati. Se avessimo avuto un altro portiere in panchina e l’allenatore fossi stato io, saresti uscito dopo 45 secondi netti). 2) solita uscita pazzoide al grido di “mia” senza poi prenderla. Benissimo, invece, nel secondo tempo. Un’uscita splendida, bassa, sui piedi della punta lanciata a rete, salva letteralmente il risultato. Attento nelle altre circostanze e visibilmente più concentrato del solito. Il “meno” per l’ammonizione rimediata a seguito di un’inutile e plateale protesta contro il direttore di gara.

BALDI 6+. La fase attiva è tremenda ma non è tutta colpa sua. Come ho detto gli interni dovrebbero scendere con maggior convinzione a farsi dare il pallone. C’è tuttavia un passaggio suicida verso il centro che non sfugge né a me né al Mister. Bene in copertura, con la solita puntuale scelta di tempo.

LANZELLOTTO 6-. A disagio con la difesa a 3, si dà comunque un gran da fare ma nel secondo tempo scende di tono e per vie centrali passano dei palloni che in altre occasioni non sarebbero passati. Alcuni alleggerimenti in fascia - ove possibile, s’intende - sarebbe meglio farli rasoterra. Pessimo un passaggio per Stefanizzi intercettato dagli attaccanti avversari.

STEFANIZZI 5.5. Benino nel primo tempo. Nel secondo la sua prestazione è un po’ sconcertante: volitivo e propositivo quando, passati al 442, è chiamato a sganciarsi, concede però troppo spazio in fase passiva: si lascia infilare malamente in almeno due occasioni (c’è anche un brutto liscio), e combina un mezzo casino con Rocca sulla linea di fondo. Più attenzione.

LEMMO 6-. Sfiora la sufficienza per il suo dinamismo, che non viene mai meno. Paradossalmente, converebbe quasi correre un po’ di meno e pensare un po’ di più. Olivieri, così come l’altro interno (in questo caso Berrettoni), va cercato con più sistematicità, quasi per riflesso condizionato: solo così si capitalizza la superiorità a centrocampo per la quale il 3-5-2 è pensato. Alcune aperture sono molto belle ma nel computo finale vengono rovinate da errori improbabili nei passaggi più facili e banali.

OLIVIERI 5.5 Bene la fase passiva, è molto deciso nei contrasti e non si sottrae mai dalla lotta. A metà partita gli suggerisco di scendere a prendersi palloni giocabili, nel secondo tempo ogni tanto lo fa ma secondo me deve diventare un suo gesto più consolidato, automatico, perché solo così - soprattutto rispetto a squadre che pressano i portatori - riesce a mettere in valore le sue doti tecniche. In alcuni momenti della partita non si capisce bene se sappia dove stare o sia in cerca di risposte sull’avvenire. Vaste voragini di miglioramento si schiudono al suo prossimo futuro. Si segnala comunque un bel tiro di prima intenzione su cross di Innocente, però fuori bersaglio.

BERRETTONI 5. Piedi buoni ma troppa flemma. Inutile tirare da 30 metri con la squadra che sta salendo. Se hai tanta forza nel piede, usala per cambiare gioco perché più volte sul versante opposto avevi il nostro esterno libero e non lo hai quasi mai cagato. Un po’ più di brio in mezzo al campo, menare quando serve e badare al sodo.

CURATOLA 6-. Ignorato troppe volte dai compagni, non sempre fa la cosa giusta quando la palla finalmente gli arriva. Va sul fondo ma lo fa in poche occasioni e talora s’azzarda a rientrare sul mancino (ricordati che “sinistro” vuol dire “incidente”).

INNOCENTE 6. La gamba c’è e si vede. Fino a metà del secondo tempo,. Michele si spara dei bei chilometri e nel primo mette anche un bellissimo cross verso il centro. Quando finisce la benzina, il mister passa al 442 e questo gli consente di tenere ancora un po’. Migliora negli stop e nei passaggi è quasi sempre preciso. Sulla linea di galleggiamento.

TILLI 6. Due tiri interessanti, uno rasoterra nel primo tempo, uno al volo nel secondo. Ce n’è un altro, invece, senza senso da 40 metri. Cortesemente, evitiamo. Bravo nell’imbeccare più volte la corrente Curatola, cerca di cucire una squadra sfilacciata accorciando fra il centrocampo e bomber Carrozza. Ci riesce solo a tratti e comunque senza mai fare il passaggio decisivo. Brutti errori nell’unodue, con errori nei passaggi di prima che non sono da lui. Troppo lunghi alcuni corner del secondo tempo, a differenza di uno battuto molto bene nel primo. Il ruolo non è propriamente il suo ma qualcosina di più poteva farlo.

CARROZZA 6 Lavoro ingrato per il Capitano giallonero, troppo spesso costretto a uscire sugli esterni per prendere palla. Gioca lontano dalla porta e lontano dal centrocampo, in una terra di nessuno dove non crescono frutti commestibili. Nel primo tempo si gira caparbiamente al vertice sinistro dell’area di rigore e lascia partire un tiro insidioso, che il portiere blocca a terra. Nel secondo si segnala soprattutto per una bella discesa sulla fascia sinistra, che si conclude con un corner a nostro favore. Dovrebbe prendere qualche fallo di più e osservare meglio gli esterni che salgono quando lui ha palla. Rimane a secco ma ieri era veramente dura buttarla dentro.

TRIGGIANI 5.5 Rileva Berrettoni e si mette a destra. Dovrebbe servire a imbeccare con i giri giusti i nostri attaccanti ma dai suoi piedi non esce il colpo vincente.

SERRA 6. Continuo a pensare che quel modulo dia più problemi di quanti non ne risolva, ma ammetto che c’erano anche buone ragioni per volerlo provare. Se eseguito bene, infatti, poteva darci l’uomo in più in mezzo. Squadra più equilibrata quando si passa al 442, ma bisogna lavorare molto di più sulla fase attiva perché c’è troppa approssimazione e si tende a rinunciare a giocarla.

3 commenti:

  1. Concordo con le considerazioni sul modulo e l'osservazione fatta sul 442 che consente sovrapposizioni in fascia (ricordo primo tempo con olypic gesso).
    Chiaramente ieri eravamo contati quindi la scelta credo sia stata forzata.

    L'unica nota negativa a mio parere è relativa al rendimento nel secondo tempo.
    No so se è attribuibile alla paura di perdere o alla volontà di gestire le energie disponendo di un solo un cambio.
    Abbiamo smesso di pressare e siamo arretrati di 15 metri... praticamente un suicidio perchè loro avendo una intera metà campo erano liberi di impostare e lanciare le punte in tutta tranquillità.
    Nel primo tempo, con la difesa bella alta abbiamo creato le migliori occasioni. Si innesca un meccanismo che ti permette di arrivare in prossimità dell'area avvversaria in superiorità numerica. Ed è tutta un altra storia attaccare in 4vs4 anzichè 2 o 1vs4...
    quindi, tiriamo fuori la grinta non molliamo un cazzo torniamo a mordere le caviglie e vediamo come và... tanto la salvezza è raggiunta e non abbiamo niente da perdere!


    Onore agli "undici" che stanno reggendo la baracca (tra mille acciacchi) e un in bocca al lupo ai giustificatissimi Schiavo, D'adamo, Agostini, Borregine, Garro, Lucatti, Vieceli [andate a lourdes cazzo!!]).

    Toni.

    RispondiElimina
  2. Ragazzi a me pare però che siamo troppo sotto tono fisicamente. Questi ieri erano in palla e noi sulle gambe di brutto.

    Io dico già da Lunedi di fare un bell'allenamento pesante, improntato sopratutto su allunghi e scatti.
    Non so se è la mancanza di preparazione estiva, la mia vita dissoluta dedita ad alcool e donne (le vostre), però da quando sono un cinno ho sempre corso più degli altri, mentre ora dopo un tempo non ho piu fiato!

    Aggiungo, quotanto Edo, che anche se a centrocampo non ci siamo proposti molto (o niente)per raccogliere palloni dalla difesa, vi è in ogni reparto un abuso del lancio lungo in avanti, ma mai un lancio a cambiare gioco.

    Non concordo con il voto di Stefanizzi, che a me è sembrato tra i migliori.

    tommaso O.

    RispondiElimina
  3. Non sono pienamente d' accordo con Tommi per il discorso condizione...a mio parere lui ha pagato (con una settimana di ritardo sugli altri) lo scotto della pausa prolungata. Gli altri non li ho visti così male come condizione, anche se sicuramente si può migliorare!
    Aspetti tecnici: tutto giusto, dal concetto di "palla lunga a prescindere", al fatto che non siamo abituati (e NON ho detto capaci, ma semplicemente è questione di abitudine!) a giocarla corta a fraseggi. Tutti i ns. movimenti, a partire dai difensori che ci mettono troppo a giocarla, ai centrocampisti che si vedono poco o nulla per venire incontro fino alle punte che cercano sempre la profondità, sono finalizzati alla verticalizzazione...e con il campo di ieri è un vero peccato!
    Mi associo a Olivieri per il voto di Daniele (mi è sembrato assolutamente in linea con il resto del gruppo, anzi, alla fine ne aveva di + di quasi tutti!)...aggiungerei pure un mezzo voto in + per una buona prova come difensore sinistro nella difesa a 4.
    Quoto Toni per il discorso difesa bassa nella ripresa...personalmente dubito sia un problema di stanchezza, ama più una predisposizione di alcuni di noi là dietro (cosa già notata altre volte).
    Concludo con un commento legato al modulo tanto discusso; sono del parere che conti il giusto (anzi, ai nostri livelli poco o nulla!), probabilmente pesa da un punto di vista psicologico per alcuni...unica nota negativa del 3-5-2: in questo momento non abbiamo esterni adatti, tolto Curatola (per quanto Michele abbia fatto il suo ieri).
    P.s. la spalla va benino..ci si vede lunedì!

    Alessio

    RispondiElimina