venerdì 8 novembre 2013

PRATELLO FC 2 Monghidoro 1. IL PAGELLONE

Arrivo sugli spalti dopo una sudata epocale, ma ad accogliermi trovo il pacchetto di lusso predisposto da Mister Lanzellotto, con tanto di seggiolina e birra di alta qualità. L'emozione più grande però è rivedere le maglie giallonere correre sul prato e raggiungere una vittoria importante, per la classifica, per il morale e anche per la maturazione di una sana autostima che ci deve derivare dal modo in cui la vittoria stessa si è determinata. Padrone del campo per la quasi totalità del match, il Pratello dà però l'impressione di non voler premere sull'acceleratore e in alcune fasi del primo tempo appare svagato e disunito. Il pressing portato dai due centrali di centrocampo non è sempre coordinato e corretto nei tempi di uscita sull'uomo mentre le ripartenze segnalano una grave insufficienza tattica da parte degli esterni alti, De Biagi e Berrettoni, quasi mai veramente pericolosi. Le palle più interessanti che arrivano dalle fasce, infatti, vengono servite dai terzini Curatola e Stefanizzi, che finiscono per suturare una circolazione di palla che il centrocampo fatica a reggere da solo. Dietro si rischia poco o nulla, tant'è vero che il goal arriva su un tiro da fuori, in occasione del quale non mancano grosse responsabilità da parte dell'estremo difensore giallonero, poco abile nel valutare la propria posizione rispetto alla linea di porta e poco reattivo nell'elevazione che gli avrebbe comunque consentito la presa o almeno la deviazione. Il Pratello finisce sotto e antichi fantasmi tornano a bussare alle porte del nostro immaginario. Quante volte, del resto, pur tenendo il pallino del gioco, abbiamo finito per soccombere? Ci vuole uno scatto di cattiveria e di orgoglio, che per fortuna arriva. Un paio di uscite basse e sicure di Noel riportano in careggiata il nostro portiere; Baldi e Borreggine abbassano la più definitiva delle serrande sulle velleità offensive degli avversari e il centrocampo sale progressivamente in cattedra. Bene Olivieri, che oltre a macinare quantità importanti di chilometri riesce ad abbinare una discreta qualità tecnica alla propria preziosa fase di interdizione. Altalenante, anche se complessivamente positivo, il rendimento di Tilli, molto intelligente nella circolazione orizzontale, negli scarichi e anche nel servizio rasoterra in profondità sui piedi della punta che gli viene incontro ma, ancora, troppo testardo in alcuni lanci assolutamente evitabili. Là davanti, comunque, le opportunità per colpire il bersaglio non sono molte e Carrozza e Duryasz devono sobbarcarsi un pesante lavoro operaio per sfiancare la difesa avversaria con tagli, scatti e continui tentativi di venire incontro ai centrocampisti per accompagnarne la salita e dare così massa critica agli sfondamenti gialloneri. L'impressione è che occorrerà essere molto scaltri e astuti quando si presenterà l'occasione che conta. Così è stato. Calcio d'angolo di Tilli, sponda imperiale di Duryasz, che sul secondo palo rimette al centro di testa un pallone che sembrava quasi troppo lungo, e inzuccata vincente di Stefanizzi che sale più in alto di tutti e deposita la sfera nel sette alla sinistra del portiere del Monghidoro. Siamo allo scadere del primo tempo e non c'è modo migliore per andare all'intervallo. Nel secondo tempo il Monghidoro cala vistosamente di ritmo anche se riesce a rendersi pericoloso in due occasioni, con conclusioni e tiri-cross da fuori che però vengono brillantemente sventati da Gjermani. è il Pratello, in ogni caso, a dettare legge e tempi della partita, la cui inerzia con il passare dei minuti pende sempre di più dalla parte dei gialloneri. Esce Carrozza, autore di una prova coraggiosa anche se non sempre lucida, per fare posto a un Bonaventura che lotta e si sacrifica ma senza mai diventare veramente pericoloso. Esce anche Berrettoni, la cui prestazione risulta in definitva troppo opaca e carente dal punto di vista della personalità. Al suo posto Balestrieri che va a fare il terzino sinistro portando Stefanizzi sulla corsia alta di destra. L'ultimo cambio vede l'avvicendamento di un rivedibile De Biagi, ancora lontano dagli standard della passata stagione, con il sempreverde Triggiani, che non sfigurerà e parteciperà attivamente alla gara. Da manuale l'azione del contropiede che porta al raddoppio del Pratello: Bonaventura prenda palla a centrocampo, la controlla male ma un errore avversario gli spiana la strada. Sam può così servire Duryasz che converge da sinistra verso il centro, supera l'opposizione avversaria e serve l'accorrente Stefanizzi che si inserisce molto bene nello spazio. Daniele si trova a tu per tu con difensore e portiere avversario che finiscono per incasinarsi a vicenda, liberandogli il cammino che lo conduce vittorioso a insaccare comodo per il goal che vale il vantaggio e chiude virtualmente la partita. Nel finale un pregevole fendente di Triggiani spalanca la porta a Duryasz ma il Lewandowski del Reno ha corso veramente tanto, arriva cotto sul pallone e pur calciando con potenza non riesce a centrare la porta. 2 a 1 per noi, comunque. Tre punti importanti, che ci permettono di salire a quota 11, affacciandoci in una parte della classifica che speriamo di saperci meritare e di saper ulteriormente migliorare.

GJERMANI 5,5 Ci sono uscite basse precise, uscite alte di personalità e parate importanti e degne di nota, ma l'errore sul goal è troppo brutto per essere vero

CURATOLA 6,5. Gara di personalità, che lo porta anche a una velleitaria conclusione da fuori. Bravo nel proporsi e partecipare al gioco, volenteroso nei recuperi.

BALDI  8 Mastodontico. Non ne sbaglia una che sia una. Giù il cappello davanti a uno dei migliori difensori di questo campionato. Oroglioso di averlo con noi.

BORREGGINE 7,5. Sbaglia poco o nulla. Chirurugico ed elegante quando esce dalle mischie palla al piede. Anche se la scaglia in cielo, lo stile TATONE non viene mai meno.

STEFANIZZI 8+. Il Migliore. In una squadra imbottita di centrali difensivi, Daniele accetta il nuovo ruolo e lo interpreta con personalità, difendendo come sa ma anche proponendosi in avanti con l'intenzione visibile di contribuire alla qualità del gioco d'attacco. Interessanti alcuni traversoni verso le punte. Perentorio lo stacco di testa del pareggio e gladiatoria la discesa che nel finale lo vede solcare la corsia destra e, praticamente, entrare in porta con il pallone, a suggello di una meritata doppietta che incornicia la sua prestazione.

BALESTRIERI 6,5. Si piazza sulla sinistra dove però non c'è un solo avversario che possa lontanamente impensierirlo. Buona personalità nel contributo alla vittoria.

OLIVIERI 7+. Quantità ai soliti ottimi livelli, qualità in crescita ma ancora migliorabile diminuendo il tasso di sufficienza di alcuni passaggi a 10-15 metri che registrano ancora qualche errorino di troppo. abile nelle cuciture e nella trame basse, Tommaso si esibisce in un paio di recuperi assolutamente eroici. Punizione orrida e moscia dal limite seguita da un tiro più dignitoso che però si spegne a lato.

TILLI 7-. Carattere, umiltà, spirito di sacrificio, molto silenzio e tanto lavoro oscuro che ci restituiscono un Tilli in formato uomo-squadra. C'è ancora, come detto, qualche lancio di troppo nel vuoto ma il suo impatto sulla partita è qualitativamente e quantitativamente positivo, soprattutto per come riesce ad accorciare le distanze fra i reparti favorendo il transito del pallone in verticale e in orizzontale.

DE BIAGI 5,5. Poco brio, tono muscolare tendente al fiacco e alcuni errori tecnici viziati da poca concentrazione. Non punta l'uomo con sistematicità come dovrebbe e parte troppo alto rispetto alla fase di impostazione del gioco, che dovrebbe accompagnare restando più a lungo in linea con la mediana e aspettando con più pazienza il momento in cui attaccare lo spazio per fare DAVVERO male alla difesa avversaria. Gioca come se fosse una punta nel 433 ma senza sortirne gli effetti positivi. Ci vuole un altro atteggiamento e un altro passo.

BERRETTONI 5,5. Gara opaca, quasi impalpabile, impreziosita qua e là da qualche finezza tecnica che sappiamo far parte del suo curriculum. Troppo poco, però, rispetto a quanto potrebbe esprimere, non soltanto in termini di qualità ma anche di quantità. Freno a mano tirato.

TRIGGIANI 6,5. Pur senza abbattere la barriera del suono, Gigi corre con una apprezzabile continuità, copre la sua fascia di competenza, dialoga bene con i compagni e soprattutto serve una palla sontuosa per Duryasz che purtroppo non insacca.

CARROZZA 6,5. Periodo complicato e pieno di dolori per la punta bridisina che però non fa mancare il proprio apporto alla squadra. Lotta su tutti i palloni e va costruendo una intesa via via più credibile con Duryasz. Gli manca però la lucidità per diventare veramente pericoloso e perforare con i propri inserimenti una difesa che onestamente è alla sua portata.

DURYASZ 7,5 Corre per 12. Al servizio di tutti meno che di se stesso, Robert regala ai compagni l'ennesima prestazione di qualità e di cuore, che lo vede sempre in mezzo alla lotta per difendere il pallone, far salire gli altri e servirli spesso con il contagiri. Due assist di alta scuola suggellano una gara alla quale mancherebbe soltanto il goal. Ed è un vero peccato che questo non arrivi perché sarebbe più che meritato.

BONAVENTURA 6-. Il "meno" per un paio di cadute non plausibili che l'arbitro giustamente non sanziona. Il suo ingresso in campo è certamente volenteroso anche se in qualche occasione dovrebbe liberarsi prima del pallone e fiondarsi verso la porta. Entra però nell'azione del vantaggio giallonero.

MISTER LANZELLOTTO 7+. Mette in riga i ragazzi, sistema due cosine nell'intervallo e ne osserva compiaciuto i frutti nel corso della ripresa. La squadra che cresce durante la partita è un segno positivo del lavoro dell'allenatore.


8 commenti:

  1. STEFANIZZI 10 - Più in forma di Franco Trentalance in "Godi e ingoia giovane troia", sulla fascia è dirompente e preciso come il lancio della Moretti da 66. Sfrutta le occasioni dei gol in maniera letale, come quando chiede a una figa l'amicizia su facebook. Al secondo gol Lanzellotto sviene, come se il Bari avesse perso il derby. ARMA ELEGANTE

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  2. Edo, abbassami i voti che altrimenti mi sento forte davvero...ieri qualche imprecisione in impostazione (alla fine ero cotto, ma altre non sono molto giustificabili!), ma per il resto non si va male in difesa.
    Mi sono scordato di dire che la prossima settimana sarò in Germania, e che quindi ci vedremo direttamente sabato...punto a fare qualcosa in autonomia!
    Alessio

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    1. È una tecnica cosi possiamo giustificare l'uso di Stefanizzi da terzino

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  3. A parte che il calcio d'angolo sul primo gol l'ho battuto io. Seconda cosa non mi sembra di aver giocato così male anzi... ho messo dentro diversi cross e mi sembra di aver corso parecchio nonostante fossi ancora acciaccato dalla scorsa partita tanto che lunedì ho saltato anche allenamento per questo. Dispiace perché penso di aver dato il massimo delle mie possibilità ieri...

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    1. Evidentemente questo non è emerso quindi invece di rammaricarti dai ancora un altro po' per convincere i riottosi

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    2. Il cross ovviamente ti verrà restituito

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  4. io mio voto è troppo alto,anche un 4 lo sarebbe.a parte far ammonire un paio di avversari a partita in questo periodo non mi riesce manco la giocata piu facile.
    x berrettoni:anche per me non ha i giocato cosi male,anzi,ma nei contrasti mettici quella cazzo di gamba!!!

    Roby

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    1. "impreziosita qua e là da qualche finezza tecnica che sappiamo far parte del suo curriculum. Troppo poco, però, rispetto a quanto potrebbe esprimere, non soltanto in termini di qualità ma anche di quantità. Freno a mano tirato." esattamente quello che ha detto Edo.... Per te Roby, oggi ti ho pensato quando ho visto mia nonna attaccare la seconda rampa di scale!

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