sabato 13 ottobre 2012

Olympic Gesso 2 - PRATELLO FC 3. Il Pagellone.

In piena osservanza del primo teorema di Boskov - "vince chi fa uno goal più di avversario" - il Pratello espugna il Cavina di Borgo Panigale, conquistando in trasfera la prima vittoria del campionato. Una vittoria la cui importanza è tanto scontata e, al tempo stesso, roboante da riuscire, quasi, ad adombrare l'aspetto essenziale della faccenda: come abbiamo vinto. Voglio complimentarmi personalmente con tutti i ragazzi, anche con quelli della panchina, che sono entrati in campo con piglio silvano, convinti di essere lì non in grazia di un momento di favore quanto piuttosto per aiutare la squadra a rimettere in sesto una partita che, per l'ennesima volta, sembrava volerci irridere. Il risultato finale è figlio di una prestazione in crescendo, caratterialmente caparbia, anche se - perdonate l'ingrato mio compito - tutt'altro che immune da critiche. Ad ogni buon conto, comunque, la luce albina e diffusa di questo insipiente sabato d'ottobre è, a suo modo, incoraggiante. Mi racconta di giocatori che, in questo momento, sono fieri delle gambe che fanno loro male, fieri del passo un po' goffo che contraddistingue il calciatore affaticato, quello che - ieri - ha dato tutto.
Il primo tempo, chiuso sullo 0a0, ci racconta di un Pratello complessivamente ordinato, non sempre fluido ma tuttosommato capace di gestire la partita senza patemi, garantendo al proprio gioco una buona circolazione di palla. Scarsa e sporadica, tuttavia, la ricerca della profondità, all'insegna di una manovra compassata e troppo lenta che non riesce a imbeccare i fulcri avanzati del nostro gioco. Nell'intervallo però qualcosa si accende. Lo fa, forse, in maniera scomposta, scottata, violenta. Qualunque cosa sia, comunque, funziona. Il Pratello torna sul terreno di gioco senza avere più indosso il grembiule dell'asilo e indossando una tuta mimetica da Corpi Speciali. Bonaventura va subito al tiro, facendo capire quale sarà l'inerzia del resto della partita. Sono gli avversari, tuttavia, a passare, sfruttando una grave indecisione della nostra mediana che, anziché scaricare comodamente sui nostri difensori, si lascia soffiare il pallone in zona nevralgica, consentendo agli avversari un'impostazione alta troppo facile, che permette loro di andare sul fondo, crossare e trovare la capocciata che vale l'uno a zero. Tutto da rifare. Antichi fantasmi tornano a fare capolino nelle teste dei gialloneri, ma è una nebbiolina che dura poco. L'ingresso di Schiavo cambia la partita, infonde un brio e una verticalità decisive al gioco del Pratello. Arriva così il pareggio su rigore di Primo, procurato con intelligenza da Samuele e la partita si tinge definitivamente di giallonero. Bellissima l'azione del raddoppio del Pratello. Verticalizzazione di Schiavo per Tilli, fraseggio nello stretto con Brandao che parte nello spazio e riceve l'assist definitivo dallo stesso Tilli, bruciando il portiere con un diagonale rasoterra che gonfia la rete. è un'altra disattenzione, invece, a guastare gli entusiasmi dei ragazzi di Mister Lucatti: gli avversari calciano una punizione dalla distanza, la palla sbatte sull'incrocio e torna in campo, proprio sulla linea di porta. ad aspettarla ci sono però solo giocatori dell'Olympic Gesso. Malissimo. è il 2a2. L'umore sulla panchina del Pratello diventa nero, nerissimo. in campo i nervi cominciano a farsi sentire. Brandao viene sostituito per evitargli il rosso, ma non è l'unico ad avere le palle girate. Quando tutto sembra indicare un pareggio che saprebbe, onestamente, di furto, arriva la punizione che, in fondo, ti aspetti eccome. 25 metri di distanza, Tilli se li mangia tutti in una volta sola: l'esecuzione non è impeccabile, ma la palla rimbalza davanti al portiere e si insacca nell'angolo. Bottino pieno e festa grande fino a tarda sera. Alè.

FRANCO 7. Sicuro, praticamente sempre. Molto intelligente nel servire sui piedi i difensori e accelerare le ripartenze. Migliora a vista d'occhio.

CURATOLA 6,5. Concentrato e scrupoloso nel primo tempo, dialoga bene con i centrocampisti quando sale sulla fascia. Nel secondo tempo, però, è meno esplosivo del solito, dando l'impressione di una certa stanchezza. Esce per Grandinetti, archiviando una gara comunque positiva.

LANZELLOTTO 7+. Roccioso e acuto. Sbaglia poco, aiuta molto, cerca di giocarla con maggior insistenza anche se su qualche alleggerimento e su qualche palla lunga possiamo ancora lavorare. Avanti così. Sfiora il goal sull'assist del compagno di reparto, siparietto difensivo in attacco.

STEFANIZZI 7,5. La sua migliore partita dall'inizio dell'anno. un colosso con i tempi di un metronomo. Quasi perfetto, davvero. Bellissima la sciabolata di 45 metri a imbeccare Lanzellotto in mezzo all'area avversaria.

DE BIAGI 7+. Intelligente e propositivo, non rinuncia MAI a giocare il pallone, anche quando è sotto pressione, anche quando è vicino alla nostra area. in qualche frangente una spazzata non ci starebbe male, ma Roby esce bene da quasi tutte le mischie, liberandosi egregiamente del pressing avversario e dando profondità al gioco di fascia. Persistono ampi margini di miglioramento nel controllo palla.

GRANDINETTI 7. Ingresso di carattere. si mette a fare il terzino e lo fa benone. in 10 minute chiude quello che deve chiudere e riparte con i tempi giusti mettendo al centro, nel finale, una palla d'oro che non viene sfruttata a dovere. Generoso e disponibile, Marco rivela una duttilità tattica foriera di un luminoso prosieguo di carriera.

GATTI 6+. Non gioca male. Non gioca MAI male. Si vede che sa fare le cose, si vede che ha voglia di farle e si vede anche che non vorrebbe essere da nessun'altra parte. Vive per il calcio. e forse è proprio questo, a volte, a fregarlo, facendogli spegnere il cervello sul più bello. Dal 30esimo del primo tempo all'ottavo della ripresa, Peppe smette di cercare la profondità e si intestardisce nel ritardare passaggi che sarebbero molto facili. Esce dal campo nervoso e arrabbiato, soprattutto con se stesso. Da uno così mi aspetto partite di tutt'altro valore. E me le aspetto da subito.

INNOCENTE 6,5. Diligente ma non abbastanza propositivo. Tiene la posizione meglio di altre volte, ma nel primo tempo partecipa della generale "pigrizia" del gioco giallonero. Esce per Olivieri al termine di una gara che, comunque, lo ha visto quasi sempre attento e concentrato.

D'AMATO 7,5. Onnipresente. Bene così. (Ogni tanto, però, si può anche tirare. Perché a occhio e croce mi pare che il piede per farlo ci sia).

TILLI 8. IL MIGLIORE. Nel primo tempo corre come un disperato da sinistra a destra e vede pochi palloni, servito con scarsa frequenza dai compagni. Quando gli capita di giocarli, però, dà l'impressione di essere pervaso da un dinamismo che gli è completamente mancato nelle prime apparizioni stagionali, tutte insufficienti. La buona vena si concretizza nel secondo tempo, quando Tilli sale in cattedra ancora di più. Si incarica di battere il rigore e lo trasforma con freddezza e precisione, spiazzando il portiere. Serve a Brandao un assist splendido che vale il vantaggio gialloner. Con la fascia di capitano al braccio, infine, calcia la punizione della vittoria, nel primo dei quattro minuti di recupero. Ecco, questa cosa qui assomiglia al Tilli che conosco io. Quello visto nelle altre partite, invece, preferirei non vederlo più.

OLIVIERI 6. Ancora troppo poco per quello che, a mio avviso, può esprimere. la sua gara è però sufficiente e rivela un'ottima grinta nell'azione di contrasto. Da rivedere, forse anche in posizioni leggermente diverse. Comunque in crescendo.

SCHIAVO 8-. Un vulcano. Entra e cambia la partita. Sembra si alleni tutti i giorni da 6 mesi e invece è reduce da un infortunio e ha poche sedute di lavoro sul groppone. Eccezionale nell'uno contro uno, nell'alzare il baricentro della squadra, nel farsi vedere nello spazio, nel prendere falli e, soprattutto, nel servire i compagni con passaggi precisi e tatticamente significativi, come quello - perfetto - che dà l'abbrivio all'azione della seconda rete del Pratello.

BONAVENTURA 7-. In netto miglioramento, si procura un rigoore, becca una buona quantità di falli, si destreggia con una certa perizia tattica che rivela buoni fondamentali di scuola e, tuttosommato, fa capire di avere ancora del potenziale inespresso, cosa che - ad ogni buon conto - ci fa solo piacere. bello il suo tiro rasoterra, parato con bravura dal portiere avversario.

BRANDAO 7. Il voto sarebbe più alto ma qualcosa gli viene tolto a causa dell'eccessivo nervosismo mostrato in campo, dove rischia di lasciare in 10 i compagni di squadra. Non sono cose che un capitano può permettersi. Bellissimo il suo goal che lo sblocca e che, soprattutto, fa vedere di che pasta è fatto il talento brasiliano del Pratello.

TRIGGIANI 6-. Appena sotto la linea di galleggiamento. Troppo lento quando riceve palla per andare al tiro e, invece di concludere, si fa bellamente fregare dagli avversari. tenta di riscattarsi con un'azione di pressing sul portatore ma non è abbastanza. è comunque meglio dell'ultimo Triggiani visto nella scorsa partita.

ALBANESE 10. uomo squadra. in panchina per tutta la partita, a fine gara esulta come se quei tre goal li avesse fatti lui. e, in fondo, un po' è così.




3 commenti:

  1. "cerca di giocarla con maggior insistenza"???? ma se l'ho sempre giocata nei piedi avversari! Dillo che mi vuoi mandare al manicomio, alla prossima ti esco palla al piede in dribbling!
    Bella li' ragazzi, come compagno di reparto e quello che gli tocca "comandare" la difesa (nel senso che vi porto su toglierei mezzo voto a tutta la difesa che non ha seguito la punizione (per gli altri reparti non mi esprimo li ci pensano loro...)
    Una nota sola: Clemente le scivolate si fanno all'ultimo non devi aspettare l'avversario per terra....

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  2. Bravi ragazzi! Comunque ve l' avevo detto che Tilli la sfornava la doppietta...ho solo abagliato i tempi!
    Otto, goditela ancora una settimana la pacchia..per il dopo ti aspetta un comodo cuscino!
    Ci vediamo comunque domani, che passo a salutare!

    Alessio

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  3. Bene così, la prossima volta però nn aspettiamo il secondo tempo per tirare fuori la grinta!

    Bisogna star concentrati già da un oretta prima del fischio d'inizio. Direi che la soddisfazione del dopo partita ci ripaga ampiamente... Per cui nn risparmiamoci!
    Toni

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