venerdì 7 ottobre 2011

Parco dei Cedri 3 PRATELLO 0. Buio.

Lo sentivo sotto le scarpe entrando in campo. Quel manto strano, fatto di erba secca e gialla, un misto granulare di paglia pronto a sfaldarsi sotto la pressione della scarpa. Noi ci siamo sfaldati così, come quel campo. E quando scendevo quei gradini, quelli che a fine partita riportano il tuo culo sconfitto a farsi la doccia, sentivo di essermi lasciato alle spalle qualcosa che invece avrebbe dovuto uscire assieme a me: la dignità. Non so se siamo troppo fragili, troppo emotivi, troppo qui o troppo là (francamente mi interessa poco) ma abbiamo veramente un modo infantile e inutile di reagire alle avversità, ai goal presi, agli infortuni, alle sfighe. È come se cominciassimo a tirare pietre contro i riflettori che illuminano il campo, come se ci piacesse giocare al buio, forse perché il buio ci esenta da dover cercare il compagno libero e, quindi, ci esenta dal gioco. Il punto è che noi siamo lì proprio per quello, per il gioco. Comportarsi come facciamo noi è come andare a Rio de Janeiro per farsi venire il mal di testa la sera del carnevale. Inoltre continuo a pensare che dobbiamo smetterla di mandarci a cagare. Lo dico anzitutto a me, perché nel primo tempo spedito Michele a quel paese per un suo passaggio, che in realtà era perfetto, nello spazio, sulla corsa, mentre io ero rimasto come uno stoccafisso ad aspettarlo sui piedi (“Come ti ho già detto ieri, scusa Michele”). Purtroppo, però, non è una cosa che riguarda solo il sottoscritto. Sia chiara una cosa: l’educazione c’entra fino a un certo punto, perché questo non è un collegio di educande ma una squadra di calcio. Dico solo che non si può vivere la sconfitta da soli, prigionieri del proprio nervosismo, del proprio tragico eroismo, del proprio sbraitare a vuoto. La sconfitta è cosa di tutti perché fa male a tutti, anche a quelli che - bontà loro - decidono di fare meno rumore di altri. Se si perde, si perde come squadra, non come elenco anagrafico di persone che giovedì 6 ottobre hanno totalizzato zero punti. Infine una nota sulle lamentele di ordine tecnico: c’è poca qualità? Chissà, forse sì. Ma quelli di ieri sera li avete visti? Quelli lì che ce ne hanno fatti tre. Chi vi sembravano? Rooney e Pirlo? Per piacere, dai. Rimettiamoci a lavorare e cerchiamo di trasmetterci, reciprocamente, un po’ di convinzione. Vamos Pratello!

ROCCA 4. Grave l’errore sul secondo goal. Più grave, però, l’atteggiamento: nello spogliatoio, quando non rimane a disposizione del Mister per sentire eventuali indicazioni che potessero riguardarlo e proprio dopo il secondo goal, quando si toglie i guanti e minaccia di uscire dal campo.

CURATOLA 5. Lotta e combatte ma dalle sue parti - ed è una notizia - c’è anche chi corre più veloce di lui.

LANZELLOTTO 5.5 Si danna l’anima su tutte le palle alte e cerca di mettere pezze ovunque. Per un po’ ci riesce, poi la sfiga e gli errori arbitrali sono più forti di lui. Cala assieme a tutta la squadra.

MIKKEL 5+ Copia sbiadita del leone visto sabato scorso.

ALBIANI 4,5. A centrocampo è nebbia fitta, in difesa è foschia. Ci mette ancora troppo a liberarsi del pallone, lasciandosi trascinare dalla voglia di sgroppare sulla fascia. Poco lucido nei fraseggi.

LUCATTI 5-. Primo tempo decente, anche se non riesce mai a sganciarsi per supportare come si deve gli avanti gialloneri. Secondo tempo, a centrocampo, semplicemente disastroso. Fa rimpiangere Lemmo e si divora anche un goal già fatto. Male.

SCHIAVO 6 Uno dei più positivi ma non riesce a tenere uniti i compagni di reparto.

LEMMO 6,5 IL MIGLIORE. Il Pratello mastica calcio solo finché sul campo c’è il suo giaguaro. L’infortunio di Max arriva come una brutta tegola, che scombina la mediana e fa calare il buio sulla partita. Propositivo nel pressing, riesce finalmente a concentrarsi sulle cose semplici. In crescita (sperando si riprenda presto dai suoi acciacchi).

INNOCENTE 5+. Ancora troppo lento nello smistamento palla. Qualche stop approssimativo. C’è e corre ma non riesce a dare la giusta solidità a quella zona, nevralgica, del campo.

STEFANIZZI 6- Almeno ci mette un gran carattere. In un ruolo non suo, Daniele approccia la partita alla sua maniera, lottando su tutti i palloni e riuscendo anche a mettere qualche palla verso il centro. Non sempre lucido, ma tanto è serata di sbronza generale.

BIONDI 5,5 Come Stefanizzi, cerca per lo meno di buttare il cuore oltre l’ostacolo. Gli manca, forse, un po’ di fiducia nei propri mezzi fisici perché nel contrasto ho come l’impressione che potrebbe osare qualcosina di più. A differenza di sabato, però, non rinuncia a giocare e cerca quasi sempre il passaggio giusto. Non riesce però a servire palle importanti.

TILLI 5+. Il “+” per la corsa, perché corre davvero tanto, sfiancandosi in lungo e in largo e continunando a pressare anche nelle battute finali. Però lascia spesso sguarnita la trequarti in fase di possesso palla, proponendosi in verticale quasi sulla stessa linea delle punte. Non sale in cattedra, e il Pratello paga dazio.

CARROZZA 5,5. Troppo fumo sopra quell’arrosto. Qualche bella giocata ma la troppa approssimazione e la poca cattiveria in zona goal vanificano una gara fatta comunque di tanta corsa e sacrificio.

VIECELI 5,5 Più efficace del compagno sulle palle alte, dove lotta con maggiore prestanza. Anche lui però ha le polveri bagnate e soffre gli scarsi rifornimenti. Le poche palle giocabili non vanno a buon fine. In partita solo a tratti.

AGOSTINI 5+ Corre su tutto il fronte offensivo, pressando da destra a sinistra e cercando di farsi sempre vedere quando siamo in possesso palla. A volte viene servito, più spesso no. Non riesce a incidere ma ci prova.

SERRA 5+. Qualche esperimento di troppo in una serata da usato sicuro. Gli va comunque riconosciuto il merito e la pazienza di non incazzarsi come una belva davanti ad atteggiamenti che altri allenatori affrontano a muso molto più duro.

TIFO 8. Eroico perché trova un campo semplicemente irraggiungibile.

15 commenti:

  1. forza ragazzi, bisogna uscire da questo tunnel. Siamo sempre con voi!

    la curva

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  2. Capitano,grazie, sbollisco e commento in maniera un pò piu articolata di un semplice ridicoli.

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  3. Premessa: mi accingo a fare una analisi del match, il blog è qui per questo. Non voglio puntare il dito contro nessuno e contro nessun reparto. Per cui non offendetevi, non venite a dirmi "pensa a come hai giocato tu" non venite a dirmi "in sta squadra si parla troppo" sennò vi pigliate un vaffanculo. cerchiamo di capire tutti insieme cosa non va.

    Ieri ci siamo nuovamente trovati davanti a una squadra tosta si, ma assolutamente alla nostra portata se solo facessimo meno confusione, se solo avessimo la lucidità di mettere palla a terra alzare la testa e passare la palla al compagno più vicino. 3 mosse da fare in 15 secondi se giochi col derbigum, in 10sec con l'universal, in 5sec con un avversario più tosto. Ma sono imprescindibili. vanno fatte e basta altrimenti non è più calcio.
    E' un brutto spettacolo per noi e per chi ci guarda.

    Un altro aspetto: il compito delle punte è di far salire la squadra.
    ok, ma se corriamo 40 metri prima di raggiungere il pallone (ammesso che ci arriviamo prima noi) poi diventa dura difendere col corpo, diventa deprimente se ti giri e chi ti ha fatto il lancio è fermo nello stesso punto da cui ha lanciato a vedere cosa riesci a combinare anzichè correrti incontro come un matto.
    Questo per sottolineare un altro aspetto che ho notato in queste partite e su cui secondo me tocca lavorare tanto ovvero la distanza tra i reparti. Io franz pietro o chi per noi, difficilmente combineremo qualcosa contro una difesa in superiorità numerica e schierata. Son finiti i bei tempi.

    Infine, come anticipato da qualcuno ieri al pub, bisogna dare una mano a Simone in situazioni di emergenza. Quando si è fatto male Max, credo che tutti abbiam pensato alla cosa più ovvia, senza per questo volerci sentire 15 Trapattoni: entra stefanizzi centrale, curatola va terzino e mikkel sale a centrocampo. L'abbiamo pensato semplicemnte perchè è una soluzione che avevamo già provato in passato in emergenza e funzionava.

    Detto questo, spero venga colto lo spirito costruttivo, se avete suggerimenti per le punte diteli perchè comunque è dura autovalutarsi (di ieri so solo che ho corso a vuoto, di queste tre partite so solo che facciamo una fatica incredibile ad arrivare in area).

    Infine spero che tutti ci rimbocchiamo le maniche. Basta con le polemiche nello spogliatoio a fine primo tempo (primo-tommy avete rotto la minchia)
    , rocca basta con le sigarette tra un tempo e l'altro - giuro che vengo a spegnertela in fronte,
    basta con le fregnacce del tipo "la palla è mia e comando io" o "tocco blu e non gioco più".

    Chi ha questi atteggiamenti, per me (che non conto un cazzo sia chiaro) può stare a casa.
    Come ha detto edo non so dove... non è più tutto rose e fiori. Bisogna adeguarsi e in fretta.

    fine

    toni

    p.s: albiani, ma c'hai il menisco chiodato? mi sei venuto a sbattere contro ...c'ho un buco.
    mah...

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  4. Gli avversari sono un po' migliori rispetto all'anno scorso, nel senso che te la devi sudare la vittoria in ogni caso. Non è il campionato delle manite, ma quello dove non devi sputare su un pareggio, dove devi godere per un 1-0 roccambolesco.
    In più abbiamo perso due elementi molto positivi la scorsa stagione come Citera e Gatti e, secondo me e senza nulla togliere a chi gioca lì ora, si sente abbastanza sia in fase difensiva che in quella di appoggio alle punte.
    Fatta questa promessa devo dire che nonostante ciò, nelle partite che ho visto, non si è evidenziato un gap tecnico-tattico con gli avversari, nonostante il punteggio a volte troppo rotondo.
    Sembra più una questione di insicurezza e timore, che si enfatizza quando si prende il gol.
    Penso che si possa migliorare anche tatticamente trovando nuove soluzioni, ma sia più necessario riprendere a giocare con la giusta serenità e determinazione...ovvio che a parole è più facile che a farsi.
    Forza Pratello!

    Stefano

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  5. Carissimi..
    Per me è stato il completamento di un giovedì merdoso come non ne passavo da anni.. quindi chiedo scusa, avrei dovuto avere l'onestà di dire: "oggi non me la sento, la partita la guardo dalla panca.." ma il chuck norris che è dentro ognuno di noi ha avuto la meglio.
    Detto ciò, non per fare polemica, so che molti errori sono stati per mia mancanza di lucidità; però mi permetto di dire che se appena uno, neanche tocca, ma si accinge a stoppare la palla, già arrivano 4 voci diverse su cosa deve farne ("passa" "tira" "scatta" "ragiona" etc..), o uno smette di ascoltarvi, o tira alla bandierina come ho fatto io.. insomma: un po di fiducia non farebbe male, io nn sono mai stato juninho pernambucano, ma due tiri brutti come giovedì non li facevo da un bel po.. e quando nn si prende neanche la porta per me vuol dire mancanza di tranquillità.
    @tony
    mi spiace ma secondo la mia umile opinione mi sei venuto addosso te, invece che partire in fascia, facciamo il cid o si chiama i vigili?

    baci

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  6. imparare a perdere è una delle cose più difficili che mi tocca insegnare ai ragazzini che alleno, però è indispensabile. Le sconfitte che abbiamo subito ci devono far capire che il nostro obiettivo stagionale è decisamente differente rispetto allo scorso anno, però non meno importante. Arriveranno ancora altre sconfitte di sicuro, ma non per questo bisogna sciogliersi come una medusa messa sadicamente su una pietra sotto il sole, questi sono i momenti in cui serve fare gruppo e sostenerci a vicenda, anche perchè nessuno di noi è un fenomeno ma francamente anche nelle altre squadre non ne ho visti parecchi. Ci manca dell'esperienza in questa serie, quindi facciamo tesoro degli errori e ripartiamo prorpio da quelli cercando di non ripeterli!
    Se giochiamo in 11 abbiamo ancora buone speranze di non sfigurare, se ognuno pensa di fare il salvatore della patria oppure cerca di tirarsi fuori dalle responsabilità di una sconfitta solo perchè l'errore non l'ha commesso lui, non andremo lontano!

    Forza Pratello
    Pietro C.

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  7. Tutto giusto le punte giocano lontano dalla porta non vengono rifornite e non vengono aiutate. E in effetti i problemi ci sono in fase di impostazione e sono tanti, non riusciamo a tenere la palla se non per pochi secondi e quando riusciamo a farla girare anche solo un pochino arrivano le occasioni o quantomeno si arriva in porta. Il problema però è che quest'anno non riusciamo a farlo cosi spesso vuoi perchè gli avversari sono meglio (non lo credo nemmeno un pò perchè quelli di ieri non credo valessero l'Universal o il Bar gil) vuoi perchè c'è na involuzione dei nostri giocatori, dalla difesa all'attacco ed è evidente che tutti giochiamo sotto le nostre possibilità. Detto questo ed evidenziato il problema, cosa vogliamo fare? Io penso che ci debba essere un pò di elasticità in questi casi, la squadra non gioca, ok io attaccante mi prendo la palla e la proteggo fino a che non m fanno fallo (e quando succede mi butto giu e urlo come se mi avessero sparato, dopotutto l'ho fatto io nno vedo perchè non dobbiate falro voi) rimedio una punizione dal limite o dalla 3/4 e creo una situazione di palla inattiva su cui si potrebbe fare gol e poi do modo ai centrocampisti di salire e quidi di accorciare la sqaudra. Io ho fatto un esempio perchè ho letto i commenti di Carro ma lo stesso dicasi per tutti, se una situazione non è come la vogliamo per tanti motivi non è utile pensare che no0n si può fare niente, cerchiamo di cambiare modo di giocare aiutiamo i compagni che sono in difficoltà (non credo giochino male apposta per cui deve essere un problema di situazione difficoltosa). Ovvero cerchiamo di concretizzare tutto ciò che passa il convento in modo da prendere tempo per aggiustare le cose. Ieri abbiamo preso due gol su due punizioni che abbiamo procurato noi inutilmente, una perchè sul fallo a nostro favore non andiamo per terra e alla fine ci fischia pure contro un'altra perchè come al solito andiamo addosso all'uomo a 50 all'ora e prendiamo o palla o gamba (e mi pare di averlo detto una 50ina di volta di non fare così che non serve) e quello era l'unico modo che loro avevano di fare gol, per il resto non hanno mai tirato(tralasciamo il terzo) loro consci della loro pochezza hanno impostato il loro gioco su quello che avevano, il centrocampista piu vicino alle punte era in difesa accanto a carro non mi pare averli visti lamentarsi, hanno fatto di necessità virtù. Ovviamente non dico di fare come loro ma in certi frangenti carichiamoci,intelligentemente, la squadra sulle spalle e portiamola a migliorare evitiamo di farci buttare giù dalle situazioni, aspettiamo tempi migliori e intanto portiamo con calma tutti a prendere fiducia. Se ci mettiamo 10 minuti ad arrivare in porta invece di 3 chissenefrega se dobbiamo fareun movimento in più o in meno chissenefrega è la squadra l'unica che deve giovarne non noi come singoli o addirittura come reparto perchè se l'attacco accusa di certe cose il centrocampo lo stesso possono fare al contrario difese e centrocampo e diventa una caciare degna dell'oratorio don bosco(in cui siamo stati).
    Chiusura, io rimango Mister8 ma le scelte, una volta in campo non le faccio io, al massimo ne discuto pacificamente con il Mister Simo inutile che veniate a chiedere a me cose che non posso spiegarvi per problemi, chiarimenti, lamentele dovete necessariamente rivolgervi a lui. Soprattuto dopo il triplice fischio di una partita i cui ho preso 3 gnocchi da una squadra che ancora non mi spiego e non a caldo perchè nella migliore delle ipotesi vi mando a cagare nella peggiore potrei anche mandarvici a calci e non sono stronzo ma semplicemente stanco e con tanta adrenalina mista ad incazzatura che non può venirne fuori niente di buono. Senza Rancore.

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  8. e scusate l'assoluta mancanza di virgole ma parlavo col cuore che notoriamente era assente alle lezioni di grammatica perche' tanto ci andava il cervello.

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  9. @stefano: guarda che ho i testimoni!!!!!!!

    :D

    toni

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  10. Mi inserisco, perchè vedo che la partita di ieri ha lasciato il segno a molti di voi come a me.

    Piccola analisi dal mio punto di vista:

    Con il pontevecchio abbiamo giocato dalla difesa. Non c'era Rocca in porta e non riinviavamo mai la palla. Abbiamo fornito le basi. Eravamo sicuri, conoscevamo gli avversari, sapevamo di essere iù forti.
    Ieri la difesa si è limitata semplicemente a ribattere.
    Personalmente non ho fatto un passaggio costruttivo, ho rinviato, ho chiuso, ho tamponato, ma niente di costruttivo.
    Avevo paura di una pulce (nome del 11), era bravo e più veloce di me, confesso, sapevo che mi avrebbe creato problemi già dal fischio di inizio, ho solamente cercato di contenere. Di difendere. E non si vince in difesa.

    Eh si che anch'io mi aspettavo di avanzare sulla fascia dopo l'uscita di max, è la cosa che mi viene naturale, oltre a piacermi. Ma quì si deve andare un po' oltre.
    Perchè possiamo arrivare più in alto, finora non ho visto ancora una squadra che ci ha fatto il mazzo. Spero di vederlo per sentirmi meno colpevole di uscire con tre gol sul cranio.

    3 Gol che ricordo essere stati 1 in fuorigioco, 2 sufficenza di Rocca, 3 lancio loro di 30 metri a scalvacare difesa .

    A lunedi con la solita voglia di giocare insieme.

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  11. La pagellona é una cosa fantastica, dio salvi la pagella, ma questa volta é il caso di puntualizzare: la trequarti sguarnita perché le ho provate tutte per ricevere una cazzo di palla, ma invano, e se la palla non arriva aalla trequarti, figurati se arriva in avanti. Manovra lenta , inefficace, sempre orizzontale e sterile, personalizzata sul modo di giocare di chi nel pagellone puntualmente e a mio parere a volte giustamente risulta tra i migliori( non c'é bisogno di fare nomi perché mi faccio setire anche troppo esplicitamente in campo prendendomi giustamente i vaffa che merito). Chi dovrebbe dettare i tempi non lo fa anzi rallenta sistematicamente l'azione, disinnescando tutto il gioco offensivo, non a caso abbiamo due goal all'attivo di sicuro non frutto di azioni corali.I numeri disastrosi che abbiamo ci dicono che non possiamo rimanere sul generico, dando la colpa alla preparazione o alla mentalità , dobbiamo puntare con precisione ai problemi e a quanto pare questo nei commenti e nel pagellone (sacrosanto per me), viene tralasciato.
    Non me ne vogliate, Primo.

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  12. Sulla mancanza di verticalizzazioni precise hai ragione. nel momento in cui si fa fatica a fare tre passaggi di fila è probabile che scatti, quasi in automatico, il tentativo (un po' di autodifesa) di ripiegare sul gioco in orizzontale. fermo restando che io non ho visto nemmeno tutto sto gran gioco in orizzontale, ma vabbè. in generale, l'analisi - anche qui hai ragione - dev'essere condotta più in profondità. spero lo faccia la direzione tecnica della squadra perché anche io credo sia importante prendere i giocatori uno per uno e dirgli "questo si questo no questo meglio questo non lo fai mai questo lo fai sempre", ecc. semplicemente non penso di doverlo fare io, tutto qua. forse sono meno d'accordo sulla mentalità, perché secondo me quella è un problema veramente grosso, rispetto al quale dobbiamo crescere tutti e soprattutto tutti assieme. Se facessimo lo sforzo di guardarci da fuori, ci renderemmo conto che appena andiamo sotto sembriamo dei bambini a cui hanno rotto il trenino regalato a Natale. Isterici e incapaci di esprimersi. se davvero non abbiamo più 10 anni e quindi, come ogni tanto giustamente ricordi anche tu dovremmo accettare critiche e rimproveri senza piagnucolare, è anche vero che per lo stesso motivo dobbiamo far vedere a chi abbiamo di fronte che non siamo disposti a diradarci come nebbia al sole. dobbiamo mostrarci più compatti, più solidali. una squadra che litiga carica terribilmente gli avversari perché dà loro l'impressione di essere stati così forti da portarci all'esaurimento nervoso. e questo non va mai bene. però su alcune cose forse hai ragione te.

    edo

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  13. Ovviamente mentalità e corsa hanno il loro peso nei nostri insuccessi, e confermo che la mentalità ne ha la maggior parte,ma non possiamo continuare a nasconderci ad oltranza. Chiarisco che la mia non voleva essere una critica al pagellone ma sai bene che questa bella malattia che abbiamo, ci fa svegliare al mattino con mille se e mille perché e anche con un po' di coglioni girati quando hai perso e ti sei sentito inutile nell'impedirlo, dunque non m'aspetto l'assoluta verità sull'andamento della partita soprattutto da chi era impegnato a farsi umiliare in campo da quelli ,peró dovevo puntualizzare quello che ho visto e che penso io, in questa e nelle precedenti uscite.
    Cin, Primo.

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  14. mi assumo tutte le RESPONSABILITA' per la fase di impostazione dell'azione a centrocampo; sono disponibile a modificare il modo di GIOCARE (mio e quindi anche del team), cambiando, se si riterrà opportuno, anche posizione in campo.
    e spero sia questa la panacea.

    continuerò ad ALLENARMI per migliorare tecnicamente e fisicamente, cercando in gara concentrazione e maggior LUCIDITA'.

    vorrei però che TUTTI, anche quelli in panchina, al fischio di inizio si sentissero "IN PARTITA" e facenti parte di una vera SQUADRA.

    per mesi abbiam pensato di esser i campioni ("di 'sto cazzo", dato che abbiamo vinto il campionato + infimo della terra) e abbiamo smesso di mandare ossigeno al CERVELLO.

    purtroppo domani non si gioca. ma per fortuna ognuno avrà modo di riflettere ancora.

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  15. Grande schiavo !
    Anzi, schiavo libero !

    Toni

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