giovedì 30 agosto 2012

GIOVEDI

Dopo il leggero calo di presenze, registrato nella terza seduta di preparazione, ci accingiamo ad affrontare il quarto allenamento.
Sono moderatamente soddisfatto, comunque, dell'atteggiamento con cui avete affrontato le prime tre sedute. è necessario però essere più concentrati durante le varie fasi dell'allenamento: mantenere la fila per due non ha un'utilità propria, non ve lo chiedo perché sono un nazista maniaco dell'ordine. Serve, soprattutto, a costringervi a pensare a qualcosa, ossigenando il cervello e rendendovi consapevoli di quello che state facendo. La concentrazione è parte dell'allenamento, ne costituisce anzi la parte più importante. I giocatori che non pensano - in campo - non mi servono a niente, in nessun ruolo. Eseguire bene, al primo colpo, gli esercizi significa aver ascoltato quando vengono spiegati, significa essere lì con la testa, orientati all'obiettivo. Di contro, sbagliare il senso dell'esercizio o farselo rispiegare una seconda volta perché quando è stato spiegato si stava parlando con qualcuno è un pessimo segnale, un segnale - per essere chiari - che punta dritto verso la panchina.
Questa sera abbiamo il campo da subito e abbiamo anche lo spogliatoio, con possibilità - dunque - di docciarsi a dovere.
Come sempre, scarpe da ginnastica e scarpe da calcio. Rinnovo l'invito alla puntualità: 21:30 in campo.
Cercheremo di capire assieme come state assorbendo i carichi di lavoro. Mi rendo conto che in questi momenti la fatica è tanta, ma la cifra da pagare è questa e conviene saldare i conti adesso piuttosto che ritrovarsi a doverli pagare all'avversario di turno.
Vi chiedo, quindi, di stringere i denti e, soprattutto, di guardare lontano, pensando al 22 settembre, all'inizio del campionato. Fino a pochissimo tempo fa smadonnavo anche io per i dolori che proprio adesso avete alle gambe, perciò conosco esattamente, cellula per cellula, le sensazioni che il vostro corpo manda al vostro cervello in queste ore. fidatevi di me, mettetelo in culo alla vostra paura e alla vostra stanchezza.

Il Mister



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