(commentate il post segnalando la vostra disponibilità per la partita di coppa di martedì 27, ore 21, al Cerè. Grazie)
Non è il Pratello più bello ma è comunque sufficiente ad
archiviare la pratica Pontevecchio. Il match casalingo si chiude sul 3a2 per i
gialloneri, punteggio bugiardo ma solo fino a un certo punto, perché le
occasioni non concretizzate non le ha sbagliate il vento e i goal regalati agli
avversari non li ha concessi la Beata
Vergine. Il campo è piuttosto pesante, non scivoloso ma
fondamentalmente adesivo: la scarpa ci affonda e non ne esce prima di essersi
portata dietro un chilo di terra. Il gioco del Pratello, per lunghi tratti di
gara, vive di atmosfere analoghe. La palla, infatti, fatica ad uscire in fretta
dai piedi dei giocatori gialloneri, stagnando a lungo fra la nostra e la loro
trequarti. Ne viene fuori un dominio di campo solido ma troppo spesso sterile,
che dovrebbe insegnarci qualcosa di molto importante: non siamo una squadra
capace di vivere di attese e ripartenze, il meglio l’abbiamo dato e lo diamo
quando siamo noi a martellare, a dettare i tempi del gioco, a imporre la
manovra, ad attaccare a pieno organico. E, soprattutto, quando giochiamo a due
o tre tocchi, veloci nell’individuare il compagno vicino o la prima profondità
giocabile. È proprio così, infatti, che nasce il goal di Carrozza: il Pratello
si trova sotto di un goal, sfortunata autorete di De Biagi che devia di testa –
alle spalle di Franco – un cross avversario dalla trequarti; serve una pronta
reazione e il Pratello la tira fuori. Fino a quel momento la squadra si è
dimostrata troppo sorniona, alternando sprazzi di bel calcio a fasi meno
limpide, in cui qualche dormitina di troppo si accompagna a tocchi di palla
viziati da pressapochismo e sufficienza, troppe volte intercettati dagli
avversari. I terzini gialloneri, però, spingono molto, e lo fanno bene. Questo allarga
le maglie del Pontevecchio e aumenta le soluzioni offensive del Pratello. Sul
binario 4 il pendolino Curatola viaggia solo con vagoni di prima classe:
caparbia e intelligente la sua discesa sul fondo, perfetto l’assist all’indietro
per Carrozza. Il bomber si porta la palla sul mancino e trafigge il portiere
sul primo palo. 1 a
1. La partita è di nuovo in carreggiata e il Pratello, ragionando a dovere,
potrebbe dilagare. Invece no. Tolte le continue sgroppate di Curatole e De
Biagi, che macinano quantità elefantiache di chilometri, il Pratello fatica a
trovare le verticali vincenti. Le punte sembrano un po’ svagate e non si
appoggiano con la giusta frequenza a D’Amato, che nel primo tempo ricopre il
ruolo di trequartista. Gli interni – Innocente e Tirelli – vivono un momento
interlocutorio: il primo perde troppi palloni, il secondo va leggermente meglio
ma non ha birra a sufficienza per inserirsi e andare in porta, movimento
essenziale per quel tipo di ruolo. Il Pontevecchio, inoltre, trova anche il
modo di affacciarsi dalle nostre parti e, complice una dormita della difesa, va
al tiro dal limite, con la palla che esce pochi centimetri alla destra di
Franco. Per portare in vantaggio il Pratello, così, ci vuole un cappello e
qualcuno che ne estragga un coniglio. Quel qualcuno è Clemente, e il coniglio
bianco che estrae dalla tuba a un sinistro micidiale dai 20 metri che toglie la
ragnatela dal sette alla sinistra del portiere e gonfia la rete. Panchina e
spalti in delirio, applausi a scena aperta. Il primo tempo si chiude con il
Pratello in vantaggio 2 a
1, un vantaggio senz’altro meritato, ma dovuto in buona parte all’inconsistente
resistenza offerta dagli avversari. Nell’intervallo, infatti, il Mister cerca
di tenere alto il livello di attenzione, invitando la squadra a una maggiore
concentrazione e a una maggiore cattiveria nell’uno contro uno. Via innocente,
al suo posto Berrettoni, che si piazza sulla trequarti. D’Amato scende a fare
il mediano e Schiavo sale come interno di sinistra. Dopo pochi minuti di gioco,
è Tirelli che, acciaccato, lascia il campo per Viani. Il Pratello viaggia a una
velocità discreta ma continua a dare l’impressione di non voler strafare e,
forse, di volersi accontentare. L’eccesso di fiducia nei propri mezzi si rivela
anche nella disattenzione con la quale regaliamo troppe punizioni agli
avversari, unico espediente possibile per metterci nei casini da soli. È sempre
Clemente a inventarsi qualcosa: addomestica fuori area un pallone respinto
dalla difesa, punta la difesa che sale per mettere in fuorigioco le nostre
punte, salta chiunque gli si pari davanti e incrocia di sinistro sul palo
lontano. 3 a
1. La partita è virtualmente chiusa. Seguono altri cambi (Borreggine per
Lanzellotto, Bonaventura per Vieceli e Bartolacelli per Franco) ma la squadra
non perde equilibrio e, anzi, sembra potersi rendere ancora pericolosa con
qualche conclusione interessante dalla distanza. La sbavatura, tuttavia, è
dietro l’angolo. Palla morta in area, colpo di testa di un uomo lasciato
colpevolmente solo e altro pallonetto ai danni – questa volta – del portiere
appena entrato, Bartolacelli, che salta ma può solo osservare il pallone
scavalcarlo e depositarsi in rete. Il 3 a 2 racconta, in fondo, di una partita che
non c’è stata, perché il divario fra le due squadre è in realtà piuttosto
netto, ma racconta anche di una nostra persistente immaturità, di una nostra
recidiva propensione al calo di attenzione: o ce ne liberiamo o arriverà la
partita in cui tutto questo ci costerà molto, molto caro. Ve lo assicuro.
Archiviamo questa vittoria, tuttavia, con un sincero sorriso: anche non
giocando al meglio delle nostre possibilità, abbiamo comunque fatto valere la
legge del più forte, prendendoci ciò che ci spetta e badando al sodo. Tre punti
fondamentali. Avanti così.
FRANCO 7. Incolpevole sul goal. Si disimpegna bene ma esce
sfiancato dai dolori e dall’influenza
BARTOLACELLI 6. Non sfigura ma sul goal, forse, potrebbe
fare qualcosa di più: un passo indietro prima di saltare, non lo so. Quella
palla è troppo lenta perché non possa far altro che depositarsi in rete. Si tratta,
ad ogni buon conto, dell’esordio, quindi non è grave.
CURATOLA 8+. C’è anche un assist nella sua straripante
partita. Infinito nel primo tempo, più guardingo nella ripresa, Pietro si
conferma ai suoi ottimi livelli di stagione.
STEFANIZZI 7,5. Non passa nessuno, o quasi.
LANZELLOTTO 7,5. Il 13, l’uomo più pericoloso del
Pontevecchio, gioca troppo lontano dalla porta e gli altri attaccanti non
riescono ad impensierirlo. Ordinaria amministrazione.
BORREGGINE 7. Sicuro, puntuale, preciso. Gli fischiano
contro un fallo inesistente. Bene così.
DE BIAGI 7+. Sul voto, che sarebbe molto più alto, incide
ovviamente l’autorete. La sua gara rimane comunque ottima, migliore di altre
volte per la qualità degli inserimenti e delle giocate. Interessanti un paio di
cross che potrebbero venir sfruttati meglio dai suoi compagni. In crescita.
SCHIAVO 6,5. Macchinoso nel primo tempo, trascorso a fare
sportellate con la palla fra i piedi e a lamentarsi – non senza ragione – dello
scarso movimento dei compagni. Nel secondo tempo cresce un po’ ma sembra ancora
sotto tono.
INNOCENTE 6-. La brutta copia del giocatore visto nell’ultimo
turno casalingo. Perde l’80% dei palloni giocati, non protegge la sfera, è
lento nel disimpegno e compassato nei movimenti. Ruggine e stanchezza.
BERRETTONI 5,5. Fra le linee sembra un pesce fuor d’acqua.
Ci mette una gran grinta, visibile soprattutto nel contrasto che offre
volentieri ai portatori di palla avversari. La fase attiva, però, è scadente.
Giocate approssimative, indegne dei suoi piedi, si accompagnano a una posizione
non chiara, troppo alta rispetto ai centrocampisti.
TIRELLI 6,5. Secondo me i piedi sono buoni. Le idee invece
no, o – almeno – sono molto confuse. Alcuni fraseggi gli riescono molto bene,
altri – magari anche più facili – si perdono invece in un bicchier d’acqua. La
condizione atletica, ancora perfettibile, non lo aiuta. C’è del buono, ma
bisogna portarlo a galla con più continuità e convinzione. Coraggioso nel tiro
dalla distanza.
VIANI 7-. Entra con il Pratello in vantaggio e bada al sodo,
dando molto equilibrio al centrocampo, facendo argine ai blandi tentativi
avversari e mostrando una discreta maturità tattica. Brillante nell’uscire dal
pressing, sconta ancora qualche imprecisione di troppo nei disimpegni.
D’AMATO 8,5. IL MIGLIORE. Due goal splendidi che coronano
una prestazione che, reti a parte, mi sembra complessivamente al di sotto dei
suoi standard di gioco abituali. Nel primo tempo viene innescato poco e tende
ad abbassarsi troppo lasciando talora sguarnita la trequarti; nel secondo,
sulla mediana, prende in mano il centrocampo e si vede di più anche in fase di
impostazione. Molto intelligenti alcuni cambi di gioco sui terzini che spostano
l’azione sul lato debole e danno respiro alla manovra.
CARROZZA 7+. Segna un goal molto bello, frutto di un
movimento tattico intelligente, di un buon controllo di palla e di una
conclusione ragionata, che rivela un’ottima freddezza. Meno bene, invece,
quando prende palla e non cerca immediatamente lo scarico facile. Corre come al
solito fino alla fine, sopportando anche un fastidio muscolare. Splendido il
cross nel primo tempo per Franz.
VIECELI 6,5. Anche lui è lontano parente del Kaiser che bucò
cinque volte la rete avversaria. Franz tenta comunque di rendersi utile e in
buona parte ci riesce. Sfiora il goal sul cross di Carrozza e si fa vedere su
tutto il fronte d’attacco per ricevere palla. Ogni tanto, però, potrebbe
giocarla meglio, più velocemente, sul trequartista. Diversi errori banali nei
passaggi, che di solito non commette.
BONAVENTURA 6+. È una zanzara fastidiosa, pronta a pungere
in ogni momento. Corre molto e tenta in tutti i modi di farsi trovare pronto
per il goal ma non ha fortuna.
disponibile per martedì
RispondiEliminaPietro C.
presente
RispondiEliminatoni.
presente all'allenamento,non disponibile per martedi sera
RispondiEliminaroby
presente lunedì, disponibile martedì
RispondiEliminaI gemelli della difesa Otto e Stefanizzi assenti per martedì
RispondiEliminacontratturina all'adduttore; all'allenamento sento come va, ma per martedì passerei.
RispondiEliminaDisponibile per domani
RispondiEliminapresente
RispondiEliminaclem
Sta sera all allenamento presente e domani a disposizione carico ...aldo
RispondiEliminapresente stasera e domani Nic.
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