domenica 23 settembre 2012

PRATELLO 0 - Castel de Britti 1. IL PAGELLONE


Il settimo giorno Dio non ha riposato. Il settimo giorno Dio ha scritto nella pietra che "sui calci di punizione la barriera non si deve aprire". La nostra, invece, si è aperta. Non è per questo che abbiamo perso, ma è - anche - per questo che abbiamo preso goal. Dobbiamo avere il coraggio e la capacità autocritica di individuare tutti quegli errori che solo in minima parte dipendono dai nostri limiti strutturali (tecnici, tattici o fisici che siano) e che per lo più, invece, dipendono da fattori contingenti e assolutamente arginabili, come i cali di attenzione e di concentrazione. Da questo punto di vista, non vedo differenza tra una barriera che si apre, un passaggio sbagliato a cinque metri, un centrocampista che non segue l'inserimento del centrocampista avversario lasciando la difesa in inferiorità numerica, un'apertura facile che ci manderebbe in porta e che non viene fatta perché con la palla fra i piedi osserviamo solo una metà del campo. Non voglio cavarmela con poco, dicendo che è tutto un problema di testa. C'è sicuramente dell'altro, e molto di questo "altro" dipende quasi esclusivamente dagli allenamenti che fate, cioè - in definitiva - da me. Ma un buon modo per contrastare l'imperfezione della direzione tecnica alla quale siete condannati consiste proprio nel prestare maggiore attenzione alle diverse situazioni di gioco. A partire da quelle che si creano in settimana, per esempio durante la partitella: se già in allenamento pecchiamo di imprecisione, sufficienza e scarsa mobilità, è molto facile che problemi analoghi si ripropongano, ingigantiti, quando di fronte ci troviamo un avversario "vero". Dobbiamo essere veloci a smaltire questa immaturità di fondo, intraprendendo più convintamente altre strade. Quella della tenacia, per esempio, che sabato si è vista e che ci ha permesso di affrontare l'infortunio di Franz e il goal subito su punizione senza perderci d'animo e, anzi, impadronendoci completamente della partita. Nella ripresa, infatti, ci è sicuramente mancata brillantezza sotto porta e, in definitiva, abbiamo avuto difficoltà a infilare l'ultimo passaggio ma abbiamo cercato di imbastire una trama di gioco organica, capace di coinvolgere un elevato numero di giocatori attraverso una rete di passaggi via via più convincenti e ragionati. Sono segnali che ritengo importanti, perché dimostrano che - al netto di uno stato di forma ancora non ottimale - i minuti nelle gambe ci sono. Possono e devono aumentare, certo, e lavoreremo senz'altro in questa direzione, ma il risultato finale non rivela, in alcun modo, un'inferiorità atletica della nostra squadra.
Tre, a mio modo di vedere, le criticità più evidenti della nostra prestazione. La prima si riferisce all'ingresso in campo, svagato, disattento, disunito, troppo arrendevole nel lasciare agli avversari il pallino del gioco, con almeno 10 minuti di grave approssimazione nei disimpegni e nelle martcature. Questo approccio disastroso influirà in maniera determinanante nella valutazione di molti singoli giocatori. La seconda riguarda il nostro baricentro, che fino alla fine del primo tempo è stato troppo basso, incapace di accorciare immediatamente verso le punte quando le stesse ricevono palla. Un centrocampo troppo basso che, per altro, nei primi minuti non ha saputo offrire alla difesa il filtro necessario a rendere più "governabili" le marcature sugli attaccanti avversari. La terza pecca è trasversale ai reparti e riguarda i troppi errori nei passaggi, anche in qualche alleggerimento assolutamente facile. Dobbiamo essere più consapevoli e responsabili della palla che abbiamo tra i piedi: sbagliare un passaggio non significa solo interrompere un'azione ma obbligare tutta la squadra al ripiegamento, perdere metri e rilanciare il morale dell'avversario. abbiamo il dovere di ridurre in maniera significativa questo genere di errori.

ALBANESE 5+. Malissimo nei primi minuti, con diverse performance assolutamente fuori fase per posizione e calcolo dei tempi. Soffre la lunga mancanza del campo a 11. migliora con il passare dei minuti, complice anche la scarsa pericolosità degli attaccanti avversari. Brutto passaggio per Stefanizzi, tuttavia, nel secondo tempo, che per poco non costa caro al Pratello.

CURATOLA 6+. Uno dei più positivi della difesa giallonera. Tutt'altro che immune da errori, la sua manovra è però organica al gioco della squadra e nel secondo tempo riesce a proporsi sulla fascia mettendo in apprensione gli avversari e liberando corridoi centrali per gli interni, non sempre sfruttati. Molto migliorato nella precisione dei passaggi rispetto all'anno scorso.

LANZELLOTTO e STEFANIZZI 11. In due superano il 10, ma non vanno oltre il 5,5 a testa. La loro partita, in realtà, è encomiabile per applicazione e tenacia, ma comincia con alcuni pesanti minuti di ritardo, che gravano come macigni sulla valutazione finale. in qualche zona del campo, purtroppo, le disattenzioni sono più gravi che altrove. è drammaticamente ingiusto ma è il prezzo che devono pagare tutti i centrali difensivi. Discreti ma ancora migliorabili i disimpegni.

DE BIAGI 6-. Abbastanza attento in difesa, mostra una buona dimestichezza con la palla fra i piedi e anche nell'uno contro uno (attivo e passivo) ma ancora non incide come potrebbe nella fase di costruzione del gioco.

GATTI 6,5 IL MIGLIORE. Lontano anni luce dal migliore Gatti, è comunque l'uomo più in partita del Pratello. Ci mette molto a far alzare il baricentro alla squadra ma nei primi minuti è uno dei pochi ad avere vista e cervello snebbiati, collegando difesa e centrocampo con un paziente lavoro di cucitura e offrendo spesso il passaggio facile ai difensori. Positiva la fase di interdizione.

GRANDINETTI 6-. Grandissimo lavoro di copertura, con un pressing dispendioso ma efficace dal quale emergono buone doti di personalità, anche nei confronti di avversari diretti di stazza senz'altro superiore. Uguale personalità, però, sarebbe necessaria anche con la palla fra i piedi ma qui, purtroppo, gli errori aumentano e anche se non macano alcuni fraseggi interessanti i margini di miglioramento sono ancora enormi. Assolutamente insufficiente la condizione fisica, evidente nell'incapacità di accorciare velocemente a ridosso delle punte.

OLIVERI 6-. Primo tempo scarso per qualità, intensità e posizione sul campo. Acquista fiducia con il passare dei minuti e divenuto trequartista riesce anche a rendersi pericoloso con un bel tiro dalla distanza. Benché corra senza risparmiarsi, si accende però solo a intermittenza e non sempre dà l'impressione di saper cosa fare quando è senza palla.

TILLI 5.5 Bravo nel pressing, quando legge il momento giusto per raddoppiare e aiutare i mediani nell'interdizione. Calcia anche una punizione nello specchio della porta, ma troppo lenta e centrale. è abbastanza mobile ma nella prima fase fatica a diventare illuminante a causa del baricentro troppo basso del Pratello. Il resto della partita, giocato quasi esclusivamente di punta, è una gara di sacrificio e grande corsa, che però non lo aiuta a mettere in mostra le prorie qualità migliori. parte della sua mancata sufficienza, cioè, non dipende da lui. Il goal sbagliato a pochi centimetri dal palo, invece, è tutta farina del suo sacco e pesa un bel po'.

VIECELI S.V. Bravo nel ricevere una palla lunga e girarla immediatamente per la corrente Carrozza, che poi si procurerà la punizione calciata da Tilli. I suoi 40 minuti, tuttavia, sono per lo più lontani dal gioco e non pienamente valutabili. La squadra non sale e non riesce a imbeccarlo con la freqeunza necessaria a farlo entrare in partita. esce per un infortunio che speriamo sia di poco conto.

CARROZZA 5.5 Così come il suo compagno di reparto, soffre la lontananza dei centrocampisti e l'impossibilità di diventare pericoloso. Volitivo e coriaceo nei contrasti, rimedia un infortunio già nel corso del primo tempo ed è condannato a una partita di assoluto sacrificio dopo l'infortunio di Franz. Pochi minuti prima, però, non vede lo stesso Franz sulla sinistra, libero e con la porta spalancata davanti. C'è ancora parecchia ruggine da smaltire.

TIRELLI 6+. è il cambio più positivo, che aiuta il Pratello a salire di ritmo e qualità, alzando il baricentro e contribuendo a prendere possesso stabile del centrocampo. è bravo a dialogare con la corrente Curatola e anche con i compagni di mediana. Rivedibile un suo tiro dalla distanza.

INNOCENTE 6- Corre molto ma in qualche frangente è costretto a recuperare la posizione con un leggero affanno. non commette particolari sbavature ma può imparare a liberarsi prima del pallone.

BORREGGINE 6. Le sue entrate sono sempre al limite, perché nel cervello gli sono rimaste attive tutte le istruzioni per gli anticipi di cui è capace quando è in condizione fisica ottimale. Al momento tuttavia non lo è, e quindi dovrebbe imparare a temporeggiare di più per intervenire sull'uomo in seconda battuta. Guadagna la sufficienza con un recupero eroico sulla nostra trequarti e successiva ripartenza palla al piede.

D'ARIENZO. 6. Grande chiusura in diagonale con la difesa ormai a tre.

TRIGGIANI 5+. Fuori forma e spesso fuori dal gioco.

MARTINSEN 10. Non entra sapendo che non sarebbe entrato e rispondendo ad una convocazione giuntagli due ore prima del calcio d'inizio. Tutta la partita in panchina ad incitare i compagni. Non aggiungo altro.





4 commenti:

  1. io avrei dato la sufficienza a me e al mio socio, però prendo questo voto cone incentivo per migliorare. E mi scuso pubblicamente col povero Grandinetti su cui si è abbattuta la mia frustrazione, non ce l'avevo con lui ma con la categoria...Per il resto ho l'impressione che a breve e sploderemo e queste partite saranno un brutto ricordo!

    RispondiElimina
  2. Quel cazzo di tiro....è da ieri che ci penso!!...maledizione!!

    RispondiElimina
  3. No Otto non ti perdono :D...anzi occhio lunedì alle entratacce :P...!...

    RispondiElimina
  4. Abbiam sbagliato totalmente atteggiamento. siamo entrati mosci e impauriti lasciando all'avversario il totale controllo del gioco... Il Pratello Fc è un altra cosa... ci siam sempre contraddisnti per la furia agonistica tirata fuori nei primi minuti di gioco in cui facciam capire che non ci son cazzi, che le caviglie le mordiamo noi e che siamo su tutti i palloni.
    Mercoledì non si sbaglia.


    toni

    RispondiElimina