mercoledì 8 ottobre 2008

dura lex sed lex

Dura lex sed lex. Ai nostri padri latini non mancava il dono della sintesi. Se perdi 6 a 1, ciò che di duro v'è nella legge tende a indurirsi ulteriormente: la legge torna a essere quella di Mosè, scolpita nella pietra, indelebile e inemendabile, imperitura e immarcescibile, esente per natura da corruzioni o decadenza. La legge, QUELLA legge: "non subirai più goal di quanti tu non riesca a farne". 6 a 1. Dura lex sed lex. Appunto. Wikipedia, in calce alla massima latina, ne illustra l'interpretazione prevalente: si rispetti "la legge in tutti i casi, anche in quelli in cui è più rigida e rigorosa, (...) in considerazione del beneficio (che la sua osservanza reca alla) comunità". è difficile percepire il beneficio che può derivarci dal raccogliere la boccia dal fondo della nostra rete. Soprattutto se l'operazione si ripete per 6 volte. Ed è difficile perché questo beneficio, in senso stretto, non esiste. non può nemmeno trattarsi del beneficio altrui, dal momento che il riferimento alla comunità (calciofila) impedisce di escludere noi altri - parte integrante di tale comunità - dal godimento dello stesso. Potremmo cavarcela rinviando a un beneficio in qualche modo "didattico", riassumibile nel monito: "le hai prese, vedi di non prenderle più". Ma l'ovvietà d'una siffatta lettura – converrete - ci induce a dare maggior credito ai padri latini, suggerendo d’esplorare ulteriormente la semantica del motto. Dura lex sed lex. 6 a 1. Dura lex sed lex. 6 a 1. Dura lex sed lex. 6 a 1. a volte è sufficiente che gli input entrino in risonanza fra loro: il loro appaiamento, ripetuto e rimuginato, sembra capace di dirci qualcosa. Ma cosa? Dura lex sed lex. 6 a 1.
Alla precedente notazione, Wikipedia aggiunge che la massima venne coniata per salutare l'introduzione delle leggi scritte nell'antica Roma. La durezza, forzando un po' il testo, può dunque legge-rsi nel senso dell'hardware, del solido, dell'oggetto empiricamente disponibile, consultabile, offerto a un'esperienza soggettiva e collettiva a un tempo, passibile - comunque - d'esser ripetuta, e soprattutto capace - grazie alla più miracolosa delle tecnologie, cioè la scrittura - di ovviare alla melliflua deriva della memoria e di scongiurare che il giusto divenga materia d'arbitrio. qualcosa, qualcosa rimane. 6 a 1. rimane nelle gambe, ma non solo. rimane nella testa, incastonato fra i neuroni come una rete sovrapposta alla rete dei pensieri abituali. e non è la rete che troppe volte s'è gonfiata alle nostre spalle. è la rete dei nostri passaggi: fitti, regolari, rasoterra, precisi, costanti, puntuali. Una trama di fraseggi che ha intarsiato il campo con la metrica d’una scrittura, con la grazia di un arabesco, dimenticandosi - come spesso capita alle cose troppo belle - di essere anche utile. Ma l'utile verrà. Epifenomeno dell'efficiente, l'utile va incubato, covato, atteso, coltivato: esso riposa all'ombra di quello che facciamo oggi, pronto a schiudersi domani. Lo dico senza timori: al Cerè, ieri sera, s'è visto del calcio. Chi conosce il Pratello sa che una frase del genere non contiene ovvietà alcuna. Abbiamo subito 6 goal, troppo idioti o irreali per essere raccontati. Tutti, però, su azione di rimessa, in un momento in cui la palla ce l'avevamo noi, in un momento in cui noi stavamo giocando. Un momento di 70 minuti. Onore all'astuzia del Bazzano: palla lunga e pedalare, a volte, funziona eccome. Questo è chiaro a tutti, figuriamoci a noi che abbiamo visto lunghi palloni scavalacare le nostre teste e finire dritti in porta, spinti da attaccanti rinonceronteschi, mai inferiori al quintale. Il destro perlaceo di Fedi ha tolto un ragno dal sette e noi tutti dalle secche dello 0, ma resta il fatto che davanti s'è combinato poco. Carrozza, troppo solo per essere incisivo, si è dannato l'anima non meno di quanto si sia animato di dannazione. Gran cuore, davvero, ma di più non poteva fare. e però va detto che quell'uomo in più a centrocampo - sottratto al fronte offensivo - ci ha permesso di tenere le redini del centrocampo, di condurre la manovra, di dettare i tempi del gioco. È proprio per quello che i rinoceronti la sparavano lontana. Il problema, in questo sport tanto bello quanto bastardo, è che l'unico ad aver ragione è quello che vince. Perché se il calcio avesse qualcosa del pugilato, tipo che ad ogni passaggio andato a segno ti viene assegnato un punto, bè, ieri sera avremmo vinto noi. In maniera imbarazzante. Se. Se. Se. Conosco quello che si dice sui "se". oggi è bene astenersi dal dolce miele della malinconia che fluisce nei periodi ipotetici. Fanculo ai Se. Oggi è bene ripetersi la massima latina. dura lex sed lex. legge dura, scritta, incisa nel campo come l'arabesco dei nostri passaggi, come il calcio che si scrive giocandosi, che si gioca scrivendosi. dura lex sed lex. in considerazione - si diceva - del beneficio che la sua osservanza reca alla comunità. passiamoci la palla, ragazzi. come ieri. il beneficio non si vede. è poco più in là. girati. e dalla in fascia.

6 commenti:

  1. ragazzi se è vero quello che ho sentito e mi hanno raccontato,6-1 li prendo tutta la vita,siamo nel pratello per giocare a calcio,c'è un progetto,non è mai stato quello di vincere a tutti i costi ma di vincere TUTTI,vincere bene,far vedere che anche sui campi amatoriali si può fare un triangolo,non disperate sbagliamo pure i passaggi e prendiamo gol,noi giochiamo

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  2. Ottima sintesi (si vabbe'...sintesi un par di palle).
    Le cose finalmente girano(infatti non urlo piu in campo).
    Purtroppo ieri ci mancava la difesa, Maurizio s'è rotto il naso dopo un minuto( ps: come stai?)e gente come Pegolo e Antoniadis (onore a loro) hanno giocato fuori ruolo. A me mancava un compagno, troppo solo. Il 4 mi marcava a uomo anche quando andavo a bere, e gli altri tre erano troppo forti. Ho avuto per la prima volta l'onore di non toccare un pallone per 70 minuti,(in compenso ho un labbro rotto, una caviglia gonfia, e un dito della mano che nn si piega).
    Un applausone a Fedi ( è dall'anno scorso che dico che deve stare a centrocampo a smistare i palloni) e ad Adam per la prestazione MAIUSCOLA.
    A giovedi!!!

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  3. ciao raga... nonostante i 6 goals siamo usciti bene da questa partita... la vorrei rigiocare, magari con la squadra + rodata e con ognuno nel suo ruolo naturale...
    tommy

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  4. Adesso è chiaro, la famiglia Schiavo mi vuole morto. Dopo la spettacolare rovesciata in faccia di fratello Luca è arrivata la valanga azzurra di fratello Marco. piccola frattura dell'estremo distale delle ossa nasali. Più della frattura è stato poco sopportabile il pronto soccorso del Sant'Orsola (2,5 ore di attesa) e il dolore di stamattina quando mi hanno infilato delle garze da dentro per correggere la frattura. Insomma 2 palle, quest'anno non ho giocato una mazza e mi sono già rotto. Dovrò sicuramente osservare qualche settimana di stop.
    Ho letto della bella prestazione (se così si può dire dopo un 6-1) comunque nei 2 minuti che ho giocato avevo già apprezzato alcuni tocchi di Fedi centrocampista.

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  5. ragazzi se avessimo avuto la difesa avremmo pareggiato (cioè loro avrebbero segnato molto meno e noi un po' di più)!!
    a me siete piaciuti ieri sera.
    bravi ragazzi dobbiamo continuare così!

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  6. Un applauso a tutti per la determinazione e lo spirito di sacrificio dimostrato.
    quando dalla panchina non puoi fare molto più che incitare e consigliare, è duro assistere a partite come questa.
    Non vedo l'ora di tornare in mezzo al campo...

    p.s. Maurizio ti vogliamo bene

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